scrutando nell'abissoun timido ritorno alle atmosfere surreali di una volta, mi è piaciuta la parte finale, il modo in cui dylan arriva alla soluzione (soluzione?)
groucho che si assopisce, dylan che si incolla le palpebre, l'incubo nel cantiere, totò, il rapporto che si instaura tra dylan e il vecchietto
l'ingannevolezza della storia, come spiegato nell'horror club: sembra una squallida gangster story alla ruju, ma è qualcos'altro (cos'è? boh)
il livello è medio-basso, tra mediocre e accettabile, anche a causa di disegni per lo più brutti, un pò meglio nel suddetto finale...
comunque, assecondano simeoni nel suo classico modo di sceneggiare che prevede molte vignette mute e che apprezzo...
dylan non si fa la barba, spero solo perchè emotivamente coinvolto dalla storia... groucho scialbo, bloch pure, anzi peggio, irriconoscibile
simeoni affianca un altro personaggio a rania e carpenter, non bastavano loro due? delirante il metodo di indagine: retrodatare gli omicidi
dialoghi particolarmente sboccati: stronzate, va a puttane, figlio di puttana, stronzo... tecnologia ormai onnipresente, vivavoce, google
recchioni ha voluto portare definitivamente dylan dog ai giorni nostri, con la scusa del multiverso, era meglio rimanere negli anni ottanta...
totò era già apparso in "il buio", sarà un caso? e seppure indirettamente con la barzelletta di pasquale in "homo homini lupus"
anche la copertina non è eccezionale, però è simpatica
voto 5/6