Ci mancherebbe, l'interpretazione è più che libera
.
Ma l'ostinazione nel non voler rifarsi a ciò che realmente viene rappresentato (tra vignette e baloons) anche come consequenzialità logica... è un altro discorso, da un'altra angolazione... più ottusa. E' stato detto più volte in svariati post il perché ed il percome la tizia non può essere un'adepta di Baron (v. mio primo post in questa pagina, e uno a pagina 3 di questo topic) dall'inizio dell'albo se le cose stanno come intavolate dagli autori.. tra premesse, conseguenze, ed eventuali incongruenze immotivate negli atteggiamenti di Tracy.
Adesso i curatori o altri (perfino Marzano, paradossalmente
) possono dire anche il contrario o variazioni
ad libitum sul tema, ma dopo le
defaillances assortite del mese scorso (v. questione dell'albo "dimenticato "di
Haevn, e vari strafalcioni sulle copertine), ormai tenderei a fidarmi poco dell'attenzione - talvolta inettitudine
- dei revisori e di quello che pensano della logica interna all'albo, compreso ciò che volesse realmente rappresentare. Non sono pochi i casi storici in cui l'opera "supera" il senso/costrutto che gli ha voluto inizialmente affibbiare l'autore, soprattutto se ha le idee poco chiare, o qualcun altro deve metterci le mani sopra (es. il disegnatore, che talvolta fraintende le motivazioni implicite alla sceneggiatura, e non compone le tavole nella stessa sequenza che vediamo pubblicata, inciampando in non improbabili
misunderstandings).
Pertanto, anche se Marzano, paradossalmente, lo ripeto, venisse a dire qui in persona che la tizia era d'accordo col nazista pelato prima dell'aggressione al collega nel vicolo , per tutte le motivazioni addotte in precedenza,
E PER COME VIENE RAPPRESENTATA SU CARTA LA STORIA, la cosa non collima per nulla (oltre ad offendere la logica del lettore medio) e sarebbe meglio che Marzano invertisse teoria in corsa, propendendo per un'altra versione di rincalzo, che quadra di più con la sua stessa sceneggiatura. Se non facesse miglior figura tacendo.
Aggiungiamoci pure che quello che viene "dipinto" da qualcuno come un (potenziale) racconto menzognero, a livello tecnico (ovvero bordature delle vignette arrotondate), si riduce solo a due misere paginette (pp. 29-30) dove effettivamente si ri-vede Tracy descrivere ciò che accadde nel vicolo, col mostro che la aggredisce, lei che spara invano e piagnucola, con tanto di leccata finale alle lacrime sul suo visino. Questo in (fievolissima) teoria potrebbe anche esser
(solo parzialmente: bossoli e sangue non-umano sono stati rinvenuti) falso...nonostante
c'erano triliardi di ragioni per mentire diversamente, se davvero voleva proteggere/coprire il nazi-mostro nei panni di sua presunta alleata da combutta di lungo corso.
Ma il resto della scena (pp.21-24), che poi è il grosso di ciò che accade prima che lei entrasse nel vicolo, non presenta (per errore di Camagni? perché ha voluto bluffare sporco? Numme pare
) le modalità di un flashback (le vignette sono squadrate), quindi fa parte del piano del reale a livello narrativo, ed è chiaro sia come Tracy non guidasse - per cui non può aver trascinato il collega di colore in una supposta trappola - sia come risalta palesemente dai disegni lo stupore e l'agitazione impressi sul suo volto, ben diversi da chi ha già pianificato tutto in precedenza, o ha una certa familiarità da proselita col nazi-mostro.
Quindi de che stamo a parlà?
ALOHA
MENTE LA MENTE CON NULLA A MENTE