Dylan Dog realoaded

Dylan Dog compie vent’anni e promette molte sorprese: molti aspetti del suo passato verrano rivelati, forse altri misteri nasceranno.
Di Mirco
10 Marzo 2006

Questo è un anno che sicuramente i fan di Dylan Dog ricorderanno per molto tempo. Sarà un anno storico per molti aspetti: innanzitutto perché Tiziano Sclavi ritorna a sorpresa (anche se la notizia aleggiava nell’aria da tempo come anticipai nel forum), poi perché quest’anno Dyd festeggia vent’anni di attività editoriale, tra alti e bassi, tra medi e lunghi, si appresta a varcare un traguardo molto importante.
Anche questa volta la Bonelli Editore manterrà il solito stile che riserva ai grandi avvenimenti: la storia che festeggerà il ventennale sarà a colori, utilizzerà una tecnica nuova per la colorazione che sicuramente farà sgranare gli occhi ai suoi lettori. La novità stavolta sta nel fatto che l’albo sarà doppio dato che, come ha affermato Paola Barbato autrice della sceneggiatura, contiene degli avvenimenti troppo importanti per essere sviluppata su un singolo albo.
Il disegnatore sarà Bruno Brindisi, il cui stile è sicuramente il più apprezzato tra i fan. Ma questo rompe la tradizione che vuole che il passato di Dylan Dog venga disegnato da Stano dato che il ciclo di Xabaras aperto con “L’alba dei morti viventi”, e i relativi seguiti sono disegnati da lui.
Lo stesso Brindisi durante il recente Comicon di Napoli, ha lasciato intendere ai suoi fan che Xabaras sarà il protagonista di questa storia. Il quinto senso e mezzo dei fan dylaniati aveva probabilmente ragione: nel ventennale ci sarà il fatidico incontro finale tra Dylan Dog e Xabaras? Probabilmente sarà così.
Ma cosa cambierà in Dylan Dog?
Penso che non cambierà molto. La Bonelli con Dylan Dog ci va cauta: insieme a Tex sono le due testate più vendute e che quindi riescono a incassare di più, e in questi tempi di vacche magre avere due testate con una tiratura superiore alle duecentomila unità fa comodo.
D’altro canto la Bonelli ha accantonato la politica del “Non fa niente se questo fumetto è in perdita tanto ci sono Tex e Dylan a bilanciare le spese”, quindi le testate in perdita vengono chiuse per poi risorgere come fenici in altre case editrici che hanno costi di produzioni inferiore.
Questo permetterebbe alla Bonelli di rischiare e cercare nuove soluzioni narrative anche a costo di una perdita di lettori (almeno nel breve periodo).
Il ritorno di Tiziano Sclavi quindi cade a fagiolo: finisce la saga di Xabaras e ne inizia una nuova. Abbiamo sempre saputo che soltanto Tiziano Sclavi ha il permesso di apporre cambiamenti importanti alla serie, soltanto lui può decidere se includere nuovi personaggi fissi o escluderne altri. Infatti il ventennale è fondamentalmente ideato da Tiziano Sclavi (che probabilmente firmerà il soggetto insieme a Paola Barbato).
Ma il ritorno di Sclavi e la fine di un ciclo non sono sufficienti, ci vuole una forte volontà editoriale e un forte coraggio. I fan di Dylan Dog fanno parte ormai di classi di età differenti: dai trentenni/quarantenni che lo leggono dalla prima uscita, agli adolescenti di dodici anni che hanno da poco scoperto Dylan Dog a scuola, magari prestato da un compagno di banco. Età differenti quindi gusti differenti, è difficile accontentare tutti e per questo motivo cambiare qualcosa è in ogni modo rischioso.
Dobbiamo essere fiduciosi, non voglio un Dylan Dog gattopardesco, ma un Dylan che si adegui ai tempi e che dia più libertà agli sceneggiatori e ai disegnatori, sempre più incastrati nella rete degli stereotipi della serialità. Un fumetto che sia sincero e schietto nel linguaggio, che si adegui ai tempi e ai nuovi lettori, che non cada nella trappola del perbenismo borghese tanto odiato da Dylan stesso.