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#Color Fest N°33 - Delitti e castighi
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Autore:  Goblin [ gio mag 14, 2020 10:27 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

se fosse post 666 bastava mettere prima grouchomicon cioè il prossimo che era già pronto e posticipare questo, non ci voleva molto.

Autore:  Oasis84 [ gio mag 14, 2020 10:35 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Sono d'accordo con wolkoff, o ti discosti completamente da quella che è la continuity sulla serie regolare o ti ci inserisci completamente. Un ibrido come quello di questa storia confonde e basta.
Poi oh, io sono a favore degli universi separati, anzi mi piacciono proprio, però se decidi di seguire una certa linea editoriale devi essere ben preciso in quello che fai.

Autore:  Keanu Coen [ gio mag 14, 2020 11:02 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Ma scusate, mi ricordo male io o il #400 uscì a Lucca un mese prima del 399? È saltato tutto, qui

Autore:  Oasis84 [ gio mag 14, 2020 11:52 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Keanu Coen ha scritto:
Ma scusate, mi ricordo male io o il #400 uscì a Lucca un mese prima del 399? È saltato tutto, qui


Ti ricordi male. Uscì il 399 in versione variant all’interno del box contenente anche finché morti non vi separi e uscì anche il 400 in versione cartonata.

Autore:  wolkoff [ gio mag 14, 2020 11:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

A parte il cofanetto, il#400 circolava sfuso ben prima a Lucca e dintorni del #399.

Oasis84 ha scritto:
Sono d'accordo con wolkoff, o ti discosti completamente da quella che è la continuity sulla serie regolare o ti ci inserisci completamente. Un ibrido come quello di questa storia confonde e basta.


... e tieni conto che avrebbero avuto anche una terza carta da giocarsi, l'Old Boy dove Bloch è ancora ispettore, Groucho ancora intento al tè, Carpenter ancora appeso a qualche liana, etc. Invece hanno fatto un minestronzo scaduto in partenza e scongelato da un frigo in avaria.
Senza collocazione in alcun contesto, fallato e zoppo per principio :roll: .

Non ci metto la mano sul fuoco, ma chissà da quanto tempo bolliva nel pentolone del Sime-pensiero questa sceneggiatura - ben prima che l'assegnassero a Furnò per il CF - senza che lui sapesse le sorti (future) dell'inedito, e poi hanno pensato comunque di ficcarcela qua, in barba a quello che succede sulle altre testate, senza voler rinunciare (in riscrittura) ai teatrini con Rania e Carpy (fondamentalerrimi, eh, non ci dormivamo la notte senza) né ai drammoni retorici di Groucho e Bloch davanti alle foto. Con la chicca di rattopparci pure un indispensabilissimo aneddoto (tarocco?) del "nuovo" passato del baffone, per fare altro clamore posticcio.

Chi troppo vuole, nulla stringe... a parte una pugnetta... di mosche :dito:

ALOHA MOSCA (RENDE) CIECA

Autore:  Keanu Coen [ ven mag 15, 2020 5:45 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Oasis84 ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Ma scusate, mi ricordo male io o il #400 uscì a Lucca un mese prima del 399? È saltato tutto, qui


Ti ricordi male. Uscì il 399 in versione variant all’interno del box contenente anche finché morti non vi separi e uscì anche il 400 in versione cartonata.


Non so come, ma avevo completamente dimenticato l'esistenza del box. Il problema però rimane: il ciclo della meteora per chi è andato a Lucca è finito due mesi prima rispetto a chi a Lucca non è andato. All'uscita in edicola del 398, giravano già video recensioni dei successivi due numeri.

Autore:  Block -a dieta dal 56- [ ven mag 15, 2020 2:06 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Bruttarello, niente da fare. Il contesto confuso (pre? Post? Durante?), lo svolgimento che ad un certo punto va in vacca, brutte cadute di stile (esempio, il flashback di Groucho, di una banalità disarmante) affossano una storia che dalle prime tavole sembrava interessante. Peccato. Furnò è una gioia per gli occhi ma sono d'accordo con VM, è più una serie di illustrazioni.

Ripeto, peccato.

Autore:  Stavros [ sab mag 16, 2020 1:04 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Concordo con le impressioni generali: un buon inizio, quasi old (boy?) style, con un buon ritmo (quattro morti prima di pagina 30), ma poi perde inesorabilmente spinta, con personaggi buttati lì tanto per e liquidati nel giro di due pagine (Janish, o Paul, che addirittura non viene degnato neppure di un cognome), sviluppi improbabili
Spoiler!
(cioè: io ho preso pochissime volte l'aereo, ma ero così ossessionato dall'idea di arrivare in ritardo o di non poter salire a bordo che non ci dormivo la notte, a momenti -e non stavo cercando di fuggire dall'Italia-, figuriamoci se avrei perso tempo in bagno -che poi: l'imbarco in genere precede di un bel po' la partenza... quanto tempo ci è rimasto, nella toilette?),
banalità narrative
Spoiler!
(c'è un uomo di chiesa? Naturale che sia un pedofilo -peraltro, il Dylan che si compiace del suo suicidio è una delle cose più lontane dal personaggio che mi vengano in mente),
ed errori di raccordo assortiti
Spoiler!
(Bloch dice che i due hackerini sono stati beccati due anni prima, quando "erano ancora minorenni", il che dovrebbe significare che adesso non lo sono più... ma sono disegnati come se avessero dodici/tredici anni; Groucho che si lamenta con Dylan perché lo ha lasciato da solo alla mostra -ma in quel locale non mi sembrava ci fossero andati per una mostra, e in ogni caso l'età media delle clienti/camierere che attirano l'attenzione del baffone non sembra giustificare il suo parlare di "tre critiche in eta critica").

La parte visiva è di gran lunga più interessante... come mi pare accada spesso, ultimamente.
Personalmente, che non si capisca in quale spaziotempo dylaniano ci troviamo non è un grosso problema, ma forse è questo stesso mio disinteresse a essere un problema -il mio imbarazzo, o la mia resa, di fronte al moltiplicarsi esponenziale di Dylan più o meno barbamuniti, Grouchomuniti, ironiamuniti.

Aggiungo un paio di considerazioni:

- Temevo che "Johnatan" fosse un refuso, ma poi ho visto che è scritto sempre nello stesso modo -resta una forma piuttosto insolita, per un inglese (a giudicare da Wikipedia, sembra più diffuso altrove), ma transeat;
- l'inglese (nel senso della lingua) è sempre stato fonte di qualche imbarazzo, tra scrittori e disegnatori di DD, ma sarei comunque curioso di sapere quante letture abbiano ricevuto la sceneggiatura e poi l'albo ultimato, e come sia stato possibile che nessuno si sia accorto di quel LOUGH a pagina 58 (reiterato a pagina 60: LOUGHMAKERS), che dovrebbe essere "laugh".

Autore:  Uomo in Bombetta [ sab mag 16, 2020 6:17 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Il "miscuglio" di novità e tradizione ci può stare essendo una collana che sperimenta e non legata a nessuna linea. Ciò che non mi ha convinto è la parte finale (quella degli hacker e della fabbrica per capirci) che sembra completamente scollegata dal resto della storia, la quale ho trovato godibile anche se non indispensabile. Da lodare sono sicuramente i disegni e soprattutto i colori di Furnò (e anche la gestione delle scene e i riquadri).

Autore:  skeletor [ sab mag 16, 2020 6:26 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Goblin ha scritto:
se fosse post 666 bastava mettere prima grouchomicon cioè il prossimo che era già pronto e posticipare questo, non ci voleva molto.

la fai troppo semplice pacciugONI ha le sue certezze e non le cambia.

Autore:  wolkoff [ sab mag 16, 2020 7:37 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

@Stavros
Benvenuto in questa riserva protetta per matusa in via di distinzione (dai fan del caporionerd Mr Mumps)

Come comitato di accoglienza ti riservo due note in risposta :wink: :
Quel problema della "mostra" per me è abbastanza relativo. Probabile che Furnò non abbia capito molto il setting immaginato da Simeoni, ma alla fine il confine è labile (ormai) nei presunti artistoidi quando organizzano happening con performance (v. Janish), installazioni, happy hour, esibizioni (di tette), esposizioni, etc. E sull'età critica per le donne, vale qualsiasi cifra dopo i 12 anni...
Spoiler!
una certa Paola ne sa qualcosa... :mrgreen:



Stavros ha scritto:
ma sarei comunque curioso di sapere quante letture abbiano ricevuto la sceneggiatura e poi l'albo ultimato, e come sia stato possibile che nessuno si sia accorto di quel LOUGH a pagina 58 (reiterato a pagina 60: LOUGHMAKERS), che dovrebbe essere "laugh".


Non ci avevo fatto caso a questo strafalcione. Ma forse si tratta di comici che scavano risate nell'acqua, fino a creare laghi... in Irlanda :g:

ALOUGHA

Immagine

Autore:  Stavros [ dom mag 17, 2020 10:40 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

wolkoff ha scritto:
@Stavros
Benvenuto in questa riserva protetta per matusa in via di distinzione (dai fan del caporionerd Mr Mumps)

Come comitato di accoglienza ti riservo due note in risposta :wink: :
Quel problema della "mostra" per me è abbastanza relativo. Probabile che Furnò non abbia capito molto il setting immaginato da Simeoni, ma alla fine il confine è labile (ormai) nei presunti artistoidi quando organizzano happening con performance (v. Janish), installazioni, happy hour, esibizioni (di tette), esposizioni, etc. E sull'età critica per le donne, vale qualsiasi cifra dopo i 12 anni...


Grazie per l'accoglienza, wolkoff. :)

No, in realtà non è un problema neanche per me, e la tua spiegazione (imperfetto allineamento tra le intenzioni dello sceneggiatore e l'opera del disegnatore) è del tutto plausibile e soddisfacente... anche se, come nella questione dei refusi/strafalcioni linguistici, non posso fare a meno di chiedermi quanto tempo e quante attenzioni vengano dedicate all'opera in fase di redazione/revisione -e di rispondermi: non abbastanza, evidentemente. :roll:

Un aspetto che è emerso da questa discussione, e al quale mi sono accorto di essere molto interessato, è l'insondabilità dei criteri per cui una storia viene destinata all'una o all'altra collana. (La mia nuova teoria del giorno è che uno dei primi segnali del declino della testata fu la creazione del Maxi Dylan Dog, che con tutta la buona volontà mi è sempre stato impossibile vedere come qualcos'altro che un raccoglitore di storie considerate non abbastanza valide per la serie regolare, e una RSA dove levarsi dai p... ehm, collocare amorosamente i gloriosi Montanari & Grassani. La sua riconversione a sede di un universo "alternativo" mi pare una delle mosse più sensate degli ultimi anni.)

Nelle pagine precedenti qualcuno -non ricordo più chi, scusate- ha scritto che le storie "lunghe" che appaiono sul CF erano originariamente pensate per la serie regolare. Ci sono delle fonti, per questo? Nel caso specifico, la cosa mi lascia perplesso: perché da una parte non credo che sulla serie regolare avrebbero inserito un albo così sperimentale (per i canoni bonelliani) dal punto di vista grafico, e dall'altra la scelta di affidare questa storia a un disegnatore con queste caratteristiche fa pensare che già di partenza si fosse deciso di collocarla "fuori serie", per così dire. Ma naturalmente non conosco le varie fasi del lavoro redazionale, quindi magari c'è qualcosa di ovvio che mi sfugge...

(Se c'è già una discussione sull'argomento, ovviamente, potete rimandarmici.)

Autore:  leonearmato [ dom mag 17, 2020 11:36 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Cita:
Nelle pagine precedenti qualcuno -non ricordo più chi, scusate- ha scritto che le storie "lunghe" che appaiono sul CF erano originariamente pensate per la serie regolare. Ci sono delle fonti, per questo? Nel caso specifico, la cosa mi lascia perplesso: perché da una parte non credo che sulla serie regolare avrebbero inserito un albo così sperimentale

No, nessuna fonte. Avevo ipotizzato io, ma puramente a livello di elucubrazione, che potesse trattarsi di uno dei soggetti di Simeoni scartati da Recchioni (fonte: una conferenza di qualche anno fa) e fatti confluire in un prodotto, il Color Fest, doveva si poteva dare alla storia nuova vita con una veste grafica che ne oscurasse in parte i difetti di trama.

Autore:  alemans123 [ dom mag 17, 2020 12:34 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

Io ho sempre visto il Color come una collana sperimentale soprattutto da un punto di vista grafico, non tanto di universo narrativo. PEr quanto riguarda le storie non mi sono mai fatto tante menate sul fatto che siano pre o post meteora. E credo neanche gli autori e in fin dei conti credo che gestionalmente sia anche giusto così. Diciamo che se fossi Recchioni, data la creazione di tanti universi alternativi lascerei il Color FEst totalmente immune ai paletti di questi universi proprio per la natura sperimentale e del fatto che vengono coinvolti certi autori non tipici della Bonelli.

In questo color fest la normalità è quella di Bloch sovrintendente, GRoucho esistente e Rania e Carpenter poliziotti. E a me va bene così. Conosco abbastanza i personaggi da capire che le dinamiche non sono così stravolte. Però ci può stare che a qualcuno non piaccia, per carità. E concordo con te Wok che quando Sime ha fatto questa storia probabilmente non si aveva ancora idea ne di quando sarebbe uscita ne del tipo o dei tipi di universi che la mente di Recchioni avrebbe generato.

Per quanto riguarda il commento di Stavros sono anche io abbastanza certo, pur non avendo le prove, che il Color Fest possa in certi casi essere un modo per buttarci dentro anche possibile storie della regolare. E l'indizio fondamentale è stata la trasformazione da 128 a 96 pagine. E' chiaro che il formato a 128 pagine può essere usato per raccogliere un numero indefinito di storie ma se hai molte storie in magazzino di lunghezza canonica (cosa possibile con la trasformazione della regolare) ecco che la cosa migliore è porla a 96 pagine risparminando così anche sul rapporto tra prezzo e foliazione. Ad esempio questa storia poteva tranquillamente essere come soggetto una storia da OldBoy o Regolare senza problemi. Si ha così una scelta in più per le storie canoniche.

Autore:  wolkoff [ dom mag 17, 2020 10:07 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #Color Fest N°33 - Delitti e castighi

alemans123 ha scritto:
In questo color fest la normalità è quella di Bloch sovrintendente, GRoucho esistente e Rania e Carpenter poliziotti. E a me va bene così.


Questa non è la normalità IN NESSUN CONTESTO.
Forse in un futuro (editoriale) tutto da vedere, ma per ora non è riconducibile a nulla. E' solo l'effetto collaterale de moltiplicarsi delle dimensioni editoriali in cui si deve muovere Dylan dopo le manomissioni del Sommo, e la sua coda di paglia per tener$i buoni i lettori $torici (leggi: Old Boy bimestrale). Creando confusione - altro che libertà creativa ! - negli stessi autori che si devono apprestare a scrivere una storia per Dylan, non sapendo inserirsi/orientarsi sul contesto in cui Dylan si trova... o si troverà al momento della pubblicazione :roll: .

Il CF gode di sperimentazioni che sanno andare al di là di tutto... ma in un setting che già sia fuori da tutti i parametri (v. Bloch orso non-solo-simbolico del CF precedente o intermezzi comici del Grouchomicon) come contesto. Non per delle banalissime indagini su aspiranti suicidi... con tanto di scenette appiccicose di abbracci buonisti, etc.

ALOHA PIANETA DEI MORTI DE SONNO

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