baubau ha scritto:
Riposto una risposta ad un topic simile:
Credo che ci siano talmente tanti finali differenti, con mood e lunghezze d'onda così distanti tra loro (quello tragico, quello surreale, quello parodistico, quello farsesco, ...) che cercare di trovarci una coerenza sarebbe assurdo (e infatti qualcuno ci ha provato, fallendo miseramente).
L'unica teoria che ha senso formulare è quella sulla struttura dell'universo dylaniano e sul come incastrare il tutto, sempre che come detto abbia senso.
La mia idea è che esista uno scheletro, che è quello della continuity che tutti conosciamo, che è costante e consistente in tutti gli episodi.
Ci sono poi gli episodi autoconclusivi che non spostano di niente la macrotrama, e che si sostengono su di essa senza intaccarla.
Ci sono infine gli episodi che avanzano la trama verso un binario morto, e che teoricamente porterebbero alla fine della serie. Queste diramazioni partono dallo stesso "universo" narrativo e ne vanno a creare uno nuovo, o meglio portano ognuno ad una diversa conclusione quella continuity comune ad ogni episodio, esattamente come un libro game ha tantissime conclusioni diverse.
Per quanto mi riguarda, il numero 100 è solo uno dei tanti finali, e non ha nulla di ufficiale e canonico. È chiaro che il numero 100 intacca retroattivamente la macrotrama, ufficializzando xabaras come padre biologico di dylan, visto poi come prosegue il numero 241. Anche quello però può elegantemente essere visto come uno dei tanti binari paralleli.
Stessa cosa si può dire del Pianeta dei Morti, per quanto mi riguarda caninico tanto quanto gli altri finali.
In definitiva, tolti alcuni punti saldi e intoccabili (quelli che tornano invariati in molti numeri) la continuity di Dylan è un albero con un tronco solido e moltissimi rami, tutti validi quanto gli altri. Io la vedo così.
Buonasera,
devo dire che questo aspetto di Dylan Dog non mi ha mai entusiasmato. Mi piacerebbe che, con calma e gesso, gli autori di Dylan Dog si sforzassero di individuare chiaramente un canone dichiarando come non canoniche tutte le vicende che si discostano da esso... "non canonico" non è affatto sinonimo di storia poco valida e ciò consentirebbe agli autori di non avere nessun freno (potrebbero scrivere qualsiasi cosa nelle storie non canoniche) ma anche di dare un orientamento ai nuovi lettori.