Dear Boy ha scritto:
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
se Recchioni dice che grazie a lui le vendite della testata si sono riprese (e se è vero, onestamente non lo so), beh fa bene a dirlo...
Tanto non lo dice. E a me neanche interessa.
Valuto solo quello che mi viene proposto.
Se le vendite fossero (davvero) salite l'avrebbero urlato tronfi in ogni sede comprandosi lo spazio per titoli a nove colonne sui principali quotidiani nazionali. Non vi dice nulla lo strillone-bollino che compariva sull'inedito di
Storia di Nessuno, o il mezzo milione dichiarato in terza di copertina nelle preview degli anni'90s? Semplicemente hanno contenuto la perdite, rispetto all'andazzo in projezione(o in picchiata) dell'epoca Gualdoni&co... un po' grazie al nome di richiamo del Rrobe/rockstar del fumetto, un po' per le novità di termonucleare fattura decantate in sede di rilancio. D'altronde se la SBE in certi casi occulta appositamente i dati delle vendite per policy aziendale, qualche sospetto è legittimo sedimentarlo
.
[...]
Per quanto riguarda il discorso della
sincera avversione verso il formato narrativo tipo serie-tv(
), caro Dear... l'abbiamo detto decine di volte in varie sedi e per disparate voci: NON FUNZIONA, perlomeno non in modalità dylaniata o nelle condizione attuali. Le ragioni sono molteplici e non mi va di tornarci: di certo non è una questione di
cliffhanger, fil rouge, indizi sparsi, motivetti ricorrenti, personaggi da inculcare, etc - pagine&pagine di cose cianfruglianti che comunque per la maggior parte a me stanno sinceramente indigeste in fase di scrittura di un DD, perché sistematicamente fanno soccombere le priorità diegetiche della storia in sé, autoconclusiva nel DNA, rispetto a queste markette da ficcare per un prospetto ignoto ai più negli sviluppi.
Poco tempo fa ho scritto una disamina del caso Chiaverotti/
Morgan Lost sul topic apposito, proprio per capire come questo
modus scribendi da serial sia refrettario alle corde di certi autori consolidati in SBE, nonostante le buone intenzioni/premesse, congiunte alla voglia di provare standard narrativi diversi... forse ispirandosi troppo alle serie tv, appunto. O a certi formati dei comics 'mmmericani che vanno avanti per saghe/stagioni. I manga sono un caso a parte...
Per chiudere, un'altra delle ragioni è la squinternata disorganizzazione per portare avanti questo mood da serie tv, tra programmazione estemporanea, autori non idonei quando non scoordinati tra loro, tempi dilatati ACDC (che non è una band hard rock), ed altre amenità varie. Questo fino ad ora: la saga della meteora potrebbe conferire una svolta in senso positivo a questo squadernamento generale, ma nutrirei dei seri dubbi, viste le premesse...
COGITO ERGO ALOHA