Dopo aver sbirciato i vostri commenti (più che) positivi pensavo qualcosa di molto meglio, sinceramente.
Senza dubbio continuo a preferirgli il precedente CF di Recchioni e Pontrelli, che nonostante il meta-discorso diffuso e la conclusione un po' "così" vantava qualche idea in più ed un incubo un tantino meno stantio.
Votato 6S
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RParto dai disegni, giustamente sperimentali per un CF e con una colorazione particolare. In linea di massima promossi, anche se certe volte l'effetto urban-graffittaro è eccessivo, e anche gli sbalzi cromatici spesso mi sembrano ingiustificati, giusto per caleidoscopizzare repentinamente la palette, come da montaggio sfasato (v. brusco passaggio dal calor bianco di p.87 alla fuga rossoblu di p.88).
Male Dylan tutto-collo hulkesco, chemmanco un culturista di mestiere. Bene il vermone bianco; simpatici (nel grottesco) i lampreda-raptor
.
Per la storia in quanto tale... per certi versi mi è sembrato di leggere una specie di
Simeoni in upgrade, di una decina d'anni sul suo lettore medio. Quindi non tenore da
Piccoli Brividi, ma brividozzi con predicozzi socio-impegnati un po' più maturi, per quanto sempre didascalici e senza appeal. Considerando come in generale non mi vadano a genio le storie (di rivalsa?) sulle solite comunità di diseredati underground - ne avrò letta almeno una decina tra Maxi, Barbato e Mignacco, quasi tutte scadenti
- nel complesso la parte ai testi non ha raccolto i miei entusiasmi
Troppe lezioncine di vita da parte di Bloch, che insiste nel disquisire enciclopedicamente
DI Dylan alla tizia.
Bambini teppistelli troppo simpa per non smielare nel retorico. Senza dubbio l'unico a salvarsi è l'umarell samurai, anche se in team con Groucho, Bloch e tizia sa troppo di
Goonies feat. Jackie Chan, come quadretto.
Il fanatismo del cosiddetto "Profeta" - il capobanda con la maschera a gas, per intenderci - può tornare utile sul discorso delle ragioni fideistiche nel "conflitto sacro/caccia al mostro blasfemo", ma pure lui sbrodola troppo con le sue prediche esaltate nel didascalico (pro-vendetta personale, in realtà)... e anche gli esponenti della comunità contribuiscono a ridondare questo mantra (v. vecchio pp.60-61) senza incidere in nulla. Alla fine gli basta una scivolata di chiappe in terra per far una figura da peracottaro.
Poco convincente anche tutta la parte action che dovrebbe costituire il climax finale.
Il verme bianco (controfinale a parte) non combina una mazza per una decina di pagine, completamente IMMOBILE, quando dovrebbe esser il fattore "plus" dell'albo anche per inquietudini e movenze. Non si capisce se oltre al raccomandato Mouse (v. adozione p.95) anche gli altri bambini della comunità si siano salvati dal "sacrificio", per quanto avrei dei dubbi considerato il marasma avvenuto in quel corridojo
.
Anche l'umarell samurai non è credibile mentre zompetta con quel cinturone pieno di esplosivi da consegnare (indenne?) mentre si destreggia tra le fiamme... MA la cosa più cialtroneggiante di tutte è il fatto che a quelle temperature, con fuoco ovunque,
non si inneschi un meccanismo di esplosioni a catena, mooooolto detonanti, tra le varie taniche di carburante che vediamo comodamente fiammeggiare in un ambiente chiuso/saturo con la massima nonchalance come si trattasse di un falò di rametti in giardino prima della grigliata.
Da pochi giorni è uscito un OB all-
Faraci, nel dittico di storie.
Ecco, con questa poteva fare tranquillamente un bel trittico tipico del suo stampo
.