Dick Carr ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Ho finito di leggere L'altra madre.
Un' indagine senz' altro interessante con delle considerazioni di un buonismo smaccatamente pretenzioso e stucchevole.
Un insolito numero di lamenti depressivi per Calza, che di solito punta maggiormente sul ridanciano.
Ancora considerazioni sui genitori, ancora fisime e lamenti sulla relazione a distanza. Ora mi chiedo perché Julia non si possa mangiare un bel dolce porcoso, invece di trovare irresistibile l' insalata e auspicare in un locale che ci sia la frutta fresca

Mio nonno la cercava la frutta fresca nei locali, cent'anni fa.
Che noia 'sta donna e i suoi abbiocchi post prandiali, le magagne, le lagne dalla psicanalista e i pregiudizi sulla polizia.
Madò.
Hai evidenziato i motivi per cui odio questa serie. La potevo reggere da giovane, oggi che sono diventato un quarantenne imbruttito la trovo un personaggio repellente. E dire che avrebbe tutte le caratteristiche per piacermi.
La definizione "repellente" mi sorprende e mi induce ad una riflessione.
Sono compiaciuta oltre che sorpresa, lo devo ammettere.
Credevo che odiarla fosse sufficiente (e io, lo devo confessare, la maggior parte delle volte ODIO Julia), ma trovarla "repellente" mi apre nuovi orizzonti.
Sono legittimata a provare un sentimento di questa entità (di solito provo un po' di vergogna, come se esagerassi).
Vorrei capire a quale categoria appartengano coloro che scrivono al Diario di Julia (non per giudicarle, ma capirle) lodandone proprio le caratteristiche che io detesto.
O la ripetitività, il valore ancestrale del far si che ogni albo sia una specie di stand alone, in cui un ipotetico nuovi lettore, possa comprendere immediatamente l' origine delle sue eterne paturnie.
Come se Spider man, dopo 98 mila albi, serie TV e film, dovesse ancora dedicare 3 pagine al morso del ragno.
Che tipologia di psicosi sia questa, non riesco a diagnosticarlo.