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#389 - La sopravvissuta
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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: mar feb 12, 2019 8:16 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
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"ad cazzum" è la definizione migliore. Io mi sono divertito con questa storia, ma è lì c'è un bucone di trama. Che ci siano due faccia di morto, uno proiezione mentale di lei, l'altro il regista ossessionato, è una bella interpretazione, ma Eddie spirituale non ha nessun motivo di uccidere il collezionista

_________________
Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: mer feb 13, 2019 1:39 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Zak ha scritto:
Scusami Wolk, ma come lo uccide il collezionista?!? a me sembra che la morte del collezionista sia buttata un po li, in maniera quasi pseudo soprannaturale, o buttata li ad cazzum e basta. :D


Ho detto dall'inizio che la storia è parecchio pasticciata, però proprio del tutto inconsistente non è, a livello di "logiche alternative". Un po' di fantasia, eccheddiamine, stiamo leggendo DD, mica la dichiarazione dei redditi :!: - che comunque spesso è costruita su molta fantasia.

Se vedi bene a pagina 50, nelle ultime due vignette, compare Faccia da Morto alla finestra/tenda del collezionista dall'interno, mentre Dylan scampanella a vuoto da fuori. Un regista di film horror è comunque un artigiano delle baracconate da B-movie (v. Lamberto Bava, Lucio Fulci, etc): vuoi che si faccia problemi ad allentare le viti di un'ascia appesa (p.49) per far scattare il meccanismo che trafiggerà il fesso di turno con una balestra? :tc: :tc: :tc:

Movente? Beh, adesso non stiamo a pretendere troppo dalla sceneggiatura... :lol:
A parte gli scherzi, in un certo senso il collezionista in fase di indagini - e infatti Dylan va a bazzicare proprio lì - poteva spifferare dell'ossessione del regista per la maschera di Faccia da Morto che lui stesso gli ha ceduto/venduto/noleggiato... non si capisce bene. Quindi meglio farlo fuori, come da copione. In teoria potrebbe esser stato anche il Faccia di Morto più sovrannaturale/reincarnato (quello che perseguita Sally) perché offeso da come il collezionista abbia abusato del suo ex-feticcio preferito, come se profanato per futili motivi... ma continuo a propendere più verso una cosa più terraterra, col regista di mezzo.

E comunque che la maschera sia "maligna" e che attivi una spirale potenzialmente anche occulta, è un dubbio che viene instillato bene, senza risolverlo. La mia interpretazione dei due Faccia da Morto è solo un libero ricollocare i pezzi. Ma se il puzzle è taroccato posso farci poco.
Magari passa la Baraldi da qui per dirci qualcosa in più nei giorni a venire... :o


SOPPRAVVISUTI ALLE NOSTRE DOMANDE
CHE SONO TROPPE E SON TANTE
E SPESSO RIDICOLE...

(ALOHA E' ANCORA IN PIEDI)

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: mer feb 13, 2019 11:37 pm 
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Iscritto il: ven feb 17, 2012 12:14 am
Messaggi: 1143
beh che ci siano due facce di morto di cui una il regista direi che sia abbastanza palese (per lo meno, che uno sia il regista è certo...e che ci sia quello immaginario\sovrannaturale viene suggerito in maniera mooolto forte)


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: gio feb 14, 2019 4:33 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 746
"La sopravvissuta" è una storia molto "teen", in linea con quelle scritte da Barbara Baraldi. Molte incongruenze, già ben riportate da altri forumisti, e personaggi piatti. A partire da Sally, che passa da una strage a fare la sciocchina con Dylan e a ridere con Groucho nel giro di poche ore.
A salvarsi sono i disegni della famiglia Piccatto. Il vecchio Luigi, affiancato da giovani matite, ha ritrovato la strada che aveva perso un dì.
Splendida anche la copertina di Gigi Cavenago.

Spoiler!
Sally non ha ancora la scorta, ma la sua collega sì, dato che Dylan si chiede dove siano. Di cadavere però si intravede solo quello della ragazza. Poi il flashback sembra messo lì quasi per caso, giusto per arricchire un piatto confuso.


Storiella per ragazzini, horror di serie C. C'è lo splatter, un nemico tutto sommato riuscito, ma in mezzo si naviga a zonzo. Baraldi convince poco anche me.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: ven feb 15, 2019 1:44 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Piaciuta molto perché veloce scorrevole e omaggia un certo tipo di slasher, quello più "fracassone" tipo Madman o Pieces con rimandi a Final Destination.
Il fatto della maschera e di come e quando è stata trafugata rimane un mistero, anche se per quanto mi riguarda questo è un dettaglio che non inficia il mio parere positivo poiché può essere benissimo che uno dei due, Sally o Lukas, ricordasse male la notizia del furto della maschera.

SPOILER

Questione Faccia di Morto: la mia interpretazione è che non ci sono legami mentali con nessun fantasma/mostro, la sua condizione/idea di Sopravvissuta è cresciuta in lei dal momento che ha sparato all'assassino, dopo di che tutti gli eventi accaduti intorno a lei sono stati in qualche modo voluti inconsciamente dalla ragazza, che nel frattempo aveva sepolto il ricordo traumatico. Reazione che probabilmente ha fatto si che quella condizione mentale diventasse una sorta di potere mentale. Nel frattempo il regista Cox butta benzina sul fuoco e in alcuni casi, come quello della metropolitana, si sostituisce al killer con la maschera per preservare la sua Final Girl, personaggio principale del suo film "reale".
Sally alla fine si lascia andare perché il suo inconscio le parla attraverso il sogno finale. Si rende conto che quel ricordo, quel "mostro" sarà con lei per sempre e che solo con la morte avrà la possibilità di staccarsene ed è così che abbassa le difese e la sua condizione/convinzione mentale lascia le corde e si affida al caos/caso, spezzando così lei la cosiddetta "maledizione".

Questa è la mia interpretazione.

_________________
BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: ven feb 15, 2019 7:06 pm 
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Iscritto il: mar gen 17, 2017 6:05 pm
Messaggi: 16
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
sicuramente la storia della Baraldi che mi è piaciuta di più. ho letto un po di post precedenti relativi a dubbi di trama, visto che ultimamente si aggirava per questo forum, potrebbe venire l'autrice stessa a spiegare un po' le cose :)


Ciao a tutti! Scusate se riesco a passare solo ora a salutarvi e rispondere ai vostri dubbi o curiosità, ma ho avuto qualche problema familiare che mi ha costretta a ridurre il tempo sul web nelle ultime settimane. Ora ho letto tutti i commenti e cercherò di rispondere alle domande senza annoiarvi troppo.

Come avete visto, la storia è un grande omaggio agli slasher movie. Non a caso, avevo scelto come titolo di lavorazione "Final girl". Nei capisaldi del genere, i protagonisti sono quasi sempre adolescenti che vengono massacrati a uno a uno dal killer di turno con le più svariate armi da taglio, e in modi decisamente splatter. Nello slasher la "compattezza della trama" non è un elemento cardine, ma viene spesso privilegiata la spettacolarizzazione della morte. Ho cercato di giocare su questo e su tutti i cliché del genere.
Le situazioni sono al limite del grottesco, a partire dal sosia di Sheldon Cooper in veste di Killer della metro, o l'assurda catena di eventi che provoca la morte del collezionista.

SPOILER: Per rispondere a chi chiede delucidazioni su Faccia da morto e sul finale riguardante Sally. Credo che toglierei valore alla vostra lettura se vi spiegassi per filo e per segno la mia visione. Ho costruito appositamente il finale in modo che ognuno possa farsi la propria idea. Personalmente, adoro trovare un finale a più interpretazioni. Meglio che lo spiegone finale di Perderai la testa, no? :P

Posso dire comunque che @Aleksandr è molto vicino all'idea che ho cercato di trasmettere. Lo cito: «Mi paiono esserci diverse Faccia di morto per un'unica maschera. Quello reale che sterminò la famiglia di Sally e fu da lei freddato (cosa che la ragazza sembra aver rimosso e ricordare solo alla fine), ma stabilì con lei un legame di sangue e divenne una presenza fissa nella sua mente, presenza più tangibile dopo il film e le stragi cui lei ha assistito/è scampata.
Poi c'è l'emulo, con la stessa maschera (oggetto maledetto? è in qualche modo posseduto dal killer originale?) che mescolando realtà e finzione realizza una tragica messinscena. O è il fantasma, evocato dalla mente di Sally, magari potenziato da quell'energy drink che è la meteora, ad essere dietro tutto quanto?»

E poi, visto che preferisco sempre che a parlare siano i lettori, c'è un ragazzo su Facebook che ha condiviso sulla sua opinione sulla mia bacheca e, anche in questo caso, ho pensato "accidenti, è proprio quello che cercavo di comunicare". È un po' lunghetto, ma riprende tutte le domande che avete fatto riguardo le interpretazioni del finale. Il ragazzo in questione di chiama Samuele. Ecco qui il suo commento:
«Questo è un albo a molteplici strati narrativi, e vorrei partire da quella che credo sia lo strato "più basso", nel senso di "profondo", cioè il "nucleo" narrativo dell'intera storia.
Credo che la storia di Sally sia, in un’ultima analisi, la potenziale storia della vita di tutto coloro che, avendo subito un forte trauma in età infantile, qualora non riescano a ottenere un aiuto concreto, probabilmente "diventeranno un tutt’uno" con questo trauma. Sarà quindi condizione necessaria un secondo – e violentissimo – trauma per poter ottenere una liberazione, tristemente "finale".
Tutta la storia è un grosso cerchio che si chiude, con un meccanismo quasi “di sottrazione”, che toglie, poco per volta, un quid fino ad arrivare al cuore, al nucleo, di un dramma personale.
Vi è un violento disastro stradale nelle prime tavole dell’albo, con tante morti di innocenti. Seguono morti sulla metropolitana (che sono in numero più circoscritto delle precedenti). Ci si focalizza poi sulla “maschera”, tema canonico dello slasher (come sottogenere ben codificato dell’horror), ma anche dell’animo umano: indossiamo tante maschere, perché il nostro “io” è la summa di tanti aspetti: nel momento che indossiamo, però, una singola maschera, perché lo decidiamo noi di farlo, tentiamo forzatamente (e quindi, non sinceramente) di mostrare solo una di queste personalità. Così come una è la final girl, l’ultima a rimanere di molte morti. Così, dopo molti incidenti catastrofici, arriviamo alla “morte” come stato d’animo che è dentro di noi, che è solo nostra, e che diventa il nostro metro di giudizio costante per il mondo che è fuori. E questo stato d’animo è il risultato di un lungo processo, nato nell’infanzia, e che è cresciuto con noi, come un demone che ci ha divorato per anni.
Non avendo il coraggio di affrontarlo (o, anche, non avendo avuto la fortuna di trovare qualcuno in grado di aiutarci veramente, al di là di quella che può essere la buona fede di molti), alla fine diventiamo noi stessi questo demone: siamo gli ultimi, gli isolati, gli emarginati di quella ricerca della felicità che dovrebbe essere il bene che ogni individuo. Si dovrebbe, per lo meno, avere sempre la speranza di poterla conquistare, almeno una piccola parte, ogni giorno.
Ma la vita, si sa, è un mosaico, un puzzle, dalla forma indecifrata. Il nostro errore è proseguire inserendo i tasselli nella parte “sbagliata”, in quella che ci porterà in un buco nero, che ci toglierà gli anni, le gioie, la vita. Ed è la scelta più facile, quella di ingigantire questo demone con tanti altri pezzetti: questo demone è la nostra ossessione, è il nostro pensiero fisso, ed è naturale cercare di capirlo, perché ci è così "famigliare", essendo oramai una parte di noi. Non è questa la soluzione per domarlo e, forse, sconfiggerlo, ma è impossibile capirlo da soli, soprattutto quando ci sentiamo soli, soli dal più profondo dell’animo, e forse anche colpevoli di qualcosa.
Mi spingo ancora più in là nella lettura di questi strati (sbagliando, probabilmente). Dylan Dog, nel momento che si mostra “innamorato” di Sally, fa capire (ma non sarebbe la volontà di Dylan) alla donna che lei non è pronta per questo amore: lo apprezza, ma lei è oramai la final girl di se stessa. Abbiamo “odiato” (e quindi “amato”) il demone che è in noi, e non siamo stati in grado di "ignorarlo" (e, quindi, di affrontarlo in altri e migliori modi) e ora, davanti alla vera potenziale gioia, non siamo più in grado di accettarla.
Arriviamo così, a una tragica conclusione. Siamo "liberi", sì, ma abbiamo perso tutto.»

Risposte sparse:
- La pioggia di detriti a qualcuno è sembrata una trovata strana, mentre spesso è uno dei segnali che anticipano l'arrivo di un grande asteroide.
- Sì, la storia è un pochino stata tagliata nel "secondo" finale.

Off-topic:
Ci tengo a dire che il commento di Bertuccia mi ha fatto particolarmente piacere. Non solo perché la scorsa mia storia non le era piaciuta mentre questa l'ha convinta, ma perché giudica ogni volta gli albi senza preconcetti, con commenti scritti con passione e un modo di esprimersi così diretto e cristallino che è un piacere da leggere.
Come dicevo la scorsa volta, non è il commento negativo a fare male – un albo può piacere o non piacere – ma è il pregiudizio. E in questi anni, mi sono trovata tante volte a dover lottare contro dei pregiudizi.
Pregiudizi perché sono donna "e le donne dovrebbero scrivere storie rosa. Perché scrivi horror?" E no, non è una battuta, ma una domanda che mi sento rivolgere spesso. Pregiudizi perché vengo dal romanzo e anche se ho imparato a leggere con i fumetti, e prima di scrivere sceneggiature ho studiato a lungo, sto ancora studiando e non smetterò di farlo, comunque rimarrò per sempre una outsider. E infine, pregiudizi in quanto ousider, visto che non faccio parte di nessun "circoletto" e ho collaborato con Bonelli sia all'epoca della gestione Gualdoni che ora con Recchioni, lavorando a testa bassa e cercando di fare sempre del mio meglio, con tutto il rispetto e la gratitudine che nutro nei confronti di Tiziano e del suo personaggio.
Che poi, se vogliamo dirla tutta, il pregiudizio non aleggia soltanto nel mondo del fumetto, ma la faccenda si estende a tutte le forme di espressione. Un esempio su tutti, tratto dalla mia esperienza: ero al terzo romanzo e in Italia il "salotto letterario" mi snobbava, nonostante l'apprezzamento dei lettori e i premi vinti (avete citato più volte il grande Pinketts, lui è stato tra i primi a credere in me, proprio al Gran Giallo dove aveva combattuto per il mio racconto, senza neanche sapere chi fossi- era tutto in forma anonima). Fatto sta che appena il libro è stato tradotto in Inghilterra e in America, la BBC è venuta a intervistarmi, affiancandomi nel documentario "Italian noir" ai più grandi sul genere in Italia come Camilleri, Lucarelli, Carlotto e De Cataldo. Alla mia domanda: "perché io?" l'intervistatore mi ha detto semplicemente che aveva apprezzato il mio romanzo "perché ritraeva un'Italia diversa dai luoghi comuni ben noti all'estero, ma mettendo in risalto contraddizioni e problematiche contemporanee senza fare sconti". Fu commovente, avevo scoperto che all'estero la meritocrazia (a volte) non si deve scontrare con il pregiudizio.

Credo sia importante parlare di pregiudizi perché possono davvero far danni e andrebbero sradicati (penso a talentuosi esordienti che ne sono stati stroncati, ripeto, non solo nel fumetto ma in tutte le forme d'espressione artistica).
Detto questo, sono felice di partecipare, seppur sporadicamente e con i limiti del mio ruolo di autrice, a un forum che è un po' un'isola felice, in cui gli utenti sono accumunati dalla stessa passione.

Grazie per chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui. Ora passo e chiudo davvero, che ho già scritto un tema. Ma rimango in zona per ulteriori domande, sperando di non avervi annoiato troppo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: sab feb 16, 2019 10:54 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
@LaBaraldi: In bocca al lupo per i problemi familiari.

Volevo chiederti, se puoi svelarlo, altrimenti come non detto, riguardo l'omicidio del collezionista:
SPOILER
Il Faccia di morto lì presente è l'emulo, quindi il regista, oppure è il fantasma? Anche dopo aver letto il commento di Wolkoff propenderei maggiormente per il primo, ma qualche dubbio mi resta, o forse semplicemente mi affascina di più la seconda ipotesi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: sab feb 16, 2019 12:22 pm 
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Iscritto il: mar gen 17, 2017 6:05 pm
Messaggi: 16
Aleksandr ha scritto:
@LaBaraldi: In bocca al lupo per i problemi familiari.


Grazie. Evviva il lupo!

Aleksandr ha scritto:
Volevo chiederti, se puoi svelarlo, altrimenti come non detto, riguardo l'omicidio del collezionista:
SPOILER
Il Faccia di morto lì presente è l'emulo, quindi il regista, oppure è il fantasma? Anche dopo aver letto il commento di Wolkoff propenderei maggiormente per il primo, ma qualche dubbio mi resta, o forse semplicemente mi affascina di più la seconda ipotesi.


Ti rispondo con piacere. Mentre la scena iniziale del disastro aereo non dà spazio a molte interpretazioni - qui è la "maledizione" a catalizzare la disgrazia e Faccia da morto appare in quanto frutto dell'ossessione di Sally, del suo trauma "da sopravvissuta", che si è risvegliato dopo che lei ha girato il film in cui viene usato l'oggetto maledetto, ovvero la maschera che indossava il killer il giorno che massacrò la sua famiglia - la scena del collezionista si può interpretare in due modi. Uno è quello per cui propendi tu, ovvero che sia l'emulo a indossare la maschera. In effetti, ha un movente per volere il collezionista morto. Come sottolinea @Wolkoff ,"il collezionista in fase di indagini - e infatti Dylan va a bazzicare proprio lì - poteva spifferare dell'ossessione del regista per la maschera di Faccia da Morto che lui stesso gli ha ceduto/venduto/noleggiato. Quindi meglio farlo fuori, come da copione."
Ma c'è una seconda ipotesi; il collezionista muore a seguito di una catena di eventi, proprio come nella scena iniziale del disastro aereo. Potrebbe quindi essere la sua versione "soprannaturale", quella plasmata dal trauma di Sally, a scatenare tutto.In questo frangente, il collezionista è destinato a morire solo perché ha avuto a che fare con l'oggetto maledetto. Bella l'idea che si è fatto Wolkoff: "potrebbe esser stato anche il Faccia di Morto più sovrannaturale/reincarnato (quello che perseguita Sally) perché offeso da come il collezionista abbia abusato del suo ex-feticcio preferito, come se profanato per futili motivi". Insomma, nel caso del collezionista ho lasciato aperto il dubbio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 12:19 pm 
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Iscritto il: sab mar 29, 2014 12:17 pm
Messaggi: 169
Non capisco il discorso della Baraldi sui pregiudizi antifemminili. Che cosa significa, che chi non apprezza o non ha apprezzato le sue storie su questo forum lo ha fatto per misoginia? Ricordo che Paola.Barbato scrive Dylan da più di 20 anni ed è una degli autori più apprezzati di sempre. Anche le sue storie meno riuscite sono sempre state giudicate per quello che erano e non perché scritte da una donna. Inoltre la quota rosa di autrici dylaniate negli ultimi anni è parecchio aumentata. Gabriella Contu al suo esordio ha toppato per come aveva trattato il tema della storia ma si è subito rifatta con la seconda sull'Old boy, molto apprezzata. Quindi nessun pregiudizio antifemminile. Porretto e Mericone hanno esordito alla grande, nessuno ha giudicato il fatto che erano due donne. Come lettore e forumista, mi sento un po' offeso dalle neanche tanto velate accuse di misoginia accampate dalla signora Baraldi, che evidentemente come autrice, nonostante la sbandierata umiltà, non ha ancora raggiunto la maturità necessaria per accettare con serenità i giudizi dei lettori e preferisce cercare scuse o accusare le persone di malafede e pregiudizi. Comunque spero di aver capito male.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 12:46 pm 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
Messaggi: 209
Bella storia, mi è piaciuta!
Vi ho letto il "solito" (in senso buono eh?) tocco di femminilità dell'autrice ma:
mi è piaciuto molto il clima spensierato di alcune vignette (quelle in cui Dylan e Sally giocano, per così dire). Mi ha riportato alla mente storie come il Lungo Addio e i Killer venuti dal Buio (ma non so spiegare bene perché, qualcosa è scattato in me quando ho letto quelle tavole).
Il finale aperto a varie interpretazioni mi piace: nella vita reale, non sempre riusciamo a capire tutto ciò che osserviamo o che ci succede, dando poi le nostre personali interpretazioni al caso. Quindi, non mi interessa molto sapere come l'autrice abbia costruito la storia, ciò mi incuriosisce ma toglierebbe il fascino della mia personale lettura della storia (ho letto pochi commenti, quindi non conosco tutte le risposte presenti in questo post sul numero del mese).
Si vede che la meteora è stata infilata a forza, quindi togliendo spazio ad una storia che doveva essere senza meteora. La storia è stata sicuramente compressa, per così dire, quindi chissà che nella fase originale non fosse più completa.
I detriti mi sono piaciuti solo perché annunciano una strage che sta per arrivare.
Forse sarà il ritorno delle belle giornate, dopo sette-dieci giorni di pioggia continua, forse il sole che adesso "resiste" un pò più a lungo ma la storia mi ha lasciato una bella sensazione. Sì, forse l'indagine e tutto il resto potevano essere gestiti in modo più "complesso e profondo" ma da una storia di 98 pag, forse, non si può pretendere anche questo.
Per il comportamente di Sally, che dopo esser uscita dall'ospedale si lascia andare con Dylan, ci vedo la naturale voglia di un essere umano di tornare a ridere quando è stato troppo vicino alla morte e, poi, il modo in cui gestiamo i traumi e ci comportiamo di fronte a certi eventi dipende molto dal nostro carattere, non è una risposta standard.
Da sanitario che lavora in psichiatria, non ho visto molto del disturbo post traumatico da stress. Faccia di Morto è un ricordo che rimane latente nella ragazza, che comincia a manifestarsi dopo che Sally ha rivisto quella maschera. A livello inconscio cominciano a riemergere i dettagli di una vicenda così brutta che la sua memoria ha voluto celare per proteggerla.
Se esiste davvero un Faccia di morto fantasma, proiezione o altro, non mi è dato saperlo. Per me é chiaro solo che: Sally comincia a ricordare e rivedere faccia di morto dopo aver rivisto la sua maschera e che il regista (forse pazzo) si diverte e seminare la morte come se volesse rendere reale il suo film. Ammazza il collezionista per impedire a Dylan (e forse alla polizia) di collegare la maschera a lui.
Concludo, dicendo che non mi è mai piaciuto rilasciare voti. Si tratta di un'azione troppo limitante e personale. Il mio giudizio lo si può estrarre da quanto ho scritto ma, per riassumerlo, dico: storia che si lascia leggere, con momenti romantici e drastici che si fondono come nella via quotidiana di ognuno di noi. Un mistero, quello di faccia di morto, che ci fa porre molte domande. Una meteora che (personalmente, a parte la pioggia di detriti che mi è piaciuta) taglia solo spazio alla storia del mese.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 1:00 pm 
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Iscritto il: mar gen 17, 2017 6:05 pm
Messaggi: 16
Ramingo ha scritto:
Non capisco il discorso della Baraldi sui pregiudizi antifemminili. (...) Comunque spero di aver capito male.


Sì, hai capito male.
Parto proprio dal fatto che qui si commenta senza preconcetti, citando un’utente che mi ha particolarmente emozionata. Da qui ne ho approfittato per fare una riflessione su quanto questo non sia scontato, facendo esempi tratti dalla mia carriera. Infine, scrivo chiaramente: “Sono felice di partecipare, seppur sporadicamente e con i limiti del mio ruolo di autrice, a un forum che è un po' un'isola felice, in cui gli utenti sono accumunati dalla stessa passione.”

Non facciamo polemica anche quando polemiche non ce ne sono, please. Buona domenica a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 4:57 pm 
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Iscritto il: sab mar 29, 2014 12:17 pm
Messaggi: 169
Bene, meglio così. Semplicemente mi sembrava che tirando in ballo Bertuccia come utente privo di preconcetti in modo implicito volessi intendere che invece altri ce li avessero.
Nessuna polemica e buona domenica a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 7:45 pm 
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Iscritto il: mar gen 17, 2017 6:05 pm
Messaggi: 16
Ramingo ha scritto:
Bene, meglio così. Semplicemente mi sembrava che tirando in ballo Bertuccia come utente privo di preconcetti in modo implicito volessi intendere che invece altri ce li avessero.


No, figurati. Parlo sempre in modo schietto, intendevo solo quello che ho scritto. E quanto sia diverso, positivo, il clima in questo forum si vede anche da come basti poco per chiarirsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: dom feb 17, 2019 8:59 pm 
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Iscritto il: mar gen 17, 2017 6:05 pm
Messaggi: 16
Ittosan ha scritto:
Bella storia, mi è piaciuta!
Mi ha riportato alla mente storie come il Lungo Addio e i Killer venuti dal Buio (ma non so spiegare bene perché, qualcosa è scattato in me quando ho letto quelle tavole).


Non sai che gioia leggere il tuo commento. Il lungo addio è uno dei miei albi della vita e non potevo non scriverti due righe.

Ittosan ha scritto:
Per il comportamente di Sally, che dopo esser uscita dall'ospedale si lascia andare con Dylan, ci vedo la naturale voglia di un essere umano di tornare a ridere quando è stato troppo vicino alla morte (...). Da sanitario che lavora in psichiatria, non ho visto molto del disturbo post traumatico da stress. Faccia di Morto è un ricordo che rimane latente nella ragazza, che comincia a manifestarsi dopo che Sally ha rivisto quella maschera. A livello inconscio cominciano a riemergere i dettagli di una vicenda così brutta che la sua memoria ha voluto celare per proteggerla.


È quello che ho cercato di fare. Ricevere il parere di una persona che lavora in psichiatria è un regalo inaspettato. Sono affascinata dal PTSD e dai meccanismi di rimozione della mente umana, e il fatto che da addetto ai lavori tu abbia “letto” le mie intenzioni mi dà una grande soddisfazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: #389 - La sopravvissuta
MessaggioInviato: lun feb 18, 2019 9:57 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2102
LaBaraldi ha scritto:
- Sì, la storia è un pochino stata tagliata nel "secondo" finale.

immagino per ragioni di spazio, o sbaglio? ma per far posto alla meteora?

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