Se in letteratura sono un po' più vario, coi fumetti sono terra terra. Più che altro ho frequentato e frequento quasi solo Disney e Bonelli. Mai stato un appassionato di manga.
Mondo Disney:
- Carl Barks. Immenso. Recupererei, anche a casaccio, qualsiasi cosa scritta-disegnata da lui. Lascerei perdere magari sue storie disegnate da altri, tipo Daan Jippes; senza nulla togliere loro, non hanno lo stesso fascino.
Se si riescono a recuperare i volumi di
La grande dinastia dei paperi sarebbe la cosa migliore e più comoda, li aveva ripresi qualche anno fa la Giunti, ma non ha proseguito.
- Don Rosa. Subito dopo Barks. E non solo per la saga, ma tutto il resto, anche le brevi.
- Rodolfo Cimino, nonostante una certa ripetitività, tipica di tutti quelli che producono davvero molto.
- Casty.
- Massimo de Vita (anche ai testi), Cavazzano, Marco Rota.
Non metto Guido Martina perché ad oggi la rilettura di alcune sue storie non mi ha dato lo stesso piacere di anni fa.
Mondo Bonelli:
- Guido Nolitta, soprattutto per Zagor e Mister No. Il suo Tex è ottimo, ma un gradino sotto secondo me.
- Tiziano Sclavi, praticamente tutto quanto composto fino a diciamo un decennio fa.
- Carlo Ambrosini.
- Michele Medda (
tranne Lukas , Caravan un po' prolisso, ma valido).
- Mauro Boselli, ma facendo un'attenta selezione nella sua sterminata produzione.
- Alfredo Castelli. Da ragazzo l'avrei messo di fianco a Sclavi, col tempo ha finito per entusiasmarmi sempre meno.
Perché non mi è venuto da mettere anche Bilotta? Forse aspetto che invecchi un po'.
Extra:
- Frank Miller. Non lo seguo da anni, ma ne ho letto e apprezzato molto. E se lo dice uno a cui gli eroi in calzamaglia non hanno praticamente mai interessato...
- Hugo Pratt. Per tutto Corto Maltese.
- Charles M. Schulz. Per affetto, anche se non rileggo i Peanuts da più di un decennio.
Ne metterei altri che ho stimato molto, come Alan Moore, Sergio Toppi, Dino Battaglia, Vittorio Giardino, ecc. ma ho letto solo parte della loro produzione.
Gipi e Ortolani non li seguo più, ma non dimentico ciò che mi hanno dato.