Cravenroad7

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#Color Fest 23 - Il convento del vuoto
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 Oggetto del messaggio: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 03, 2017 10:47 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Una notte di tempesta, un convento in mezzo al nulla...con sta pioggia e con sto vento, chi è che bussa al mio convento?...


Immagine

Dylan Dog Color Fest
N° : 23


Il convento del vuoto




Soggetto: Giovanni Barbieri
Sceneggiatura: Giovanni Barbieri
Disegni: Giovanni Freghieri
Copertina: Grzegorz Rosinski
Colori: Sergio Algozzino


In una notte di tempesta, un Dylan Dog ferito e allo stremo delle forze approda in un misterioso convento situato in mezzo al nulla, giusto in tempo per svenire sulla soglia. Ai frati che l'hanno soccorso, al risveglio, l'Indagatore dell'Incubo dice di ricordare soltanto che qualcuno lo inseguiva per ucciderlo...








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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: mer nov 08, 2017 9:55 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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Primo a commentare, anche se vedo già la solita insufficienza di default di qualcuno..

Storia di buona atmosfera e ambientazione inedita. Finalmente un horror "classico" che però paga lo scotto di una rivelazione troppo prematura e un conseguente finale sbrigativo che lascia un po' insoddisfatti. Ci sono degli spunti seminati qua e là che rimangono non sviluppati oppure sono io che forse non li ho colti. I disegni di Freghieri non mi avevano convinto del tutto, ma il lavoro da pagina 69 a 76 è splendido.

Indubbiamente imperfetto, però mi è piaciuto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 10, 2017 1:24 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Sono d'accordo col sempre lucido azzazzino (...magari risentirti anche sull'inedito. Ma le decisioni sono irrevocabili, talvolta, come diceva un tizio. Si poteva fare di meglio, ovvio... ma secondo me il prodotto nel suo intero vale :wink: .

Gli do un 7 (quasi) pieno d'incoraggiamento, perché Barbieri è alla sua opera prima, e da non-pieno-di-sé non si è cimentato in leziosi pipponi meta-sociologici, imbastendo una trama (quasi)horror ed un Dylan che non deve ventriloquizzare alcun pensiero da guru da fiera del fumetto de noartri. Fffffiuuu :roll:


SPOILER***SPOILER***SPOILER


Storia abbastanza classica, molta atmosfera, resa alla perfezione da Freghieri a cui va una buona parte della riuscita di questo CF. Molto belle le sequenze sulla neve (v. La Locanda alla fine del mondo), gli interni gotici del monastero - su questo ci tornerò dopo :x: - l'aspetto grottesco di alcuni frati, oltre che la sprizzante bellezza della Dylangirl.

Come sempre parto perplesso per i colori, ma va dato merito ad Algozzino di aver incarnato perfettamente con le sue tinte sia il tratto di Freghieri che la spenta clausura grigio-nocciolata del monastero. E quando la chimica disturbante prende il sopravvento (v. iniezione neurotossica, pp. 68-76), le sfumature si caricano di rossi allarmanti e visionari, fino al top, secondo me, che è la pellicola ri-polarizzata per il cadavere di Ariel (pp.74-76), col sangue che torna cremisi abbagliando, dopo un inizio di albo in cui s'intorbidiva fino al nero. Unico problema, ma forse riguarda la mia copia, ci sono alcune pagine in cui il processo di stampa è venuto male, dis-mettendo a fuoco alcuni dettagli (i.e. pp. 47, 51, 63, etc) :oops: .

Sulla trama ed il suo svolgimento nulla in particolare da dire, se non che Lucius è un personaggio interessante nei suoi deliri e la sua religiosità di ripiego, mentre Seamus (perfettamente reso nella sua balordaggine degenere da Freghieri) rimane ben impresso 8-) .
Forse un po' facilotta a senza appeal la parte finale (post p.82), tra voli dalla finestra e laghetti ghiacciati, anche perché accelerata senza grandi premesse attorno. Infatti tutta la storia in fin dei conti vive di molto poco, ed ho l'impressione che l'autore si potesse impegnare un po' meno nelle continue sequenze mute di vagabondaggi di Dylan su&giù per il monastero, ed un po' più nel rendere l'incubo complessivo dei suoi ospiti. Promosso con riserva, quindi. Spia accesa: ocho a non rimanere a terra, prima del prossimo distributore... di sceneggiature :g: .

Nota negativa, la copertina che ovviamente non c'entra una mazza e ci presenta un Dylan versione Jerry Lewis...oltre al titolo che suona male, come il concetto di "vuoto" ( :?: :!: :?: ) che faccio fatica a collegare al resto della storia.

A proposito del titolo: senza contare, storicamente, che i monasteri in esercizio sono stati banditi dalla chiesa Anglicana sul suolo inglese da tempo immemore, ho usato sopra il termine "monastero" e non "convento" dal momento che quel genere di struttura andrebbe ri-definito meglio in quel modo, parlando di ordini religiosi. Anche perché ormai, tranne poche eccezioni, è d'uso comune riferirsi con "convento" ad un luogo popolato da suore (donne) e non da frati (masculi) . Spero solo con questo di non aver sollevato l'indignazione di qualche corteo multi-gender che lotta per i pari diritti dei porporati e delle Papesse :o .
A proposito di gender: anche su Ariel (tizia della metro) non fila proprio tutto a puntino, essendo perlopiù un nome maschile d'origine semitica (v. A.Sharon ed A.Ortega), anche se i residuati marini della Disney possono aver indottrinato verso l'immaginario opposto.
Ma sotto le squame può nascondersi sempre il pesciolino, o sotto la tunica dei frati una granvongola :D .


ALOHA IN FONDO AL MAR
Spoiler!
No Ratigher, non ti impolipare dal diletto. Non è per te... :dito:

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Ultima modifica di wolkoff il ven nov 10, 2017 11:59 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 10, 2017 4:37 pm 
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Non ti preoccupare Wolk, il prossimo inedito lo commento anche perché Sclavi in edicola non posso proprio lasciarlo.

Al "vuoto" del titolo nella storia viene fatto riferimento comunque.

Ho molto apprezzato il discorso
Spoiler!
finale di Bloch sul male che a volte semplicemente è solo male e non ha cause traumatiche all'origine se non la malattia.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 10, 2017 8:59 pm 
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Buona l'idea di partenza, pessima l'evoluzione ridicola e strampalata....


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 10, 2017 11:15 pm 
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Io sta faccia da c***o non lo compro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: ven nov 10, 2017 11:42 pm 
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Neanche a Bilal gli venne un capolavoro su NN, ma parlare di scroto mi sembra esagerato, è Rosinski dai...
Spoiler!
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 12:04 am 
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ippolit ha scritto:
ma parlare di scroto mi sembra esagerato, è Rosinski dai...


Allora parliamo di terga, va meglio :?:
Nel complesso è ancora peggio che se l'avesse fatto il cugino orbo di Cossu. Un artista come Rosinski che sbologna una sagoma impresentabile simile, vuol dire che ha preso per il c*lo mezza Bonelli impegnandosi al minimo, e rifilando la prima cosa che gli capitava a genio, senza dare la giusta attenzione al personaggio di Dylan, o come viene interpretato nei tratti dai precedenti copertinisti.
Mai fidarsi delle guest star, possono sempre esser in fase menefreghismo ennui... :roll:

Altair ha scritto:

Al "vuoto" del titolo nella storia viene fatto riferimento comunque.

Ho molto apprezzato il discorso
Spoiler!
finale di Bloch sul male che a volte semplicemente è solo male e non ha cause traumatiche all'origine se non la malattia.


Spoiler!
Forse mi sto confondendo io, ma Bloch non pronuncia affatto queste cose nel corso dell'albo.
L'unico ad accennare al problema della malattia irreversibile è Dylan nelle note finali sul diario, e sarà lui a citare il concetto di vuoto, proprio nell'ultima vignetta. Un po' scalcagnato, capirai, tirare/trarre per il rotto della cuffia all'ultimo momento una specie di lectio di massima dal resto della storia, e trasformarla come"logo" concettuale (leggi: titolo) dell'albo :mad:
Ripeto, copertina e titolo (due parole su due: entrambe ciccate) sono la parte peggiore del lotto


Ci vediamo sull'inedito allora Altair, chissà che Mastro Tiziano non ti faccia tornare sui tuoi passi... :)


ALOHA LA STRADA DI DYLAN è LUNGA...

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 12:49 am 
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Sì mi confondo io, quel discorso
Spoiler!
non lo introduce Bloch, ma Whitlock nella cella e poi viene ripreso da Dylan nel finale.
Comunque è il concetto in sé a piacermi, al di là di chi lo esprime.

Per quanto riguarda gli spunti non sviluppati, penso ad esempio alla sequenza da pag. 50 a 58
Spoiler!
dopo la scoperta della vera natura di Downfall Abbey, quando l'incontro tra Dylan e Seamus farebbe intendere una pista soprannaturale o quanto meno un "passaggio" onirico
cosa che invece non è, visto quanto succede dopo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 12:59 am 
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A quello avevo pensato anche io...
Spoiler!
...con quella faccia verdastra, il nascondersi nel bujo, la voce dalle ombre che intima "castigo", pensavo pure io che dietro Seamus ci fosse qualcosa di occulto. Invece trattasi solo di subnormalità truce... ma anche quella incute paura, per come è messa in scena, e ne va dato merito all'autore. Non ho capito cosa volesse fare Lucius con l'iniezione psicoalterante, o come pensasse di cavarsela con l' "intruso" Dylan anche se non avesse scoperto la faccenda del manicomio criminale - tenerselo a vita come fraticello drogato per non testimoniare l'esistenza del "monastero" tarocco all'esterno :?:

Per non parlare del tempo che il Nostro perde per tornare da Groucho invece di tallonare direttamente la corriera, senza considerare che questa faccenda del bus in partenza non si vede affatto dopo la scena nella metro, e regge poco, perché Dylan non avrebbe avuto modo di vedere dietro la cancellata dove fosse andato Seamus, figuriamoci capire la destinazione di un autobus :mad: .

Diciamo che è una storia da prendere alla leggera.
Perché altrimenti la sceneggiatura, a livello di logica, zoppica oltremodo nella groviera. Buchi che si potevano coprire al meglio con meno vignette di Dylan a zonzo tra le camere del monastero - es. tredici di seguito tra pp. 47-59 :o


PRENDETE I VOTI CON ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 7:54 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Ho votato accettabile. La storia è da 6 -, i disegni da 7. La suggestiva colorazione valorizza un discreto Freghieri.

Con qualche SPOILER

Molto buono l'inizio, frettoloso il finale. Il mistero del convento e quello dell'assassino potevano essere gestiti meglio, in maniera da creare più suspense.
Gran bell'entrata in scena di Bloch, peccato forse per il richiamino alle cose di continuity: "Un amico mi ha detto che eri nei guai...", ma Groucho aveva i tappi nelle orecchie e altrimenti l'avrebbe nominato (magari omaggiandolo di qualche simpatico epiteto).


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 8:23 pm 
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Iscritto il: mar set 05, 2017 7:19 pm
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A me questa storia è piaciuta, un horror senza fronzoli e pretese strane, poi io sono un fan dei monaci pazzerelli, ho letto due volte il nome della rosa (visto il film innumerevoli volte) e il ciclo dell'inquisitore eymerich di valerio evangelisti, lui sì che sarebbe una guest star per dylan dog!


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: dom nov 12, 2017 2:34 am 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Pensavo peggio,e se anche non mi ritengo particolarmente entusiasta...alla fine il risultato e' accettabile.Merito di un inizio convincente,una trama che promette bene,ottima atmosfera e suggestiva ambientazione.Anche Dylan ben caratterizzato.Poi cala alla distanza,rivelando troppo presto le sue carte e gestendo piuttosto male la conclusione che si dimostra abbastanza fiacca e priva di intensita'.Riflessioni apprezzabili,qualche personaggio di contorno contribuisce a rendere il tutto "credibile".Non malvagio,ma prometteva meglio.Freghieri sempre un belvedere,anche a colori.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: dom nov 12, 2017 12:39 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
Direi che sono sostanzialmente d' accordo con i precedenti commenti, il "colpo di scena" che svela la reale situazione è buono, ma il finale soffre di alcuni passaggi un po' deboli, non solo
Spoiler!
il lago ghiacciato, ma anche l' annuncio per radio di Dylan mi è sembrato pretenzioso. Ma soprattutto non mi è piaciuto questo insistere sul senso di colpa piuttosto forzatamente (sia da parte dello stesso Dylan che non ha nulla da rimproverarsi in realtà) che da parte di Lucius.

Per cui nel complesso una storia sufficiente, il che è già un bel passo avanti rispetto allo scempio della serie regolare attuale.

Copertina inguardabile (letteralmente, albo da poggiare sottosopra per non guardarla) e con l' aggravante (si scopre poi) di essere assolutamente slegata dal racconto.
Titolo non proprio centrato per le ragioni già espresse da altri ... io lo soprannominerei L' impostore (se non fosse già stato utilizzato sulla collana) per via appunto del tizio che si spaccia per Dylan in copertina. :?

Punto forte di questo CF però sono naturalmente i disegni di Freghieri, lui si un VERO maestro a differrenza di certi "fenomeni" attuali o almeno spacciati per tali.
Grazie ai quali sono lieto di poter votare buono ...

7


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest 23 - Il convento del vuoto
MessaggioInviato: lun nov 13, 2017 10:22 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1486
beh, un 7 non glielo si nega, essendo scritto, disegnato e colorato proprio da 7, riserva ottime sequenze e ricorda il Dylan che fu.
Manca un po' di originalità ma forse è proprio per questo che gira facile come un meccanismo ben ingrassato.
Copertina da dimenticare: uno, non è Dylan Dog ma è Zeman Dog, due, c'entra con la storia niente proprio, tre, fa ridere, Dylan c'ha un branco di diavoletti in fase di atterraggio e guarda dall'altra parte.


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