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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: gio mar 27, 2025 7:08 pm 
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Visto "the chaser" su prime, film coreano del 2008.
Sarà che dall'oriente quello che arriva da noi é una sorta di selezione dei film migliori, ma un thriller del genere erano anni che non lo vedevo, e in generale "ultimamente" il cinema non statunitense sta dando diverse piste ad Hollywood, ormai ferma su canoni e standard formali che sì, ancora funzionano, ma che sono ormai stantii e soprattutto prevedibili e manieristi.
Ma si diceva...
Thriller tesissimo, che peró come al solito, nella migliore tradizione della narrazione orientale, attorno al nocciolo essenziale della trama (l'indagine) aggiunge tantissimi spunti e suggestioni, svariando dall'umorismo al drammatico al thriller in maniera totalmente disinvolta. È una storia veramente ricca di suggestioni, coinvolgente e tridimensionale, con interpretazioni eccezionali e un lato tecnico ottimo.
Tutto quello che viene messo in scena é fatto, fronte sceneggiatura, per stimolare la curiosità della spettatore, per fargli dire "aspetta ma allora..." "aspetta ma quindi adesso...", che sia nello svolgimento dell'indagine, nei rapporti interpersonali dei personaggi, nelle vicende più quotidiane e leggere.
È una cosa che trovavo molto pure nel cinema americano anni 70, questo spaziare oltre le mere necessità di trama, e aggiungere situazioni ed eventi del tutto slegati alla trama principale, ma che aiutano a immedesimare lo spettatore ed a coinvolgerlo.
Ad oggi questa cosa, nel cinema Hollywoodiano mainstream, si é del tutto persa: tutti, dalla sceneggiatura alla forma, é legato allo svolgimento della trama, tutto deve avere un senso ed essetr quadrato, risultando con l'appiattimento del film e l'annullamento dell'interesse dello spettatore.

Fotografia molto bella, costumi e scenografie ottimi, uno stile di regia semplice ma efficacissimo (gli inseguimenti e le scazzottate andrebbero studiati: sono semplicissimi ma funzionano da dio.
Insomma, un bel thrillerone, appassionante come non succedeva da molto

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer apr 09, 2025 8:57 pm 
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Ho appena finito di vedere I saw the TV glow con un'amica.

Forse c'è ancora tempo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: sab giu 28, 2025 1:09 am 
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Ho visto Joker Follie a Deux con dei miei amici.
Come l'ha descritto una mia amica "come film è un sei solido non perché è accettabile ma perché metà degli elementi del film sono belli e l'altra metà sono terribili". Anche a partire dagli stessi due protagonisti, Phoneix è incredibile mentre Lady Gaga andava tirata di sotto dal settimo piano. Come sequel è assurdo perché solleva quesiti riguardo al primo film che a me non erano neanche passati per la mente, cioé amici il primo film era abbastanza semplice e lineare e il secondo non ha fatto altro che complicare tutto?? Il ritmo è terribile però molte inquadrature sono carine.
Alla fine in preda al delirio ho detto che sembrava una storia scritta da Recchioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: sab giu 28, 2025 1:30 am 
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Visto "28 anni dopo" e, beh, considerazioni sparse e confuse, come confuso é questo film:
-dopo 28 anni, mi aspettavo molto di più
-la regia, intesa nella maniera più visiva possibile, cioè come immagine, inquadrature, capacità di creare atmosfera, emozioni, sensazioni varie tramite l'occhio della telecamera, insomma, la mano del regista é ottima, come ce lo si poteva aspettare. Sempre molto naif, molto anni '90, quasi videoclip indipendente. Alcune scelte di regia sono talmente anti-canoniche e funzionano da dio in quanto tali. Molto figa.
-la sceneggiata é brutta, piatta e noiosa. I dialoghi sono prevedibili e purtroppo annoiano nella loro prevedibilità. La trama é davvero poco coinvolgente
-il finale sbracone, postmoderno e no sense é orrendo
-tutto quello che c'è di postmoderno e non serio nel film stona e cringia tantissimo
-le interpretazioni non mi sono piaciute per niente, ma la sceneggiatura non aiuta
-il sonoro e la colonna sonora funzionano benissimo, specie nelle parti più opprimenti. Alcune scelte sono davvero fighe. Rumori disturbanti, registrazioni radio, tutto contribuisce bene a creare atmosfera.
-i personaggi non funzionano, a conseguenza di una brutta sceneggiatura
-l'ambientazione post apocalittica in stile "siamo tornati al medioevo, ma solo su alcune cose" mi ha sempre infastidito, ovunque l'abbia incontrata. È forte in "the last of us" perché, per quanto la città sia in rovina, c'é ancora tanta contemporaneità. È forte in "mad max" perché il mondo contemporaneo é andato, l'unica sua fotografia sono le automobili e le armi. Non é forte qui, dove le tecnologie sono a disposizione a giorni alterni, per alcune cose sì, per altre no, per alcuni personaggi sì, per altri no
-il mood "gli zombi sono un pretesto per parlare degli umani" c'é sempre, come nel primo capitolo, ma manca la drammaticità del primo film, così come i momenti spensierati e di respiro per i personaggi. Manca una adeguata maturità di scrittura, per poter parlare per bene di tematiche sociali
-in generale é un film molto confuso, che non si capisce dove voglia andare a parare

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Ultima modifica di baubau il sab giu 28, 2025 7:49 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: sab giu 28, 2025 6:44 pm 
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baubau ha scritto:
-il finale sbracone, postmoderno e no sense é orrendo


Spoiler!
A quanto ne so, quella di 28 anni dopo sarà una trilogia (ma solo il primo film sarà diretto da Boyle), e il finale non è altro che l'introduzione, davvero molto weird, del secondo capitolo.


Ora non ho il tempo di dilungarmi troppo, né lo avrò nei prossimi giorni (sono in partenza per le vacanze, andrò nella terra di Solomon), però ammetto che, benché alcune delle criticità espresse da Baubau siano sembrate tali anche a me (soprattutto per quel che riguarda la sceneggiatura), nel complesso l'ho trovato un ottimo film di genere, senza troppi fronzoli, con alcune sequenze davvero potenti. Io lo consiglio, quindi.

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: sab giu 28, 2025 7:47 pm 
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Da quello che ho capito
Spoiler!
il biondo del finale dovrebbe essere il ragazzino di inizio film (ha la croce di suo padre al collo, solo al contrario
.

Comunque non é un film brutto, in senso classico del termine.
È un film sbagliato in tante cose, su tutte la sceneggiatura.
Si lascia ben guardare e, come dicevo, tutto quello che é "regia" e "colonna sonora" é davvero d'impatto, e tiene a galla tutto quanto, ma con un po' di fatica.
Ah, un altro paio di considerazioni :
-i costumi sono proprio brutti e sciatti, e contribuiscono a quella sensazione di fastidio di questi medioevo-postapocalittici. Bisogna dare un carattere ai personaggi, e i costumi contribuiscono enormemente.
A volte si vedono vestiti sgualciti e "medievali", altre volte delle giacche nuove e perfettamente conservate. Anche qui, secondo me, manca una coerenza visiva e concettuale tra mondo pre e post apocalisse. In generale, i costumi sono moto anonimi.
-la corsa degli zombie, che é molto caratteristica e tipica di questa infezione, alcune volte diventa ridicola. Si é calcato troppo la mano sullo "strano" fino a farla apparire non più disturbante, ma involontariamente comica.

Ps. Buone vacanze :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: lun giu 30, 2025 11:11 am 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
Ho visto uno dei film più belli degli ultimi tempi, Aragoste a Manhattan (La Cocina).
Non ne ho sentito minimamente parlare, ma è veramente un filmone, tratto da un testo teatrale la cui messa in scena dev'essere stata un incubo, ancora peggio del film, che ha piani sequenza davvero complicati.
In ogni caso, c'è di tutto in questo film, momenti comici e momenti estremamente drammatici e potenti, si mischiano le vicende dei vari personaggi, e vari temi sia personali che politici, recitazione incredibile e sceneggiatura brillante che fa capire sempre tutto senza essere nè ambigua nè didascalica, ma soprattutto estremamente ritmata, in certi momenti senti anche tu il nervosismo di tutto il casino che avviene dietro le quinte del ristorante.
Unico neo, il doppiaggio, espressivo ma a volte troppo scolastico, si sente la differenza fra l'italiano/inglese e lo spagnolo, molto più sporco e realistico, vorrei rivedermelo in lingua originale, ma comunque anche così non mi ha realmente dato fastidio.
In ogni caso fatevi un favore e guardatelo, se riuscite a trovarlo in sala.

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: mer lug 02, 2025 4:31 pm 
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Gli darò un occhio se riesco, grazie per la segnalazione.

Intanto mi sono rivisto, dopo essermi riguardato "28 giorni dopo" in vista dell'uscita al cinema dell'ultimo capitolo, pure "28 settimane dopo".
E confermo quello che pensai ai tempi, quando da ragazzino vidi i primi due, ovvero che, per quanto il primo capitolo sia più importante, più incisivo, più artisticamente rilevante, il secondo é molto più quadrato, sensato, corretto, e in definitva funziona molto meglio come horror puro, dove nel primo é molto più preponderante la critica sociale.
In entrambi la posizione antimilitarista é molto in evidenza, cosa che, mi sono dimenticato di citare, mi aspettavo che venisse ripresa come trait d'union della trilogia, invece nell'ultimo film é del tutto assente.
Le interpretazioni sono molto convoncenti, la fotografia, livida e desaturata, ha un suo perché.
Alcune forzature di trama fanno storcere il naso (
Spoiler!
abbiamo un infetto senza sintomi e viene lasciato del tutto incustodito, a fronte di una organizzazione e una sicurezza altrimenti capillare e invalicabile
) ma sono perdonabili, a fronte di una storia comunque con diversi colpi di scena, con personaggi importanti che vanno come mosche, avvenimenti imprevisti e così via...
Insoma, per quanto più classico e canonico rispetto al primo capitolo, l'ho sempre trovato e lo trovo tutt'ora il film complessivamente più riuscito della serie e quello che funziona meglio sotto tutte le chiavi (orrorifera, di critica sociale, d'intrattenimento puro).
Senza contare che l'inizio dell'apocalisse zombie, ormai, l'abbiamo visto in tutte le salse. Una seconda epidemia, in una situazione ormai relativamente tranquilla e pacificata, é un inedito interessante che rende la faccenda, se possibile, ancora più sconfortante e senza speranza, come la ricaduta di una malattia che ormai so credeva guarita.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: dom ago 17, 2025 7:03 pm 
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Visto su prime "c'eravano tanto amati", una delle colonne portanti della commedia all'italiana.
Spaventato dalla sinossi (tre partigiani di sinistra, intellettuali, amori complicati, borghesia, l'italia del boom, impegno politico e sociale, lotte proletarie,...) mi ero sempre tenuto alla larga.
Il risultato é stato che, a fine visione, mi sono sentito sconfortato e UMILIATO per ciò che é stato il cinema italiano, rispetto a ciò che ne é rimasto oggi.
Il film ha lo spessore e il respiro del capolavoro, internazionale e generazionale.
Merito principale é di una sceneggiatura perfetta, capace di inserire una storia classicissima e generalissima, fatta di vicende e tragedie umane, all'interno di una cornice specificissima che é quella dell'italia post guerra.
Un omaggio sentito e spassionato al cinema neorealista, alla fantasia e alla brillantezza degli autori cinematografici dell'epoca post liberazione.
Il tutto però con dei dialoghi clamorosi che creano dei personaggi talmente ben delineati, credibili, affascinanti che ti sembra di conoscerli personalmente, e riesci quindi ad immedesimarti in ciascuno di loro, in quanto ti é capitato, almeno jna volta nella vita, di essere lo scaltro e affascinante Gianni, l'idealista e disadattato Nicola, l'arrendevole e sconfitto Antonio, la sognante, irrealizzata e mai paga di sé e dei sui rapporti, Luciana.
Caratteristica dei classici é quella di essere universali, di parlare dell'umanità nella sua totalità.
A questo si aggiungono delle interpretazioni clamorose (e grazie ar ca...).
A questo si aggiunge uno scorcio sull'italia dal dopoguerra al boom economico crudo, maturo, spietato, interessantissimo.
A questo si aggiunge una forma registica leggerissima, divertente, affascinante, coinvolgente, ritmatissima, che ti mette in scena questo popò di roba in una maniera per niente scostante o impegnata, ma tramite la forma della commedia.
Questo é l'elemento principale: il film é un film denso di contenuto, pregno a livello emotivo e concettuale. I personaggi si fanno piacere, poi si fanno odiare, poi redimere... Eppure questo "impegno" e questa pienezza di contenuti non viene mai fatta pesare dal regista, che riesce a presentarli allo spettatore in maniera molto coinvolgente e affatto scostante.
La struttura a commedia funziona da dio, e quando deve far ridere fa anche ridere, quando deve lasciare l'amaro (come nel famosissimo epilogo) lo fa mordendo di brutto, come nella miglior tradizione della tragicommedia italiana.
I personaggi sono tutti straordinarii e le prove attoriali lo sono altrettanto. Antonio é l'unico "vincente" alla fine, ma é pur sempre una vittoria amara
Spoiler!
("io adesso voglio bene ad Antonio", dice Luciana. Non "amo Antonio".)
. Gli altri non hanno saputo accettare ciò che la vita gli dava, rimanendone schiacciati. La tematica principale del film, narrata attraverso amori, lotte sociali, guerre partigiane, ingiustizie civili, povertà e quant'altro, alla fine é una, ed é la più vecchia e universale del mondo: sarai in grado di accettare quello il destino ti offre così com'é (Antonio), oppure ti barricherai nei tuoi ideali irrealizzabili (nicola), venderai te stesso per la tua ambizione e sete di riconoscimento (gianni), o cercherai sempre qualcos'altro di irraggiungibile per trovare te stesso (Luciana)?
Sembra un inno all'arrendevolezza, ma é più un invito ad apprezzare ciò che si ha, o per lo meno a non darlo per scontato.
Il dialogo finale tra gianni e Luciana é esplicativo.
Insomma un film travolgente, che mi ha coinvolto, mi ha fatto ridere, mi ha fatto pensare, mi ha fatto arrabbiare, mi ha fatto emozionare, mi ha fatto immedesimare nelle vicende di tutti i personaggi.
Un film che può spaventare a primo impatto, ma che iniziata la visione ti travolge nelle vicende di questi giovani idealisti (sarebbero potuto essere fascisti anziché partigiani, il senso non sarebbe cambiato) piene di umanità e, quindi, di bivi ed errori irrimediabili.
Insomma un capolavoro che avrete visto tutti e che ho avuto la fortuna di recuperare, e che mo fa domandare dove sono finiti oggi gli sceneggiatori, le idee, le capacità per fare film del genere...

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: dom ago 17, 2025 8:29 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Be', sì, è un capolavoro, ma del resto di capolavori il cinema italiano ne sfornava senza soluzione di continuità, in quegli anni (anche se la stagione d'oro, che durava da circa vent'anni, si sarebbe di lì a poco conclusa). Sto sicuramente dimenticando qualcuno dei registi importanti che lavoravano all'epoca, ma tra i vari Monicelli, Risi, Scola, Comencini, Pietrangeli, Zurlini, Leone, Corbucci (senza nominare i mostri sacri Fellini, Pasolini, Germi) e compagnia bella c'era di che leccarsi i baffi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: dom ago 17, 2025 8:53 pm 
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Iscritto il: sab feb 04, 2023 2:21 pm
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Purtroppo mi rendo conto che conosco bene solo Fellini e Monicelli (quest'ultimo sono da sempre convinto che, se fosse nato negli states invece che a Roma, sarebbe ricordato a livello internazionale come uno dei più grandi di sempre della commedia - una qualità così alta e così costante di sceneggiatura, regia, messa in scena, direzione attoriale, comicità, tragedia... si vede molto di rado).
Poi conosco le basi, ma proprio le basi ddl cinema neorealista (che però ho apprezzato moltissimo).

Più che altro mi piange il cuore a pensare che non solo sfornavamo capolavori nel drammatico e nella commedia, ma che reinventavamo generi interi come il western e l'horror, definendo canoni e tracciando strade, e tutto facendo film di enorme spessore artistico ma che di base intrattenevano e divertivano la gente...
Il tutto con due spicci.
Insomma, discorsi fatti mille volte...

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: ven ago 22, 2025 12:06 pm 
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L'altro giorno sono andatx a vedere L'Ultimo Turno con un mio amico.
A me è piaciuto, sia a livello di scrittura che di regia. Riesce molto bene a caricare la tensione per poi scaricartela tutta addosso in un colpo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cinema V (per vendetta??)
MessaggioInviato: dom ott 12, 2025 9:07 pm 
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Località: Verona
Ho visto un piccolo film italiano che mi incuriosiva moltissimo, Le città di pianura, e ne sono rimasto incantato.

Racconta la storia di due beoni ultracinquantenni (praticamente Solomon e Triss :g: ) che girano per 36 ore consecutive in terra veneziana con l'intento di "bere l'ultima", accumulando alcolici ed esperienze via via più bizzarre. Strada facendo, i due raccattano un giovane universitario che finisce per accompagnarli, all'inizio controvoglia e poi sempre più coinvolto, per buona parte delle loro peregrinazioni. Il tutto inframmezzato da momenti vagamente surreali e accompagnato da una colonna sonora azzeccatissima e straniante, per un'esperienza cinematografica che, da veneto, ho trovato particolarmente coinvolgente. Un vero gioiellino, che consiglio di cuore a chiunque.

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MessaggioInviato: lun ott 13, 2025 12:05 am 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11223
Cita:
due beoni ultracinquantenni (praticamente Solomon e Triss :g:)

Rimatt, si dicono le parolacce? Cioè, a Solomon sì, ma a Triss? :g: :D

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
Triss


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MessaggioInviato: lun ott 13, 2025 4:22 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10804
Località: Sardegna
Adesso mi tocca vederlo! :D

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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