Cravenroad7

Aaah ma allora non sono io occidentalona bonelliana griglia 2×3, è proprio Araki incasinato di suo.
La scansione l'ho trovata qui https://www.mangaworld.bz/manga/3149/jojo-s-bizarre-adventure-part-5-golden-wind, me l'ha passaata un mio amico perché non mi riusciva trovare il fumetto fisico da nessuna parte.

Fantastico, grazie! Io ho la serie di Jojo in due edizioni (almeno le prime sei stagioni), ma mi sa che uscisse in Italia anche questa versione a colori la comprerei.

Rimatt, noto da un certo tempo che la tua faccia è diventata come quella di un gatto. Come mai?

È l'età, caro Triss! Con l'età mi sto ingattendo.

Non credo che queste edizioni (ufficiali) colorate digitalmente di "vecchi" shounen vengano sempre necessariamente stampate, penso siano più per il mercato dell'online.

Non c'ho capito nulla.

Nel frattempo annuncio ufficialmente che ChainsawMan, arrivato al numero 17, mi ha rotto le pelotas.
Non ha piú veramente un senso né una direzione, gira completamente a vuoto e questo menare il can per l'aia ha decisamente stufato.
È sempre stato un manga decerebrato e inconcludente, dove azione, design dei mostri e dialoghi comunque carini e accattivanti superavano di gran lunga per importanza sia intreccio che trama.
Peró si é passato il limite.
Ormai sono volumi e volumi che si gira a vuoto con continui capovolgimenti e acrobazie che ti lasciano talmente confuso e frastornato che ti viene da chiederti "ma sono io il problema o questo é proprio incapace di scrivere una trama?!".
Inoltre gli storici problemi di narrazione e storytelling si fanno sempre più pesanti ed evidenti. A volte é letteralmente impossibile capire cosa sta succedendo.
I personaggi (ormai millecinquecentotrentadue) sono disegnati tutti uguali, entrano in scena e ne escono stile "valentino, come fa la tua moto?" e muoiono come mosche. IMPOSSIBILE stare dietro a questo tipo di narrazione.
Mi dispiace davvero perché a momenti é stato un bel manga, e l'anime (che migliora e aggiusta TANTISSIMO la narrazione rendendola comprensibile) per ora é proprio figo.
Attenderó quello, sperando prosegua, visto che leggendo in giro non sono l'unico che sta mollando la serie, pure in Giappone...
Peccato

Letto Gogo Monster del mio amatissimo Taiyo Matsumoto, e devo ammettere che mi ha abbastanza deluso.
Non ho capito bene dove volesse andare a parare, non ho capito bene la direzione intrapresa dalla trama... Sembra andare qua ma poi va da un'altra parte, e poi da un'altra ancora.
L'ho trovato davvero spento e poco a fuoco.
Se qualcuno che l'ha letto mi potesse aiutare a interpretarlo, gli sarei ben grato, perché mi ha lasciato davvero freddo e poco colpito, e visto che é uno degli autori che emotivamente riesce a smuovermi più emozioni e che intellettualmente riesce a stimolarmi di più, la cosa mi lascia un po' così...

Lo ricordo poco, ma nella mia mente lo colloco all'ultimo posto tra i manga di Matsumoto.

Hai letto il suo Tokyo Higoro, invece? È strepitoso, per me è il suo capolavoro. Sarà difficile fare di meglio.

Ah, ho letto l'ultimo volume di Gaku. Alla fine avevo gli occhi lucidi. Possibile che Ishizuka realizzi solo opere memorabili? Ma che autore è?

Tokio ancora non letto, siccome d'estate -causa lavoro- non riesco leggere niente, avevo una pila assurda di arretrati tra dylan, martin mystere, manga e americani. Pian piano recupero, ma é una faticaccia.
Per questo mi rode ancora più per chainsaw man, perché era una delle poche letture leggere e disimpegnate con le quali potevo rimanere a paro...

Gaku, convincimi un po'... Dai disegni e dalla tematica mi sembra roba che potrebbe interessarmi, ed essendosi appena liberato uno spot trai manga da acquistare...

È un manga di Shinichi Ishizuka, già questo dovrebbe essere sufficiente. Ma se vuoi qualche dettaglio in più...

La serie si compone di nove volumoni da 400 e passa pagine, e io la definirei essenzialmente come uno slice of life di ambientazione montana. Sanpo, il protagonista, è un abilissimo soccorritore (in Italia, sarebbe un membro del soccorso alpino) che opera sulle alpi giapponesi. È innamorato della montagna al punto di viverci, e a questa sua passione dedica la propria vita intera. Il manga è composto quasi interamente di episodi autoconclusivi, ognuno dei quali dedicato a un salvataggio, o a una scalata, o all'approfondimento delle vicende personali di uno dei numerosi comprimari; il tutto dà origine a un'opera viva, vibrante, unica nel suo genere. Il protagonista, in particolare, è caratterizzato in modo davvero peculiare, ed è dal mio punto di vista uno dei grandi personaggi del manga contemporaneo. Gli ultimi due volumoni fanno storia a sé, in quanto raccontano un'unica lunga storia in strettissima continuity, e rappresentano l'apice emotivo e drammatico della storia.

In manga ha un posto particolare nel mio cuore: me n'ero innamorato già all'epoca della prima edizione italiana, risalente al 2009 e interrotta dopo quattro soli volumetti... Ho dovuto aspettare 14 anni perché venisse ripubblicato e portato a termine, ma diavolo, ne è valsa la pena!

Facile che il primo volume lo provo.

Ne vale la pena.

Non ho letto Gaku, ma è uno di quei manga per cui l'apprezzamento è piuttosto trasversale. Ricordo che quando mi avvicinai al fumetto giapponese intorno al 2010, già godeva di una fama quasi mitica, sui forum italiani.

Poi, se lo consiglia rimatt, che ve lo dico a fare?