Se seguite un minimo l'ambiente fumettistico è impossibile che non abbiate mai sentito parlare di
graphic novel, termine ormai stra-abusato e in alcuni casi inadeguato. Per quanto mi riguarda, nutro una certa antipatia per il termine in questione per alcuni motivi:
1) l'ambiguità: in origine con graphic novel si indicava un genere di fumetto strutturato come un romanzo: concepito e pubblicato in maniera unitaria, autoconclusivo e dai temi più adulti rispetto al cosiddetto fumetto popolare. Col passare del tempo sono rientrati all'interno della denominazione anche archi narrativi, più o meno brevi, di fumetti seriali raccolti in volume. Si va quindi a perdere in parte la connotazione romanzesca del termine. Inoltre si potrebbe discutere molto sulle tematiche "adulte" di alcuni cosiddetti graphic novel.
2) l'utilizzo fuorviante: da come ne parlano i media generalisti, sembra quasi che i graphic novel siano qualcosa di superiore, di sostanzialmente diverso dai semplici fumetti, che son cose per bambini
. Si potrebbe dire che il termine "graphic novel" sia usato per far comprare fumetti alle persone che si vergognano di leggere i fumetti
3) la questione linguistica: personalmente ritengo che, se esistono termini corrispondenti in italiano, sia fastidioso e deleterio utilizzare calchi linguistici. Al posto di "graphic novel" si potrebbero utilizzare varie espressioni nostrane, anche più specifiche: "romanzo grafico", "romanzo a fumetti", "libro a fumetti", "miniserie" ecc.
Voi che ne pensate? Siete pro o contro l'uso di questo termine?