Mi sono ripromesso di leggere una storia al mese, come alternativa all'inedito vista la cadenza... e infatti ho concluso con la Baraldi soltanto adesso, nonostante l'albo sia uscito a Giugno. In parte avete detto già tutto voi su
La Solitudine del Serpente
... per cui mi accodo, senza mordermi la coda tipo Uroboro, a quanto da altri evidenziato: un grosso pasticcio, abbastanza puerile a livello d'indagini e comicità. Qualche buona scena splatter (v. barista e portinaja) e la stuzzicante idea della muta epidermica spersonalizzante non salvano il resto... ovvero un guazzabuglio di citazioni da Pirandello a S.King, passando per Jannacci... con uno spiegone tanto contorto quanto patetico (v. padellata), piazzato tra capo e coda di una sceneggiatura stile borsetta di pitone in plexiglas.
Scadente il personaggio (pure lei con due identità?) di Martha, ma ancora peggio si fa con l'intuizione di Bloch che collega di punto in bianco l'assassino senza volto all'erpetologo, e quella di Dylan, che dalla scheda audio ricollega il semplice nome di una "Martha" qualsiasi a quello della giornalista.
Se questi sono gli autori che R.R. rifila al povero Busatta sull'OB, mi sembra quasi un sabotaggio affossante interno per dimostrare che la " vera vitalità" scorre sull'inedito, mentre qui si devono consolare i non-morti vecchiardi con storielle di terza fascia per buona pace dell'ospizio. Spero ad Agosto di ricredermi con Bacilieri & co...
Voto 5, sapendo che il mese prossimo doppia razione di Baraldi...