Cravenroad7

Grazie infinite per lo sbattimento!


L'irreprensibile, scrupolosa e appassionata supervisione di Sclavi, sempre garanzia di qualità


Molto curioso per il disegnatore del color. Speriamo davvero ci siano ancora altre storie da pubblicare.


Che due maroni i what if! Una masnada di citazioni e scarsa originalità, tutti con la stessa cavolo di ambientazione gotico/marinaresca/vittoriana a saccheggiare dai soliti quattro classici ottocenteschi. Che due maroni!
E sì che due delle migliori storie uscite di recente sono uscite proprio sul bis!


Imbarazzante la gestione di questa situazione.

Ah ha anche accennato alla storia scritta da Fumasoli. Però ho dimenticato che aveva detto (è stato citato anche il disegnatore). Non me la sento di riascoltarla un'altra volta, perdonatemi!

Sicuramente Dossena sta realizzando un Dyd con Fumasoli. Poteva essere lui?

Sì esatto!

"Tiziano è stato chiaro, basta tutti questi universi paralleli, con la Baraldi si torna al Dylan unico!"
Tutto smentito dal podcast, anzi pure il numero bis diventa un what if, sempre idee chiare

Che palle i what if!!!

È davvero necessario fare "what if"? Nel senso, è necessario specificare che lo sono?
Insomma, DYD non ha una storia così elaborata da trovare spunti interessanti per degli universi alternativi e cose del genere. Per me cose tipo "oh ecco è DYD normale però Groucho è un megadrago" potrebbero anche farlo nella serie 'canonica' e chissene frega. Non starò certo a dirti "ma ma ma Sclavi ha detto che Groucho è un uomo non è un megadrago!!" - non c'era tutta la faccenda di DYD sperimentale? Non riesco a capire l'ossessione di avere la serie canonica immacolata dove niente si contraddice e le cose possono tornare casualmente. Si stanno rendendo le cose molto più difficili cercando di giustificarle, ma alla fine quanto serve davvero? Alla gente quanto gliene importa? Nessuno si è mai posto veramente il problema "uhhm.. perché Dylan non invecchia mai? Forse è perché ogni avventura si svolge in un universo diverso" quindi perché la redazione deve starci dietro a fornire risposte? Alla Bonelli ci stanno loro, mica io, non hanno bisogno del mio permesso per fare cose strane.
Più che un multiverso DYD l'ho sempre inteso come una storia che si svolge in un universo indedefinito, dove ogni cosa può succedere senza necessitare spiegazioni precise.
Forse l'unica applicazione che avrebbero i "what if" sarebbe prendere storie già esistenti e cambiarle facendole prendere una stada diversa, del tipo "Dylan non esce dalla polizia e diventa l'aiutante di Bloch" o qualcosa del genere. Però avrebbe poco senso perché se non hai lo specifico albo a cui si riferisce sei fregato e provare a partire da un fatto generale che tutti conoscono per costruire una storia diversa è secondo alcuni punti di vista più difficile di scrivere una storia partendo dal DYD normale.

A voi, signori:

https://www.sergiobonelli.it/dylan-dog/ ... 1024191/#1

Dico la cosa più banale, ma non posso tacere: BRINDISI!

E non é l'unica anteprima che mi intriga.

E un po' di casino in meno rispetto l'anteprima 2023. Un minimo di ordine nel caos sembra ci sia.

Il ritorno di Brindisi è Martinello apprezzatissimo.
Sceneggiatori sono sempre j soliti nomi , non so se dopo tutti questi anni trovino sempre nuovi e originali soggetti.
Il BIS non si può vedere , pessima idea

P.S. avevo ragione a dire che Recchioni non si sarebbe più visto.
Lo avevo detto che dopo aver avuto in mano la baracca era un controsenso ritrovarlo

Vabbé, diamo un attimo di tempo, alla fine lo abbiamo visto ben poco tempo fa con la sua doppia.

Nemmeno da curatore (o ancora prima) é mai stato troppo prolifico.

Un anno/due di detox per lui e per noi forse sono anche fisiologici, e per darsi anche tempo di incominciare di nuovo a scrivere.

Comunque Nucci come sceneggiatore secondo me dice la sua (e la ripresa di Cagliostro mi ricorda le stesse dinamiche topoliniane con la Spada di ghiaccio), cosi come Sicchio in accoppiata con Torti (vedi una loro storia di tempo da su Color fest), hanno una buona alchimia inquietante.
Diamo il beneficio del dubbio a Lanzoni.

Molto molto male per quanto mi riguarda...
Tolto Vanzella che ancora non conosco bene, aldilà dell'ottimo qwertyngton, e per il quale nutro quindi grandi speranze, e tolto il solito Bilotta, niente che mi dica niente.
Quasi nessun autore pessimo, ma pure nessun autore che mi faccia venire la voglia di andare in edicola. L'unico (Enna) relegato a un what if che sa di già visto e mi ispira meno di zero.
La sensazione di essere tornati a una gestione Gualdoni 2.0 è forte.
Almeno i disegnatori ssembrano interessanti, con alcuni ritorni molto graditi ( brindisi e Alessandrini su tutti). Bisogna vedere se avrò voglia di leggere le loro storie

considerazioni sparse:
in generale direi che al momento i Baranzoni vivono di rendita, nel senso che vedo o autori storici o autori inseriti da Recchioni
non è un male eh, anzi meno male che avremo ancora Ambrosini, Chiave, Enna, Cavaletto, Bilotta, ecc...
stesso discorso per i disegnatori: Piccatto, il ritorno di Brindisi, Mari, G&M, ecc...
temo come sempre gli albi di Baraldi e Simeoni e temo ancor di più il dittico di Lanzoni, la (falsa) vera new entry della nuova gestione
non avrei proseguito la saga di Cora, mi sarei fermato alla trilogia

Dylan Dog oldboy nuovo aumento da 7,90 a 8,90 euro. Zagor Classic dal n. 62 passerà da 4,50 euro a 4,90 euro. Aumenterà anche Le Storie Cult, che dal n. 139 passerà da 4,50 euro a 5,00 euro.

Dopo “From Hell”, ecco il calco di “The terror”. Certo che brillano di originalità questi What If.

Non ho anticipazioni per voi tutti...
... ma vi raccomanderei ad un salto nel passato per votare le storie (lunghe) preferite dell'annata 2023.
Correte alle urne, senza far caso agli Exit Poll starnazzanti di Vespa&co...