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Tornando all'albo in sé, qualche dettaglio su cui non mi ero soffermato nel giudizio complessivo, anche in risposta ad alcune discussioni intavolate da
Keanu et als.
________SPOILER_________ La faccenda della
cena carnivora come la si metta e metta, anche sottoponendola a sovra-interpretazioni da mirror climbing (ocho agli anni di disgrazia se si fracassassero),
rimane a prescindere inqualificabile... perché altamente VOLONTARIA e non figlia di un errore.
Parliamo di Opal, quella ragazza seriosa, dinamica, complessa, ed afflitta che abbiamo visto nello scorso Speciale, non della complessata hipster che qua ritrae Bilotta per inquadrettare la sua sit-com dolceamara. Parliamo di una che è stata GIA' AMANTE di Dylan per diverso tempo, e che lui minimo avrà portato in pizzeria quelle 2/3 volte alla settimana (+cinema) prima di ficcarsi a letto illo tempore. La stessa Opal che qui
riprende la relazione con Dylan - anche se in chiave diversa, da sembrare un alter ego - col quale condivide appiccicosamente pomeriggi, serate, uscite, escursioni, indagini, clienti... (tutti in rigoroso digiuno tantrico?
) .. salvo poi a p.51 scordarsi che era vegetariano, per far la figura della cretinotta sfigata, che cucina carne per dimostrare come la fede nella religioni orientali non l'abbia condizionata troppo e lei [cit.] "
non voleva sembrare una scoppiata".
Ecco, Bilotta devolve ogni logica strutturale a nome di quella battuta e di quella figura-zione.
Tipico del mood recchioniano d'impostare beceramente i dialoghi in funzione dell'effetto scenetta con freddura simpa-brillante o con bathos svilente, pwapwaaaaa. Bilotta ci aggiunge anche quel quid per decostruire il personaggio ed i suoi atteggiamenti di facciata, ma il fine è lo stesso, cambiano vagamenti i modi.
E la cosa viene rimarcata ulteriormente, come un colpo di tornasole in faccia, quando Miss Harris a fine albo prepara a Dylan una cenetta vegan-friendly a base di tofu, seitan, etc... proprio per evidenziare nel melò cosa gli manca rispetto alla "differenza" creata da Opal, e chi gli mancherà anche una paginetta dopo (p.136) quando va a sparare per cimiteri, ma la nuova tizia brunetta a corredo non si entusiasma come Opal poco addietro.
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Tornando a cose più generiche sull'albo, direi che tutta la questione entropica di spostare l'energia amorosa da A a scapito di B... con B che magari la prende male, e va in disgrazia o cercherà vendetta...
...TEMO, vista anche la conclusione, sia l'ennesimo corollario a fronte della sublime tesi sottotraccia dell'operato recchioniano secondo cui, quasi in modo diabolico,
Groucho sia l'unico vero "amore" di Dylan, da cui è impossibile sc(r)ollarsi.
Meglio perdere una Opal per strada (tanto papiHicks ne clona nantra, magari cuoca vegana fusion) che metter a rischio la salute di Groucho (mantra del PdM, qui svenevolmente) per qualche maledizione a corredo, che espone al pericolo indiretto un nostro affetto storico quando troppo presi da uno subentrante e più impellente che ce lo fa trascurare
.
A propo' di maledizione, aggiungo che Dalila - qui protagonista del fumetto
The Witch - è probabilmente un residuo dell'impostazione originaria pro-PdM di questa storia, o meglio, come coda di un certo andazzo dello Speciale #35 su Waldo, dove la stessa Dalila ultraincazzata per il tradimento duale del fedifrago non-ancora-baffuto, gli scaglia addosso da buona mezzastrega/occultista una maledizione imprecisata, ma che probabilmente condiziona i suoi affetti principali ed il modo di interagire con questi (v. anche scena di Xabaras che ipnotizza lui e Dylan alla fine sul treno, creando un ennesimo legame "maggggico"
).
Detto questo la conclusione di questo Speciale è veramente scadente con Dylan che con un colpo di mano decide alla svelt(in)a di cassare tutto - che coraggio, eh
- a livello amoroso con Opal, con tanto di meta-riscrittura di una delle tante dimensioni parallele/what if a disposizione. Davvero originale, in questi ultimi 10 anni non avevo proprio mai visto usare meta-golpe di scena o sogni-nei-sogni paralleli per concludere una sceneggiatura altrimenti senza sbocchi, senza contare le 40 pagine di illusioni paracule per arrivare alla fine del numero scorso... davvero complimentoni per cotanto osare.
What the fuck if...