Cravenroad7

Si sa chi sceneggerà l'ultimo numero de Le Storie?

nin zo. posso dire che le varie mini tipo napoleone sono state inserite nella collana proprio per arrivare a 100.

so che nizzi scriverà il primo numero disegnato da freghieri. fino a che i numeri previsti erano 10 non c'erano altre sue storie previste, ora che hanno allungato a 16 non so. curatore della collana antonio serra.

L'ora del riscatto chiude la serie Intrigo internazionale. Come storia, a parte i disegni, non l'ho trovata male, anche se me l'aspettavo più epica e con un Nathan più combattuto interiormente. Alla sufficienza ci arriva, così non è per la saga a cui in effetti sarebbero bastati un tre albi. Alla fine una mezza meteora
Se ci sono stati singoli albi di pregio (quelli scritti da Medda, che continuerò a seguire), il progetto si è dimostrato inadeguato.
Com'era prevedibile

Finale dimesso, quasi di circostanza.
Quest' Ora del Riscatto non chiude col botto, ed il massimo sembra darlo con una crisi coniugale riscattata da un quarto d'ora di puro amore all'astroporto.

Medda si concentra, con troppi dettagli logorroici, soltanto sui preparativi del raid e lo stato di polizia nel pianeta Rosso(staliniano?) in attesa di qualche gulag per purgarci. L'operazione per catturare il terrorista è un puro convenevole, da sveltina in scioltezza, senza tener conto della solita retorica dei ribelli che tramano sottoterra tra freak ed emarginati. Disegni validi.

Dopo le prime due uscite mi aspettavo molto di più da questa saga che in pratica rimette tutto in sesto come prima. Non so se proseguirò, anche se spero che il prossimo albo, sempre di Medda(& Casini) possa riservarci qualche (buona) sorpresa.

L'ora del riscatto è di Vigna, strano non abbia chiuso Medda una saga iniziata con due suoi albi.
Vigna, negli albi che ho letto di questa serie, non mi è sembrato particolarmente in forma, mi vien da dar ragione a quanti hanno seguito la testata per anni e pensano abbia perso smalto.
La prossima storia mi dà la sensazione di essere già pronta da tempo, prima di Intrigo internazionale a cui non farà nemmeno cenno magari.

Perfetto: allora sbagliando ci ho preso, perché questo tono inconcludente e logorroico non ce lo vedevo tanto affine a Medda, a colpi di retorica, e infatti...
Magra consolazione ammettere che sia la migliore storia di Vigna nella saga, mandando comunque alle ortiche le (ottime) premesse di Medda nei primi 2 numeri.

L'hanno detto pure in altra sede, che l'idea della saga è stata rifrullata dopo, con diversi riempitivi ed improvvisazioni. Avranno anche qui tenuto contento l'Airoldi-pensiero che tante delizie ci sta rifilando, come linee editoriali, minisaghe, macroseghe, etc

I combattenti dell'isola, voto 7 -
Per me tutti gli albi di Medda dal suo ritorno sono dal 6,5 in su, questo non sarà un capolavoro e Casini (che, pur apprezzandolo spesso, non è comunque mai stato tra i miei disegnatori preferiti) non mi è sembrato troppo in forma, ma è stata una lettura avventurosa capace di tenermi incollato incuriosendomi fino alle pagine finali.

Saga interamente comprata, ma non ne ho letto manco una pagina. Un po' alla volta ci arriverò...

353 - Il protocollo Noah. Storia eccellente di Medda, a mio avviso la sua migliore da quando è tornato in pianta stabile. E già mi erano praticamente piaciute tutte le altre.

354 - 355 - La città del vento - Check point 23. Doppia storia di Vigna ambientata nella Trieste del futuro. La prima parte non mi aveva preso molto, bei disegni, scenari suggestivi, ma l'indagine faticava a coinvolgermi. La seconda parte, tra scene d'azione ed un finale sorprendente e molto bello, l'ho letta col cuore in gola e lascia tanti interrogativi sugli eventi futuri.

Finalmente con la doppia triestina si torna a livelli alti (altissimi nei disegni). Qui c'è veramente una nuova partenza.
Due colpi di scena nel finale il primo abbastanza prevedibile il secondo assolutamente no.
Molti gli spunti per il futuro

Positivo anche lo speciale anche se in tono minore.
Da leggere prima la doppia e poi lo speciale.

Infatti c'è un ALLARME SPOILER sulla prima pagina dello speciale, che non ho ancora letto, ma se è bello 1/3 dell'albo di cui è il seguito (10 - Inferno, stessi autori) mi riterrò soddisfatto.

Per il futuro si aprono varie strade, vedremo quali saranno seguite

Preso oggi il 358, primo Nathan acquistato dopo decadi e che dire, albo divertente, di puro intrattenimento, autoconclusivo e senza nessuna pretesa intellettuale o introspettiva. Poi a me piace molto Dall'Oglio, quindi preso al volo.

V

L'uomo senza volto è lontano dalle migliori prove di Medda, in certi punti verboso, ma offre degli spunti interessanti ed è comunque superiore a tante altre pubblicazioni. Sul serio per me è più stimolante questo Medda non troppo ispirato che il 90% degli albi di Dylan della regolare (e non solo) che mi capita sempre più raramente di leggere.

Missione Giove: letto il primo numero, molto introduttivo, impossibile da giudicare a sé stante. Vigna sembra farsi carico di rinnovare/estendere la continuity nathanneveriana, mentre Medda sembra riservarsi storie singole. Meglio per me visto che, se del secondo penso di prendere tutto, del primo sono ancora indeciso se e fino a quando seguirlo, ma qualora decidessi di saltare qualche sua storia non dovrei correre poi il rischio di non capire quelle di Medda, se autoconclusive.

Mercoledì 2 intervista a SERGIO GIARDO, disegnatore e copertinista di Nathan Never

Cari membri di Craven Road 7:
Mercoledì 2 marzo alle 21:30, la crew di POP CULTURE avrà l'onore d'intervistare SERGIO GIARDO, disegnatore e copertinista di Nathan Never.
Se qualcuno di voi ha voglia di rivolgergli delle domande, può intervenire in diretta o scrivere qui i propri quesiti.
Grazie a tutti e a presto.