Ciao a tutti,
eccomi qui nel mio salotto a portare a compimento la lettura dell'albo "Anna per Sempre". Ammetto di avere sbirciato qualche commento e i voti generali e mi sembra di trovarmi davanti a un albo divisivo. Vediamo quindi di capire da che parte sto.
Cominciamo dalla
COPERTINA: Molto bella ed è fose la prima volta in cui l'effetto si fonde in un unicum con la copertina senza dare un effetto di posticcio come negli albi precedenti. Queste luminescenze di diverso colore ben si adattano alla copertina e danno veramente un idea di una Anna eterea. Per il resto anche questa è una copertina molto bella. Devo dire che da quando è arrivato Cavenago, difficilmente sono rimasto deluso dalle copertine. Tutte di ottimo pregio, ben confezionate e uno stile commerciale ma allo stesso tempo definito e non per tutti.
Da ora in poi
SPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOILERRRRRRRRRRRRRRRR
Pag 3-14: Dylan m sembra ora più simile al personaggio che conosco. Meno spaccone e più attento agli altri. I disegni sono molto belli. Sporchi, vibranti o meglio tremanti e credo sia una scelta ben precisa dato che già da queste prime pagine si capisce che si parlerà dell'alcolismo di Dylan. Da qui la necessità di un disegno tremante come le mani degli alcolisti. Gnaghi ricorda la testa di donna di cui è innamorato (evidente il richiamo alla figlia del sindaco) e così come nel film anche qui il personaggio è un personaggio che scappa da se stesso non avendo gli strumenti per affrontare le pene della vita. Molto bella la visione di Dylan in particolare pagina 11 con una rottura della tipica gabbia bonelliana quasi a far vedere con dei colpi d'occhio tutti i particolari dei due attori coinvolti. Interessante anche la simmetria "a bisettrice" di occhio,mano(zampa) e viso che fa capire il ruolo diverso dei due attori coinvolti (uno nemico dell'altro). Molto interessante anche la sequenza successiva con molto splatter.
PAg 15-18: In realtà è un doppio sogno quello di Dylan ed è interessante il riquadro di pagina 16 dove viene rappresentata un Anna totalmente diversa da quella del primo sogno. Eterea, angelica quasi santa oserei dire. Belle le due vignette di pagina 17 dove Dylan si trova nel letto e si risveglia nel suo studio per colpa della visione di una Anna insanguinata. Simpatico il nuon Gnaghi che legge IL libro sulla teoria quantistica. A chi si lamenta del fatto che è banale far vedere uno che legge un libro di quantistica per far vedere uno che è intelligente posso obiettare che Gnaghi non sta leggendo un libro di teoria quantistica ma IL libro di teoria quantistica di Steven Weinberg. Un pò come se leggesse un libro di Walter Rudin di Analisi Matematica. Perlomeno REcchioni ha cercato su Internet il miglior testo di Meccanica quantistica.
Pag 19-26: Scena abbastanza divertente sia per colpa della mitica Anna (che è e rimane svampita come nel numero 4) ma anche in generale per il numero di telefono della bigliettaia e per la scena dei pop corn. Mi ha un pò infastidito il fatto che l'andarsi a sedee di Dylan occupa interamente una pagina in quanto mi fa sempre pensare a un allungamento delle pagine. PErò mi è piaciuto lo spazio di una pagina dedicato allo spettacolo che sta vedendo Dylan ed è interessante il siparietto tra Dylan e la signora al suo fianco (che poi a teatro vendono i pop - corn?)
Pag 27-31: Scena molto interessante. Qui secondo me REcchioni ha fatto un buon lavoro in quanto ha condensato in poche vignette la "tendenza" di Anna a creare disastri. Non soo, nel dialogo con l'impresario o il regista non saprei si nota anche un pò di surrealtà. Mi vien da dire: Ma durante le prove non ti sei reso conto che Anna combinava un disastro dietro l'altro?? Però bello il fatto che si faccia capire come ogni volta lo spettacolo finisca in modi diversi per colpa delle diverse disattenzioni di Anna. In particolare ho apprezzato la vignetta 4 di pagina 28 che fa capire l'animo spiritoso e che si prende poco sul serio di Anna.
Pag 32-34: Ora è chiaro anche il finale del numero precedente. Due persone che si sognano mentre si uccidono a vicenda? Dovrebbero evitare di frequentarsi sicuramente. Al netto di ciò questo dialogo l'ho trovato piuttoso frizzante, anche ironico in certi momenti.
Pag 35-68 : Immagine 35, Speculare 36-37, Trispeculare 38-40, 41 42 , Speculare 46 47, 52, 59 fine sogno visione, 60 fredda realtà, einvece no è un altro sogno come all'inizio
Wow.... me le sono guardate tutte di un fiato prima e poi ritorno su ciascuna per provare a capirle e spiegarle meglio. Anzitutto, a freddo, e senza riguardarle devo dire che sono tavole molto belle e dense di significato. Forse un pò esagerate (anzi forse esasperate è il termine migliore) ma di sicuro impatto. Ora forse capisco cosa intende Recchioni quando afferma che è più difficile sceneggiare scene mute rispetto a scene parlate in quanto queste scene esprimono molto più di mille parole. Inoltre l'evidente gioco di simmetrie tende, forse inconsapevolemente, a creare maggior pathos. Ma analizziamo il tutto con calma ritornando indietro.
La pagina 35 si apre con una vignettona e qualche scritta. Molto belle tra parentesi. L'amore in effetti perchè nasce? All'inizio è vero tutto nasce per nessuna ragione ma poi questa assenza di ragione diventa la ragione migliore di tutte.
LA pagina 36 e 37 è perfettamente simmetrica e fa notare il totale coinvolgimento emotivo dei due amanit che pur, per ragioni diverse, hanno gli stessi atteggiamenti e gli stessi gesti. Ciò fa intendere, senza dirlo, che tra i due c'è perfetta sintonia e c'è amore.
A pagina 38 comincia il preludio di qualcosa che si sta guastando. E' un semplice sguardo. E' lo sguardo di una Anna che diventa consapevole del problema di alcolismo di Dylan.
A pagina 39 e 40 c'è di nuovo una simmetria annunciata dalla vignetta iniziale del letto (in realà c'è anche la simmetria con la pagina 38). Da due persone in un letto si passa a una persona e poi l'altra. Comincia la solitudine. OGnuno dei due sperimenta la sensazione di un letto vuoto. Tutto comincia per colpa di Dylan (si può quasi dire che preferisca l'alcool ad Anna) e così Anna, stanca di passare le notti da sola se ne va a divertirsi. Dylan stavolta c'è, è nel letto. E' come se i due innamorati fossero dispobinili l'uno verso l'altra in momenti e tempi diversi e questo mostra la loro incomunicabilità.
A pag 41 e 42 c'è la stessa cosa ma stavolta non avvengono in notti diverse ma tutto in una notte. Anna sta aspettando Dylan mentre Dylan è a divertirsi.
A pag 43, 44 e 45 Dylan ritorna e sembra esserci un momento di ravvedimento tra i due o di un pentimento. Ma stavolta c'è il particolare del rossetto a far inviperire Anna (forse questa è la scelta che meno mi è piaciuta - avrei preferito uno stesso finale ma non per un motivo prettamente di tradimento ma per una stanchezza dei due a continuare questa vita).
A pag 46 e 47 ritornano le tavole simmetriche. Così come Dylan e Anna sono uno nell'altra nell'amore nelle prime pagine, lo sono anche nella sofferenza e nel farsi male. Così come la mano di Dylan va verso Anna anche la mano di Anna con la bottiglia vanno verso Dylan in un susseguirsi di pentimento e rabbia a personaggi invertiti. Ancora una volta essi provano sentimenti diversi nello stesso tempo andando ad alimentare il tema non solo della incomunicabilità ma anche della difficoltà ad essere settati nei sentimenti.
A pag 48 e 49 c'è ancora una simmetria spaziale e di contenuto con le pagine 50 e 51. All'interno della pagina 48 e 49 c'è una ulteriore simmetria. A pag 48 e 49 è dylan che si muove per picchiare Anna scandita dai due particolari del galeone che cade e del teschio che viene preso da Anna mentre a pagina 50 e 51 la simmetria è giocata sulle ultime vignette (centrali e finali) con due primi piani di Dylan e Anna e il ruolo della pistola nelle penutime vignette delle pagine 50 e 51. NElle terze vignette invece abbiamo entrambi i protagonisti in posizione differenti ma uno davanti all'altro. Peccato per la due vignette di pagina 51 che avrei visto bene unite con Dylan cerca di catapultarsi verso Anna con una visione magari dalle spalle di Anna (in contrasto con la visione dalle spalle di Dylan della prima vignetta di pagina 50.)
Poi arriva la pagina 52 che è molto impattante. Potrebbe sembrare un modo per aumnetare lo spazio ma in realtà era necessaria perchè la tensione era diventata troppo alta. Non solo, però. Secondo me quel Bang vuole identificare la fine del sogno di Dylan che si sveglia (o almeno è quello che crediamo) e si trova davanti Anna che si trasforma in mostro. Le vignette successive fino a pagina servono per rialimentare la tensione nuovamente per poi arrivare al secondo momento di realtà. LA visione di Dylan è talmente orrenda e lunga che sotto questo effetto ha picchiato Anna riducendola in uno stato pessimo.
Arriva poi quello che sembra un momento di realtà. Dylan si pente, chiama i soccorsi e poi viene giustamente arrestato. Molto bella la visione di pagg 64-66 che mostrano come tutto questo sia stato un sogno, una orrenda visione di un Dylan in preda all'alcool che ha tentato il suicidio con un cappio al collo. Queste ultima pagine mi sono piaciute meno però devo andare avanti per capire se hanno una motivazione nel racconto globale.
Pag 69-73: SCena anche questa molto toccante soprattutto per ciò che dice Rania che si dimostra essere finalmente un buon personaggio e non solo un personaggio di contorno.
Pag 74-76: Nella pagina 74 c'è un discorso che mi sembra sia preso paro paro da Mater Morbi.
Pag 77-88: E difatti eccola qui. Diciamolo subito, a me piace Mater Morbi e ho trovato l'album omonimo molto bello, ben fatto e con un bel messaggio. Ma qui siamo nella riproposizione identica del tema della malattia e del concetto di "fare l'amore" con la malattia. Non bisogna resisterle ma accettarla. Bello, però l'hai già detto. Capisco citare Sclavi ma citare se stessi forse è un pò troppo. Trovo poco convincente la scelta di far intervenire in questo modo MAter Morbi in maniera molto, troppo simile all'albo MAter Morbi.
Pag 89-92: Meno male che ci si riprende con questo passaggio molto importante tra Dylan e suo padre e con una buona dose di ironia, quella che serve per smaltire un pò la tensione. Molto bella la chiosa di pagina 92. A mio parere questa avrebbe dovuto essere la chiosa corretta, senza l'intervento di Mater Morbi. MA parlo da uno che ha già letto Mater Morbi. Può essere che qualcuno a digiuno dell'albo possa avere ammirato anche quella scena, non dico di no.
PAg 93-98: CArino il momento di isteria collettivo che vuole fare da apripista a quello che sarà il prossimo albo.
CONSIDERAZIONI FINALI
L'albo è molto bello e tra disegni ben confezionati e adeguati al tema e l'attenzione che ho notato nella sceneggiatura portano il mio voto all'8. Avrebbe potuto essere qualcosa di più senza la parte finale con Mater Morbi che mi ha dato l'impressione di una minestra riscaldata. Però nel complesso un albo di cui sono rimasto molto soddisfatto. E ci voleva dopo la pessima prova dell'albo precedente.