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#Color Fest N°35 - Nuove visioni
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Mediocre (5) 18%  18%  [ 4 ]
Accettabile (6) 14%  14%  [ 3 ]
Buono (7-8) 27%  27%  [ 6 ]
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 Oggetto del messaggio: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: dom ott 25, 2020 12:08 pm 
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Tre nuove, inquietanti visioni per Dylan Dog!

Immagine


Dylan Dog
Color Fest
N° : 35

Nuove visioni


Copertina: Prenzy

I figli del voodoo
Testi: Marco Rizzo
Disegni: Lelio Bonaccorso
Colori: Stefania Aquaro

L’Indagatore dell’Incubo è ingaggiato per aiutare alcune ragazze vittime di una tratta, forse sotto l’influsso di una strega…



Non c’era una volta un’isola
Testi: Giovanni Di Gregorio
Disegni e colori: Emiliano Tanzillo

Dylan Dog è fidanzato con Wendy, una donna perseguitata da misteriose visioni: nella mente della ragazza si affaccia l’universo di Peter Pan e dell’Isola che non c’è…




Rossoazzurro
Testi, disegni e colori: Stefano Simeone

Uno scrittore di fantascienza contatta l’inquilino di Craven Road: si è risvegliato ed è stato come se la compagna di una vita non fosse mai esistita…

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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: ven nov 06, 2020 11:41 am 
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Alcuni disegni già mi piacciono, vediamo come sono le storie :)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: ven nov 06, 2020 2:50 pm 
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Promosso.
Mi sono piaciute tutte e tre le storie.
Per una volta meglio le storie dei disegni.
Disegni meno riusciti quelli della seconda anche per una colorazione troppo digitale e non sempre riuscita.
L'ultima la migliore.
La copertina non mi è piaciuta.
Il prossimo sarà storia lunga di Riccione a copertina, disegni e colori, non vedo l'ora.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: ven nov 06, 2020 4:00 pm 
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Sotto il sole, sotto il sole...
Di Riccione, di Riccione
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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: ven nov 06, 2020 4:17 pm 
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Località: Eternia
Sono proprio rincone....dannato vocale

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioniv
MessaggioInviato: sab nov 07, 2020 10:34 pm 
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Ultima storia non l’ho ben capita, forse anche i disegni mi hanno confuso
Odio quando disegnano così.
Buone le prime due storie e i disegni molto più chiari e ricchi di particolari.
Un buon color fest , mi è piaciuta anche la copertina.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 10:47 am 
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Iscritto il: mar dic 04, 2018 10:03 am
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Un ottimo albo, e al contrario di skeletor trovo i disegni della seconda i migliori.
Nella prima Groucho è riuscitissimo, e c'è una vena comica in tutta la storia nonostante il tema trattato. Graficamente mi ha ricordato molto la serie Orfani o comunque quel tipo di grafica, e penso che su un altro tipo di carta o in digitale avrebbe reso ancora di più.
Come già detto, la seconda è quella che ho apprezzato di più, graficamente e "emotivamente":
Spoiler!
una Wendy al contrario che si rifugia in Dyd come fosse l'isola che non c'è (spero di averla interpretata bene).

Della terza non ho capito il finale.
Spoiler!
È ammattito anche Dylan? È stato drogato dalla pasticciera o dall'acqua? Ogni lettore può avere la propria interpretazione?
Voi cosa ne pensate?
Comunque la storia del protagonista è romantica e malinconica, e all'inizio mi ha ricordato la storia di un altro color in cui il protagonista era un vecchio professore malato di Alzheimer se non sbaglio.
Ci sono sicuramente dettagli o "indizi" sparsi nelle pagine precedenti, la rileggerò sicuramente, così come l'uso del rosso e dell'azzurro significheranno qualcosa in più del semplice
Spoiler!
daltonismo del protagonista
.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 1:52 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
hakuna ha scritto:
Comunque la storia del protagonista è romantica e malinconica, e all'inizio mi ha ricordato la storia di un altro color in cui il protagonista era un vecchio professore malato di Alzheimer se non sbaglio.


Descritta così, nessuno immaginerebbe mai che faceva parte del color fest "humor"!

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 2:25 pm 
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Località: Eternia
La seconda
Spoiler!
dylan è un fumetto,dove la ragzza si rifugia per scappare dalla realtà


La terza
Ha più chiavi di lettura
Spoiler!
Per una volta tutte le ipotesi fatte dalla gente sono vere, nell'ultima pagina ci sono un po' tutte le strampalate soluzioni.
Dylan prende il posto del cliente suo malgrado diventando vittima.
Significato dei colori.
Il colore rosso è uno dei colori che indossiamo meno e che vediamo meno negli oggetti più comuni a nostra disposizione quotidianamente. Pensiamo alle automobili, agli arredamenti di casa, all’oggettistica.
Il rosso, per la medicina indiana, rappresenta il primo chakra, simbolo di radicamento e di tutti gli aspetti più materiali della vita. Stimola l’energia mentale e fisica e diventa il colore ideale per chi ha bisogno di stimolo e movimento.
Il rosso stimola la creatività e l’autoproduzione.
Il rosso richiama attenzione, risveglia in maniera immediata i sensi, riporta la nostra mente al momento presente. È sinonimo di forte passionalità, di personalità importante e fiducia in se stessi. Il rosso stimola la creatività e l’autoproduzione.
Una parete rossa in casa mantiene vivi i sensi e attiva le energie. Scelto per il salotto, la cucina o all’interno di un ambiente dinamico e diurno dona grandi benefici. Da evitare invece in una sala relax o in camera da letto, dove servono colori più rassicuranti e soft, che portino la mente a rilassarsi e a ritrovare il centro.
Il rosso è il colore del cuore, dell’amore, dell’energia in continuo movimento. Un’energia legata ai bisogni materiali dell’uomo e alle sicurezze materiali come il posto in cui si vive, il lavoro, la sicurezza economica.
L'azzurro nell’espressione artistica e psichica trova la sua massima realizzazione: porta a vivere con maggiore intensità i sentimenti e le emozioni, a rimanere più nella dimensione psichica piuttosto che fisica.
Grazie alla sua innata creatività, sa di possedere il potere di far accadere le cose e sa che ogni reazione scelta è importante. E poi si affida, fiducioso che le esperienze che vive siano quelle giuste per la sua migliore espressione.
La storia quindi potrebbecsvolgersi nella mente dello scrittore

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Ultima modifica di skeletor il mer nov 11, 2020 12:09 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 3:57 pm 
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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 5:24 pm 
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Iscritto il: mar dic 04, 2018 10:03 am
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Keanu Coen ha scritto:
Descritta così, nessuno immaginerebbe mai che faceva parte del color fest "humor"!

ahahahaha in effetti! Però anche adesso non mi vengono altre parole per descriverla :|

Grazie per il chiarimento sulla terza skeletor :)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 6:19 pm 
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Località: Salerno
Mi chiedo perché il color fest debba per forza avere delle ministorie nell'albo, sarebbe bello invece, essendo non regolare, concentrarsi e creare una o max due storie più profonde ed importanti.
Talvolta mi sembrano storie forzate come l'ultima di questo color fest.
Boh.
Forse si confonderebbe con il maxi old boy?


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mar nov 10, 2020 6:32 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 2903
Località: WENETO
hakuna ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Descritta così, nessuno immaginerebbe mai che faceva parte del color fest "humor"!

ahahahaha in effetti! Però anche adesso non mi vengono altre parole per descriverla :|


Ma infatti tu l'hai descritta alla perfezione! Una storia non brutta, ma di sicuro deprimente, all'interno di un Color fest che sarebbe dovuto essere humoristico. Come nel caso del Groucho secondo, che avrebbe dovuto contenere "tre storie spassose", e invece c'era della malinconia diffusa a pioggia!

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 1:15 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6855
Località: Inverary 2.0
Finalmente delle storie brevi con qualcosa da dire ed imbastire. Niente incubi veri e propri, più excursus di ordinaria solitudine (la seconda e la terza) con giochi di prospettive cinesi, di scatola nella scatola, in penombra nella penombra, che si aprono a molteplici interpretazioni, tra l'uggioso e lo stralunato. La prima invece è banalotta assai e non regge il confronto con le successive, in nessun campo.

Disegni sopra la media, colorazione anche. La copertina a mento duro ci può anche stare.
Un "buono" complessivo come prodotto lo merita :wink: .

Qualche dettaglio sparso con relativi
S_P_O_I_L_E_R:


    I figli del vodoo

Testi 5 1/2 Disegni 6+

Hai solo 32 pagine e quasi la metà le sfrutti per introdurre il caso?! Caro Rizzo, fino a p. 16 se nella storia "breve" non combini nulla e l'unico spunto (seeeh...) deve essere un inseguimento con due gorilla butta-fuori/dentro di un bordello, capirai che la sceneggiatura non depone bene l'uovo, che si fa sodo quando è già marcito l'interesse... :roll:

Per il resto troppo retorica sulla questione ritrita dello schiavismo da export-fregna, Boko Haram, le giungle di Calais : quando Dylan si fa specchietto per l'attualità in modo spudorato diventa (per amor di correct) retorically political. Mancava solo Greta Thunberg su un barcone a Lampedusa, per intenderci. Male anche la zuffa finale, dove bastano mazzate e projettili random per risolvere il problema, come soffre di un sempliciottismo molto disneyano (v. tentacoli violacei della strega, e scagnozzi a rimorchio) il presunto rito senza capo né coda.

Salvo il controfinale non consolatorio, l'esotica Annie molto bella - a propò, perché è l'unica indiana tra le prostitute :?: - qualche ironia sull'antico mestiere di vita che Groucho avanza senza scadere nello scabroso, e la rivincita tarantiniana delle afro-sadomaso-squillo in formato squadra d'assalto (p.27).



    Non c'era una volta un'isola

Testi 7 1/5 Disegni 8

Di Gregorio, a differenza di Rizzo, è molto più rodato come scrittore PER Dylan e si vede, nonostante sia anche molto vituperato di solito. Invece qui sforna un apologo sentito e profondo, quasi "margheritesco", coadiuvato da dei disegni a tono. L'unico appunto sono gli agganci un po' troppo forzosi ai motivi dichiaratamente letterari che girano attorno alla storia, rischiando di farsi metafore meta-testuali un po' troppo flebili, con il coccodrillo, la sveglia, i pirati, le sirene, il Peter Dog Panico, che vanno tradotti nelle deformazioni allu(n)cinate che "Wendy" dà alla sua (mancata) storia... d'amore :oops: .

Non si tratta però della semplice mitomane seclusa che abbiamo visto nell'Old Boy di Secchi in Green World: è una donna realmente pesata, con tutti i suoi perché irrisolti e contorti, in cerca della "magia". Che può essere una breve fantasia d'evasione sentimentale projettata sull'isola di Albione, quando di fatto lei lavora su una grigia scrivania chissà dove, fuori dal fumetto, senza campanellini a trillare od urlare. E proprio in questa magica illusione non idealizzata, lei rimprovera di continuo il suo ganzo ideale (di/sulla carta) di non voler crescere e di rifugiarsi nel comodo trantran del mostro/dylangirl del mese, slittando con l'ironia sulle questioni concrete.

Molto bella l'espressività di "Wendy" grazie a Tanzillo, ajutata anche dai toni soffusi della vita di tutti i giorni che cerca di farsi trasognata, non solo quella di coppia. Per quanto si tratti di "fantasie" la crisi (e la reunion) di coppia è comunque ritratta in modo realistico; la pizza tutti i giorni pari invece non ci può stare in nessun regime alimentare di stò monno, manco sull'isola di capitan Forcella, guagliò :P .



    Rossoazzurro

Testi 7 + Disegni 7 1/5

Posto che Simeone non sia tifoso del Catania, la storia funziona in modo intrigante ma con leggerezza, passando dal meta-romanzesco dello scrittore svitato che si racconta, alle suggestioni Lynchiane del delirio multi-vocale che si prospetta nella babele finale, senza che Dylan spiccichi una parola 8-) .
Carina la love-story preconfezionata, i commenti autoironici mai banali, la fauna di stralunati in giro a piede a libero (poi tradotti nella clinica, di traverso), che man mano fanno perdere a Dylan la bussola sulla situazione, tra un gombloddo e l'altro (v. anche libri a p.93 ). Scommetto che dei cognomi strambi a para-storpiati come Imith e Minnem siano dei riferimenti a qualcosa, ma lascio voi indagare.

I disegni sono parecchio sperimentali, come è giusto che sia per questa testata, e mi sono piaciuti senza alcun dubbio: la personalità non manca. I colori sono una chiave simbolica dichiarata sin dal titolo, anche se non ho capito quanto sia voluta la locandina "azzurra" di pagina 71 che di fatto è rossa. Oltre al tavolino rosso, la casa di Mark si popola di rosseggiante svalvolamento proprio quando subentra Dylan con la sua famosa camicia (p.90), facendosi influenzare sempre più dai fantasmi dello scrittore, che finiranno per ribaltare il negativo della cromia.
E dire che Villa aveva ritratto Dylan con una camicia bianca su diverse copertine... un gombloddo dei daltonici anche quello? :o

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°35 - Nuove visioni
MessaggioInviato: mer nov 11, 2020 9:43 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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Furiadicheb ha scritto:
Mi chiedo perché il color fest debba per forza avere delle ministorie nell'albo, sarebbe bello invece, essendo non regolare, concentrarsi e creare una o max due storie più profonde ed importanti.
Talvolta mi sembrano storie forzate come l'ultima di questo color fest.
Boh.
Forse si confonderebbe con il maxi old boy?

in realtà il CF non ha struttura fissa, sono già usciti CF a storia unica, così a memoria uno della Barbato e uno di Ambrosini...

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