Il post di maggio 2014 – Color fest 12

Lo sappiamo, lo sappiamo, questa rubrica mancava sul blog da parecchio tempo, ma quando sei pagato cento sterline al giorno meno spese, gli impegni si accumulano, e se riesci a uccidere uno zombie un giorno, poi ti porti arretrati sui vampiri da impalare, e alla fine a farne le spese è sempre la cara vecchia rubrica del post del mese… ma ora siamo qui, e si spera che un po’ alla volta riusciremo a smaltire tutti gli arretrati e a premiare il post dell’anno in tempo per il duemilacredici.

Dopo tanta attesa non potevamo limitarci a parlare del mensile, ci vleva minimo minimo un fuori serie, qui addirittura scegliamo il color fest dedicato ai team up bonelliani, il color fest 12, gli autori sono tanti, in rappresentanza di tutti nominiamo la copertinista, Sara Pichelli, che realizza l’opera a quattro eroi di seguito proposta:

GT1JqSg=--

Il premiato del mese è il massimo esperto in color fest, visto che già in passato era stato premiato con un post scritto a proposito di questa testata, si vede che lo ispira particolarmente… l’avatar ancora assegnato d’ufficio proviene dal googlamento del suo nick dopo aver scartato tutti i personaggi inutili che mi rifiuto di pubblicare in questa sede. Lui è…

2305238

tommaso

Di seguito il post vincente:

Avevo ricominciato a comprare Dylan Dog in attesa della vera fase di rilancio, ma mese dopo mese più che altro mi ricordavo perché avevo smesso. Anche perché, per i miei gusti, le annunciate revisioni si sono rivelate troppo timide e all’acqua di rose; personalmente ho avvertito una revisione “forte” solo nello speciale “La bomba”. D’altra parte non conosco tempi, margini e possibilità di intervenire degli attuali curatori, quindi… Comunque sia, ho ri-mollato in attesa di settembre.

Ho fatto un’eccezione per questo color perché contiene tre storie di tre personaggi che a cui tengo molto.

LE RADICI DEL MALE
L’episodio più scialbo. Torna Mister No, ma le emozioni stanno a zero. Masiero scrive un compitino diligente e professionale, ma non coglie mai la vera anima dei personaggi, fermandosi sempre ad un livello superficiale e meccanico. Così Dylan è solo un irritante concentrato di fobie e fissazioni, mentre la vita da debosciato di Mister No è solo declamata nei dialoghi, ma nei fatti vediamo più un Tex Willer di serie B dell’Amazzonia. Meccanico anche lo spunto di base, con il riallacciarsi a due antiche storie sclaviane dei personaggi, che costringe a doversi dilungare in flash back, piani temporali e spiegazioni che strozzano la vicenda.
Un maestro del bianco e nero come Civitelli è mal servito da una colorazione anonima e spenta. E c’è da dire che non azzecca molto Dylan Dog.
Il povero Jerry meritava un ritorno meno freddo.

INCUBO IMPOSSIBILE
Il secondo episodio fortunatamente non assomiglia per niente alle pedanti e sbrindellate storie scritte da Mignacco per MM, ma assomiglia tanto ai cazzeggi di Castelli quando ha voglia di divertirsi e divertire. Pregi (è divertente) e limiti (è solo cazzeggio) di questo tipo di storie. Aria di “Cagliostro”, ma fortunatamente senza collegamenti diretti, personaggi ben gestiti, con Java e Groucho in grande spolvero, giochini metalinguistici quasi in ogni vignetta. Ma soprattutto molto divertente il “twist” finale, potenzialmente piuttosto piccante… su cui gli autori maliziosamente glissano. Il BVZM si riconferma il personaggio bonelliano ideale per questi team up.
Colori parecchio anonimi, disegni alla ultimo Piccatto.

BUGGY
Il gioiello dell’albo è ovviamente ad opera di Ambrosini e Bacilieri. Gli unici ad abbracciare il caro vecchio surrealismo, a prendersi gioco dei personaggi come dei lettori, a mescolare le carte sul filo della malinconia (Allegra adulta). Episodio folle e onirico, che aggira gli automatismi banali di questi incontri tra personaggi di diverse serie. Bacilieri al solito è una gioa per gli occhi, ed è l’unico servito da una colorazione sensata e adatta al suo stile. Tutto quello che non ho provato per Mister No, l’ho provato per Napoleone: che piacere e nostalgia rivedere (per l’ultima volta?) lui, gli spiritelli, Allegra, l’alberghetto, il mondo “al di sopra…”.

DEMONI E SILICIO
Nathan l’ho piantato da secoli e leggendo questo episodio non me ne pento di sicuro. Ancora alla realtà virtuale in stile Tagliaerbe stanno? Ancora a quei dialoghi pieni di supercazzole finto-tecnologiche? Mah.
Il soggetto è demenziale con trovate di rara assurdità (Dylan perfettamente ricreato virtualmente da Sigmund solo dopo averne letto il diario? WTF?), ma mi pare tutto talmente e volutamente trash che alla fine l’episodio è anche divertente. Non ci si prende troppo sul serio, tra sparatorie caciarone, citazioni burine, demoni un po’ pirla e negromanti col computer. L’ironia per NN è sempre stato una boccata di ossigeno. Disegni e colori abbastanza risaputi, ma decisamente buoni.

Per il voto: 1° insufficiente + 2° buono + 3° ottimo + 4° mediocre = bicchiere mezzo pieno —> buono.

TAGS: , , , , , , , , , , , , , , , ,

4 Comments

  1. Altair scrive:

    Imp quando recuperiamo gli altri mesi? Post cumulativo?

  2. Wolkoff scrive:

    Anch’io commento, visto che sono stato quello che ha ritirato in ballo le sorti della rubrica.
    Bien, mi mancava…sissì…ed anche l’avatar di San Tommaso lo scetticone non è male, come la recensione.
    E in più sono d’accordo praticamente su tutto, dalla scemaggine dell’episodio con Mister No, il divertentismo di Castelli, il fanta-vecchiume caleidoscopico con NN, e l’azzeccatissima maestria del Conte Ambrosini.

    Alle prossime, con ALOHA
    M.

  3. The Imp scrive:

    No, un entry del blog per ogni post… ma con frequenza aumentata per compensare i mesi di assenza.

  4. My spouse and I stumbled over here coming from a different web page and thought I
    may as well check things out. I like what I see so now i am following you.

    Look forward to going over your web page repeatedly.

Leave a Comment


Immagine CAPTCHA
*

Captcha: rispondi a questa semplice domanda *