Valla ha scritto:
Ma ci hanno anche provato (pagina 7) a creare tale scenario e infatti pensavo ad uno svolgimento dove il buio diventa sempre di meno "fisico" e sempre più psicologico, ma si è preferito virare sulla filastrocca e ammazzamenti a nastro (quello dei tecnici è una perla dall'inizio alla fine: pag. 43 uno sembra Dylan; pagine successive, è risaputo che i tecnici portano il camice; pag. 48, cos'è?!? Come sono morti? Decapitati? Strangolati? Sgozzati? Fulminati? Annegamento indigestione o suicidio? Come direbbe Groucho!).
Capisco il compromesso (unico motivo che riesco a spiegarmi) ciò non toglie che si questo albo Chiaverotti ci ha messo la firma.
V
Esatto, Valla, nelle intenzioni c'è tutto, e si intuisce pure.
Le scene dinamiche di Dylan Dog sono il peggio che c'è, specie in alcuni disegnatori...
Swiiss, Thud, Tlam, Swiiiisssssstump...
Pagina 48 è la prova provata che le piccole cose sono indice di un problema più grande. Il disegno fa ribrezzo, e su questo sembra che concordiamo in molti. Ora, l'hanno capito tutti che le splash page sono la grande novità di Recchioni, sia nei suoi albi che negli albi scritti da altri, perché a quanto pare più ce ne sono, e più l'albo è WOW!, e perchè quando si fanno le recensioni fa figo dire "guardate che bella questa splash page". Peccato però che poi non sanno cosa farsene di queste splash page. Basti guardare anche l'altra, a pag. 40, quella col faccione bissato in copertina, già migliore, se non fosse rovinata da quella scrittaccia che rovina qualsiasi mood... Quando arriva l'ultima pagina, forse la tavola migliore dell'albo, il danno è già stato fatto.
D'altra parte, per uno come Recchioni che si proclama cultore del "come" e non del "cosa", ci si può aspettare solo tanta apparenza, e pochissima sostanza.