Eccomi anche io stranamente abbastanza presto a recensire l'albo del mese. Lo faccio con la consapevolezza che in questo albo
Vedremo quindi se sarà valsa la pena tutto questo oppure no.
Cominciamo con la
COPERTINA: Noto che a molti di voi non è piacuta. Io invece la trovo molto bella. Inquietante al punto giusto. Groucho viene reso con una faccia da vero cattivo (forse con delle linee che ricordano fin troppo il Joker) e lo sfondo arancione rende bene la volontà di voler dare un'aria demoniaca a Groucho. Mi piace l'idea del Dylan specchiato nei suoi occhiali e con una faccia spaventata e intimorita.Un pò meno mi piace il fatto che sia in rilievo. L'impressione è quasi quella di un adesivo attaccato all'albo. L'effetto del logo in rilievo è carino ma ho 35 anni e non mi faccio colpire troppo da queste cose
Ed ora cominciamo con la lettura:
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Pag 5-9: Un buon inizio con una atmosfera spettrale. Ho apprezzato l'intro con la bambina anche se avrei fatto 6 vignette invece che solo 3 per pagina così da dilatare maggiormente il tempo della narrazione per essere poi totalmente dalla vignetta intera successiva. Mi piace la canzoncina cantata dalla bambina che stride con il clima tetro dell'ambientazione creando un bell'ossimoro. Mi sarebbe piaciuto che il buon Recchioni si sforzasse di creare una filastrocca ma forse in questo caso questa citazione ci sta in quanto dà un idea di malato all'intera casa e a chi vi sta intorno. Ho apprezzato inoltre anche un Dylan meno spavaldo e che anzi si mostra in tutta la sua debolezza dicendoci che sotto sotto ha una paura boia. Forse già fin da ora c'è un uso notevole di vignette a tutta pagina che, se da un lato sono un piacere per gli occhi, sono anche, come ben sapete dalle mie recenti recensioni, un modo di arrivare in fretta alle 94 pagine dell'albo.
Pag 10-11: Carina anche la battuta sugli oggetti immobili. In generale questo Dylan prima spaccone poi ironico non mi dispiace. Ecco questi sono secondo me dei buoni esempi di ironia recchioniana. Non tanto dettata dalle situazioni ma dalla battuta ad effetto.
Pag 12-16: L'inizio mi piace. Avrei solo forse esagerato ancora di più l'effetto comico del lancio del bastone di Dylan che non ha alcune effetto con due sguardi un pò inebettiti, uno di Dylan e uno del cane, però nel complesso ci sta anche costruita in questo modo. Ottimo l'intervento di Gnaghi che interviene a salvare il suo buon capo.
Pag 17-21: Qui riconosco in ordine Lord Chester, un tipo che ho già visto ma non ricordo il nome, Nonna mannaia, una tipa che non conosco, di nuovo Lord Chester, uno che non conosco ma che mi sembra Recchioni e credo Anna Never. Poi parte una citazione così inserita ad cazzum, ancora una volta di Shakespeare. Ecco questa citazione a differenza della prima mi fa innervosire. Perchè diamine? MA non noti che è infilata a forza? Ha un linguaggio totalmente aulico rispetto al modo in cui parla Groucho. Perchè far parlare i personaggi in questo modo forzato?? SArebbe come se io improvvisamente a tavola dissi alla mia ragazza:
Per favore, potresti passarmi il sale, e ricorda, che quando non sarai più parte di me ritaglierò del tuo ricordo tante piccole stelle. Allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte. Secondo voi con quale velocità la saliera arriverà dritta sulla mia fronte?
Bella invece la presentazione del Groucho pazzo con la battuta del soprascritto che farebbe rabbrividire anche un tricheco nel gelido mare artico ma che serve a caratterizzare il personaggio che abbiamo di fronte.
PAg 22-25: Siparietto con BLoch che sinceramente avrei evitato. Sono abbastanza certo che sia stato messo solo per prendere in giro il fatto che nei film horror i cellulari non prendono mai. REsta il fatto che avrei chiamato Bloch prima di entrare nel manicomio e non una volta dentro. Fuori puoi permetterti di distrarti ma una volta dentro in un luogo oscuro e ameno (o apiù) non è certamente consigliato.
Pag 26-29: Questo è un pezzo che non ho capito. Non ho mai letto Moby Dick (sì avete ragione devo recuperare) e quindi non mi esprimo. Anzi se qualcuno vuole spiegarmi il significato di questa scena gliene sarei grato. Spero non sia semplicemente che Dylan lo abbia convinto che lui sia Ismaele e che ci sia qualcosa di più profondo sotto. Comuqnue mi ero sbagliato. Non è Lord Chester
Pag 30-35: Anche qui non è che l'abbia ben capita... il personaggio che io pensavo esser Recchioni è solo uno che vuole inseguire Dylan presumo per ucciderlo e sceglie bene di lanciare dall'alto l'unica arma che ha e con il quale può farlo fuori. Una menzione però per la pagina 34 con la tensione crescente della motosega in caduta libera dall'alto.
Pag 36-43: Un altro incontro. Allora forse devo pensare che questi personaggi abbiano un significato per Dylan? Oppure no? Menzione d'onore per la pagina 39 molto horror e con particolari a mio parere meravigliosi.
Pag 44-48: Questo forse l'ho capito... è tipo Dylan Fly... in un altro universo forse non c'è Dylan Dog ma Dylan Fly o Dylan Mosquito. Scene però molto inquietanti e disturbanti soprattutto per merito di un Roi veramente sugli scudi.
Pag 49-58: LA frase di Dylan a pag 52 terza vignetta è imbarazzante... Questo momento mi ha veramente inquietato. Qui Roi si è superato veramente ricordandomi un pò anche UT. E' già la seconda volta che Gnaghi lo salva. Sempre nel medesimo modo, poi. Suvvia Rrobe un pò di fantasia in più.
Arrivato a questo punto mi rendo conto che ho detto molto poco ma anche perchè poco c'è da dire. C'è una serie di incontri da parte di Dylan, che non sono neanche delle prova come mi aspettavo ma una sorta di racconti di spaccati di vita di questi pazzoidi qui rinchiusi. Alcuni sono vittime, altri sono carnefici.
Pag 58-63: Ed eccola qui Mater Morbi... però Rrobe senti un povero lettore. Hai creato un bel personaggio, non continuare a usarlo. Poi in questo modo me lo fai sembrare una parodia di se stesso. Io come faccio a convincere Keanu che Mater Morbi è un buon personaggio e che c'è un motivo se l'hai disegnata così volgare e disinibita e sadomasa? Mi risulta difficile, percui la prossima volta che la usi, pensami, per favore. Al netto di ciò e parlando seriamente mi spiace che un personaggio così potente e con un suo significato anche profondo debba fare la sua comparsa solo per mostrare un Groucho che è totalmente pieno della sua malattia, della sua follia da essere sempre con lei. Ma in MAter Morbi non c'era nessuna sottomissione a lei, anzi era quasi un amore romantico. Qui c'è solo volgarità nella sua figura e nella figura di Groucho che cos' facendo non l'ha accettata come un amante ma si è reso schiavo di lei.
PAg 64-69: Questa scena mi è piaciuta un sacco. Quando ho visto Gnaghi riconoscere Lord Chester mi sono messo a ridere a crepapelle. In realtà il suo ruolo è quello di aiutante del protagonista e ha il compito di portarlo direttamente dal cattivo. Ed ora ci aspetta il confronto finale. Da qui si decide se questo albo sarà un capolavoro o una cagata pazzesca.
PAg 70-98: Alla fine direi che si va più verso la cagata pazzesca. Allora si lascia leggere per carità niente da dire. Ho avuto un tonfo al cuore quando c'è stata la vignetta con i mille Groucho. Però sono poco convinto dal DEUS EX MACHINA del terzo Groucho che irrompe perchè ha letto le ultime pagine della storia.... ok... volevi mettere a posto Dylan perchè il personaggio dei primi numeri aveva un pò di crepe e lo metti a posto con Dylan che viene salvato da un personaggio che si trova lì perchè ha letto la storia??? E poi ti lamenti della bomba nella custodia del clarinetto.
Mi è piaciuta la morte di Gnaghi, cioè non la morte in sè ma il modo in cui è morto. Credo che ci sia anche un rimando alla saga della meteora con un finale alternativo. Nella saga della meteora Dylan uccide per vendetta il cattivo e questo genera la distruzione del suo mondo. Qui invece non uccide ma si limita a picchiarlo e questo crea per Dylan un nuovo inizio.
C'è ancora la questione dei multiversi che a mio parere non erano necessari per spiegare i diversi Dylan. A mio parere i diversi Dylan sono spiegabili dal fatto che Dylan è un personaggio di fantasia e una volta che si definiscono le caratteristiche di un personaggio o di un luogo o di una serie di situazioni io sono contento così. Per intenderci non ho bisogno di un multiverso per apprezzare la saga del pianeta dei morti.
Nel complesso l'ho trovato un numero fiacco con molti inserimenti forzati di cui non ho capito le reali motivazioni. Per questo motivo questo albo si becca un sonoro 5.