Purtroppo mi tocca dar ragione a Dario (e dico "purtroppo" perché il quadro da lui dipinto è davvero desolante): storia sceneggiata in modo sciatto, raffazzonato, impreciso, perfino dilettantesco. La cosa che più mi dà fastidio è che l'idea di fondo era quantomeno discreta, dylaniana il giusto, e se ne sarebbe potuta trarre una buonissima storia.
Il lungo elenco di magagne postato da Dario è indicativo; peraltro, confesso che alcune (poche, in verità) delle sequenze incriminate non mi hanno dato particolarmente fastidio, ma ce ne sono alcune che mi hanno davvero mandato in bestia. Sono queste tre:
SPOILERDario84 ha scritto:
Pag. 64 - vignetta 4: Lenny dice che Dylan non ha più colpi in canna e dice di saperlo perché li ha contati... ma Dylan non ha sparato NEMMENO UN COLPO da quando sono nel sotterraneo!!! Quello che ha sparato ininterrottamente è il guardiano!!!
[...]
Pag. 71: ovviamente il ricordo dell'isolato capanno di caccia poco distante dal centro abitato, unico altro possedimento oltre alla propria abitazione, viene a Lenny soltanto dopo essere andati alla sua azienda, perché prima gli era passato di mente, così... un dettaglio così trascurabile... (tutto perché si doveva scoprire che Rick era complice di Buster e anche nell'azienda c'era una stanza delle torture dove blablabla).
[...]
Pag. 72 - vignetta 1: Lenny dice a Dylan di non capire perché continua a fargli tutte quelle domande sulla sua infanzia... MA DYLAN GLIENE HA FATTA SOLTANTO UNA SU SUO PADRE!!!
Ecco, queste son cose che un qualsiasi lettore nota, leggendo la storia, per quanto rilassato, di buon umore e poco in vena di polemizzare sia. Ieri ero proprio rilassato, di buon umore e poco in vena di polemizzare, però a trovarmi di fronte a tanta sciatteria sono stato assalito da una certa irritazione. Prima di essere mandata in stampa, la storia dovrebbe essere letta e riletta allo sfinimento...
Com'è possibile che certe castronerie non vengano notate da chi di dovere? Sarà pure un luogo comunque, ma una volta, in Bonelli, certe cose non accadevano.
Ricorro ancora al messaggio di Dario:
Dario84 ha scritto:
La scena di Lenny che scende le scale della cantina e scopre per la prima volta la camera segreta, pensando banalità su banalità e inanellando un infodump dopo l'altro, è aberrante. Per non parlare della climax di ridicolo che si raggiunge quando Lenny entra nella suddetta camera segreta: "E poi questi articoli di cronaca nera...? Che coincidenza... riguardano tutti dei delitti irrisolti avvenuti nelle città dove ho vissuto... e più o meno negli stessi periodi in cui mi trovavo là..." Inoltre il tanfo, che si dice essere fortissimo e che quindi dovrebbe essere la prima cosa che immediatamente dovrebbe balzare all'attenzione e all'interesse dell'uomo, viene intercettato soltanto dopo la rassegna di oggetti e articoli...
Nulla da aggiungere. Possibile - mi sono chiesto mentre leggevo - che questa scena non potesse essere sceneggiata un pochetto meglio? Non tanto, solo un po'!
E poi, per concludere:
Cita:
Pag. 55: "E la mia famiglia? Non potrei mai fargli del male!!! REDAZIONE, IMPARA LA GRAMMATICA DELL'ITALIANO! Se proprio non stiamo lì a fare le pulci sulla concordanza di numero dei pronomi, almeno facciamo qualcosa per quella di genere!!!
Come dicevo all'inizio, un quadro desolante. Ad aumentare il mio rammarico, la consapevolezza che una realizzazione pedestre ha mandato completamente in vacca uno spunto iniziale valido, e la constatazione che inspiegabilmente Feghieri si è impegnato più del solito - pur senza strafare (non sia mai!) - e ha tirato via meno di quant'è abituato a fare di recente, riuscendo anzi a infilare qua e là qualche tavola veramente buona.
Un disastro.