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#Color Fest N°35 - Nuove visioni
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Mediocre (5) 18%  18%  [ 4 ]
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Buono (7-8) 27%  27%  [ 6 ]
Ottimo (9-10) 18%  18%  [ 4 ]
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 9:50 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
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wolkoff ha scritto:
la rivincita tarantiniana delle afro-sadomaso-squillo in formato squadra d'assalto (p.27).


credo che l'omaggio più che a Tarantino fosse rivolto alla Sin City di Miller


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 11:50 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Ci può stare... ma a me sono venute prima in mente le "armate" di Dal Tramonto all'Alba (e un po' meno di Kill Bill), entrambi usciti prima di Sin City, e poi non ho parlato di omaggi, essendo la cosa una mia associazione.

L'omaggio/citazione è sicuramente nei cognomi della terza storia, ma così a memoria non saprei nulla...

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 1:35 pm 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
Messaggi: 536
Località: Raven Town
Allora, facendo una ricerca a casaccio:
- è esistita una Maude Smith, arredatrice e stilista inglese che guarda caso usa molto le combinazioni di colori;
- esiste un Mark Mennin, scultore di alcune opere che ricordano dei materassi, cuscini ecc.. dal quale potrebbe venire anche la battuta sul cuscino per la cervicale;
- Tipota (Town nella storia) è una parola greca che ha tra gli altri significati, "niente", "nulla".

Ma anche no.


V

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-Capo, stai uscendo?
-No, sto entrando all'indietro camminando a ritroso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 2:04 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Beh, considerando quanto i colori e l'arredamento, specialmente nella seconda parte
Spoiler!
v. cuscino che diventa rosso, come l'asciugamano, a p.93
siano molti influenti per questa storia... direi che la pista è quella giusta :wink: .

E anche Tipota tra uno sloggio da niente e l'altro...

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 2:31 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: gio nov 12, 2020 7:03 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
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Devo ancora prenderlo!! :cry:
in questi giorni la didattica a distanza mi ha fatto impazzire.
...lo prenderò domani...

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: dom nov 15, 2020 12:24 am 
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Iscritto il: lun giu 08, 2020 1:06 am
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Località: Genova
Mah... Sinceramente non mi è piaciuta nemmeno una storia. Ho decisamente preferito l'ultimo Oldboy

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: dom nov 15, 2020 4:54 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 2903
Località: WENETO
Premettendo che non ho letto l'albo, volevo sottoporvi questo confronto:

Immagine
Immagine

A malapena è il caso di dire che certamente non ci si aspettava che Tanzillo disegnasse questa location a memoria. L'uso della reference è scontato e necessario. Il problema è, ora e sempre, come venga usata la foto di riferimento. Da vari elementi (uno su tutti, la ragazza seduta sui gradini sullo sfondo) mi pare di capire che la foto (ab)usata sia proprio questa.
Non avendo letto la storia, posso solo immaginare che lo sfondo dei palazzi sia completamente diverso da com'è in realtà per motivi narrativi, quindi su questo non ci sono assolutamente problemi.

I problemi arrivano quando si va a guardare materialmente il ponte: guardate come diventa incerto (per non dire sgummato) il parapetto in prossimità di (mi pare di capire si chiami) Wendy. Questo succede perché in originale in quella foto in quel punto ci sono due persone che "interrompono" le linee del ponte, che quindi Tanzillo ha dovuto ricreare a "mano libera". Stessa cosa più avanti nel ponte, dove Tanzillo ha dovuto a occhio recuperare (a mio avviso malamente) la parte di ponte coperto da quell'assembramento di persone. Si vede perfettamente il punto in cui finisce la linea del computer e inizia la parte ricreata da Tanzillo!

Tutta la parte a sinistra del ponte, poi, quel coacervo di linee buttate a caso, fa vedere come ci si è preoccupati soltanto di riempire quello spazio senza capire davvero che cosa quelle linee rappresentassero. Prova assoluta ne è quell'oggetto nero non identificato all'estrema sinistra (sopra il ponte e sotto l'albero, per capirci) che nel fumetto diventa misteriosamente un'ombra (?).

Il tutto condito con questo spapocchiamento finto acquerellato, vero digitalizzato (guardare i mattoni per credere). Su come sono stati resi gli alberi, poi, con quella sorta di nebbiolina verde, meglio stendere il sipario della carità.

Insomma, stringendo all'osso: io tecnicamente lo saprei fare? Certo che no. Questa è arte? Nemmeno lontanamente. SEMBRA artistico, per via dello spapocchiamento di cui sopra, ma è solo il velo di Maya. Ma soprattutto sembra artistico perché ci DICONO che lo è! Ci vendono 'sta roba come storie sperimentali, e poi quello che fanno è il compitino per casa ammantato di un'aura autoriale che basta osservare bene per smontare.

Tutta la storia è così? Non saprei dirlo, immagino di no.
Mi sta antipatico Tanzillo? Assolutamente no! Ma siccome sento (non qui) parlare di miracolo (!) e giù di lì, credo che sia il caso di rimanere un pochino con i piedi per terra.

Teniamoli un po' in tirella, questi autori, altrimenti, come si dice da queste parti, questi iniziano davvero a mangiarci sul chicchirillo!

P.S. Non so se nell'albo si vede anche lo sfondo reale (magari la vignetta in questione è una transizione dalla Londra reale a una più antica, non so) ma, per i londrofili, è questo:

Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: lun nov 16, 2020 3:01 pm 
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Iscritto il: dom mag 10, 2020 2:19 pm
Messaggi: 171
Nessuna delle tre mi ha fatto impazzire, ma nessuna che io possa definire "brutta".
Piaciuto nel complesso.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 18, 2020 10:29 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2489
Finalmente un ottimo Color Fest, almeno per i 2/3.
Tutte e tre le storie si sforzano di calare Dylan e la scrittura di Dylan nel presente.

La prima sceglie la via sbagliata.
Se a una storietta esile, superficiale e demenziale si aggiungono accenni didascalici a temi serii e attuali (tratta delle ragazzine, immigrazione, terrorismo), quella storietta non diventa seria e attuale, ma resta esile, superficiale e demenziale.

La seconda dimostra che la via del metafumetto, su Dylan, non è sempre e comunque sbagliata.
Sul rapporto/conflitto fra Dylan e i suoi lettori, Di Gregorio riesce in sole 32 pagine a dire, con eleganza, sentimento e chiarezza cristallina, quello che RRobe ha tentato di dire, in modo freddo e pasticciato, nell'arco di 7 anni e due cicli narrativi.
Un gioiello.

La terza sceglie la via giusta.
La scrittura è moderna e asciutta. Il citazionismo nerd e i riferimenti all'attualità sono utilizzati bene e in modo non invasivo. Lo sforzo di raccontare per immagini c'è, ma non si traduce in un risparmio sulle parole e non va a discapito della profondità e della carica emotiva.
Davvero, davvero bella.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: gio nov 19, 2020 9:45 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12534
Località: Verona
Mi avete convinto a comprarlo, ed è già molto.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: ven nov 20, 2020 10:57 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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la prima storia non mi è sembrata granchè, non è brutta sia chiaro, ma parte da un soggetto con originalità pari a zero. Questo non è sempre un male se poi la sceneggiatura presenti degli "scossoni", invece qui la trama scorre via senza particolari sussulti (a meno della squadra delle ragazze, che però non è che sia sto granchè di idea) e pure il finale è esattamente come chiunque si aspetterebbe che finisse una storia di questo tipo. I disegni mi sono piaciuti, adatti a questo tipo di storia.

ad ogni modo leggendo i commenti pare che le altre due siano decisamente migliori, quindi rimango fiducioso

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 24, 2020 4:41 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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letta anche la seconda storia, cito quanto già detto da V.M. visto che mi trova completamente d'accordo:
V.M. ha scritto:
La seconda dimostra che la via del metafumetto, su Dylan, non è sempre e comunque sbagliata.
Sul rapporto/conflitto fra Dylan e i suoi lettori, Di Gregorio riesce in sole 32 pagine a dire, con eleganza, sentimento e chiarezza cristallina, quello che RRobe ha tentato di dire, in modo freddo e pasticciato, nell'arco di 7 anni e due cicli narrativi.
Un gioiello.

a cui aggiungo dei disegni stupendi

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 25, 2020 10:40 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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letta anche la terza storia, molto molto bella. L'uso dei colori, come si poteva intuire dal titolo, è determinante nel comprendere la storia e la trovo una soluzione carina (anche se il daltonismo del protagonista mi ricorda Morgan Lost :) ) . Molto bella e gestita benissimo la parte dei vari complottismi. Ma soprattutto complimenti all'autore per quanto scorre via liscia la storia nonostante Dylan non parli mai per tutto l'albo.

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MessaggioInviato: mer nov 25, 2020 11:55 am 
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Iscritto il: mer gen 29, 2020 10:23 am
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Vado di fretta:
Copertina meh, fatta bene per carità, ma niente di indimenticabile. 6 di stima.
Prima storia, testi accettabili ma sembra tagliata nella parte centrale, Groucho divertente, argomento spinoso, finale frettoloso.Controfinale telefonato ma ci può stare. Disegni buoni, colorazione buona. 6,5
Seconda storia, bella l'idea, bella l'atmosfera, ma anche questa sembra tagliuzzata. Disegni e colorazione molto buoni. 7-
Terza storia, ci si butta completamente sul versante onirico? intimista? onirico-intimista? sia per testi sia per i disegni e la colorazione. In qualche maniera sembra una versione pacifica e sostenibile di una cosa alla Lynch. A me i disegni non piacciono nemmeno per sbaglio, ma sono giusti per il tipo di storia. 6+

Ora, detto (scritto) questo sembrerebbe un bel ColorFest, più che sufficiente, ma se devo (ed è ovvio che non devo) dirla tutta non mi ha soddisfatto, ritengo che il rapporto qualità prezzo sia veramente svantaggioso e credo che non andrò avanti ad acquistare CF multistorie (a meno che non mi straconsigliate l'acquisto), ma solo quelli a storia unica.


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