Il post di luglio 2014 – La paga dell’inferno

Torniamo a premiare il post del mese, stavolta quello di luglio, per riscaldarci col pensiero dei post estivi in questi giorni invernali, per quanto il clima sul forum sia più rovente ora di quanto non lo fosse mesi fa, per merito dell’avvento della fase due che nel bene o nel male ha contribuito a riaccendere l’interesse per Dylan.

Ma di questo parleremo quando sarà il momento, ora siamo qui per premiare il miglior post fra quelli dedicati a La paga dell’inferno, opera di Giovanni Di Gregorio e Daniele Bigliardo (l’albo, non il post, eh), di cui raffiguriamo qui la copertina, come al solito.

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Il premiato è una vecchia conoscenza di questo spazio, ma stavolta ha saputo sorprenderci con un post doppio caratterizzato da una trovata decisamente originale e capace di scherzare giocosamente su diversi luoghi comuni del forum.

Lui è…

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joemontero

Di seguito il (doppio) post premiato:

Recensione ACCADDE DOMANI, dove mi invento una visione critica dell’albo senza averlo letto.
Svolgimento abbastanza brillante, si vede che anche gli autori dell’era Gualdoni se revisionati da una mano sicura hanno del talento. Un Groucho centrato e un Dylan piuttosto in forma. Purtroppo come spesso accade con Di Gregorio, si imbastisce un cannovaccio ripetitivo (qui le uccisioni dei morti) che talvolta non oare che un mero pretesto per traghettare l’albo fino a pagina 98. E così, come al solito, la montagna partorisce il topolino, con un finale che è il solito sberleffo, il solito giochino che fa sembrare quanto letto una barzelletta tirata troppo per le lunghe. In ogni caso una lettura che si lascia apprezzare, con un Bigliardo puntuale ma forse troppo poco surreale per un’avventura simile. .
IL COLPO DI CODA DEL MAGO OTELMA: splendida la sequenza a pagina 26.

Confermo in buona parte la recensione veggente di pagina 1.
L’albo non è male, ma Di Gregorio continua ad avere enormi problemi nel riuscire a creare un climax drammatico (le sue storie hanno una marcia sola, ma una) e coi finali, che continuano a essere scarni, stupidini e superficiali (nel significato). La storia, poi, è del tutto simile a “La morte non basta”! Dunque: Perturbazione del funzionamento dell’Aldilà, serie di siparietti tesi ad arrivare alle ultime tre pagine dove ci viene rivelato cosa è successo. Cosa è successo? è successa una sorta di parodia/messa in identità tra l’aldilà e la terra. Titoli di coda. Quasi un remake. Mi piacerebbe dire che i due albi sono diversissimi nei significati reconditi, ma no, non si può dire, sovrainterpretare queste due storie non sarebbe intellettualmente onesto.
In ogni caso un racconto piacevolissimo nella costruzione, coi personaggi principali tutti in palla, un dottore centrato (che dovutamente utilizzato, soprattutto in direzione comica, sarebbe potuto risultare quasi indimenticabile) e una soffusa ironia che ben si sposa con la generale leggerezza del racconto.
Lo scoiattolo killer non si può guardare.
La scena del TG DOVEVA chiudersi con la giornalista che dava la notizia della strage nel pub appena perpetrata dal televisore. Non è una questione di gusti miei. Era il Dio del surreale a richiederlo.
Raramente critico i soggetti, ma con una chiusa degna di nota a livello di plot questo albo sarebbe potuto essere un gioiellino. E invece niente, ci siam beccati lo psicopompo col mantello.
Voto? seiemmezzo.

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