Warning: post che c'entra poco col volume discusso
ICERRR ha scritto:
Poi ci sarebbe anche da dire che personalmente sarei contro a fare seguiti di albi usciti trent'anni fa. Perché se questa trilogia serve a rilanciare DYD e rendere la serie più moderna come cavolo fa un nuovo fan a sapere cos'è Stepford? Non serve fare continui riferimenti al passato, credo che i fan di vecchia data possano sopravvivere anche senza citazioni agli albi <100. Però questo albo lo posso perdonare perché il legame non è troppo invadente e ha senso collegare degli androidi alle IA quindi non è un'enorme problema.
Colgo la palla al balzo per menzionare una cosa che ho a mente da un po' (e conoscendomi se non la scrivo ora non la scrivo più): riprendere i vecchi albi è una pratica fastidiosa non solo perché prende quasi sempre da storie vecchissime e/o irreperibili al lettore non assiduo, ma spesso perché è fatto senza tatto o senso. (Contesto importante: questo pensiero è partito dalla collaborazione tra DYD e Batman, e l'utilizzo di un personaggio di un vecchio volume di DYD. In caso questo sia in realtà non un buon esempio, potete dimenticare tutto il resto del post e scrivermi di non averci capito una ceppa. Ho inziato la mia avventura dylaniata non troppi volumi fa, quindi non so mai se so abbastanza per dire la mia.)
Per quel che ho letto, lo stile dei "sequel postumi" (li chiamerò così, anche se è un po' errato) è spesso incentrato sul prendere una vecchia storia e pensare "vedi questa roba qui? Potevamo farci quest'altra storia!" ma, invece di fare una storia simile e ispirata, tirano fuori dai morti - alle volte letteralmente - la storia originale e ci fanno una sorta di esperimento (per cui questa NON è stata pensata, quindi statisticamente fa solo strano) che non onora di più la storia, non dà una nuova lettura, sembra soltanto un'idea lontanamente interessante che potresti avere in brainstorming, per poi essere subito scartata. Non so se sono solo io, ma non credo questo tipo di idee dovrebbero finire nella storia finale.
Questo non menziona nemmeno come solitamente viene utilizzato, spesso c'è una nota su cui è scritto "leggiti il volume 23" il lettore nuovo solitamente il volume 23 non ce l'ha e quindi massimo massimo si leggerà un sunto da qualche parte su internet, perderà il peso di qualunque evento descritto perché non ha letto il fumetto ma la trama, e finirà per non capire nemmeno la storia nuova.
Onestamente, non chiederei nemmeno di fare storie più accessibili ai lettori novizi non citando vecchi volumi, vorrei almeno leggere una storia che da sè ti può narrare tutto quello che ti vuole far sentire: che sia con un flashback comicamente lungo, che sia attraverso maniere più lunghe, vorrei non sentirmi in colpa perché devo recuperare 400 volumi per capire tutto di sicuro.
Correntemente, la mia teoria è che Recchioni legge i vecchi volumi ad alta voce durante la pausa pranzo, pensa a storie alternative e gli altri lo origliano per avere idee.