wolkoff ha scritto:
Non so se ti riferisci a quanto da me scritto, ma io per anacronismo mi riferivo al setting usato per far muovere Dylan e gli altri personaggi (
leggi: testata)
non a come sia impostato il suo approcciarsi (come singolo) al mondo che cambia. Molti autori, già dalla fine del secolo scorso, hanno insistito nel ritrarre il personaggio-Dylan come refrattario e polemico rispetto alla modernità in senso lato che avanzava - v. allergia alla tecnologia. Anche perché questo costitutiva il DNA del suo impianto da belloccio romantico e fascinosamente nostalgico... di un qualcosa di imprecisato, a dire il vero, anche se non dobbiamo scordarci che è nato nel 1600 alla fine
Sì, io mi riferivo al personaggio ma penso che alla fine le due cose siano collegate: pensando al Dylan d'oro pensiamo ad un Dylan che si muove negli '80/'90 a volte anche goffamente (vedi Dopo Mezzanotte) ma che ci sia muove. Dalla fine dei novanta è diventato come dici tu questo panzone nsotalgico, come immagino siano anche gli autori, chi più chi meno, chi apertamente chi inconsciamente. Nostalgici, non panzoni.
Quindi la rivoluzione sarebbe quella, alla fine: trovare autori più giovani che sappiano cosa significa avere trent'anni oggi, perché questo influenza sia l'approccio di Dylan al mondo esterno sia lo sguardo della testata stessa.