Siamo enormemente OT. Quindi faccio mente locale e sposto il problema. Il ragionamento fatto nel mio post ( cui non mi pento nella maniera più assoluta ) non verte sulla panoramica dei videogiochi e la loro funzione ludica, culturale, sociale, ecc...ecc.. Tanto più che ragionando come fai tu, nessuno potrebbe criticare nulla, a meno di non possedere lo scibile di ciò che sta analizzando ( io ho letto tantissimi fumetti da quasi...1984.....2013...fai un po te...eppure potrei non essere in grado di analizzare a capire un fumetto meglio o peggio di un neofita ). Io dicevo solo che questa storia, per come è articolata e strutturata, che pone i protagonisti di fronte ad una meta da raggiungere, superando difficoltà, sparando, agendo con temerarietà ed intelligenza ( molto poca qui, se devo esser sincera..) ne fa uno schema da videogioco. Nel senso più antico e fuori moda del termine, magari, ma così la vedo io. Una struttura simile era stata utilizzata per "La Piramide Capovolta" altro albo a mio parere orrendo, sintomo che tale storia personalmente non mi prende e non funziona. Il riferimento al mostro a 4 teste, a parte una recondita ed affezionata infanzia sui racconti epici ellenici, verteva su questo concetto: in un gioco di un certo tipo, sei disposto ad accettare tutto, poiché lo scopo che ti prefiggi è giungere alla sua fine, e più difficoltà, azione, mostri, chiamali come ti pare, ti trovi davanti, più ne sarai lieto e entusiasmato. Per quel tipo di videogiochi, non certo per altri o per tutti. In un fumetto, esiste una narrazione che dovrebbe elevarsi a trama, dei personaggi dotati di spessore o quantomeno se ciò che ti trovi davanti è inverosimile o assurdo, una sostanziale forma di logica che conduca anche all'assurdo ( come stupendamente fatto con "Golconda" ). O una spiegazione sensata dello stesso. A meno che tu non legga un fumetto demenziale o assurdo o epico e fantascientifico di tuo. Cosa che non mi pare sia nelle corde di Dylan Dog. Di un certo DyD quanto meno. Questo numero, pare mettere da parte qualsiasi coerenza narrativa, presentandoci dei personaggi intenti ad eliminare mostri come se piovesse, per giungere ad un traguardo finale, e peggio di un videogame, senza manco un minimo di ironia e di pathos. La mia cultura sui videogiochi è invero scarsa. Ma non è questo ciò che contestavo nell'affermazione che essi sia una forma "d'arte". Ma è già stata dibattuta come cosa e mi sono presa della ignorante e della retrograda. Mi è bastato.
_________________ " Il locale è triste e sta sempre qua ! "
" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "
Oriana Fallaci ti amo.
|