Vero, di per sè la storia dice poco, ma ad avercene oggi di sceneggiature con questi dialoghi, con questa brillantezza dei personaggi e con queste atmosfere veramente horror.
Non che siccome l' attuale situazione lasci a desiderare si debbano sopravvalutare a priori gli episodi vecchi, ma per me, nonostante la banalità del soggetto (un miscuglio di elementi più che triti) e la prevedibilità dello sviluppo, questa storia diverte comunque, e ditemi se non è una giusta ragione per dargli un "buono".
La prima cosa, al di là di ogni giudizio analitico, è considerare se c' è stato piacere nella lettura; e secondo me questa storia è risultata piacevole anche per chi la reputa pessima, perchè è proprio così che è stata concepita: una lettura disimpegnata, volutamente sgangherata (non nel senso echiano del termine
), con l' unico scopo di divertire.
Poi è ovvio che chi ogni volta fa un raffronto con la profondità della poetica sclaviana avrà da storcere il naso davanti a albi di questo tipo, ma l' horror è anche questo. E' "Zombi" di Romero (su cui potremmo scrivere dei trattati sociologici o sull' innovazione che ha portato nel genere), ma è anche "La bambola assassina" (un film famosissimo di cui sfido a trovare un' altra qualità oltre a quella che è divertente).