Cravenroad7

Su suggerimento di Riccardo Vaciotto, apro questo topic dedicato ad una delle pietre miliari della letteratura manga <i>Video Girl Ai</i>, con la sua appendice <i>Video Girl Len</i>, di Masakazu Katsura.
Mirco, andiamo con le immagini, prego.







Cosa dire? Un capolavoro manga davvero. Emozionante, brillante, d'impatto, con rarissimi punti morti e senza inutili lungaggini lungo i 18 numeri che lo compongono. Un'attenta esamina sull'amore e sui sogni, intrecciata ai miracoli della tecnologia, intesa anche come ciò che ci sovrasta e che decide per noi il nostro destino. Ma non tutto è sempre davvero controllabile! [:D]
Video Girl Len è invece un breve corollario di 3 numeri. Il primo è l'episodio pilota, uscito prima di Video Girl Ai. Gli altri due una storia a parte, con un'altra Video Girl, realizzati dall'autore per via delle richieste esagerate del pubblico, disperato al termine della serie di Ai.

Sono un antico poeta,
una crisalide in baco, una farfalla di seta.
Sono il Giovane Pioniere Scricchiolino!!

Lo dico sempre e la conseguenza è l'assoluta impopolarità.
Katsura maschera il pornosoft nel teen drama.
Certo, ci sono momenti di sincera commozione, ma il prezzo da pagare è una volgarità più o meno sfacciata e una trama di insieme che riletta dopo i quindici/sedici anni lascia piuttosto indifferente.
Molti spunti dell'opera (quelli a cui accenna GP) sono interessanti ma le cadute di stile sono davvero troppe per essere controbilanciate.
Il fumetto manca di eleganza, (indugia ed esplicita invece di accennare e sottintendere) e il tutto trasforma quello che potrebbe essere un racconto di formazione/iniziazione all'amore e alla sensualità in una serie di imbarazzanti gag piuttosto pecoreccie.
Comunque.
Ottimi disegni, qualche buona idea a livello simbolico, e sicuramente una marcia in più rispetto al resto della produzione di Katsura (al punto che molti sospettano l'esistenza di un ghost writer).

A.

P.S. Quando lo lessi la prima volta rimasi folgorato. Ero al primo anno del liceo. Lo rilessi diverso tempo dopo, all'università. Probabilmente se ne avessi mantenuto intatto il ricordo dei mie quindici anni, il mio giudizio non sarebbe stato altrettanto critico.

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http://dallacantina.blogspot.com
http://it.youtube.com/And12480
www.myspace.com/sindromemoebius

Non l'ho mai letto.. ma a sentire Andrea sembra un film di natale [xx(]

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
PASQUA-LON
e tante forme puoi inventare
PASQUA-LON
con mille giochi divertenti
PASQUA-LON
mille colori differenti,
gioca un po' con Pasqualon!!!

Andrea, ci credi che a me <i>Video Girl Ai/Len</i> non è piaciuto nemmeno alla prima lettura (cioè ai tempi della prima pubblicazione italiana)? L'ho comprato perché allora i <i>manga</i> erano ancora una novità, e, come tutte le novità nel campo del fumetto, mi attiravano molto, però gli ho sempre preferito (e di molto) <i>Orange Road</i> (serie che rileggerei volentieri, ma la paura di scoprirla meno bella di quanto la ricordi finisce inevitabilmente con il frenarmi).

Però, pane al pane, Masakazu Katsura è un grandissimo disegnatore.

Ciao

Teo

ci ho dato solo una sfogliata e mi è bastata... mi sembra l'equivalente fumettoso di Melissa P.
Ma magari mi sbaglio.

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Quando verrà, sarò io il primo a vederlo... e gli dirò: sei sempre fra i piedi! cosa ci fai qui?...
E lui mi dirà: sei elegante con quell'impermeabile!... e partiremo, io e lui, per un'altra storia bellissima...
(Rasputin, Omaggio a Corto Maltese di M. Manara)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Andrea, ci credi che a me <i>Video Girl Ai/Len</i> non è piaciuto nemmeno alla prima lettura (cioè ai tempi della prima pubblicazione italiana)?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Certo che ci credo!
Io all'epoca, oltre ad una spiccata propensione per il pecoreccio, avevo una soglia critica piuttosto bassa.[:D]
Per questo ho i tuoi stessi timori nell'eventualità di una rilettura oggi di Orange Road o Maison Ikkoku.
Hai notato come questo rischio sia inesistente con Rough di Adachi? [:)]

A.

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Gp...i maggiori recensori presenti nel forum te l'hanno distrutta in men che non si dica, questa saga.[|)]

Con la superba visione di Ai completamente nuda nel secondo numero, al contrario io la esalto[:p][:p][:p][:p] NU-DA NU-DA NU-DA[:p][:p][:p]

ehm...[B)]dicevo, target piuttosto adolescenziale; per ulteriori e più dettagliate elucubrazioni in merito sei pregato di attendere ch'io completi la lettura del 13? albo. Salud

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You can be anything you want to be, just turn yourself into anything you think that you could ever be, be free with your tempo, be free, be free, surrender your ego, be free, be free to yourself
(Puoi esser tutto ciò che vuoi trasformandoti in qualunque cosa pensi potresti mai essere.
Sii libero col tuo ritmo, siate liberi siate liberi, abbandonati al tuo io, siate liberi per voi stessi.)
- Innuendo - Queen

Che ti devo dire. Io ho pianto tanto. E tendevo ad identificare Yota Motenai con te. Non ti avevo ancora conosciuto dal vivo e la mia fantasia vagava...
Poi, una volta incontratoti (se po di?), devo dire che Yota t'assomiglia davvero.
E' stata per me una lettura assolutamente trascinante. Anche un po' ansiogena sul finale...vabbè, vai avanti e dimmi!

Sono un antico poeta,
una crisalide in baco, una farfalla di seta.
Sono il Giovane Pioniere Scricchiolino!!

Ma alla fine chi di noi non è stato un pò Yota nell'adolescenza?
Addirittura in terza media ero innamorato di ben 7 ragazze e nessuna di loro che ricambiasse i miei sentimenti!:(
Momenti duri...

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(Puoi esser tutto ciò che vuoi trasformandoti in qualunque cosa pensi potresti mai essere.
Sii libero col tuo ritmo, siate liberi siate liberi, abbandonati al tuo io, siate liberi per voi stessi.)
- Innuendo - Queen

Tra i miei manga preferiti insieme a Capitan Harlock e Ushio e Tora. Ogni volta mi commuove allo stesso modo e trovo che, sia per i testi che per i disegni, Katsura abbia raggiunto il suo apice. Video girl Len invece l'ho trovata una lettura indispensabile per addolcire un po' il finale di Video girl Ai....che mi aveva lasciato davvero col groppo in gola.[:(]

Certo saranno tre o quattro anni che non lo rileggo....quasi quasi dopo la laurea....[;)]

Ale

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"I fumetti sono cose per bambini!.."
"Anche la pedofilia"
Leo Ortolani

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
Hai notato come questo rischio sia inesistente con Rough di Adachi? [:)]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Se ho smesso di rileggere <i>Rough</i> è perché lo conosco quasi a memoria. Ma rimane un'opera straordinaria, al pari di <i>Touch</i> o <i>H2</i>.

Ciao

Teo

Leggere Video Girl Ai come qualcosa di "serio" è il modo perfetto per precludersi il piacere della lettura. VGAi è impalpabile, ruffiano, facile, cialtroncello. Perfino mariadefilippesco. Però è puro godimento dell'occhio e dello spirito: dello spirito che recide il collegamento con il cervello e instaura un ponte con la propria primitività emozionale.

Un capolavoro autentico. Sui generis, ma non per questo meno capolavoro.

V.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br />Un capolavoro autentico. Sui generis, ma non per questo meno capolavoro.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A questo punto, però, devi chiarirmi qual è per te il concetto di "capolavoro" perché altrimenti corri il rischio di non essere capito nell'apparente/evidente contraddizione del tuo intervento.

Poi, per carità, ognuno ha i suoi gusti e la sua percezione di un'opera.
Ma la tua definizione di VGA (anche con la preventiva precauzione del "sui generis") mi sembra incredibilmente al di là di ogni possibile parametro di valutazione ...

A.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Juan Galvez</i>
<br />Un capolavoro autentico. Sui generis, ma non per questo meno capolavoro.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A questo punto, però, devi chiarirmi qual è per te il concetto di "capolavoro" perché altrimenti corri il rischio di non essere capito nell'apparente/evidente contraddizione del tuo intervento.

Poi, per carità, ognuno ha i suoi gusti e la sua percezione di un'opera.
Ma la tua definizione di VGA (anche con la preventiva precauzione del "sui generis") mi sembra incredibilmente al di là di ogni possibile parametro di valutazione ...

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">A dire il vero è scritto chiaramente: <i>Leggere Video Girl Ai come qualcosa di "serio" è il modo perfetto per precludersi il piacere della lettura. VGAi è impalpabile, ruffiano, facile, cialtroncello. Perfino mariadefilippesco. Però è puro godimento dell'occhio e dello spirito: dello spirito che recide il collegamento con il cervello e instaura un ponte con la propria primitività emozionale.
</i>.

Né vedo contraddizione, la mia premessa chiarisce lo spirito della lettura. Leggere VGAi come se si stesse leggendo, che so?, Palestina di Joe Sacco - o anche Gli occhi e il buio di Sime - è un modo insensato di accostarsi a un'opera del genere. Genere chiarissimo: commedia sentimentale ultraleggera. E nel suo genere, VGAi raggiunge un livello di efficacia nel coinvolgere emotivamente che raramente si incontra. Ovviamente, a non volerlo leggere per ciò che non è.

V.

Ho letto attentamente il tuo intervento, Juan Galvez. I dubbi però rimangono.
Inffatti (senza dilungarmi sul fatto che per me un "capolavoro" in quanto tale dovrebbe trascendere lo "spirito della lettura") anche a livello di primitività emozionale, restando nell'ambito della "commedia sentimentale ultraleggera", altri sono gli esempi più efficaci di coinvolgimento emotivo (Maison Ikkoku, Orange Road, Family Compo, Rough...), ma nel rispetto di parametri più immediati e, se vogliamo universali, di buon gusto.
Al cinema, nella commedia grotesco/trash Kevin Smith ha tutt'altro stile ed efficacia rispetto ad un Carlo Vanzina.

Che poi VGA abbia qualche potenzialità, io stesso l'ho riconosciuto. Ma il risultato finale è un " fumetto che manca di eleganza, (indugia ed esplicita invece di accennare e sottintendere) e il tutto trasforma quello che potrebbe essere un racconto di formazione/iniziazione all'amore e alla sensualità in una serie di imbarazzanti gag piuttosto pecoreccie".
E questo al di là delle peculiarità di genere.

E se riesco tranquillamente a convivere con l'idea che il lavoro di Katsura possa entusiasmare (in fondo dieci anni fa era piaciuto pure a me), mi risulta invece impossibile accettarne la definizione di "capolavoro".

Poi come sempre si può non essere d'accordo.[:)]

A.


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