Non vorrei essere qui... a dire certe solite cose, ma questo albo è l'ennesima dimostrazione che certa gente non è del mestiere. Nessun professionista serio oserebbe proporre una sceneggiatura simile senza capo né coda, adibita soltanto a riempire quella novantina di paginetta ad vanveram.
Capacità di raccontare ai limiti della balbuzienza diegetica. Capacità di suggestionare rasente l'encefalogramma a capofitto di sprofondo nel nucleo esterno (della Terra, dopo averci girato attorno a vuoto). Si distingue finora come la
peggior pubblicazione targata 2025, ed almeno in questo ha un'eminenza significativa
S ▞ P ▞ O ▞ I ▞ L ▞ E ▞ R Copertina meccanica, ma Escher vive altrove.
Disegni meccanicamente drogati di effettacci digitali con questo uso stucchevolmente parossistico delle mezzetinte senza alcun senso, che alla fine a me procura solo un nauseabondo sentore di leziosità non richiesta e posticcia.
Furnò a livello di qualità e tecnica sarà anche un top, ma appesantire tutto così di sfumature svaporate ad minchiam o slavaggi di inchiostro per me è soltanto controproducente.
Sembra più un lavoro da graffitari o illustratori alla fine, non un fumetto che racconta qualcosa (v. sopra).
Tra l'altro non lo considero un grande merito calcare volti digitalizzati da foto o cose simile, come feat.cameo Lars Ulrich e James Hetfield dei
Metallica, che si riscoprono lavorare in un supermercato... ma questo in parte è dovuto alla tendenza a trasformare l'albo in una cloaca di citazionismi autoreferenziali da nerdomani tardoni, piaga diffusa su tutto l'ambito autoriale da mezza generazione a questa parte ormai - e nei redazionali ne vanno pure fieri, da sbandieramento

.
Sulla storia non c'è poi tanto da dire: non esiste.
Si vorrebbe re-impacchettare qualcosa sulla falsariga dei deja-vu di
Matrix et similia, tra gombloddi in occhiali da sole & visionari un po' miopi, ma a conti fatti questo nucleo tematico è soltanto il pretesto per un serie di scenette slegate dal resto. E la cosa più ignobile è che senza quelle scenette l'albo durerebbe 20 pagine, per giunta scadenti
Soltanto l'ingresso di Gary nel suo pseudo-ufficio si ciuccia 8 pagine di sceneggiatura già in partenza, senza batter ciglio di importanza, come i pedinamenti sbrodolati in prolungaggine di Dylan segugio, il siparietto con la cameriera risentita al bar (pp.55-60) o quello ancora più patetico di Sandra & Raimondo che bisticciano tra le coperte
Non ho capito la metafora delle scale senza fine(con ritorno) o il motivo dell'ascensore automatica, ma non sono cose di cui mi meraviglio considerando chi ci ha pensato sopra. Groucho appesantisce molti passaggi invece di alleggerirli, ed è completamente fuori fase quando sbatte la porta in faccia ad Harper (p.62, ma tanto diranno che è un sogno, censurabile). Ogni tanto un inserto onirizzante appunto di Harper mezza nuda che-non-si-sa-che-minchia-voglia (tranne ilDylanMembro, ahivoglia

) e tanto basti, perché tutto il resto viene assorbito nell'incursione della gang in furgoncino à la
Scooby Doo dentro la MegadittaOcculta - senza che alcuno batta ciglio o allarme - e questo è quanto... di peggio si potesse fare

.
Io per principio sono contrario agli spiegoni ultra-dettagliati che ricostruiscono tutto ed il suo contrario in modo razionale/sequenziale, ma quelle 4 baggianate in croce che rifila Gary a Dylan in conclusione non attengono nessuno spunto ripreso dal resto dell'albo. Si mantengono sul vago perché l'autrice non ha vagamente idea di cosa/come dire, onde giustificare le precedenti 90 pagine di sceneggiatura. Per esempio, se si tratta di censurare gli incubi, che straminchia c'entrano le prime due morti che vediamo, di gente perfettamente vigile, uno che piscia e l'altra che guida
Davvero, non dovreste esser qui a legger certe cose, bisognerebbe appellarsi al Ministero della Difesa del Tempo Consumato a Farsi Offendere da Pseudo-autori di Rincalzo. Riarmiamoci di tanta pazienza, questi sono i tempi.

.