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#Color Fest N°32 - Altre visioni
Insufficiente (1-4) 19%  19%  [ 5 ]
Mediocre (5) 15%  15%  [ 4 ]
Accettabile (6) 23%  23%  [ 6 ]
Buono (7-8) 31%  31%  [ 8 ]
Ottimo (9-10) 12%  12%  [ 3 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 10:47 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Per quanto mi riguarda l'unico motivo d'interesse di questo Color Fest e il fatto per cui, abbondando, ho votato accettabile, è il bel viaggio onirico-pittorico di Dall'Agnol. La sua colorazione poi è un valore aggiunto e uno stimolante per lo sguardo. Astenersi suoi detrattori. Voto 8
Sulla seconda storia concordo con quanto detto da Skeletor e altri qui sopra. Voto 4
La terza di Baggi ha un suo fascino all'inizio, poi ha finito col sembrarmi un po' troppo leziosa. Voto 5,5


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 11:02 am 
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Premesso, come ho fatto credo nel mio primo post, che tutti i disegnatori e autori hanno tutto il mio rispetto anche solo perchè fanno questo mestiere, credo sia giusto fare dei distinguo: non si può dire a uno come Enrique Breccia, nè a nessun altro, di modificare il proprio stile. Si può dire a Breccia "Se hai deciso di fare Tex con i basettoni e il naso aquilino fai pure, però attieniti sempre a quella fisionomia". L'affaire Baggi, si parva licet componere magnis, invece, è un'altra cosa: nessuno gli dice di disegnare, faccio per dire, come Brindisi o Freghieri, figuriamoci. Quello che gli si può dire è che fermo restando il suo stile (che può piacere o meno, io meno!) ci sono dei parametri da rispettare. Ora perdonatemi, non ho i suoi albi a portata di mano, da qualche parte ho le foto che scatto sempre in questi casi, ma non ho modo di prenderle, però per dire la vignetta in cui Dylan è sdraiato a letto in "In fondo al male" ha una prospettiva e un volto indegno dell'umano consorzio. Non credo sia lesivo della sua dignità di artista che qualcuno gli dica, con tutto il tatto del caso, "se riesci, modifica un po' quella vignetta, che ti è venuta leggermente peggio della bellissima spash page di pagina tot". Non sto dicendo che deve disegnare meno pesci o smettere di utilizzare Merlino per riprodurre Dylan, sto dicendo che deve impegnarsi di più, o meglio, che deve impegnarsi in modo il più possibile costante nel corso di tutto l'albo. E ripeto, se nessuno glielo dice, lui non lo fa, e non riesco nemmeno a dargli torto. Gli albi degli anni che furono sono pieni di facce strane (ho riletto ad esempio jack lo squartatore proprio ieri, oppure anche Montanari e Grassani, che Dio li preservi, sono un disastro da questo punto di vista), però mi piace pensare che il Dylan Dog del ventunesimo secolo debba lasciarsi alle spalle certe chiamiamole ingenuità. Io giuro non riesco a immaginare una persona lungo tutta la filiera produttiva di un albo a fumetti che guarda "In fondo al male" e dice "Okay, questa vignetta con la faccia bitorzoluta può passare", giuro non ci riesco. Non riesco nemmeno a immaginare come Baggi abbia la faccia tosta di dire "la mando alla redazione così".

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 11:18 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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rimatt ha scritto:
Mah, è anche difficile stabilire fino a che punto sia giusto intervenire, però. Penso al Texone di Enrique Breccia, con diversi lettori incazzati che invocavano presunte mancanze di rispetto perché Tex aveva il naso aquilino e i basettoni. Bisognava chiedere a Breccia di rifare i visi di Tex? Fargli piegare il suo stile? Certo che no. Allo stesso modo, se prendi Baggi, che è un autore esperto e affermato, e lo metti a lavorare su Dylan, non è giusto permettergli di disegnare come sa e come gli riesce meglio? Ovvio che è giusto chiedergli di prestare attenzione al volto del personaggio, ma d'altronde si sapeva fin da prima che il suo modo di disegnare è quello, pregi e difetti, quindi mi sembrerebbe sbagliato e forse anche un tantinello ipocrita dirgli: "Baggi, non fare il Baggi!".

sono d'accordo, se scegli di prendere Baggi per fargli disegnare una storia, poi non puoi chiedergli di non essere se stesso. E lo sai già dal momento in cui lo hai scelto.
Ovviamente questo discorso vale per lui come per tutti gli altri disegnatori...

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 11:30 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Ilnomeutenteinserito ha scritto:
rimatt ha scritto:
Mah, è anche difficile stabilire fino a che punto sia giusto intervenire, però. Penso al Texone di Enrique Breccia, con diversi lettori incazzati che invocavano presunte mancanze di rispetto perché Tex aveva il naso aquilino e i basettoni. Bisognava chiedere a Breccia di rifare i visi di Tex? Fargli piegare il suo stile? Certo che no. Allo stesso modo, se prendi Baggi, che è un autore esperto e affermato, e lo metti a lavorare su Dylan, non è giusto permettergli di disegnare come sa e come gli riesce meglio? Ovvio che è giusto chiedergli di prestare attenzione al volto del personaggio, ma d'altronde si sapeva fin da prima che il suo modo di disegnare è quello, pregi e difetti, quindi mi sembrerebbe sbagliato e forse anche un tantinello ipocrita dirgli: "Baggi, non fare il Baggi!".

sono d'accordo, se scegli di prendere Baggi per fargli disegnare una storia, poi non puoi chiedergli di non essere se stesso. E lo sai già dal momento in cui lo hai scelto.
Ovviamente questo discorso vale per lui come per tutti gli altri disegnatori...


Ma io su questo sono d'accordo al cento per cento. Solo che a me sembra strano che nell'albo si trovino vignette chiaramente buttate lì, e nell'editoriale si dica (ancora una volta perdonatemi la citazione ad muzzum, ma non troppo lontana dal vero) "il tratto favoloso e incredibilmente eccezionale di Baggi onirico e antani conferisce una nota crepuscolare e surreale alle atmosfere Lynchane dell'albo". Delle due l'una: o Baggi è un creatore di capolavori, o Dylan è un mostro senza collo (cit. raffinatissima).

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 12:38 pm 
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Sarà che sono abituato a leggere di tutto (Montanari & Grassani!), ma le sproporzioni baggiane non mi infastidiscono particolarmente. Poi ok, certe imprecisioni vanno senz'altro segnalate dagli sceneggiatori, ma credo che da questo punto di vista Boselli sia severissimo. Quindi alla Bonelli Baggi va bene così, in buona sostanza.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 12:50 pm 
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Località: WENETO
rimatt ha scritto:
Sarà che sono abituato a leggere di tutto (Montanari & Grassani!), ma le sproporzioni baggiane non mi infastidiscono particolarmente. Poi ok, certe imprecisioni vanno senz'altro segnalate dagli sceneggiatori, ma credo che da questo punto di vista Boselli sia severissimo. Quindi alla Bonelli Baggi va bene così, in buona sostanza.


Ma infatti io in questo periodo soprattutto non me la prendo con gli autori, quanto con l'editore. Io capisco benissimo il fatto che un disegnatore debba consegnare 94 tavole (o il numero che è in questo caso nel CF), e alla fine quelle tavole le devi chiudere; capisco anche che uno sceneggiatore non è che può trattare ogni albo come se fosse la sceneggiatura della vita, e che a un certo punto deve consegnare anche quella. Quello che non capisco è come fa un editore, al giorno d'oggi, a dare l'imprimatur a un prodotto che non risponde (a mio parere) a standard qualitativi omogenei. L'unica risposta è che l'albo si deve pubblicare, e tempo (che è danaro) da perdere non ce n'è. E mi dispiace, ma questo tipo di ragionamento non lo associo alle cose fatte bene. Il prodotto finale è, onestamente, quello che è, con i suoi alti e bassi.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 12:58 pm 
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ho visto visi di dylan inguardabili anche di ambrosini ultimamente. anni fa spesso i visi dei personaggi principali venivano aggiustati in redazione quando erano troppo fuori standard. caluri mi disse che tutti i suoi volti di martin mystere venivano praticamente ridisegnati. oggi credo non ci sia può questa usanza.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 1:11 pm 
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skeletor ha scritto:
ho visto visi di dylan inguardabili anche di ambrosini ultimamente. anni fa spesso i visi dei personaggi principali venivano aggiustati in redazione quando erano troppo fuori standard. caluri mi disse che tutti i suoi volti di martin mystere venivano praticamente ridisegnati. oggi credo non ci sia può questa usanza.


Attenzione, da questo problema non si salva nessuno, per me non esistono autori intoccabili: qui si parla di Baggi solo perchè la storia è sua, ma già nell'anteprima di Bilotta- Ambrosini si vede un Dylan che sembra Emilio Solfrizzi!
Una volta ho incontrato Alessandrini, che io adoro, gli ho messo davanti il suo dylandogone, e dato che a me i dietro le quinte interessano tanto quanto il prodotto finito, gli ho chiesto (con tutto il rispetto immaginabile) come fosse possibile che le fattezze del suo Lord Wells siano completamente diverse nella seconda metà dell'albo. Mi ha risposto che non ci aveva mai fatto caso. Evidentemente non ci aveva fatto caso nessun altro in redazione.

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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: gio feb 13, 2020 4:15 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
Messaggi: 860
Località: Forlì
Vado in parte off topic (e forse già dissi sta cosa tempo fa), ma se qualcuno ha fb chieda l'amicizia a Baggi, è la cosa più vicina allo Sclavi di Tre o La circolazione del Sangue :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: ven feb 14, 2020 2:45 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
rimatt ha scritto:
Quindi alla Bonelli Baggi va bene così, in buona sostanza.
Agli aspiranti/esordienti fanno le pulci su tutto.
Ai vecchi chiedono solo quando consegnano.
È evidente e così da sempre.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: ven feb 14, 2020 5:03 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10690
Località: Sardegna
Molto indeciso su questo color...belli i disegni di Dall'Agnol e anche quelli di Baggi, e anche se meno belli positivi comunque quelli di Yang Yi...però le storie sono poca cosa sopratutto la prima e l'ultima. Molto bella invece l'idea della storia centrale, l'ho gradita molto.
Boh...facciamo accettabile.

_________________
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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: ven feb 14, 2020 8:39 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2489
Aleksandr ha scritto:
Per quanto mi riguarda l'unico motivo d'interesse di questo Color Fest e il fatto per cui, abbondando, ho votato accettabile, è il bel viaggio onirico-pittorico di Dall'Agnol. La sua colorazione poi è un valore aggiunto e uno stimolante per lo sguardo. Astenersi suoi detrattori. Voto 8
Sulla seconda storia concordo con quanto detto da Skeletor e altri qui sopra. Voto 4
La terza di Baggi ha un suo fascino all'inizio, poi ha finito col sembrarmi un po' troppo leziosa. Voto 5,5

Quoto, soprattutto su Dall'Agnol.
La storia di Baggi l'ho trovata leziosa (oltre i limiti del sopportabile) fin dalle prime pagine.


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: sab feb 15, 2020 12:32 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6855
Località: Inverary 2.0
No, non ci siamo :x:
Se vogliono pubblicare un portfolio di immagini/illustrazioni ci sono altri referenti. Non un albo che dovrebbe (provare a) contenere delle storie. Ennesima dimostrazione della spirale di auto-gasamento manierista di cui si cosparge la SBE per prodotti da museizzare sui blog/socialnews onde farsi fighi attraverso la compiacenza dei loro amichetti. Trascurando palesemente - per incapacita? - quello che davvero cerca un lettore di fumetti: una storia (ma vah :?: )

ça va sans dire: la parte grafico-artistica è notevole - con qualche sbavatura, vedi testoline sgorbiose di Baggi - ma credo stiamo esagerando nel pre(ten)ziosismo da rifilare su questa ed altre testate con la scusa dello "sperimentalismo". Se voglio sperimentare nuove forme di rappresentazione artistica vado al MOMA, non all'edicola dietro casa. O al massimo prendo dall'edicola stessa un opuscolo sul MOMA, non DD. Mi sembra come quando diedero carta bianca a Roi per costuire la trama di UT, salvo poi redimersi appioppandogli la Barbato per rimetter una parvenza di ordine nelle sue idee (moooolto confuse) ai testi. Certa gente dovrebbe limitarsi a disegnare, a mio parere, senza allargare il concept visivo alla pseudo-narrazione. E se hanno bisogno di maggiore libertà artistica, rispetto ad una sceneggiatura impostata da altri, allora meglio darsi alle collezioni di illustrazioni deluxe. Anche per Dylan non sarebbero male - ne ho viste di molto belle sul Dylan Talks 8-)

Ho votato 5 e non meno, perché alla finfine le atmosfere di Dall'Agnol prendono, perché gli animalotti mi sono simpatici, e perché Baggi sa ritrarre bei mostrazzi.
Qualche dettaglio:



    Di' Ciao

Cyber-onirismo pittorico da non-storia. Uno spettacolo per gli occhi, suggestionati e suggestionabili, ma sinceramente non mi basta.
Non voglio prestarmi al gioco delle molteplici interpretazioni possibili, quando probabilmente neanche l'autore ne ha una sua, a parte le collisioni cinematografiche. Momento top la scomposizione subacquea (pp.26-27); momento flop il tagliaerba che fa "GGNAOOO" (p.4)... ma che razza di onomatopea è? Un cameo coatto pro-Gnaghi? :roll:

    Welcome to the Jungle

Favoletta zoo-empatica da cortometraggio animato con finale dark-adulto: uno strano mix.
I disegni sono molto particolari e mi sono piaciuti, se non per il verde-cianotico imperante. Come detto da altri, si poteva comprimere in meno di dieci pagine: se ci sono volute ben due ccciovani menti per metter giù la "storia" semo messi proprio male, in fase scouting. Se Bloch è l'orso e Groucho la puzzola, non oso immaginare chi fossero la volpe, la scimmia, e la struzza :? .

    Il palazzo dei sogni infranti

Di questa ci sarebbe più da dire... ma dopo l'accozzaglia di dialoghi e didascalie soffocanti ne farei volentieri a meno... di aggiungere altre verbosità. Uno shock indigeribile dopo due storie praticamente mute. Inutilerrimo e lezioso compiacersi da esercizio di stile dell'autore che crede di ricreare atmosfere trasognate e labirintiche con una serie di meta-riflessioni senza senso che si pretendono pure profonde, farcite con dialoghi da drammone d'epoca, scanditi graficamente da locandine da fotoromanza o riviste pulp anni '60s :o .

Tonnellate di citazioni - parlo a livello iconico, non del ritornello sui Grateful Dead - che spero ignoreremo, nell'opera di recupero, a parte le auto-citazioni baggiane coi soliti pesciotti a mezz'aria. Alcune creature da incubo sono molto inquietanti, ma si esagera nei volti fotografici ricalcati alla lettera (basti vedere la tizia col notebook, pp. 74-75). Magari si tratterà di un quadro noto, ma non ho capito perché soffermarsi tanto sui gatti, come non ho capito l'immagine di un'anonimissima periferia italiana a p.89, ma ognuno c'ha i suoi probbbblemi. Visto che piacciono tanto le metafore sulle porte/varchi, se deve continuare con queste baggi-anate ai testi, all'autore consiglio di concentrarsi sul senso di quest'opera fotografica, pro-ritorno-all'agricoltura.



Immagine
ALOHA ALTRE DI-VISIONI
Spoiler!
... e cmq s'intitola "La porta sul nulla e il tempo del non tempo" . (link). Ad Ambrosini potrebbe piacere :D

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: sab feb 15, 2020 6:39 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1511
Località: cremona

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #Color Fest N°32 - Altre visioni
MessaggioInviato: dom feb 16, 2020 12:17 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 2903
Località: WENETO
Dalla preziosa recensione di Gianluca ho notato due cose che non mi piacciono: la prima, che immagino sia tipica di ogni color fest, e cioè che tra una storia e l'altra non c'è soluzione di continuità, finisce una e inizia l'altra. Preferirei che ci fosse una pagina diciamo di presentazione della storia successiva.
La seconda, che l'immagine di Merlin Dog è proprio nella prima pagina della storia di Baggi. Fermo restando che senza Dear Boy non avrei mai colto la reference, trovo veramente di cattivo gusto aprire una storia con questa scelta. Non che sia contrario alle reference, ma dipingere la faccia di Dylan sopra la foto di un altro non è la mia idea di "inizio di una storia scritta disegnata e colorata da me in un CF"

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