Cravenroad7

Faccio dei sogni devastanti.
Non li ricordo mai.
So solo che mi sveglio piangendo e tremando.
Mi sveglio.
E allora comincia l'incubo.

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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Rubo il lavoro a Solomon per rendere onore a questa terza raccolta di perle di Sclavi.
Perle, purtroppo, date (non ai porci ma) ai pochi lettori disposti a sopportare un rapporto prezzo/numero di pagine lontanissimo dai canoni Bonelli.
Siamo a livelli altissimi, comunque.
Nessuna delle storie, presa da sola, può dirsi un capolavoro. Alcune sono brevissime e costruite attorno ad una singola gag, a una riflessione, a un aforisma.
Però, nel loro insieme, rappresentano l'essenza della filosofia di Sclavi e dello spirito del suo Dylan (benché Dylan qui sia pressoché assente).
E la rappresentano nel modo più puro, perché non ci sono il cliente del mese, il caso da risolvere, le gabbie dell'horror o del thriller, i paletti di una trama articolata. Sclavi trasmette le sue riflessioni, i suoi stati d'animo e persino le sue posizioni ideologiche nella forma più libera possibile. A volte con qualche didascalismo di troppo, altre volte solo con immagini e suggestioni, ma sempre a cuore aperto.
Il mood oscillante fra il malinconico e il disperato ogni tanto è interrotto da qualche inaspettato raggio di luce. Ma solo ogni tanto.

Ripeto, dispiace davvero per la scelta editoriale di trasformare un fumetto popolare in una collana di nicchia.
Se tutti questi racconti fossero stati pubblicati in un unico lungo albo da edicola, quell'albo sarebbe stato più celebrato de Gli Orrori di Altroquando.

Figurati, hai fatto bene. Ignoravo questa ennesima uscita.

Sclavi non ci fà una grande figura a tornare dopo 10 anni con un prezzo da usuraio. Giustamente non vende. Non ne parla nessuno da nessuna parte.

Questi brevi racconti di Sclavi sono una miniera d'oro e, come i suoi libri, un prodotto privilegiato per entrare in contatto con la visione del mondo di Sclavi. Nel terzo volume dei RDD le storie sono brevi, talvolta brevissime, riportando su tavola a fumetti la già nota capacità letteraria di Sclavi di tracciare in pochissimo spazio un racconto coerente e incisivo.
Pontrelli è bravo, ma non mi garba eccessivamente in queste tinte pastello un po' piatte.

Al TG, en passant, annunciano la morte di Dylan Dog

Concordo appieno con leonearmato. Li lessi nei sei cartonati e li trovai tutti (chi più e chi meno, come da prassi della formula antologica) davvero divertenti e gustosi, a tratti particolarmente ispirati e in linea al corso sclaviano dei primi ottanta numeri. Secondo me si tratta di una bella collezione da disporre in libreria nel formato prestige ma vale la pena leggerla anche nell'uscita da edicola. Non fosse altro per ritrovare quella poetica a tratti al passo con i tempi, però sempre identificabile e riconoscibile. Dylan, va detto, occupa un ruolo meno che di comparsa. Anche se...

Un episodio proviene dritto dritto da Dellamorte Della vita, romanzo incompiuto di Tiziano Sclavi, magari finirà di scriverlo domani

Molto molto molto meglio rispetto al numero due.
Tutti i racconti sono divertenti e spesso spiazzanti, hanno un senso e una quadratura.
I disegni sono ottimo, idem la colorazione, questo Pontrelli autoriale mi piaceva moltissimo e non ha proprio senso, se confrontato con il Pontrelli fotoromanziere di oggi. Non capisco la strada artistica che ha intrapreso.
Bel numero nel complesso

concordo più o meno coi commenti precedenti, principalmente con con leonearmato e Dies. Anche per me terzo volume molto meglio del secondo che avevo trovato un poì sottotono, soprattutto se confrontato col primo. Qui siamo un gradino sotto al primo ma comunque ritorna lo Sclavi ispirato con storie che neanche possiamo definire brevi, ma brevissime. Anche io non sono un grandissimo fan di Pontrelli, ma devo dire che qui se la cava meglio che su DD.

Sono sulla stessa linea sopra avanzata: meglio questo #3 del precedente #2.
Ma anche qui... nulla di trascendentale, continuo a vedere schegge abbastanza sbiadite dei soliti temi sclaviani (v. diffidenza sui media... in questo caso la tv x2 storielle, congiure aliene, personaggi alienati nella loro solitudo, etc.)
Alcune non sono neanche mini-storie, ma frammenti di sequenze, come quelle che coinvolgono i bambini, uno marziano e l'altro ammazzato. Detto ciò, la mia preferita di questo gruppo è quella sull'amore voodoo.

Pontrelli a colori si difende bene e tanto meglio, per tutti.

Sto seguendo questa serie , in questo periodo di poca voglia di leggere, le storie brevi aiutano , la mia preferita di questo albo è zapping , fosse vero ... sai quanti personaggi eliminerei alla tv

Ho letto finora solo i primi tre numeri, grazie alla versione da edicola.
Questa riproposta estiva e non pretenziosa direi che é il miglior pacchetto possibile, capace di farti rivalutare e ricalibrare il giudizio sul contenuto.

Più Sclavi c'é e più siamo contenti, questo é sicuro, ma qui ho trovato i racconti tra il "boh" e il "bof".
Alla fine a noi ci va anche bene cosi', perché é cose se fosse il secondo amaro offerto alla fine di un grandissimo e buonissimo pasto. E' uno sfizio in più non essenziale, delle briciole inattese, un bonus DVD da nerd.

Ma ho veramente l'impressione di sceneggiature scarne, con due indicazioni in croce, frasi e dialoghi scritti di getto, con il pilota automatico - ed é diverso dal voler mettere su carte il linguaggio quotidiano. Un po' come quando si faceva il tema a casa, la domenica sera all'ultimo, e non si aveva troppa sbatta, non rileggevi nemmeno la brutta copia, via che si va.

Trovo un pelo piu' incisivo solo il secondo volume.

Ma ripeto, questa edizione da 6 euro ha fatto un favore ai contenuti, in definitiva.