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#OB2 - Cuore cattivo - Green World
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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 6:34 pm 
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Si, Alemans ha perfettamente ragione, gli utenti hanno una buona dose di colpa. Tuttavia, nel caso specifico, l'uso che viene fatto dei social network è quanto mai "inusuale" per un artista. Ciò che personalmente mi ha irritato di più della "primavera recchioniana" non è tanto il rinnovamento in sé e per sé, quanto i modi e le motivazioni ( del tutto personali ) con cui esso è stato portato avanti dal Recchioni. Se cerchi di politicizzare un fumetto horror, perché questa è la vera natura della supposta "rivoluzione", è inevitabile suscitare critiche pressoché unanimi. Verranno scontentati sia coloro che non condividono tali opinioni politiche ( ammesso che quelle di Recchioni siano opinioni politiche, il suo sembra il profilo FB di una teenager americana), sia coloro che pur condividendole, condannano la natura compromissioria dell'operazione e la mancanza di audacia nel rinnovare. Utilizzo quest'ultimo termine non a caso, dato che a voi tutti sarà senz'altro noto l'articolo del blog "Audaci", nel quale lo stesso Recchioni è accusato di non aver portato avanti la transizione in maniera risoluta e di aver accontentato noi "democristiani" ( secondo l'autore DYD sarebbe un fumetto "machista" e democristiano, ad uso e consumo di lettori democristiani ). Da ultimo, verranno delusi tutti coloro che leggevano il fumetto per rilassarsi e che di certo non hanno voglia di vedersi sbattute in faccia le stesse cose che si ritrovano H24 in tg, giornali et similia. Questo è ciò che avviene quando si vogliono forzare le cose, perché l'inserimento di personaggi insipienti come Rania e Carpenter è una forzatura, se non una violenza. Si percepisce la volontà di introdurli nell'opera solamente per ciò che rappresentano, per rendere il fumetto più "inclusivo" etc. Ovviamente, quando le cose vengono fatte a forza, vengono fatte male. Quindi ora ci ritroviamo con due personaggi del tutto avulsi dal contesto, privi di una loro personalità e che non hanno nulla da dire alla trama ( nonostante ci siano mille spunti per approfondirne la personalità etc. ). Sia chiaro, mi avrebbero irritato anche fossero stati due trumpiani dell'ultima ora, è proprio l'operazione ad essere sbagliata ed è sbagliato il modo in cui viene difesa nei social dal suo ideatore. Tornando all'Oldboy n.2, è piaciuto a tutti proprio perché è genuino, spontaneo e non ci sono forzature posticce! Tra l'altro Recchioni non mi dispiace come autore, ha fatto cose buone, ma data la posizione che ricopre non dovrebbe esposrsi in quel modo discutibile ( la ferocia nei confronti dei lettori, i post del tutto inutili su tematiche che nulla hanno a che vedere con il mondo del fumetto, dell'horror etc. Ditemi che bisogno c'è di questa roba qua? Ce lo vedete un Gallieno Ferri postare invettive contro i detrattori di Ellen Degeneres su facebook??? Per citare uno degli ultimi componimenti recchioniani ).


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 6:58 pm 
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non si sono divieti bonelli a scrivere su forum o altro ma consigli a non farlo. oni2 evidentemente ha una corsia preferenziale in questo. il curatore di nathan never per esempio scrive sul forum del personaggio ma lo fa nel tempo libero.

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 7:02 pm 
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Lost, il problema di Roberto Recchioni è che oltre a essere curatore di Dylan (e tuttologo nel tempo libero!), è anche autore di mille altre opere che praticamente con Dylan e la sua filosofia non hanno nulla a che vedere.
Lui stesso, per così dire, non ha nulla in comune con Dylan e con quello che Dylan rappresenta. Motivo per cui ci troviamo a leggere storie in cui Dylan è pappa e ciccia con Gnaghi, e poi vari post sui social in cui offende i disabili.
Per non parlare di un albo in cui c'è Rania che difende Gnaghi contro l'ottuso razzismo di Carpenter, e poi in un altro albo Rania stessa conia il verbo "gnagheggiare" nel senso di "blaterare senza senso".
In un albo c'è la difesa dei "diversi", e in un altro c'è Dylan che dice "Gnaghi, mi puoi TRADURRE quello che ha detto Lord Chester?".
Per me non sono le sue sparate ad essere deleterie di per sè, è invece l'assoluta discrepanza tra Autore e Personaggio che rende le sue uscite social (e non solo) ancora più deprecabili, e il suo fumetto poco credibile: Roberto Recchioni è il proverbio "predicare bene e razzolare male" fatto carne, cosa ben diversa dalla complessa contraddittorietà di Dylan.

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 7:30 pm 
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Lost:
Cita:
Ciò che personalmente mi ha irritato di più della "primavera recchioniana" non è tanto il rinnovamento in sé e per sé, quanto i modi e le motivazioni ( del tutto personali ) con cui esso è stato portato avanti dal Recchioni.


Ti dirò che invece è la cosa che avrebbe dovuto essere fatta prima. Io, personalmente, ne avevo le balle piene di autori che scimmiottavano Scalvi che scriveva Dylan. Dylan era un prodotto di Sclavi dove Sclavi ci ha messo tutta la sua poetica, la sua esperienza e le sue idee, politiche e non. A mio parere Dylan è SEMPRE stato un fumetto politico. Senza scomodare Doktor Terror, Il Marchio Rosso, etc etc Dylan ha sempre avuto una idea di, passatemi il termine, giustizialismo del diverso. Forse il Dylan degli anni 90 oggi verrebbe chiamato buonista. Io ci ho sempre visto nelle idee di Dylan un substrato sinistroide di difesa del diverso e di comprensione del cattivo. In Dylan poche volte c'è la punizione del cattivo ma c'è spesso un tentativo di capire cosa lo ha portato ad esser cattivo.

I personaggi di Rania e Carpenter in realtà dopo quasi 40 numeri sono stati tratteggiati e hanno un loro passato. C'è anche da capire che diventa complicato tratteggiare due personaggi, pretenderli complessi, e nel contempo scrivere una storia di Dylan Dog. Per intenderci, sono abbastanza certo che se RAnia e Carpenter fossero usciti negli anni 80 con il primo numero di Dylan e oggi volessimo sostituirli con Bloch ci darebbe fastidio comunque. Perchè in realtà ci infastidisce il nuovo. Inoltre sembra quasi sia un problema che siano neri o musulmani. Non si riesce a pensare che semplicemente sono così perchè anche nella società moderna possono esserci un poliziotto nero e un'agente donna?

Cita:
data la posizione che ricopre non dovrebbe esposrsi in quel modo discutibile ( la ferocia nei confronti dei lettori, i post del tutto inutili su tematiche che nulla hanno a che vedere con il mondo del fumetto, dell'horror etc. Ditemi che bisogno c'è di questa roba qua? Ce lo vedete un Gallieno Ferri postare invettive contro i detrattori di Ellen Degeneres su facebook??? Per citare uno degli ultimi componimenti recchioniani ).


Su questo sono in parte d'accordo. Forse ho capito male il senso ma secondo me lui può scrivere ciò che vuole come tematiche ma concordo sul fatto che ci deve essere un maggior rispetto verso i lettori. Però è anche vero che per quanti hater ha anche tanti follower che sicuramente lo acclamano. Probabilmente fosse meno presente su FB (tipo Bilotta ad esempio) venderebbe meno. Il maledetto problema della visibilità ai nostri tempi. Più ti distingui dalla massa più polarizzi e cristalizzi le posizioni. Che poi, in fin dei conti, è sempre stato fatto nella storia dei tempi con la narrazione del nemico. Solo che una volta lo si faceva per scatenare guerre, poi per vincere le elezioni ed oggi per vedenre qualche libro in più o per qualche pugno di like in più.

Caro Keanu, tieni conto però che negli esempi che tu citi non è Recchioni a parlare ma i personaggi. In fin dei conti non trovo che Dylan dicendo TRADURRE offendi la diversità di Gnaghi. Proprio perchè nel fumetto lo conosce bene può anche scherzarci sopra. Tipo io ho un'amica disabile e capita che la si prenda in giro con delle battute sulla sua disabilità. Lei lo fa per prima e non c'è cattiveria, solo un "sano" scherzarci sopra. Identico Gnagheggiare... a me sembra più un termine simpatico per "caratterizzare e prendere in giro" bonariamente Gnaghi. C'è differenza con dargli del Down (nonostante non abbia nulla del Down) e dire gnagheggiare. Poi ci sta che ad alcuni possa infastidire. Alla fine sono tematiche piuttosto personali.

P.S. Dite che forse è il caso di spostare questi post da qualche altra parte? Sono argomenti interessanti che forse meriterebbero una sessione a se stante e non dovrebbero ingolfare la discussione dell'albo del mese.

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 7:57 pm 
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C'è da dire una cosa: gli autori di fumetti sono GLI UNICI a non accettare critiche e rosicare a prescindere. I dischi, i film, i romanzi, vengono massacrati (anche ingiustamente) dalla mattina alla sera, da mestieranti del settore o pivelli di passaggio, eppure i loro autori non si ritengono intoccabili a prescindere e sopportano il peso dell'esposizione delle proprie opere.

Gli autori di fumetti invece sono degli eterni ipocriti ed immaturi, non aperti al confronto critico perché perpetuamente a galla nella loro bolla di sapone peter-panica, perché credono che ogni fruitore del loro operato SIA ESSENZIALMENTE UN FAN, che gli deve essere fedele e riconoscente, per quel fumetto che a convenienza ora spacciano per semplice intrattenimento superficiale (onde coprire le magagne) ora nobilissima arte da Guggenheim per gasarsi nelle retrospettive incensanti su Repubblica.
Insomma, per loro il consumatore deve essere un nerd fidelizzato da tenere a cuccia, tanto ci si vuole bene tra compari.

Non entro poi nel discorso sull'uso dei media, social, forum, blog, ed altre autoprojezioni di interrelazione farlocca di certi autori presi da smanie di onnicomprensivismo e multi-visibilità, perché siete già abbastanza OT per conto vostro e non si finirebbe più...

Però a riguardo di questo:

Lord Blendings ha scritto:
Una volta un professore di psicologia raccontava proprio questo: il mito dei perfetti Falcone e Borsellino, mai messi in discussione per le loro scelte professionali - che di fatto erano puri atti di eroismo - ma che anche loro avevano difetti e debolezze, quindi si sbaglia a traslare la medesima "perfezione" nel carattere di entrambi. Insomma, a Falcone poteva pure scappare un "vaffanculo" ingiusto a un povero ragazzo che aveva tardato 5 minuti a portare un caffè.


Questo è il tipico pericolo dell'idealizzare le proprie icone, senza poterle conoscere di persona (che non equivale alla ciarle su fb comunque). Basti vedere lo scandalo recente che ha riguardato Montanelli ed il suo approccio col gentil sesso in Abissinia.
Io penso sinceramente che si dovrebbe esser più asettici e distanti nel giudizio sentenzioso sulla "persona" in sé quando non è possibile entrare nelle pieghe del suo quotidiano agire e pensare.
Bisogna accontentarsi di apprezzare (o disprezzare) il loro operato, in quanto contributo (per il) pubblico, come artisti, giornalisti, attori, fumettisti, cantanti, ballerini, scrittori, etc. Le pieghe/piaghe della vita privata sono un territorio irto e fosco di contraddizioni che lascerei volentieri a parenti e congiunti di queste persone, con cui condividono pagine di vita vissuta, e non stampata o diffusa in rete, dove primeggia invece il teatrino di forma distante dai retroscena reali.

Io mi limito al prodotto in sé, anche se il suo autore ha commesso cose poco lodevoli nella realtà concreta o la pensa agli antipodi rispetto al mio punto di vista. Per questo se mi piace una storia di Recchioni non ho nessuna difficoltà a riconoscerlo, per quanto lui come persona(-ggio) non mi sia congeniale, in base alle esternazioni che dilapida in giro. Poi vallasapé... magari dopo una cena a Torino scopro che il Chiave mi è profondamente antipatico e fa una vita da ameba con pensieri da stronzone (e per giunta juventino :!: :? ), ma questo non mi toglierà mai la sicurezza di dire che Il Bosco degli Assassini andrebbe fatto leggere al catechismo... 8-) :tc: 8-)

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mar ago 18, 2020 11:05 pm 
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Continuando l'OT, penso che per Rania e Carpenter il problema principale non sia il colore della pelle (ricordo ancora Amber con affetto) né la religione (ma poi Rania è religiosa? Porta il velo ma lascia vedere i capelli, inoltre compie azioni che vanno contro ciò che il velo rappresenta, quindi non dovrebbe portarlo se per lei avesse un valore religioso).
Quello che infastidisce, almeno me, è che siano stati piazzati lì perché ci volevano un nero e una (forse) musulmana per rispetto delle quote di minoranza.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mer ago 19, 2020 2:27 am 
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Cita:
Forse il Dylan degli anni 90 oggi verrebbe chiamato buonista


Non lo so Alemans, non ricordo chi in questo forum una volta disse che il Dylan recchioniano è buonista, mentre quello tradizionale era semplicemente buono. Concordo sul fatto che DYD abbia sempre avuto una venatura politica di sinistra, ma non è quello che contesto. Per intenderci, non è la collocazione politica di Recchioni, di cui poco mi importa, quanto la forma con cui esprime certe idee (all'interno degli albi e pubblicamente ) e la gratuità di alcune "trovate". Un esempio banale: in Lassù qualcuno ci chiama di Sclavi vengono affrontate ( tra le righe ) tematiche che oggi verrebbero definite senza mezzi termini "mondialiste". Humbert Coe è l'Umberto Eco de "La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea", testo che riprende l'ipotesi monogenetica delle lingue e che auspica la creazione di una lingua comune europea. Al di là del differente spessore delle citazioni, immaginatevi come un Recchioni avrebbe inserito un tema del genere. Per farla breve, quello che volevo dire nel post precedente è esattamente ciò che ha detto Votarxy con maggiore chiarezza.
Concordo anche sul fatto che non se ne poteva più degli scimmiottamenti e delle storie piatte che ci hanno rifilato per diverso tempo. Difatti, non boccio in toto l'operato di Recchioni, le cui storie e quel senso di curiosità che suscitavano alcune innovazioni mi hanno spesso divertito, ma c'è anche da dire che questo Old Boy ha senz'altro messo in evidenza che si possono ancora pubblicare storie di qualità senza radicali stravolgimenti, a volte inutili.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mer ago 19, 2020 7:22 am 
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Ho dato uno sguardo ad alcune pagine dell'albo, e mi sono imbattuto nella (ri)riproposizione della cover dell'album "The Freewheelin' Bob Dylan". Da un lato mi piace molto (sicuramente più della versione di Roi) come l'ha interpretata Bacilieri, dall'altro mi chiedo se due volte in sei mesi non siano troppe...

Mi pare di ricordare tra l'altro un commento (di Dear Boy?) in cui si diceva che la stessa copertina era stata citata anche altre volte, ma io me le sono perse. Dove si trovano?

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mer ago 19, 2020 3:33 pm 
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alemans123 ha scritto:
Lost:
Cita:
Ciò che personalmente mi ha irritato di più della "primavera recchioniana" non è tanto il rinnovamento in sé e per sé, quanto i modi e le motivazioni ( del tutto personali ) con cui esso è stato portato avanti dal Recchioni.

Ti dirò che invece è la cosa che avrebbe dovuto essere fatta prima. Io, personalmente, ne avevo le balle piene di autori che scimmiottavano Scalvi che scriveva Dylan. Dylan era un prodotto di Sclavi dove Sclavi ci ha messo tutta la sua poetica, la sua esperienza e le sue idee, politiche e non. A mio parere Dylan è SEMPRE stato un fumetto politico. Senza scomodare Doktor Terror, Il Marchio Rosso, etc etc Dylan ha sempre avuto una idea di, passatemi il termine, giustizialismo del diverso. Forse il Dylan degli anni 90 oggi verrebbe chiamato buonista. Io ci ho sempre visto nelle idee di Dylan un substrato sinistroide di difesa del diverso e di comprensione del cattivo. In Dylan poche volte c'è la punizione del cattivo ma c'è spesso un tentativo di capire cosa lo ha portato ad esser cattivo.

I personaggi di Rania e Carpenter in realtà dopo quasi 40 numeri sono stati tratteggiati e hanno un loro passato. C'è anche da capire che diventa complicato tratteggiare due personaggi, pretenderli complessi, e nel contempo scrivere una storia di Dylan Dog. Per intenderci, sono abbastanza certo che se RAnia e Carpenter fossero usciti negli anni 80 con il primo numero di Dylan e oggi volessimo sostituirli con Bloch ci darebbe fastidio comunque. Perchè in realtà ci infastidisce il nuovo. Inoltre sembra quasi sia un problema che siano neri o musulmani. Non si riesce a pensare che semplicemente sono così perchè anche nella società moderna possono esserci un poliziotto nero e un'agente donna?



Finta primavera recchioniana: cambiare tutto per non cambiare nulla.
Stenderei un velo pietoso sulle motivazioni, che potrebbero essere del tutto autocelebrative, come accennato da Lost (cosa desunta in particolar modo dal ciclo 666), e "furbe", dato che c'era bisogno solo di creare hype (cambiamo certi comprimari, programmiamo una distruzione dell'universo dylaniato, sbandieriamo la faccenda del matrimonio e trasformiamo il matrimonio in un qualcosa di più "particolare" solo per far discutere, ripartiamo da capo in un nuovo universo, uccidiamo Wells, facciamo credere che Groucho sia un maniaco....... alla fine, se si va avanti solo a "trovate" e manca la volontà di strutturare storie considerabili avvincenti e ben scritte dai più, si finisce per esaurire le trovate o stancare i fruitori).
Su Rania e Carpenter: si, magari si è tentato di tratteggiarli. Ma per molti sono ancora due corpi estranei.
Fatti male, buttati in campo tanto per rivoluzionare il tessuto strutturale dell'universo dylaniato... in realtà abbiamo assistito a sforzi non gargantueschi per cercare di renderli tridimensionali (cosa pensano, cosa provano, quali sono le loro abitudini, cosa si nasconde dietro queste due macchiette... Chi è Carpenter fuori dal personaggio di "gorilla nella nebbia" (senza Dian Fossey); chi è Rania a parte la caricatura isterico/umorale che è stata presentata a più riprese... insomma, maggiore attenzione, più sforzi per farli uscire dal loro ruoli di attori intenti a recitare una parte (comunque ormai è tardi: saranno confinati sino alla loro dipartita a sagome cartonate).
Come è stato fatto con Bloch, più o meno: non un ispettore avvilito sempre intento a salvare il c#lo di Dylan, ma un personaggio dotato di sfumature "umane".

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
MessaggioInviato: mer ago 19, 2020 4:19 pm 
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Secondo me, caro Nima, c'è bisogno di tutto. Sfortunatamente con solo buone storie non fai vendite e ce lo insegna Bilotta con il suo Mercurio Loi. Solamente con l'Hype magari si fanno vendite iniziali alte ma poi se non c'è una qualità perlomeno sufficiente, non chissà quali capolavori, si vende solo nel breve periodo perchè poi a lungo andare stufa. Ci vuole Hype e buone storie. Hype per destare interesse e buone storie per mantenerlo.

Sulla qualità delle storie inoltre si possono spendere molte parole. Ad esempio, su FB tanti lodano la storia della Baraldi "l'entità". Qui direi che sono pochi coloro che la lodano, e più o meno un quarto l'hanno giudicata una buona storia, ma non certo un capolavoro. Significa che gli utenti di FB che incensano questa storia hanno una cultura fumettistica poco alta? Significa che chi ha disprezzato questa storia lo ha fatto anche per una antipatia verso questa gestione? Tutto ciò per dire che il concetto di buona storia non è un concetto banale.

Non è sempre stato così, sia chiaro. Appena nato Dylan ha potuto permettersi 15 anni a livelli di vendite eccezionali senza nessun Hype o niente di che. Ma quanto è stato merito di Sclavi, quanto del periodo d'oro dei fumetti? Semplicemente, indipendentemente dalla qualità, prima si vendeva di più oggi molto meno e quindi ci vuole un canale diverso per portare nuovi lettori ed ecco il ciclo della meteora, il ciclo 666 che GIUSTAMENTE cambiano tutto ma non cambiano niente perchè Dylan deve restare, Groucho deve restare e si parlava, si parla e si parlerà sempre di storie horror.

Su Carpenter e Rania è vero, si doveva fare qualcosa in più.

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB2 - Cuore cattivo - Green World
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Ma certo @alemans. Sicuramente le vendite del periodo d'oro erano dovute oltre che al "tocco" di Sclavi anche al momento storico (all'epoca la gente leggeva di più). Ed è ugualmente vero che il binomio "trovate+belle storie" dovrebbe essere più redditizio delle sole belle storie. Chiaramente, dato che abbiamo avuto un numero elevato di trovate (che penso di aver riassunto nel mio post precedente) sarebbe lecito pretendere anche storie che possano essere ricordate con estremo piacere. Storie di una certa caratura che possano elevare la qualità media della testata (senza voler fare torti a certi albi considerabili buoni [Dopo Un Lungo Silenzio, Profondo Nero e pochi altri], le ultime storie indimenticabili sulla regolare sono state tutte di Ambrosini. Due. E prima di queste c'è, credo, solo La Macchina Umana di Bilotta capace di elevarsi di diverse spanne sopra la media. E parliamo del 2016) e che sembrano latitare sempre più sulla testata. Dunque non storie "gradevoli", accettabili (o tutto sommato accettabili) come può essere stata la storia di questo mese, che tra l'altro non ho schifato, nonostante il voto non altissimo apposto; una storia che segna il ritorno a certi canoni più consoni al personaggio e alla testata.
Dunque è verissimo quanto dici: ci sono dure leggi di mercato, e per non affondare c'è chi ricorre a strategie "scaltre" (hype inflazionato come salvifica freccia nella proverbiale faretra; merchandising a go go; tentativi di pesca a strascico facendo networking tramite social etc.), ma se a queste ogni tanto vi fosse l'aggiunta di qualche storia scritta e giostrata in maniera magistrale molti di noi si lamenterebbero decisamente meno.
Scrivere ottime storie è ancora possibile, fantasia permettendo.

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il successo dei 90 di dylan dog non ha nulla a che fare con chi leggeva ne libri ne fumetti. era una moda e come tale andava in mano a chiunque molti dei quali non leggevano altro. dylan dog era in mano a chiunque. i famosi ah ma non sono disengati tutti da sclavi?.

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skeletor ha scritto:
il successo dei 90 di dylan dog non ha nulla a che fare con chi leggeva ne libri ne fumetti.


Certo che no, il successo di Dylan Dog è attribuibile al fascino del personaggio, la bellezza delle storie, la bravura di Sclavi…
Il fatto che la gente leggesse di più era solo una remora in meno: all'epoca per intrattenersi il giovane il bel fumettazzo se lo sparava volentieri. Oggi, senza voler essere retorico, magari preferisce perdere ore su internet.

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non è così. vendeva così tanto che più della metà che lo comprava non lo leggeva nemmeno. era uno status symbol da esibire per molti che appunto pensavano che tutti i numeri erano scritti e disegnati da sclavi.
certo, c'è l'altra faccia della medaglia, ha portato al fumetto non disney tantissime persone.

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skeletor ha scritto:
non è così. vendeva così tanto che più della metà che lo comprava non lo leggeva nemmeno. era uno status symbol da esibire per molti che appunto pensavano che tutti i numeri erano scritti e disegnati da sclavi.
certo, c'è l'altra faccia della medaglia, ha portato al fumetto tantissime persone.


Ah beh, può essere. Ricordo che agli inizi dei novanta io e vari (parecchi) amici compravamo DD per leggerlo e non per esibirlo. Magari parlando della scena x o della scena y. Di quanto erano cazzute certe cose, di quanto erano horror o splatter certi momenti. Era una passione vera, sostenuta da una lettura vorace.
Poi può essere che in altre realtà la gente comprava DD solo perché faceva tendenza...

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