Terminato anche questo OB, dal principio (che non era il Verbo, secondo Ambrosini)
Anime Mutanti
Test 6-
Disegni 6 + Ecco, per onestà critica nei confronti delle precedenti storie del Conte, non me la sento di elogiare questo lavoro come pienamente positivo soltanto per la percezione del termine
ad quem (... non ci sarà più nulla, di cui siamo padroni?).
Non credo neanche che sia il suo commiato concettuale da ultimo lavoro vero e proprio, perché in questo senso (pseudo-testamentario) ricade
più l'inedito di Febbraio, con tutto il discorso sulle disillusioni della vita, il degrado umano, l'avversione misantropica di Swift, etc.
Una storia molto povera, oltre che fin troppo semplice e lineare come detto da altri. Povera di spunti da poterne riassumere il soggetto in quattro righe, ed avanzerebbe pure lo spazio per gli incubi kafkiani in parallelo della "blatta" Dylan, che sono la cosa maggiormente da me gradita, anche per il ribaltamento delle prospettive, coi parenti di David/Gregor (sorella compresa) che spesso fanno la figura da veri parassiti della vicenda.
L'atmosfera ambrosiniana ci sarebbe pure, ma spesso è pallida e senza marcature di rilievo. Noir sbiadito ed incubi evanescenti, con accadimenti quasi di circostanza a margine, ed andamento flemmatico. Personaggi più iconici che simbolici, un senso di vuoto, con poco da raccontare, a parte gli equivoci e le disgrazie dei consueti disadattati che s'intrecciano a casualità del fato, spesso condizionanti, come la soluzione da ritrovamento finale. Consueta matrona sgrezza da bassifondi che tira su il suo scarrafone ritardato, mentre un signorile figlio di papà sguazza tra gli scarafaggi veri, di cui diventa empaticamente il "signore" - altrimenti non si spiegherebbe come mai non lo sgranocchiano mentre dorme nella fogna. Anche il pathos dei sensi di colpa di Greta non "buca" l'obiettivo né porta ad alcunché negli sviluppi narrativi, a parte qualche sfogo piangente da Dylan.
Nella media i disegni - forse più potabili dell'ultimo inedito - abbastanza fuorviante di altisonanza il titolo, per quanto il silenzio di David possa contenere molti significati nella sua introversione rispetto alla società umana sotto la luce del sole, dopo sette anni passati a riflettere dal buio di una condotta.
Con due (coppie di) fratelli intimamente uniti s'apriva in
Dietro il Sipario l'avventura ai testi dylaniati di Ambrosini...
... con altri due fratelli si interrompe qui. Ma per noi rimarrà sempre uno di famiglia, una famiglia che si allargherà unitamente sempre più rispetto al semplice pensiero del tempo...
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, /delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari, / oltre il sole e l’etere, al di là dei confini delle sfere stellate...