Cravenroad7

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#26/S - Viaggio senza speranza
Insufficiente (1-4) 11%  11%  [ 6 ]
Mediocre (5) 21%  21%  [ 12 ]
Accettabile (6) 46%  46%  [ 26 ]
Buono (7-8) 21%  21%  [ 12 ]
Ottimo (9-10) 2%  2%  [ 1 ]
Voti totali : 57
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 Oggetto del messaggio: #26/S - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: gio set 20, 2012 7:51 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Morire può non essere la cosa peggiore che ti può capitare!

Immagine


Speciale Dylan Dog n. 26, annuale
Viaggio senza speranza

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Luigi Piccatto
Copertina: Angelo Stano


In una misteriosa e tetra foresta, qualcuno sta inseguendo Dylan Dog braccandolo come un animale a cui dare una caccia spietata. È solo il principio di una lunga fuga per sfuggire da un incubo a occhi aperti, popolato di singolari personaggi e impossibili creature. L’unica speranza di salvezza è quella di andare sempre avanti senza mai voltarsi indietro, nonostante ciò significhi attraversare luoghi innominabili e spaventosi.


---------------------------------------------


Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: #26/S - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: gio set 20, 2012 9:50 pm 
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Iscritto il: lun set 10, 2012 3:25 pm
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Letto! Devo dire che mi è piaciuto veramente tanto! Appena avrò tempo e voglia scriverò meglio le mie impressioni! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 7:17 am 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
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Albo senza speranza...


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 8:28 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
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Località: cremona
Appena letto.. Albo strano,la storia di base e' carina,nulla di particolarmente originale ma funziona!!!disegni non eccelsi ma carini.. Appena avrò un poco più di tempo scriverò le mie impressioni!

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: #26/S - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 9:33 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
Messaggi: 1992
Allora:

Copertina 6: senza infamia e senza lode.

Disegni 5: e sono stato buono perchè in fondo è sempre stato una colonna portante della serie... ma l'odierno Picatto mi sembra più "sporco" e "frettoloso".

Storia 6,5: merita poco più della sufficienza solo perchè a tratti è stata divertente e soprattutto non mi ha trasmesso NOIA. Per carità, è una storiella mediocre come contenuto e pure abbastanza prevedibile, però mi sono divertito a leggerla.
Forse non era la storia adatta ad uno speciale (al prezzo speciale), accorciata poteva essere messa nel mensile o nell'almanacco, ma chi ha voglia di una mezz'ora di "intrattenimento senza troppe menate" può tranquillamente sganciare 5,20 €.

Voto Globale (arrotondato per eccesso): 6

_________________
http://musicanterrante.wordpress.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 11:04 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
Dunque, allacciate le cinture, please:

Spoiler!
Letto lo speciale 26 in una splendida mattina di un Settembre inoltrato. Vuoi per il mio lavoro, per il mio stile di vita, per la mia immane voglia di rimanere fra le lenzuola appena mi è possibile, non mi capita spesso di godermi questo genere di atmosfere mattutine, quindi il mio giudizio potrebbe essere influenzato dalla brezza soave, dalla temperatura mite e dal tepore sottile che acquisce i sensi e regala una sorta di eccitamento sottocutaneo. Cmq...
FINALMENTE uno speciale bello, divertente, intenso che scorre via per la monumentale lunghezza del medesimo ( 162 pagg. ! ) senza rompere, assonnare, ripetersi. Se paragonato all'immondo speciale dell'anno passato è un gioiellino che il buon Gualdoni sforna con un'anima profonda e divertita. Sa di che scrive, il Gualdoni nostro. Lo sa, da come coglie le mille sfaccettature di un Dylan finalmente se stesso ( non tanto per come agisce, fa il suo ok, di mestiere ) quanto per il modo in cui interagisce con i compagni di sventura, per il modo in cui ci immerge nei suoi incubi personali, nel modo in cui ci viene mostrata cluastrofobia e vertigini.
Storia ispirata ad un moloch intoccabile ( La Divina Commedia, nientemeno...! ) eppure non prolissa, animata da scene angosciose, l'inizio nella selva, splatterose ( ok edulcorate ma almeno due mostroni psicopatici che si affettano allegramente mutilandosi con mannaia e motosega alla Latherface, mi mancavano da un po...bravo Gualdo ! ) cupe ( salvataggio della biondina, insipida ma d'effetto...) e sempre più dantesche, in rilettura comico/divertita ma anche attuale e infernale.
Bene il Woody Allen/Virgil, e il racconto della sua non vita tanto sarebbe piaciuto a Sclavi e alle sue atmosfere surreali ma al tempo stesso commuoventi e ordinarie.
Belle le scene della diavolesse erotica che insegue ( anche se si capisce al volo che è l'amore di Dylan...) del deserto della disperazione e sopratutto del cimitero di barbatesca memoria, con anime trapassate che ritornano, con Bree ( liquidata troppo presto però...) e con Lillie ( vabbè...la ama che volete farci...? ). Scena di dolce omaggio a ciò che DyD è stato fino ad ora ! I dialoghi sono ora piccoli gioielli ( Mi eclisso, Se fossi davvero morto mi sarebbe rimasto IN TESTA.. ) ora banalotti ( quasi tutte le osservazioni della biondina di turno ) ma sempre funzionali, mai prolissi nemmeno nello spiegone finale, cmq necessario, conditi di ironia e disincanto. Bene, davvero.
Ottima l'idea dello Stige mare ( con tirata d'orecchie addirittura al sommo poeta, hai detto ciufoli....) e del comandante che tanto rammenta Titanic. Ottima la strega sapiente e anche di spessore, resa ancor più vedente dalla ciecità.
Il finale si apre con un omaggio stupendo ad un quadro meraviglioso, amato anche da Hitler ( ammazz...) cioè L'Isola dei Morti di Arnold Böcklin che qui potete ammirare:

Immagine

e che si aggiunge al buon lavoro di Piccatto. Cioè, ok vira sempre sul grezzo, però stavolta mi pare sia stato meno frettoloso di quanto apparisse prima e devo dire che certe espressioni di terrore di Dylan era bene azzeccate. Bravo.

Finale incredibilmente frettoloso ( nonostante la mole di pagine ) sopratutto nello scontro fra la diavolessa ed il demone ( ok meno potente di lei ma almeno speravo in un bel duello splatteroso all'ultimo sangue...! Sigh ) e cmq inquietante: chi è la tipa che Dylan salva riportandola ai vivi ? Ha fatto bene o male ?
Unica nota stonata, la copertina di Stano, davvero insulsa per una cosa tanto buona, per me !
Quindi dico buona, quasi ottima, mancava davvero pochissimo, nei dialoghi e nel finale, per farne uno speciale da ricordo.
Però davvero ben orchestrato il tutto.


Quindi...Kramer dacci la tua idea, che questo è buona cosa.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 11:58 am 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
Messaggi: 1515
Località: Viareggio
Appena finito di leggere.
Che dire....ha già detto praticamente tutto la Strega qua sopra, sinceramente non saprei cos'altro aggiungere...straquoto tutto dalla prima all'ultima parola.
Un bell'albo, anzi un bello Speciale come non se ne vedeva da anni; mai noioso, con cambi di scena continui, personaggi e situazioni a tratti esilaranti, 160 pagine e non sentirle.... Era ora!
Unica nota di rimpianto: Piccatto fa un gran lavoro, niente da dire, ma un'avventura con queste potenzialità visive (che io definirei pazzesche) se fosse stata data in mano ad un Brindisi ispirato, a quest'ora decanterei l'avvento di un piccolo capolavoro.
Per ora mi riservo il voto da dare; solitamente voto immediatamente subito dopo la lettura dell'albo, stavolta voglio rifletterci un pò su....di primo impatto sono per dargli di sicuro dal 7 in su.
Poi con calma vedrò se fare un intervento più accurato e decidere il voto definitico, per ora la mia voce è quella della Strega (e non parlo della vecchia ceca dell'albo! :mrgreen: )

_________________
Toh, un "gruppo sondaggi" su Facebook!
https://www.facebook.com/groups/317174995093743/


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 3:23 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Storia senza infamia e senza lode.

Gualdoni esegue in maniera onesta il compito di dover sfornare l'inevitabile Speciale dell'anno e lo fa come uno scolaro che compone diligentemente il tema dando alla maestra quello che la maestra si aspetta. Niente di meno, ma neanche niente di più.

S
P
O
I
L
E
R

Il problema principale della storia è che ha poca fantasia.

Da un viaggio nel cuore degli Inferni ci si sarebbe aspettato qualcosa di visionario, un minimo di inventiva. Invece tutto è raffigurato in maniera piuttosto piatta. :|

Un camper che viaggia per una strada deserta non è altro che un camper che viaggia per una strada deserta. Una nave che attraversa il mare è solo una nave che attraversa il mare (il fatto che il mare sia fatto d'olio non aggiunge assolutamente nulla).

Le prime pagine sono banali citazioni da film (strano che Dylan, esperto di cinema horror, non riconosca al volo gli ambienti e le atmosfere di Non aprite quella porta e Quel motel vicino alla palude...).

Gualdoni abbonda in citazioni dylaniane (il testone gigante, il capo burocrate...) ma tutto questo citazionismo sa tanto di 'contentino' per il pubblico di vecchi fan, che premia non la storia ma i bei ricordi che le vecchie storie suscitavano (proprio come tanta gente, il mese scorso, ha premiato Gualdoni per la citazione di Hamlin, benchè la storia vera e propria fosse oggettivamente deboluccia).

I personaggi sono in linea con la storia. Generici, superficiali.
La tipa ha l'unico scopo di impegnare Dylan in qualche dialogo (evidentemente anche Gualdoni si è accorto che un Dylan che pensa continuamente banalità tipo: "Ora mi metto il dito nel naso... Vedete che mi sto mettendo il dito nel naso?... Ecco, è dentro il naso.. Ora mi scaccolo..." è insopportabile).
La strega serve solo a far scoprire le carte in anticipo al cattivo di turno. Cosa piuttosto superflua, tra l'altro, dato che il tizio puzzava di falso lontano un miglio, almeno come Lamia puzzava di 'fidanzata'.
Il simil-Woody Allen poteva avere maggiori potenzialità, ma la storiella della sua vita (peraltro fasulla) è una roba 'chiaverottiana' come se ne sono viste tante.

Insomma, l'albo si leggiucchia, a tratti con piacere. Ma proprio non riesce a lasciare il segno.
Anche i disegni di Piccatto sono privi di fantasia e inventiva.

voto : 6

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 5:29 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Spoiler!
Cyber Dylan ha scritto:

Il simil-Woody Allen poteva avere maggiori potenzialità, ma la storiella della sua vita (peraltro fasulla) è una roba 'chiaverottiana' come se ne sono viste tante.

voto : 6


Invece io la trovo molto sclaviana. Mi suscitato molta tenerezza e simpatia, un garbato omaggio allo scalvi pensiero.

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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: ven set 21, 2012 7:17 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
Messaggi: 277
Devo dire che ero incerto se prenderlo o meno, poi ho visto un paio di commenti molto positivi e ho deciso di acquistarlo... Interessante, carino, ma non mi ha entusiasmato, almeno ad una prima lettura.
A dopo per un commento un pò più approfondito.


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: sab set 22, 2012 2:05 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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Non ci siamo.

I problemi del Gualdoni autore sono svariati:

1) Ormai ficca i toni da commedia nera ovunque, ma non solo possiede limitatissima dimestichezza con il genere [se penso al Groucho de L'autopsia ho ancora i brividi], si dimentica anche di focalizzarla su quello che dovrebbe esserne il polo principale: Dylan stesso. Nelle sue storie è sempre un eroe senza macchia e senza paura, anche piuttosto ingenuo, segaiolo mentale se da solo e logorroico se in compagnia. Ironia zero.
2) I dialoghi. Allucinanti. Variano dallo stucchevole, all'irreale, allo scolastico, al pleonastico, all'ovvio, al desolante, al film di serie Z. In questa storia, quando entra nel motel, vede i corpi e esclama "DIOSANTO! CHE ORRORE!" ho sorriso. Il problema è che la scena non avrebbe dovuto muovere il riso.
3) Il citazionismo selvaggio. Cioè...perché? A cosa serve? Addirittura Gente che scompare citato in due albi usciti a un mese di distanza. Poi Bree e Lillie alla cazzo in un cameo di un paio di vignette. Il fatto che tutto questo citazionismo non sia necessario ai fini che si propone la storia mi fa seriamente pensare che siano pezze messe apposta per riempire vignette e coprire la mancanza di fantasia.
4) Il "mood" delle sue storie, l'atmosfera, le premesse, sono sempre affascinanti. Poi, alla rivelazione del mistero, cadono le braccia [per non dire altro]. Penso a Anime senza pace, a L'autopsia, a Epidemia aliena e adesso anche a questa storia.
Spoiler!
Rendiamoci conto che la soluzione qui è un contratto infernale standard non mantenuto e truffaldino. Non so se mi spiego.

5) L'assoluta mancanza di profondità. Le storie di Gualdoni sono pura e leggera narrativa, che alla fine non lascia nulla, non spinge a riflettere, non emoziona. "160 pagine e non sentirle" per me non basta, anzi, può essere una caratteristica estremamente negativa visto che siamo su Dylan Dog. Letture spensierate tendo a cercarle altrove, ma questo è un gusto personale. L'unica storia in cui tentò la via della riflessione [che io ricordi] è Vite gemelle, che infatti mi piacque non poco.

Viaggio senza speranza è un condensato di TUTTI i punti di cui sopra, e quindi di tutti i limiti dell'autore... vi lascio immaginare il mio personale giudizio. A cui va aggiunto un Piccatto drasticamente altalenante.
Purtroppo ritengo Gualdoni un autore forse adatto per l'attuale linea editoriale, ma non per certo per il personaggio di Dylan Dog a tutto tondo. Almeno per quanto riguarda la gran parte delle sue potenzialità e possibilità.


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: sab set 22, 2012 8:11 am 
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Iscritto il: mar giu 26, 2012 6:40 pm
Messaggi: 21
NUREYEV APOSTOLO! Quant'è cambiato il tratto di Piccatto rispetto ai tempi de "Il ritorno del mostro"! Ma è sempre lui, o trattasi di omonimo?

_________________
Potrei tranquillamente affermare di essere il migliore...
ma, nella mia infinita modestia, non lo affermo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: sab set 22, 2012 11:38 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
1) Ormai ficca i toni da commedia nera ovunque, ma non solo possiede limitatissima dimestichezza con il genere [se penso al Groucho de L'autopsia ho ancora i brividi], si dimentica anche di focalizzarla su quello che dovrebbe esserne il polo principale: Dylan stesso. Nelle sue storie è sempre un eroe senza macchia e senza paura, anche piuttosto ingenuo, segaiolo mentale se da solo e logorroico se in compagnia. Ironia zero.
2) I dialoghi. Allucinanti. Variano dallo stucchevole, all'irreale, allo scolastico, al pleonastico, all'ovvio, al desolante, al film di serie Z. In questa storia, quando entra nel motel, vede i corpi e esclama "DIOSANTO! CHE ORRORE!" ho sorriso. Il problema è che la scena non avrebbe dovuto muovere il riso.
3) Il citazionismo selvaggio. Cioè...perché? A cosa serve? Addirittura Gente che scompare citato in due albi usciti a un mese di distanza. Poi Bree e Lillie alla cazzo in un cameo di un paio di vignette. Il fatto che tutto questo citazionismo non sia necessario ai fini che si propone la storia mi fa seriamente pensare che siano pezze messe apposta per riempire vignette e coprire la mancanza di fantasia.
4) Il "mood" delle sue storie, l'atmosfera, le premesse, sono sempre affascinanti. Poi, alla rivelazione del mistero, cadono le braccia [per non dire altro]. Penso a Anime senza pace, a L'autopsia, a Epidemia aliena e adesso anche a questa storia.
Spoiler!
Rendiamoci conto che la soluzione qui è un contratto infernale standard non mantenuto e truffaldino. Non so se mi spiego.

5) L'assoluta mancanza di profondità. Le storie di Gualdoni sono pura e leggera narrativa, che alla fine non lascia nulla, non spinge a riflettere, non emoziona. "160 pagine e non sentirle" per me non basta, anzi, può essere una caratteristica estremamente negativa visto che siamo su Dylan Dog. Letture spensierate tendo a cercarle altrove, ma questo è un gusto personale. L'unica storia in cui tentò la via della riflessione [che io ricordi] è Vite gemelle, che infatti mi piacque non poco.

Viaggio senza speranza è un condensato di TUTTI i punti di cui sopra, e quindi di tutti i limiti dell'autore... vi lascio immaginare il mio personale giudizio. A cui va aggiunto un Piccatto drasticamente altalenante.
Purtroppo ritengo Gualdoni un autore forse adatto per l'attuale linea editoriale, ma non per certo per il personaggio di Dylan Dog a tutto tondo. Almeno per quanto riguarda la gran parte delle sue potenzialità e possibilità.


Dunque:
Spoiler!
1) Posso esser in parte d'accordo, anche se in una storia come questa, la vena ironica traspare in molte pagine, certo non in DyD stesso ma, ammetterai, la sua vicenda di ironico aveva ben poco.
2) D'accordo in parte. Certi sono da censura, altri piccoli gioiellini con battute divertenti. Non trovo ridicola l'espressione di Dylan di fronte al macello, dipende dalla intonazione e quella, visto che stiamo leggendo, è personale.
3) Affatto. Qui il citazionismo, come lo chiami tu, è un elemento importante della storia in tutto il suo insieme. Bree e Lillie non sono alla c...ma fanno parte del personale inferno di DyD quindi c'entrano eccome.
4) Trovata carina, secondo me. Niente di trascendentale, ok, ma meglio di certe storie, tipo lo speciale dello scorso anno, che si prendevano sul serio con esiti ancora più disastrosi.
5) Ho solo fatto riferimento alla lunghezza dello speciale e al fatto che scorra agevolmente. Anche qui, non amo storie leggere leggere, ma anche troppe seghe mentali di altri autori/autrici che paiono dover spiegare la natura dell'universo in poche tavole, scocciano. Gualdoni sa che certe tematiche non gli appartengono e scrive, onestamente, di conseguenza.
Quoto in pieno su Piccatto, ma ormai tenderei a ripetermi, anche se qui mi è apparso un po più soave rispetto alla durezza degli ultimi tempi.

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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: sab set 22, 2012 11:48 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12538
Località: Verona
Indeciso sul comprare o meno lo Speciale, ho deciso per il sì dopo averlo accuratamente sfogliato: il merito è di Piccatto, che a prima vista mi sembra aver fatto un ottimo lavoro. Quando ha voglia di disegnare è ancora un grande autore, tra i migliori della testata.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # S 26 - Viaggio senza speranza
MessaggioInviato: sab set 22, 2012 12:53 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
Messaggi: 530
Dogares, visto che siamo sostanzialmente d'accordo rispondo solo in merito al citazionismo: è vero, qui può effettivamente avere un minimo di fondamento, però [parlando di fantasia] la scena di Dylan posto di fronte ai suoi fallimenti l'abbiamo già vista migliaia di volte.
Non è che ogni volta che si trova in un luogo onirico/surreale/infernale deve trovare le sue ex pronte alla recriminazione.
Oltretutto, ma questo è un dettaglio puramente personale, ritengo che Brie e Lillie siano personaggi di un tale spessore da risultare sviliti se citati [perlopiù di sfuggita] in un albo dai toni e gli esiti da commedia.
Appena le ho viste ho pensato "ecco, la solita paraculata per tentare di muovere a compassione i lettori di vecchia data".


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