bertuccia ha scritto:
3 pagine di forum è il record negativo, non mi sembra né che se ne parli, né che lo si compri.
Se vogliamo ciarlare allungando brodaglie sotto la pioggia sono sempre disponibile, dialetticamente.
E sì, perché stavolta più che abbozzare un commento organico sull'albo, prenderò per cominciare qualche spizzico e smozzico di spunti sparsi dai vostri commenti... e chissà che la discussione non guadagni qualche "variabile" più interessante in questi cori poco angelici, ma neanche diabolici, di dissenso contro la storia.
OVVI SPOILER A GOGOrimatt ha scritto:
è un albo che promuovo senza troppe difficoltà. Mille volte meglio questa bizzarria poco identificabile, scritta però con evidente partecipazione, che la robetta senz'anima scritta da Paola nella quasi totalità dell'era Recchioni.
Promuoverlo a chi? In qualche televendita messa su dal Rrobe ed Airoldi, con la partecipazione di Mastrota cosplayer del Vasco, visto che i credits per l'originale sono già stati $pe$i?
Io per ora non spoilero il valore del mio voucher elettorale, a livello di voto acquisito, ma posso dire che non tutte le storie scritte da Paola per l'era della meteora sono peggio di questa.
La caduta degli dei o
Eterne stagioni, tanto per dire, dispongono di una notevole "anima" genuina, e senza le vaccate aggiunte/patteggiate per l'astro(nzata) cadente, sarebbero storie ancora più degne di celeste nota.
Block -a dieta dal 56- ha scritto:
il rabbercio per adeguarlo al nuovo corso è imbarazzante. Avrei preferito la nonchalance di fare finta di essere nel pre meteora...
Più che altro fa finta di essere post#666 con la meta-storiella tra i denti delle altre versioni circolanti di Dylan nello spaziotempo, e le strizzate d’occhio tipo "preferivo l'originale", "un ricordo che non mi appartiene". Il rabbercio in
afterthought interpolante è piuttosto ridicolo alla fine, ma se non altro ci hanno risparmiato le probabili menate di Rania nella foresta amazzonica o di Carpenter che irrompe (le palle) fra gli ex-angeli.
Di sicuro questa è una storia dal lungo concepimento, chissà per quale ragione (Celoni iperimpegnato?) completata per le stampe soltanto adesso. Ma si sa, gli angeli sono senza sesso, e per concepire qualcosa di fecondo hanno altri tempi e modalità…
Giuda ballerino95 ha scritto:
sto Dylan ha bisogno veramente di un aiuto. Non è possibile che sono mesi su mesi che si sveglia chiuso in una cella o rapito da chiunque. A sto giro già si ritrova davanti alla corte dell'altro mondo senza sapere come ci è finito.
Forse ti sei anche perso l'ultimo OB dove finisce nella magione maledetta della vamp di turno senza alcun motivo, Baraldi handmade. Che Dylan sia la vittima passiva degli eventi per definizione è un trend ormai conclamato da anni e anni; figuriamoci quando ci mette lo zampino sadico la Barbato... che adora farlo sembrare una nullità sballottata per demerito esistenziale, da scontare pena su pena
.
Block -a dieta dal 56- ha scritto:
La seconda "quest", trovare l'evaso e ricondurlo nel limbo è ancora peggio, è imbarazzante. Intanto, se nella prima il setting è abbastanza chiaro (foresta amazzonica (mah)), nella seconda dove caspita siamo? Spuntano come funghi personaggi che non hai minimamente tempo di conoscere perchè poi passa il pazzoide che uccide tutti
Mah, io ero perplesso pure sul primo setting se è per questo. Alla fine tutta la questione del viaggio esoticamente "estremo" in Amazzonia serve solo alla Barbato per ridicolizzare Dylan una volta narcotizzato e SOPRATTUTTO per inscenare quei due o tre siparietti con gli indigeni in vena di sacrifici e crani rotolanti.
Un po' pochetto: con qualche differenza ed idea in più si poteva spostare tutto in qualche bosco remoto del Galles o qualche landa scozzese... e ci guadagnava in sostenibilità eco-cartografica.
Sul secondo setting (post-risveglio di Dust) credo che la Barbato e Celoni siano entrati in un corto circuito di incomprensioni, dove alla fine sia prevalso il menefotto sciattamente menefreghista verso il lettore-presunto boccalone. Tra pp.59-60 confabulano sul da farsi nel camper fuoristrada in piena foresta. Una pagina dopo vediamo la (falsa) infermiera narcotizzare Dylan in un posto dagli spazi ampi che può essere un ufficio dirigenziale o una clinica (v. grosso macchinario parasanitario nell’ultima vignetta). E quando Dylan si sveglia (p.62)? Un imprecisato luogo di fortuna
ad cattsum dove tenerlo segregato – sempre in Brasile? Muah…
- e dove si celebra la rimpatriata risolutrice, prima che Dust sfondi tutto (p.79) e dopo che Ash (p.74) mumbleggia sui bisogni di tutto/i davanti allo sfondo di alcuni grattacieli. Ma cos’è, Manaus? Solo
Jerry Drake potrà risponderci…
Rimanendo in argomento luogo di ambientazione
Valla ha scritto:
e siccome meno è meglio, la Barbato decide di non far succedere quasi niente, questo non è più un fumetto, è un piece teatrale, dove cambiano gli sfondi, entrano ed escono personaggi, tutti con la battuta pronta, prontissima
Oddio(degliAngioletti): qualcosa succede dopo che Dust si risveglia, ma la Barbato ha settordicimila concettosità da spiegare nel mentre per illustrare tutto il suo marchingegno (psico)logico sul "
chi desidera(va) cosa" e sul come sia organizzata la sua personale cosmologia semidivina, tra reietti, inetti, esiliati, benefattori, prescelti, rinnegati, traditori, ribelli, rivoltosi, funzionari, aguzzini, burocrati, etc.
A quel punto, come dici tu, la cosa diventa teatralizzata in una serie di scambi dove l'ambientazione in senso narrativo c'entra pochissimo. Bastava un luogo simbolico o metafisico (Ambrosini docet) e la cosa ci guadagnava, invece che incespicare in quanto detto nella mia risposta precedente. Tra l'altro la Barbato ne sa più di qualcosa di non-luoghi puramente astratti (v.
Settimo Girone, Il Bianco e il Nero, Gli Abbandonati, etc)
Block -a dieta dal 56- ha scritto:
Leslie. Dio mio che finaccia! Il colpo di scena vero e proprio nel precedente numero riguarda l'evoluzione di questa figura mentre in questo abbiamo una vera e propria involuzione.
Concordo sulla delusione per questo personaggio, il peggiore del lotto, viste le buone premesse del #221.
Mandavero la complessata-grimorio-in-mano diventa una strega in carriera nella City londinese, con tanto di copertina di
Vogue, da imprenditrice multisterlinaria trendy?
E infatti, dopo le sboronate isteriche contro Dylan e qualche fatazione andata a vuoto, risolve i propri complessi culminando con piacere nella sua massima aspirazione storica, di femmena 'mancipata: farsi trattare come una pezza da piedi dal suo manzo-
bull-o Dust, mentre le mette le corna e le racconta balle. Marta Flavi vestita da esorcista non potrebbe farla rinsavire, una battaglia persa.
Anche Celoni ci mette del suo, rendendola per lineamenti "taglienti" molto diversa da quella del #221, e dando ad Arcangelo-Ragazzo biondino ormonalmente instabile la sua stessa pettinatura da Sayan.
Keanu Coen ha scritto:
S frasi come "per farmi assumere come infermiera personale addetta ai viaggi transoceanici, ho dovuto adottare un travestimento" non ci dovrebbero stare, perché non fanno parte del legittimissimo weird, come dice giustamente Rimatt, ma del TRASH più assoluto!
Tutta la scena del travestimento (pag. 63/64) è uno snodo narrativo veramente pacchiano, e tra l'altro gestito malissimo (oltre che totalmente pleonastico).
Ma io non lo chiamerei neanche 'trash', siamo ai livelli del grottesco involontario, sfociando nel demenziale ottuso con pretese di serietà. Concordo sul fatto che tutta la storia del travestimento per questioni aziendaliste "estetiche" da bbbonasanità sia una vaccata bella grossa nel suo pleonasmo ai fini della storia in sé… ma la Barbato evidentemente ci teneva molto alla scenetta dello strip da cesso anatroccolo a figona cigno, e pur di ficcarcelo ha messo su questo teatrino. Se non altro al risveglio Dylan non sembra esser messo molto alla prova sulla
discriminazione come qui…
Keanu Coen ha scritto:
Un'altra cosa abbastanza fastidiosa è stato scoprire che la copertina con il teschio di Groucho era completamente arbitraria e slegata dall'albo, visto che in quest'albo, non si capisce perché, Groucho compare per due pagine e NON DICE UNA PAROLA
A me in generale (sopracciglia à la Elio a parte) la copertina non è che sia piaciuta molto. Oltre a non c’entrare nulla con la storia – in cui Groucho muteggia come non mai, preda di qualche incantesimo di Leslie
– la vedo abbastanza cartoonesca ed infantile come stile. Non rimpiango Cavanego, ma vorrei uno stile un po’ più maturo ed inquietante di quello visto da parte dei Cestaros sull’OB. La prossima promette meglio.
Invece il frontespizio è proprio bello ‘classico’ , ricorda molto Villa, anche se spero a
ggiustino quella cosa inguardabile della scacchiera 7x? Sappiamo che spesso la Morte bara, ma qui si esagera…
Inoltre non ho capito quella pubblicità (senza data di pubblicazione) in seconda di copertina dell’OB uscito quasi 2 mesi fa, quando sta per uscirne uno fresco tra una settimana. Che senso ha, a livello di promozione commerciale?
Keanu Coen ha scritto:
A proposito di Ash, ma quant'è fasulla la sequenza di pagina 17-18 di Ash col cellulare???? Già solo il fatto che ce l'abbia è assurdo, figuriamoci il fatto che lo usi in quel momento... ma non vi sembra anche a voi che in queste pagine ci abbia messo mano qualcuno che NON è Celoni? .
Anche questo quasi sicuramente è un’aggiunta post-produzione, conoscendo le fisime revisioniste del Sommo, che se non ci ficca uno smartphone non gli sembra di sfiorare gli orrori del “mò-uderno”.
Keanu Coen ha scritto:
La cosa importante è presentare Dylan come un idiota totale per tutto l'albo ... ma poi, magia delle magie, Dylan diventa un genio dei cavilli burocratici: infatti alla fine il patto non vale perché "è stato stipulato con un demone minore, e non convalidato. Perché se qualcuno lo avesse convalidato significava che sapeva dell'evasione" (pag. 96).
In effetti Dylan ci fa la solita pessima figura di mollaccione isterico e scorbutico inutilerrimo per quasi tutto l'albo - nonostante la Barbato spenda kms di nuvolette per inculcarci il suo ruolo di collante/intermediario fondamentale del team (v. pagina 72
) in missione, tipo mascotte - salvo poi riqualificarsi sul finire come scaltrissimo azzeccagarbugli infernali contro i burocrati. Dopo quella di indagatore-non-riuscito gli spetta una brillante carriera da notaro dell'Uomo dai due Volti, con la
Bodeo ficcata nel cranio?