Tanto per continuare il nearly-OT
tommaso ha scritto:
La banalità didascalica, lo svilimento realistico dei soggetti, la totale mancanza di fascino e il Dylan con l'espressione da pesce lesso delle copertine di Brindisi per la ristampa dell'Espresso per me hanno rappresentato alla perfezione tutto quello che mi aveva irritato
Perfettamente in disaccordo con questa irritazione sottocutanea. Esistono le debite pomate
.
Brindisi ha fatto un lavoraccio encomiabile quest'anno, completando una copertina a settimana, tipico esempio da VVV ("VorreiVedereVoi !
)
Non tutte le sue copertine sono state eccelse, alcune hanno sfiorato l'anonimato,e molte si sono appisolate in comoda modalità
action senza rappresentare chissacosa né evocare "l'incubo", ma l'eccellenza del suo tratto non è stata penalizzata.
Alcune di queste semplificazioni sono anche dovute al genere di testata a cui faceva riferimento ed il probabile pubblico... poco appetizzabile con concept estremi e/o sperimentali.
Detto questo, copertine
come questa qui sotto non mi sembrano né didascaliche né banali, e danno molte più soddisfazioni di comodi spot grafici da manifesto post-generazionale (e ce ne sono almeno un'altra dozzina a 6stelle)
http://www.cravenroad7.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=8193&start=465Della copertina per
La Morte non basta almeno una cosa mi soddisfa: ci sono più di tre colori complessivi d'insieme, e questo è un passo in avanti, nella tavolozza al risparmio.
I fondali per il setting sono ancora cosa ostica, ma ci rifaremo con lo Stano del
#330 CHEERS ALOHA
- per un piacevole Brindisi, senza (cheap) hipster, ma con molti Chipster -