Con quest'albo Sclavi sembra realizzare una sorta di tributo al classico "gotico all'italiana", appannaggio dei gloriosi Mario Bava, Riccardo Freda e non solo.
Ci sono tutti -ma proprio TUTTI!- gli elementi tipici del genere: l'antico castello, la maledizione che incombe sulla famiglia, porte cigolanti, scalini scricchiolanti, tendaggi mossi dal vento, monaci (?) pazzoidi, bellezze in baby-doll...
Fosse solo questo, sarebbe una simpatica collezione di luoghi comuni, ma Sclavi di suo ci mette una curatissima caratterizzazione dei personaggi. Desmond è il personaggio che spicca maggiormente, però anche gli altri sono ben costruiti e con una personalità tridimensionale.
Certo, la componente gialla è semplicistica (quando quasi tutti i personaggi sono morti ammazzati, non serve Sherlock Holmes per capire chi è il colpevole
), ma anche nei film di Bava e Freda l'aspetto giallo era accessorio. Ciò che contava era l'atmosfera, la capacità di instillare un perenne disagio.
Montanari & Grassani possono non piacere, ma il loro tratto
old style è il più idoneo per questo tipo di storia. Uno stile pi moderno sarebbe risultato incongruo.
Voto : 8