Cravenroad7

Forum dylaniato
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# Colorfest 9
Insufficiente (1-4) 8%  8%  [ 5 ]
Mediocre (5) 18%  18%  [ 11 ]
Accettabile (6) 22%  22%  [ 13 ]
Buono (7-8) 45%  45%  [ 27 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 4 ]
Voti totali : 60
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: lun ago 13, 2012 2:45 pm 
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Iscritto il: sab giu 24, 2006 2:34 pm
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dogares ha scritto:
Tornando a bomba, i cavilli vi stanno, ma ammetterai che è una storia elegante e piena di sentimento e poesia.

Massì, in fondo in fondo (molto in fondo) anch'io sono un romanticone :oops:

dogares ha scritto:
Ma evito di profferire verbo, sennò è la fine.

The end is near :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: lun ago 13, 2012 3:25 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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un primo commento...

Copertina: Mario Alberti
voto 6 ,5 buon Dylan ,ma lo sfondo non mi piace troppo colorato uniformemente

Quell’hotel sulla spiaggia
all'inizio sembra una delle solite storie , invece poi in 32 pagg. è una storia che ha un suo buon svolgimento ,
un po'
Spoiler!
lostiana come spiegazione
, cmq mi è piaciuta soprattutto la parte in cui è nella pensione. I disegni di Rossi già apprezzato su Dampyr ottimi.
Storia 7,5
Disegni 7,5

La tomba di ghiaccio
qui la storia sebbene sia non originale , mi piace per come è scritta , un bel modo di scrivere ,
finale in stile color fest quella Londra li' l'abbiamo vista già con Breccia ed in altre occasioni.
Disegni di Freghieri mi sembrano tirati via , in un occasione come il color fest avrebbe doovuto e potuto superarsi invece ha fatto il contrario
Storia 6,5
Disegni 5,5


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: lun ago 13, 2012 4:15 pm 
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Iscritto il: dom ago 12, 2012 12:34 pm
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Che emozione, la mia prima recensione!!

Voto 8 quest'albo che non ho per nulla trovato scialbo.

A partire dalla COPERTINA: inizialmente, rispetto al resto, l'avevo trovata un po' in sordina. Poi mi son ricreduta. La delicatezza del tratto di Alberti ne evidenzia la bellezza. Voto 8.

QUELL'HOTEL SULLA SPIAGGIA: Gran bella storia con un sapore un po' retrò. A tratti macabro e horror, a tratti ironico e perfino malinconico. Quoto chi ha detto che in certe sequenze ricorda le atmosfere di "Shining", capolavoro del genio di Kubrick. Primo capitolo del nono CF strutturato molto bene, intreccio ben congegnato.
Simpatico il personaggio di Harry.... (o era Charlie??)

Soggetto/Sceneggiatura: 8

Disegni davvero ben fatti, nulla di negativo da dichiarare. Ottimi. Buona la colorazione.

Disegni: 8

In conclusione: Per Boselli e Rossi complimenti grossi grossi! :D


LA TOMBA DI GHIACCIO: Piatta, non mi ha lasciato nulla. Direi la peggio del lotto. Scivola via in modo anonimo, tuttavia non è neanche del tutto pessima: il soggetto non è male, peccato sia sviluppato da una sceneggiatura al limite della sufficienza (IMO). Non annoia ma nemmeno appassiona. Superfluo secondo me il ripescaggio dell'.....antico avversario. Probabilmente si aspettavano che il lettore facesse una faccia così: :o . Dal canto mio invece ho fatto la seguente espressione: :roll: .

Soggetto: 6 e mezzo
Sceneggiatura: 6-

I disegni li ho trovati buoni. Non impazzisco per Freghieri ma non posso non riconoscere la sua bravura. Trovo invece che siano svalorizzati da una piattissima colorazione.

Disegni: 7

In conclusione: Mantero&Belli/Freghieri... me ne dolgo ma non v'ho letto volentieri.

A breve i commenti sulle altre due che ora vado a dormire... :)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: lun ago 13, 2012 7:24 pm 
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seconda parte...

Il bottone di madreperla

devo ammettere che ero prevenuto , leggendo qualche commento precedente che parla di lacrime , pensavo ai facili romanticoni , o nostalgici , invece devo ammettere che questa storia colpisce e osa anche qualche cosa , complimenti sia per i testi che per i disegni , ad una storia breve non si puo' chiedere di piu'
Storia 9
Disegni 7,5


Anime senza pace
ho capito il tentativo di Gualdoni di fare una storia divertente non-sense , ma il tentativo è fallito se poi si mette a fare lo spiegone di ogni cosa , (lo si era capito che il soldato aveva scambiato l'alieno per un nazista per il saluto , è inutile che lo spiega) ed anche il resto , se l'ambientazione poteva essere il presupposto per qualcosa di divertente lo si è realizzato malamente.
Disegni mostruosi , nel senso di belli.
Storia 3
Disegni 9


un voto globale :promosso questo color fest molto positivo , ma con due bassi imbarazzanti , i disegni di Freghieri e la sceneggiatura di Gualdoni.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mar ago 14, 2012 12:57 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Seconda tranche mentre sono in trance, in attesa che il mare si calmi.
Che gli avrò fatto di male poi?

Il bottone di madreperla

Soggetto/Sceneggiatura 7 -

Attaccare bottone con una tipa oltre i 60 non è mai cosa molto ardua, figurarsi per il prestante Dylan. Ma qui non occorrono prestazioni particolari; serve soltanto che presti un po' del suo tempo filiale ad una madre in prestito biologico...prima che la Morte passi a prendere il suo ultimo tributo :x: .
Morgana in sottofondo sembra approvare, o suggerire. Bloch capirebbe che l'esclusiva del "figlio mancato" può venir meno ogni tanto .

Dylan un po' troppo apatico nell'essere compiacente, o se non altro non-dispiacente nell'accomodarsi alle richieste di Rosemary. Ma il rispetto degli anziani rientra nel suo patentino di norma, a quanto pare.
Ritmo blando come da maliconico tergiversare in attesa di anime rivelatorie. Si evitano frasi storiche e si ricorre alla quotidiana sfera di gesti ed affetti. In 32 pagine rende bene, oltre avrebbe creato scompensi, anche perchè a differenza del 307, qui il ritmo è più para-letterario (vedi autrice) che cinematografico in sè :roll: .

A non minimalizzare tutto contribuiscono un incubo a base di Gremlin - ma con tante creature sovrannaturali e dispettose che esistono, era necessario l'omaggio a questi pupazzotti farseschi da '80s Hollywood? Rovinano l'atmosfera... - ed un cadavere ricucito col filo :tc: .

Punta giustamente a struggere la lunga storia d'amore/vita tra Rosemary ed Amos, ma ha il difetto di succiarsi via troppe vignette negli sviluppi ordinari, liquidando invece il congedo tragico presso la Morte giusto en passant :o .
Il dono di Amos non strumentalizza in senso bieco Dylan, ma lo fa partecipe di un'amore lungo una vita, di desideri - compresi.
Senza scomodare i fantasmi del Lungo addio ("un ultimo desiderio: che LUI LA accompagni") mi ricorda per la solidità della coppia e l'appello alla vita che sfugge più L'armata di pietra, con Dylan che qui sostituisce le fate e rasserena il passaggio.
Mi sono commosso più lì, a dire il vero... :oops:

Disegni: 7 1/2
I migliori del lotto. Cura dei dettagli e volti credibili. Nel disordine ogni piccolo bottone sembra avere la sua storia, dal pennino. Qualche difficoltà nel rendere i mocciosi più tenerelli (pp. 68-69) o, al contrario, qualche tenerosità di troppo nei Gremlins che finiscono per tondeggiare nel poco maligno e cartoonesco/parodico, sfasando il tono sottilmente spettrale della storia (p. 75) :|

Colori? I migliori del lotto.Ed abbiamo fatto ambo. (Voto: 6 1/2). Le luci offuscate della bottega sono gestite molto bene. Gli intervalli fantasmatici a galla tra i ricordi d'infanzia molto evocativi (pp. 70.iii ed 83.v) ed anche gli animaletti nella stanzetta non sono male (p. 92) :D

**** ***** *****


Anima senza pace

Soggetto/Sceneggiatura: 3 1/2

Alla fine senza pace è l'animaccia del lettore che si ritrova davanti a storie simili :evil: .

Inutile guazzabaglio finto-sensibilizzante che mescola poltergeist ad alieni beoti in cerca (inconsapevole) di conferme sulla beotaggine del genere umano :roll: .

Dylan col gusto della battuta fuori luogo/a tutti i costi come tipico nell'ironia di Gualdoni, buona l'essenziale praticità di una vera donna come Mrs Hanson.
Valanghe di luoghi comuni gettati alla rinfusa (frecciate monche contro i burocrati, il Comune, gli orrori televisivi e la stoltezza della guerra), generosità a valvole spiegate (Dylan si offre gratis al donnone di sopra) ed inutile tormentone degli spettri sumeri :? .

La prima parte "spiritata" non è neanche poi così male, ma quando si arriva a quella "alienata" allora viene voglia di cambiare galassia. Pessimo esempio di come gestire presenze da altri pianeti, ricorrendo alla retorica da filmetto pre-adolescenziale :cry: .

Mai visti alieni così tonti ed ignoranti, nonostante favellino parecchio.
Finiscono sulla Terra e le escogitano tutte per non capire quello che sta succedendo. Oltre che aspettare inutilmente per anni senza farsi capire in quel di under-Londra. Una coppia da non consegnare alla scienza, che si abbraccia, abbozza ed argomenta come un pajo di sposini in viaggio di nozze sul Tamigi :dito: .

Dylan improvvisamente s'impratichisce di tecnologia (aliena, non a caso) e salva l'ovulo prima che marcisca definitivamente. I futuri genitori adottivi del marzianoide gliene saranno grati. La campagna pro-natalità è completa dopo la storia della Baraldi :* .
Sul diario conclusivo Dylan prevede, come tutti, di dimenticarsi al più presto questa storia, "ennesima colossale dimostrazione di umana stupidità" [Parole sue, eh ! ] :g:

Disegni: 6+

Le fisionomie umane sono ben curate. Lo stesso non posso dire delle fogne, della melanzana mannara, o del frigorifero reso malissimo (pp. 101 e 111).

Un'impennata di originalità (mancata) per rendere gli alieni riconoscibili anche alle talpe bendate, con tanto di femmina più levigata e tondeggiante (p. 128.ii), sgangherato omaggio a Munch - che urlerà da lassù :o :o :o -, ed occhioni commossi sul finire.
Razzo vintage per i nostalgici di Jules Verne.

Colori salvabili (Voto 6 - ) con una buona natura mortissima nel frigo, qualche effetto tecno-cosmico, ed una buona fiammata di gas spiritato (p. 105) 8-) .

*** ****

Niente giudizio complessivo sul Fest perchè oggi sono in Fest io

ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mar ago 14, 2012 4:47 pm 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
Messaggi: 192
Località: Vicenza
raffa ha scritto:
Ometto, pivello... ci mancava solo che dylan gli dicesse "briccone" o "mascalzone" :cry:
Del tutto gratuita proprio la presenza di quel personaggio, marginale anche nella storia del Chiave, veramente ripescato dal nulla. A sto punto, al limite, si poteva chiamare in causa Magus (si chiamava cosi'?).


Credo che "ometto" sia un riferimento all'albo citato... mi sembra di ricordare (ma non ci giurerei, non ho Partita con la morte sotto mano) che il suddetto "custode" appellasse Dylan proprio con questo epiteto.....
Detto questo concordo che non si sentiva la mancanza di questo personaggio del tutto dimenticabile.... :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mar ago 14, 2012 7:06 pm 
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Iscritto il: sab dic 27, 2008 3:49 pm
Messaggi: 745
Località: nato a erice, cresciuto a calatafimi, poi trapiantato a... trapani!
l'ho letto anch'io.
in generale non mi è piaciuto (ho votato mediocre), mi ha lasciato insoddisfatto.
delle 4 storie mi è piaciuta di più la prima, forse perchè sono partito con buone pretese all'inizio, per poi perdere la voglia andando avanti.
la storia di boselli mi ha dato una piacevole sensazione di serenità e ozio, tipica di queste giornate estive. :wink:
anzichè commentare le storie una per una, vado controtendenza, limitandomi a fare un paio di considerazioni:

Spoiler!
la motivazione avanzata per giustificare le strane visioni di dylan nella prima storia l'ho trovata poco appagante, per rendere l'idea di un qualcosa che viene percepito in punto di morte sarebbero bastate molte meno pagine, secondo me.
così invece sa di pretesto per mostrare una carrellata di personaggi singolari.

nella terza storia ho notato un eccesso di didascalie, tipico di chi è abituato a scrivere romanzi e prova a cimentarsi pure nel fumetto.


di solito solo un sostenitore dei colori, ma stavolta non ce la faccio.
è la seconda volta che mi capita di leggere un CF, e ho provato le stesse sensazioni della prima: colori che sanno di finto, che non riescono a coprire bene tutti gli spazi, lasciando un senso di vuoto. :(

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sono solo uno spettatore del mondo, seduto ad un gradino della vita


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mar ago 14, 2012 11:01 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3387
Località: Valsesia
votarxy ha scritto:
Tre, a dirla tutta.
E non mi riferisco al numero di romanzi :P


Hai ragione tutta la vita, sono pure andato a controllare (peggio di San Tommaso), pag. 79, paro paro. I casi sono 2: o ho letto prima il libro del #20, oppure li ho letti a così tanta distanza di tempo che non ho fatto il collegamento. In ogni caso me l'ero proprio scordato quello che accadeva in Tre. Un'ottima occasione per rileggerlo.

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mer ago 15, 2012 10:17 am 
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Iscritto il: mar giu 26, 2012 6:40 pm
Messaggi: 21
wolkoff ha scritto:
Seconda tranche mentre sono in trance, in attesa che il mare si calmi.

Avrei una piccola richiesta da farti: sarebbe un grosso problema, per te, scrivere in un italiano un po' più scorrevole? Il mio unico neurone è costretto a rileggere ogni tua frase 18 volte! :)
Altrimenti, va bene lo stesso... vedrò di spronarlo a dovere!

Hasta luego

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Potrei tranquillamente affermare di essere il migliore...
ma, nella mia infinita modestia, non lo affermo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mer ago 15, 2012 10:39 am 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
Messaggi: 5672
Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Mi sono accorto di non aver commentato ancora le storie. Per pigrizia post-ferragosto (aka post-alcol), mi limiterò ad un'insulsa e banale classifica (quindi continuerò a non commentare :g: ):

4. Anima senza pace
3. La tomba di ghiaccio
1. Il bottone di madre perla ex equo con Quell'hotel sulla spiaggia

Due storie piuttosto insulse, ben compensate dalle ottime prove di Boselli e Baraldi.

Votato buono

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mer ago 15, 2012 11:47 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6855
Località: Inverary 2.0
OT da premessa d'appendice:

chingachgook ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Seconda tranche mentre sono in trance, in attesa che il mare si calmi.

Avrei una piccola richiesta da farti: sarebbe un grosso problema, per te, scrivere in un italiano un po' più scorrevole? Il mio unico neurone è costretto a rileggere ogni tua frase 18 volte! :)


No, non sarebbe un grosso problema, ma sarebbe un grosso dispendio...di ulteriori parole :roll: .
Nel senso che per sembrare più lineare/didascalico dovrei rinunciare a molte "ellissi", pause, giochi parole, perifrasi, liste, incisi, e tripli sensi carpiati.

E questo comporta un aumento delle frasi usate per delineare un concetto sino alla leggibilità più limpida.
Col risultato che certi post kilometrici diventerebbero lunghi anni luce, con buona pace delle pazienti diottrie di molti forumisti :o .
Già mi meraviglio del fatto che qualcuno li legga per intero/nel dettaglio così come sono: osare altri diluvi di periodi mi sembrerebbe eccessivo.
E poi non sono mica in veste di giornalista/comunicatore su questo forum. L'obbligo di chiarezza può esserci solo in seconda battuta, magari per spiegare dei punti oscuri :D .

E comunque tento di agevolare una lettura "per fasi"/scandita facendo ampio ricorso ad a-capo e capoversi sciolti, in modo che il malloppo si snellisca e non sembri un blocco colossale.
In questo modo la lettura può esser divisa per sezioni, senza scorrimento torrenziale da fiato corto :? .

Tra l'altro, a parte le (libere) recensioni, quando si entra in una discussione a più voci e con argomentazioni precise, tendo a scrivere meno roba, cercando un tono più agevole e chiaro.

Apprezzo molto la tua testardaggine di rileggerti una frase - che forse non lo merita :wink: - per ben 18 volte, ma ricorda il risvolto della medaglia (cit.):
"Leggere è lasciare che un altro fatichi al posto vostro. La forma più delicata di sfruttamento" :tc:

ALOHA

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: mer ago 15, 2012 2:04 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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COLORFEST N°9

SPOILER

Quell'Hotel Sulla Spiaggia
Gli inizi al culmine di un'azione mi piacciono e questo non fa eccezione. Veniamo catapultati nell'interno di una fabbrica, dove un oscuro individuo, che ricorda molto The Shadow (non per niente ha lo stesso nome), è alle prese con il tentativo di uccidere Dylan.
Di seguito, il nostro old boy è costretto a passare un pò di tempo in pace e in solitudine, lontano dalla routine per superare lo shock dell'evento passato.
Il meccanismo inconscio atto a trovare una via di fuga in una situazione che rasenta l'impossibilità di riuscita, è il fulcro della storia di Boselli. Infatti Dylan in meno di un secondo, vive un'esperienza che lo aiuterà ad evitare la sopraffazione del killer che lo stà uccidendo. Coinvolti in questo stato di allucinazione temporaneo sono le vittime di Shadow, assassino seriale che ha ucciso e mutilato un numero notevole di persone.
Le caratterizzazioni delle vittime e le loro apparizioni nello stato di trapassati sono molto efficaci, soprattutto quello dei due fratelli (ragazzo e ragazzina).

Luca Rossi ci regala, a parer mio, uno dei migliori Ispettori Bloch di sempre (ultima tavola veramente bella). Colorazione buona.
Il Disegno/i: mi ha colpito quello a pagina 23, ultima tavola.

La Tomba di Ghiaccio
Il “ghiaccio” non ha nulla a che fare con la temperatura fuori da noi. Il “freddo” è percepito in maniera diversa (il senso di abbandono di lei, quello d’impotenza di lui), ma entra in entrambi inesorabile nelle ossa, nell’anima e infine nella mente.
Condizione prima della mente e poi del corpo. Il finale è una pura formalità. Quello che c’è in mezzo è paura, è senso di smarrimento, condizione univoca e perenne.
Il “guardiano” è soltanto un altro ammiccamento al lettore abituale del fumetto.

Curiosità: il dialogo a pagina 51 mi ha ricordato quello presente quasi all’inizio del film Ghost Story di John Irvin. Non ha molta attinenza con la storia di Dylan, ma il modo in cui è gestito e suddiviso, e la situazione in cui si trovano i protagonisti, me lo ha fatto venire in mente.

Freghieri ha perso qualcosa per strada, ed è evidente. Non acquista e non perde nulla a colori.
Le sue ragazze però sono sempre bellissime..
Il Disegno/i: quello che apre l’albo (pagina 35). Nulla più purtroppo.

Il Bottone di Madreperla
Siamo di fronte ad una di quelle storie che scavano nel profondo del lettore, e che non possono lasciarlo indifferente.
Si narra di un bottone di madreperla, simbolo di un unione che negli anni ha radicato sempre più le sue radici nella terra.
Mary e Moses sono nati per stare insieme, e questa condizione non cambierà nemmeno se gli eventi della vita hanno deciso il contrario.
Bellissima la figura di Moses, persona introversa ma nello stesso tempo altruista e amorevole. Il suo amore per Mary è innato e incondizionato. Il loro rapporto è il simbolo di come dovrebbe essere l’amore.
Il fatto che Dylan accanto a Mrs. Robinson rivivesse i momenti più dolci della sua vita passata con la madre, mi sono piaciute molto, poiché anche se Moses e Mary non hanno avuto la possibilità di avere dei figli, la Signora Robinson ha comunque un istinto materno radicato in lei. E il fatto che Dylan potesse essere il loro figlio, vista l’età, ha aumentato quest’affinità, questo legame in entrambe le parti.
Non nego che alla fine della storia mi sono commosso.
“And here’s to you, Mrs. Robinson”.

Mottura disegna un Dylan personale, e la sua colorazione risulta la migliore dell’albo.
Il Disegno/i: molto suggestivo è quello di pagina 75 (prima tavola). Molto bello quello di pagina 87 (ultima tavola).

Anime Senza Pace
Alcuni lavori smuovono i sotterranei di Londra, dove è seppellito da anni un oggetto non identificato; tomba di metallo di due ospiti “stranieri”.
Il Nostro è chiamato ad esaudire l’ultimo desiderio delle creature: quello di preservare e aiutare la loro prole.
Quella di Gualdoni è la storia più fiacca delle quattro, che però come caratteristica ha l’originalità di presentarci gli spiriti di due alieni.
Chiamarli spiriti è un po’ azzardato, e me ne rendo conto. Sono più proiezioni di energia di due esseri che nel tempo si sono dissolti, diventando pura energia.
A Gualdoni inoltre stà a cuore rimarcare l’ottusità dell’umanità, che prima spara e poi chiede “chi va là”.

Il Dylan di Leomacs l’ho trovato molto “old style”, con un viso molto squadrato e con i lineamenti marcati. La colorazione dell’Overdrive Studio è più “variegata” del solito.
Il Disegno/i: il Dylan a pagina 102 (prima tavola); pagina 130 (ultima tavola).

La copertina più che lovecraftiana l’ho trovata del toriana (mi ricorda molto Il Labirinto del Fauno). Ovviamente con una spruzzatina di Cthulhu e i suoi compagni.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: gio ago 16, 2012 9:26 pm 
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Iscritto il: dom set 09, 2007 7:41 pm
Messaggi: 1073
Votato BUONO.
La storia della Baraldi è decisamente la più bella e commovente. Da sola vale l'acquisto dell'albo.
A me è piaciuta molto anche la storia di Boselli.
Le altre due così così (quella di Gualdoni a dir la verità proprio non m'è piaciuta per nulla ma vabbè...)

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"non c'è foglia che sappia resistere al richiamo del vento x sempre"


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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: dom ago 19, 2012 1:23 pm 
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Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm
Messaggi: 5225
Copertina disegnata benino, ma quel verde spalmato sullo sfondo penalizza fortemente la riuscita: sembra una massa informe di cose. ( voto 5)

And now, le storie.

QUELL'HOTEL SULLA SPIAGGIA

Spoiler!
La scelta di Boselli è quella di iniziare con un ritmo incalzante allo scopo di trascinare il lettore nella vicenda, per poi rallentare nuovamente e riaccelerare. La scelta è quella di calare Dylan in una serie di situazioni circolari all'interno dell'hotel, mentre una trama esile si dipana sullo sfondo: tutto è fatto comunque con gran mestiere ed il finale ricongiunge tutti i fili tracciati. I tratti dei personaggi sono efficaci, da Dylan in parte a Bloch con la fugace apparizione di Groucho, sino agli avventori dell'hotel. Allo stesso modo i dialoghi non sono banali, nonostante i personaggi siano volutamente delineati in maniera abbastanza netta e senza sfumature. Il tratto di Rossi è volutamente minimale e si adatta bene alle atmosfere surreali della storia, la colorazione dell'Overdrive Studio è poco invasiva ed eterea, ma efficace.


SOGGETTO 7
SCENEGGIATURA 7,5
DISEGNI 7,5
COLORI 7,5

LA TOMBA DI GHIACCIO

Spoiler!
L'idea di partenza non è originalissima, lo sviluppo altrettanto. La pecca più grave è proprio quella di banalizzare il tutto con tema logori ed abusati trattati senza una visuale diversa o per lo meno narrativamente solida. Lo stereotipo rende anche inefficace il finale che si voleva ad effetto. La sceneggiatura, per quanto scorrevole, incappa a sua volta nelle frasi fatte: Dylan è poco ispirato ed indagatore, Bloch versione sparring partner ed un cattivo tanto quadrato da diventare noioso. Si salva parzialmente Fay, la ragazza di turno, il personaggio più multidimensionale della storia. I disegni di Freghieri sono buoni ed il tratto e curato, la colorazione di Anelli non è invasiva anche se a volte risulta troppo uniforme.


SOGGETTO 4,5
SCENEGGIATURA 5
DISEGNI 7
COLORI 6,5


IL BOTTONE DI MADREPERLA

Spoiler!
Una storia delicata e dal sapore poco horror ma che è stata modellata in maniera convincente sul titolare di testata. La narrazione prende i suoi tempi ma lo fa in maniera funzionale: una delicatezza che non intacca minimamente la solidità del racconto ma che ne è l'asse portante. Con un'arma in più: i flashback che solo all'apparenza sanno di melenso ma che in realtà nascondono un'amarezza di fondo. Dylan è caratterizzato bene anche se sottotraccia rispetto alla vera protagonista della storia, la signora Robinson. Gli altri, da Bloch sino allo stesso Amos, non sono che comprimari non ridotti al rango di macchiette: i dialoghi sono scarni ed essenziali e probabilmente la forza della narrazione risiede in questo. Bene anche i disegni di Mottura, con il tratto realista che si adatta bene al contesto, con la sua colorazione che è un valore aggiunto soprattutto per la gestione delle luci.


SOGGETTO 7,5
SCENEGGIATURA 8,5
DISEGNI 8
COLORI 8


ANIME SENZA PACE

Spoiler!
Approccio "weird" di Gualdoni, sfruttando alcuni topoi classici della testata. Il risultato però paga poco nel lungo periodo, dove emerge più la fusione di elementi disomogenei che il reale ordito della vicenda nella sua interezza. Dylan funziona abbastanza bene come indagatore (anche se a volte appare un po' troppo in balia degli eventi), così come la signora Hanson (la cliente di Dylan), con il rischio scongiurato di enfatizzarne troppo i tratti non sono troppo scadendo in un grottesco involontario. Di contro, questo effetto si ha con gli alieni, vere e proprie macchiette solamente funzionali alla narrazione. Buoni i disegni di Leomacs, che offre il meglio soprattutto nel dare i contorni ai personaggi e nel delinearne l'umore attraverso una buona resa delle espressioni. I colori sono efficaci soprattutto come viatico per delineare al meglio i tratti più strambi della storia.


SOGGETTO 5
SCENEGGIATURA 6
DISEGNI 7,5
COLORI 7

Media ponderata di un 6 e qualcosa (accettabile)

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 Oggetto del messaggio: Re: # Colorfest 9
MessaggioInviato: ven ago 24, 2012 12:46 pm 
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CONTIENE SPOILER


Quell' hotel sulla spiaggia
Promossa la prima storia che, come a Fulciano, anche a me ha mandato echi della tradizione horror italiana; dal titolo alla compiaciuta crudezza delle scene sanguinolente, dall' atmosfera grottesca/insana al finale che mette la logica in secondo piano pur di sbalordire lo spettatore (mi riferisco al biglietto che Dylan si ritrova in tasca nell' ultima tavola).
Boselli, dopo un prologo in cui Dylan esce malconcio da una situazione più congeniale a Spider Man che all' indagatore dell' incubo, spedisce l' old boy a riposo in un noiosissimo hotel che sembra più una casa di riposo.
Gli ospiti dell' albergo rappresentano una perfetta e classica galleria di comprimari: vedova, colonnello, cameriere, portiere, gemelli siamesi e gli altri sono tutte figure inquietanti e le truculente sequenze di cui sono protagonisti sono tutte riuscite.
Che fossero tutti morti si capiva a pagina 13 e che il personaggio di The Shadow tornasse in gioco era scontato, ma non mi aspettavo una soluzione come quella adottata, che mette tutti i pezzi al suo posto spiegando perchè Dylan e Sally fossero le uniche persone normali nell' hotel ed entrambi fossero vittime delle allucinazioni.
Rossi mi è piaciuto moltissimo, specie per le espressioni facciali, e il suo Dylan è ottimo: lo voglio a pianta stabile nello staff!

La tomba di ghiaccio
Soggetto e sceneggiatura senza infamia nè lode.
Viene riproposto il personaggio del Custode del Limbo del numero 66 (strizzatina d' occhio da parte degli autori esordienti ai lettori di DD), ma il modo e la facilità con cui viene fatto fuori sono risibili.
Fra gli altri punti deboli, Dylan mi è sembrato troppo apatico: mai una reazione, sta sempre lì, composto e sornione, anche quando vede un cadavere congelato in pieno agosto.
A contribuire alla poca anima di Dylan è anche Freghieri, che non va oltre l' ordinaria amministrazione e che risulta svogliato nelle scene ambientate fra i ghiacci, in cui ci si aspettava qualcosa di più suggestivo, specie su un Color Fest.
Mi è piaciuto invece il piccolo epilogo: Dylan capisce che Fay è stata ibernata da qualche mad doctor in un laboratorio segreto irrintracciabile ("scacco matto" dice Dylan, strizzando ancora l' occhio a "Partita con la morte") e oltre 500 anni dopo la ragazza si risveglia in una Londra ormai caduta in rovina.

Il bottone di madreperla
Questa storia mi è piaciuta per la poesia dell' atmosfera (complice il suggestivo tema di fondo "dei bottoni") e per la delicatezza del personaggio di Rosemary.
Non sfociare per nulla nello stucchevole era impossibile, ma l' autrice è riuscita a tenere la situazione sotto controllo.
Ad esempio, lì per lì ho trovato un' esagerazione che Dylan passasse l' intera giornata a lavorare al negozio (va bene l' altruismo, però...), ma col senno di poi è probabile che la sua volontà di stare vicino a Rosemary fosse accresciuta dall' intervento di Amos.
Ignorantemente non conoscevo Barbara Baraldi. Dato che era presentata come "la Regina del gotico" mi aspettavo qualcosa senz' altro di sentimentale ma anche di più tetro, sebbene la scena del sogno (che è l' unica scena horror della storia) sia molto bella.
In ogni caso è una storia che non passa inosservata.
Anche Paolo Mottura mi ha pienamente soddisfatto.

Anime senza pace
E' quella che mi è piaciuta di meno.
L' idea dei fantasmi alieni è buona, ma lo sviluppo è poco incalzante e poco convincente.
Perchè gli alieni hanno aspettato settant' anni per iniziare a dare luogo alle manifestazioni soprannaturali? Perchè, se i loro propositi non erano bellicosi, tali manifestazioni avevano spesso una connotazione di minaccia (libri scagliati contro, macchie di sangue sul muro,...)? Perchè hanno addirittura cercato di uccidere Dylan Dog facendolo annegare? Perchè vengono presentati come creature avanzatissime e poi si comportano in modo così imbecille facendosi accoppare come fessi?
Oltre a ciò ci ho anche trovato una certa dose di retorica mal riuscita (la battuta di Dylan sul telegiornale, gli alieni così buoni e zuccherosi da sembrare deficienti), per non parlare della comicità involontaria nella scena dell' alieno che fa il saluto nazista e viene abbattuto.
I disegni sono buoni, ma ho preferito nettamente Rossi e Mottura.

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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