Dylan Dog 187 (Aprile 2002)
Amori perdutiSoggetto e sceneggiatura:
Giuseppe De NardoDisegni:
Bruno BrindisiCopertina:
Angelo StanoScheda Wikidyd dell'albo:
Amori perduti A volte, il peso della solitudine è tanto insopportabile che dà corpo ai fantasmi della mente. Ma se le donne incontrate da sir Robert Albright, Alan Levin e Joseph Colber poco prima di togliersi la vita non fossero semplici illusioni? è quanto spera Dylan Dog, che ritorna a perdersi negli occhi smeraldini di Lillie Connolly, il suo antico amore creduto morto tra le mura della prigione di Dartmoor..._______________________________________________________________________
Ciao a tutt@,
Era un po' che non leggevo DYD e mi è capitato tra le mani il #187 (Amori perduti)... Che tristezza ...
Voglio dire: il #121 (Finchè morte non vi separi) è il mio preferito.
E' l'albo uscito in occasione del decennale e si ambienta negli anni '80, quando Dylan è ancora un poliziotto. Per caso conosce Lillie, una terrorista dell'IRA, di cui si innamora e che alla fine sposa (o crede di sposare, non sa dirlo).
Penso sia incredibile come Sclavi abbia condensato tante emozioni in questo centinaio di pagine in cui ragiona sull'amore e la violenza. Lillie Connoly, l'emblema di questa riflessione, moriva alla fine dell'albo e, per quel che mi riguarda, solo così poteva e doveva essere.
Probabilmente è un fatto personale, ma in quella storia ho sempre trovato della magia ... E la magia vera è irripetibile, autoconclusiva.
Penso che far riapparire Lillie in Amori peduti sia stato - oltre che una volgare scelta commerciale, a cui sono cascato - un atto crudele che ha tolto un po' di quella magia che avevo trovato originariamente.
Sigh...
P.S.
(Ancor più triste, pensandoci, è che un ragionamento analogo si potrebbe fare per altri numeri, come il sequel di Johnny Freak)