Ovviamente, SPOILER.
Partiamo dall'inizio. E dai titoli di testa. Che riassumono in maniera creativa e riuscita il distopico elseworld di Watchmen. La colonna sonora che sottolinea le immagini è splendida, e, più in generale, le musiche scelte sono sempre azzeccate.
Come detto da Imp vengono ripresi fedelmente dialoghi e, addirittura, inquadrature dal fumetto.
Ho trovato molte interpretazioni non riuscite, ad eccezione, sorprendentemente, di quella di Doc Manhattan. O forse era un problema di doppiaggio. Lo guarderò in originale prima di esprimermi definitivamente.
Molte cose che funzionavano perfettamente nel fumetto, ad esempio la voce fuori campo di Rorschach, diventano pesanti, talvolta persino ridicole, sul grande schermo.
Troppo abusato il rallenty, che alla fine svaluta se stesso. Ed enfatizza, talvolta, il nulla.
C'è molto compiacimento nell'indugiare sull'amplesso tra Daniel e Laurie. A mio parere fuori luogo. Anche perché si è perso nella facile ironia lo splendido parallelismo tra l'impotenza sessuale di Dreiberg e l'impotenza verso il degrado sociale cui il Keene Act lo aveva costretto.
La grande assente nel film è la voce della gente. Il fumetto la raccontava splendidamente nel dialoghi/monologo dell'edicolante. Qui restano quasi sullo sfondo le angosce e la rabbia del popolo di fronte all' imminente olocausto.
Il finale.
Tutto sommato funziona. Sono d'accordo.
Ma lo trovo incoerente con il personaggio di Doc Manhattan. Nonostante qualche correzione sui dialoghi, rispetto all'originale, proprio per smussarne l'altrimenti evidente paradosso.
Direi che alla fine sì: nonostante tutto (e per tutto si intende l'originale di Moore) un buon lavoro.
A.
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