24. L'ultima risata: senza senso
23. L'alba nera: senza senso
22. La lama, la luna e l'orco: senza senso
21. Il tramonto rosso: senza senso, si salva solo la parte disegnata da dossena
20. Oggi sposi: senza senso, si salva solo la parte disegnata da casalanguida
19. Che regni il caos!: senza senso, si salva solo la parte disegnata da leomacs
18. Arriva il Dampyr: senza senso, può andar bene per dampyr non per dylan dog
17. L'uccisore: dissacratoria, però wells non meritava di fare questa fine, senza senso
16. Spazio profondo: si lascia leggere... ma anche questa, che senso ha?
15. La nuova alba dei morti viventi: compitino, molto meglio ha fatto eccher, ad esempio
14. I nuovi barbari: sfuggente pure questa, ma con qualche "immagine" suggestiva
13. Al servizio del caos: che senso ha tutto questo? qualche "immagine" suggestiva, ma ghost è insopportabile
12. Fuori tempo massimo: innovativa, divertente, almeno fino al monologo che non mi piace sia nei contenuti che nel modo in sè
11. E ora, l'apocalisse: dissacratoria, spassosa la comparsata di sclavi, il miglior centenario, figuratevi gli altri...
10. Vittime e carnefici: apprezzo queste storie maliziose (la ninfomane, il masochismo), peccato per un finale non del tutto all'altezza
9. Anna per sempre: apprezzo queste storie maliziose (la masturbazione, la pecorina), le pagine mute sono ottime, peccato il finale...
8. Mater Dolorosa: come storia conta poco... però anche in questo caso si tratta del miglior "centenario" non centenario, figurarsi gli altri...
7. Il modulo A38: sfuggente, soprattutto la parte finale, però è intrigante, va considerato anche il periodo pessimo in cui è uscita
6. L'eliminazione: discreta, soggetto classico, sceneggiatura piacevole, stavolta i monologhi sono funzionali alla storia
5. IL CUORE DEGLI UOMINI
storia anomala ma, allo stesso tempo, "tradizionale", mysera, onirica e chiaverottiana: tanti calembour su sogno, incubo, amore, orrore... e pure il waterboarding per provocare le arzigogolate spiegazioni del complessato di craven road.... il buonismo bonelliano era già stato squarciato in "inferni" (che, ad oggi, è la mia storia preferita di dylan dog) dove dylan ammette candidamente di fare le cose semplicemente perchè gli va di farle, perchè è "un figlio di buona donna"
detto questo la storia di recchioni mi ha soddisfatto, si apprezza lo sforzo di mettere a nudo con stile il personaggio, le sue ipocrisie inconfessabili (la cena a base di "carne")
un groucho più serioso e risolutivo lo si era già visto, ma qui recchioni aggiunge il coming out e l'inquieto imbarazzo dei nuovi rania e carpenter che non sanno come affrontarlo...
è comunque impossibile separare il testo dalla sua realizzazione grafica, i disegni di DALL'AGNOL sono straordinari, ancora meglio del solito
4. IL GIUDIZIO DEL CORVO
sterili le polemiche sullo "scopiazzamento" di saw, ancora stiamo qui a criticare queste cose? su dylan dog si fa dall'alba dei tempi, recchioni ha fatto bene
è il giardino delle illusioni di recchioni, in discussione non è messo solo dylan ma l'eroe (o anti-eroe) bonelliano in generale
talvolta più che un essere vivente un concentrato umanoide di retorica che non riesce a sparare a una bestiaccia che sta tentando di sbranarlo
sarà anche per questo, ma devo dire che la cosa che più mi è piaciuta dell'albo è l'epico duello finale tra i due freaks, siamo a livelli di "il cuore di johnny"
3. LA NERA
incredibile, recchioni ha scritto una storia classica, niente metafumo, una "rassicurante" possessione e una madre da rassicurare...
sì, c'è sempre la metafora, ma è "intimistica", un approfondimento sulla persona di dylan in sè, sull'asociale, non sul sociale...
buon utilizzo del passato di dylan, buone didascalie, buone riflessioni, un bel "duello" di quelli che piacciono a recchioni...
mi sono piaciuti anche i disegni di raffaele e i colori di elena sanjust, anche quello sbalzo surreale tra londra e wasteland
2. IL VIGILANTE
robocop le origini! molto meglio questo prekiller, che omaggia il "killer!" sclaviano, rispetto all'imbarazzante slash
c'è tutta la "poetica" antifascista di recchioni, le citazioni, il trash (l'esagerato finale con mitragliatori e bazooka)
ma al servizio di una storia classica, da proto-maxi old boy, didascalie, splatter, poco, ma ci si accontenta (pagina 220)
un'atmosfera piovosa, almeno una grande sequenza: quella in cui dylan irrompe a casa di dutch e lo pesta a sangue
abbiamo anche un proto-carpenter e una proto-rania che, come vuolsi dimostrare, sono molto più riusciti dei successori...
una sceneggiatura piacevole, intensa e ricca di dettagli: la svastica del pappone, gli occhialini 3d, groucho en travesti
sì, in effetti è strano che dylan lasci groucho alla mercè del killer, ed è poco credibile l'identità del colpevole
ma quante ne abbiamo viste di cose così in tutti questi anni? chiaverotti ci ha costruito una carriera xxx
una delle migliori storie che mi è capitato di leggere sui maxi...
1. MATER MORBI
oggettivamente questo albo è una punta di diamante, un capolavoro per quanto riguarda i disegni di CARNEVALE, finalmente un disegnatore nuovo, dopo anni di oligopolio...
per quanto riguarda i testi, è un colpo di stato di recchioni, offre corpo e spirito per riportare in auge un personaggio quasi colpito a morte negli anni precedenti, se ne torna a parlare sui giornali, nei tg, sia per la qualità che per i contenuti, sergio bonelli prende una posizione politica forte nel periodo del caso englaro...
soggettivamente ci sono molte cose che mi entusiasmano: bellissime immagini come quelle dell'albero, di mater, dopo anni in cui mancavano personaggi carismatici e donne da ricordare... anche se è strano parlare di "entusiasmo", diciamo che non è un albo che ti fa passare una mezzorata in tranquillità e spensieratezza, ecco...
c'è un pò di predica, un pò di ricatto: vedi personaggi del bambino e del dottorino... personalmente sono favorevole all'eutanasia, intesa come scelta volontaria libera, ma se qualcuno mi chiedesse di buttare giù una rapida sinossi, direi: dylan si ammala, sta morendo, e alla fine viene salvato da klaus kinski
THE END?