Cravenroad7

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Dylan&Martin - L'abisso del male
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: gio dic 06, 2018 9:51 am 
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Iscritto il: mar dic 04, 2018 3:23 pm
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Granger ha scritto:
Mi è piaciuto moltissimo, anche se conosco poco dell'universo bonelliano. E la tiritera sui diversi, sui neri, sui gialli, sui disabili, si poteva anche non farla così pesante eh, ci arrivavamo uguale.

Già si narra che quando Carpenter dice 'ti è mai capitata la sensazione di trovarti in una vicenda nella quale non ricopri nessun ruolo?' l'intero popolo dylaniato ha fatto la ola.
Ormai Carpenter si sta addirittura sul cazzo da solo, lo ha capito pure lui che non serve a nulla


sono morta dalle risate, pensavo che Robin e Batgirl fossero i personaggi più inutili di sempre ma Rania e Carpenter li superano di gran lunga


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: ven dic 07, 2018 1:58 am 
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Iscritto il: mer mag 03, 2017 8:30 am
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Sabrina89 ha scritto:
sono morta dalle risate, pensavo che Robin e Batgirl fossero i personaggi più inutili di sempre ma Rania e Carpenter li superano di gran lunga

Mi sa che hai scelto il paragone sbagliato. Probabilmente non hai mai letto un numero di Batman in vita tua.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: sab dic 08, 2018 2:39 pm 
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Albo bonelliano dell' anno secondo me.
Una storia che può essere apprezzata da chiunque per la maestria con cui è congegnata e scritta da Recagno.
Ma per i lettori di vecchia data (aggiungerei ai due personaggi titolari dell' albo anche NN e Zagor) è come un regalo, un attestato di fedeltà, è veramente una sensazione appagante vedere i vari mondi riuniti come nella più straordinaria delle saghe. Tutto questo grazie alla perfetta padronanza e conoscenza dell' autore con il mondo Bonelli.
Personalmente delle serie nominate conoscevo bene tutte tranne Zagor, e forse non so se per questo motivo mi è sembrato un po' eccessivamente ripetitivo e alla fine stucchevole questo iper-razzismo di Hellingen, ma direi proprio che è l' unica (piccola) nota stonata.
Non so se è volutamente, ma a me piace pensarlo :x: :g: quando Carpenter si autodefinisce inutile (nella storia) perchè naturalmente si potrebbe interpretare anche in generale. :D
L' attrice misteriosa di cui chiedono di indovinare l' ispirazione secondo me è Rita Hayworth, che nel 1944 poteva ben essere nei pensieri di Jerry Drake. Anche se l' ha disegnata forse un po' troppo somigliante a Diana, che inizialmente pensavo proprio potesse essere lei (in qualche modo).

Freghieri fantastico come sempre.

9


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: sab dic 08, 2018 3:03 pm 
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Dark Star ha scritto:
Personalmente delle serie nominate conoscevo bene tutte tranne Zagor, e forse non so se per questo motivo mi è sembrato un po' eccessivamente ripetitivo e alla fine stucchevole questo iper-razzismo di Hellingen, ma direi proprio che è l' unica (piccola) nota stonata.


Sì è stucchevole quanto recente. Il suo razzismo così sviluppato si deve all'ultima storia ad opera di Burattini.
Spoiler!
In un'inferno personale come quello previsto in quest'albo un tipo come l'Hellingen classico si farebbe due risate e l'unico suo pensiero sarebbe come dominarlo e fare di chiunque lo popoli un suo schiavo, tanto per lui tutti sono inferiori.


L'attrice è Veronica Lake, l'avevo intuito, ma lo conferma Castelli nel nuovo Martin Mystère, che ho preso oggi solo e unicamente per la paginetta finale in cui parla di questo team-up. Scherzo non sono così sprecone, l'ho preso perché mi ha sempre affascinato la leggenda del pifferaio di Hamelin.
Altre curiosità svelate: L'infermiera di pag. 88-90 si ispira all'attrice Margaret Dumont, famosa per i suoi duetti con Groucho Marx; il nativo americano si direbbe un discendente del "Moltiocchi" zagoriano; la ballerina di pag. 32-33 è simile a Betty Page; a pag. 82 le tre donne del passato di Dylan sono Bree, Lillie e Alison Dowell e chi se la ricordava quest'ultima tranne appunto il suo creatore Castelli :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: sab dic 08, 2018 4:04 pm 
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Una buona prova alla fine. Sono abbastanza soddisfatto dell'intrattenimento fornito, per quanto continui a preferire di gran lunga il secondo DD&MM (quello del diluvio)... non per altro, ma perché rimane il più sclaviano/dylaniato dei tre, mentre anche questo tracima verso altri lidi, con una super-combo bonelliana nella seconda metà della storia.

Recagno è riuscito a non annojami a livello di ritmo, nonostante le quasi 200 pagine e sia tornato alle consuete menate su Atlantide - sarebbe ora di inventarsi un altro sbocco per i mysteri: motivo per cui non leggo più (o quasi) MM, finita la riserva del compianto Morales :cry: - ed ha sviluppato una buona sceneggiatura per 2/3. Poi quando doveva tirare le fila del tutto, ha sbaracconato ogni cosa in stile polpettone B-movie caciaresco - non basta dichiararlo auto-ironicamente - con una lezioncina moralista per Hellingen già spiattellata dozzine di pagine prima.
Si poteva fare di meglio in questo senso... :roll:

Freghieri in discreta forma: fa un lavoraccio encomiabile, ma non tutte le tavole sono elaborate con la stessa cura, a partire da vampate, fulmini, raggi, e altre effettacci che non fanno per lui, come stile. Non vado pazzo per le mezzetinte (specie se fatte in digitale), ed è evidente come in alcune tavole non abbia finito le inchiostrature per la stampa (es. p.134)
Anche lui storicamente documentato...
Spoiler!
p. 97 Immagine


Voto 7+


***Qualche spoiler***

La storia parte da subito in modalità mysterica a palla, e funziona (v. druidi, linee di forza, amuleti, SS, Angie, Dee, & disquisizioni varie). Si capisce che Dylan è poco più di una guest star col broncio, ma i suoi scambi con Martin alludono a certi dissapori/divergenze di prospettive in modo congruo ed interessante, e costituiscono un buon asse per il proseguimento delle vicende e delle loro interazioni.

Poi ad un certo punto si vira verso lo Zagorismo spinto, con Hellingen mad-doctor da film anni '50... credo (e spero) più che altro per fare un omaggio al ciclo "Incubi" di Sclavi comparso per lo Spirito della Scure una trentina di anni fa. Onestamente, tra tanti villains ripescabili a disposizione per l'operazione rimpatriata, questo è il più elementare/fantoccesco della dimensione mysteriana (o meglio zagoriana, via Altrove dell' '800), e Recagno lo appesantisce con le sue fisime d'intolleranza xenofoba verso il diverso-diversamente inferiore da cancellare, trasformando gli Inferni in centro sociali di recupero (etico) :x: .

Insomma da un certo punto in poi (grossomodo p.120) comincia a ruotare tutto sulle cattiverie (da B-Movie d'epoca) del cattivonzo nostalgico Hellingen che dà del "voi" e dell'idiota a tutti - ho perso il conto di quante volte lo faccia :mad: - e sproloquia a reti unificate oltre il lecito sul cosa vuole fare, come, perché, etc. E la storia ci perde, mentre Dylan e Martin ci mettono un po' di action (v. robottone vintage Titan) o di meta-confronto con le proprie multiversali versioni parallele (i.e. nel Pianeta dei Morti o nel futuro Alfa in missione con Nathan Never). L'effetto rimpatriata l'ho apprezzato, come per cementificare le bonelliane passioni di noi tutti, e la loro non-soluzione di continuità tra le tante testate, che fanno qui lega (Nord-ista?) per difendere il loro universo (editoriale o immaginario che sia)* :wink:
Conclusione di una certa faciloneria per i vari deus ex-machina, a metà tra il kitsch ed il fiabesco (v. mano volante o Murchadna risolutivo per l'ennesima volta), che onestamente non mi garba molto in ambito "fosco" dylaniato: UN cattivo e tutti gli altri buoni (compresa la Morte e l'Uomo dai Due Volti), come visione va bene per un tredicenne... che non compra questo genere di albi, a dirla tutta.
In omaggio, oltre all'errore del campanello-suoneria sui cui si è già infierito (p.67), anche un bello "Shengen" (p-101) per carenza di (vitamina)C, oltre a qualcosa che mi "da sempre sui nervi", senza accento ferire (p.167).

Molta meta-fumettismo ironico e strizzate d'occhio inter-aziendali (v. Dylan e Martin che si scambiano le esclamazioni, p. 161 e 167), ma tutto sommato il colpo più a segno è stato Carpenter che ammette d'esser stato imbucato soltanto per fare l'ennesima inutile marketta. Speriamo Yog Sothoth lo impali con una selva di tentacoli nel giro di qualche mese, mentre Rania inconsolabile mancata-vedova si faccia inumare viva nella sua fossa per il cordoglio. :D

ALOHA L'ABISSO DELLA METEORA

*
Spoiler!
Su altri fronti di speculezzo e fantasticaggini varie, si ipotizza che le SBE stia pensando qualche mini-maxi serie extra con tutti i personaggi storici coinvolti, una sorta di selvaggia ammucchiata nei secoli team-uppati da "tutti dentro vecchie glorie comprese". Sull'onda lunga del Marvel-ismo importato da Mr Airoldi che pensa di confrontarsi con nerd 40enni stellestrice. C'è da dire che il Mito di Atlantide/Guerra dei Mondi +I Grandi Antichi lovecraftiani da soli riescono ad abbracciare almeno quelle 6 o 7 serie senza grande fatica

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 1:21 am 
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wolkoff ha scritto:
OT
se proprio volete proseguire degnatevi almeno di andare su quello del team-up

Cita:
per me è evidente che sia il telefono (perchè è impossibile che Freghieri si sia messo a DISEGNARE due suoni di campanello nella stessa vignetta) e rimane veniale lo sbaglio sul suono, e ancora più veniale che non se ne parli dopo, sarebbe assolutamente pleonastico, fa parte se vuoi di quei dettagli che avvengono tra una vignetta e l' altra ... quando invece mostrare tutto appesantirebbe la scena, cioè Martin che risponde prima di entrare ?!? Seriously ? Serve solo per dare vivacità all' ingresso in scena e per agganciarsi al fatto di Angie che aveva perso il numero ...


Secondo me frequenti lo stesso otorino di Martin, visto che non tanto ci senti da almeno un orecchio.
Lo ripeto per l'ultima volta dopo di che chiamo il CUP: anche se quello fosse davvero lo squillo del telefono, Freghieri commette almeno tre errori a catena per quanto veniali (cambia dopo onomatopea, non prosegue con gli squilli oltre la prima vignetta, e ci mostra un Martin inane-mente sordo), quindi il fatto resta.
Ed Amen agli Angeli e Noè.

Inoltre la scenetta in sé non serve a dare vivacità ad alcunché, ma solo disingenuously a (intro)mettter su un siparietto semi-comico (di situazione), infiltrandoci una marchetta di... "indovina chi" :?:
La quale riesce addirittura ad esser più influente di Carpenter come valore interattivo nell'albo attraverso questa breve scena


Passo (giustamente) di qua ...

Quello è lo squillo del telefono, sarebbe stato quello un errore vistoso ma non lo è, ma mi pare lo abbia capito tu stesso, vista la prima affermazione da cui eri partito. Il resto sono dettagli di molto poca importanza.

E qui chiudo, perchè veramente discutere su questi toni gratuitamente aggressivi (solo per aver osato contraddirti) non fa per me.
Adios


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 2:00 am 
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Ma "toni aggressivi" de che? Soltanto perché ho fatto la battutina sull'otorino mentre tu pensi di ribattere di fioretto scrivendo "seriously", con aria da santarellino innocente e disinteressato? :lol:
Mi sa che continui a sentirci male, dall'orecchio che vuoi, in diversi sensi... anche se ora che ricollego tu sei quello che s'impressiona per le vecchie bisunte di Ambrosini e n'artra vorta ti sei indignato per due foto(montaggi) in croce che ho messo per rievocare il disgusto da tripofobia :o :oops: :o
Pardon, non sapevo ci fosse una sezione per educande in essere... useremo la versione all-age-friendly con le pixelature in futuro.

Tornando sull'argomento (e stavolta ci metterei davvero una pietra tombale formato Stonehenge sopra) io PREFERISCO credere, per la legge-dei-grandi-numeri-che-contano che Freghieri abbia fatto un solo errore piuttosto che tre in serie. E che quindi abbia per un lapsus raddoppiato le onomatopee del campanello piuttosto che sballare tutta la logica della sequenza dello squillo di cellulare. Come che sia la realtà dell cose, sempre di errore si tratta, e tanto basti. Come il lettering di "Shengen" e "da sui nervi"(v. sopra).

Anche perché è una cosa talmente inutile, e di rilievo meno che secondario, che credo si sia superato il limite di discussione. Perché è l'errore in sé di scarsissima importanza, non i dettagli (come dici tu) vagliati per mostrare in cosa consista, una volta che qualcuno si spende nell'hobby dell'ozioso contraddittorio.


DRRRRIIIN
: ALOHA, CI SEI?
O CE FAI?

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 4:45 am 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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wolkoff ha scritto:
Tornando sull'argomento (e stavolta ci metterei davvero una pietra tombale formato Stonehenge sopra) io PREFERISCO credere, per la legge-dei-grandi-numeri-che-contano che Freghieri abbia fatto un solo errore piuttosto che tre in serie. E che quindi abbia per un lapsus raddoppiato le onomatopee del campanello piuttosto che sballare tutta la logica della sequenza dello squillo di cellulare. Come che sia la realtà dell cose, sempre di errore si tratta, e tanto basti.

Wolk, stavolta non vengo in pace. :evil:
La sequenza è chiarissima e corretta.
Però, anziché ammettere che a prima lettura non l'avevi capita, PREFERISCI credere (e far credere) che gli autori abbiano fatto degli errori.
Non solo: dopo l'arrampicata sugli specchi, pretendi pure di mettere una pietra tombale sulla discussione.

Groucho telefona a Martin mentre Martin sta suonando il campanello.
Martin non è sordo, semplicemente non fa in tempo a guardare il telefono e a rispondere perché Groucho, avendolo visto entrare, ha già chiuso la chiamata.
Fine.
Più chiaro di così...
L'unica svista potrebbe essere il cambio di suoneria, ma gli altri errori di cui parli non esistono proprio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 12:11 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Mannò, non facciamo gli (cit.) "aggressivi" ( :o ) oggi è domenica, pace, amore e libertà per tutti!
In fondo siete liberi di credere in quello che volete, e gli specchi sono di casa vostra alla fine.

Per cui come si può prestar fede (nel fumetto) ad un amuleto che assume le fattezze di un'attrice perché così gli garba, siete liberi di credere che Martin abbia un cellulare che mysteriosamente cambia suoneria in Belgio, che smette di squillare da solo quando si apre la porta, che non può esser udito in presenza di campanello, mentre Irma intercetta da sé chi chiama quando costui si avvicina sotto i due metri interrompendo la chiamata in un nanosecondo.

A me risulta più facile credere nella pace mondiale, ma forse perché oggi è domenica! :3

ANDATE IN PACE
... DEI SENSI, IN FERIE ANCHE LORO
ALOHEN

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 12:25 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
V.M. ci hai visto giusto, il grande e infallibile wolkoff non potrà mai ammettere il più piccolo degli errori, per di più fatto notare da un esordiente del forum (figuriamoci ...) e da qui che è nata un' arrampicata sugli specchi di quelle epocali, e più insiste e più scivolerà verso il basso ... e la sua abilità con la tastiera in questo caso gli si rivolterà contro.
Questo è l' atteggiamento veramente insopportabile, al di là dei toni, che comunque possono essere fastidiosi, ma vedo che non se ne rende neanche conto ...

P.S. Anche la suoneria cambiata ci sta tutta, che sul treno Martin non voleva giustamente disturbare gli altri viaggiatori e ne ha messa una più soft.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 12:38 pm 
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Ohhhh mannaggia mannaggia, allora voi non credete ai campi Elisi della Pace, e preferite passare sul terreno fangoso delle offese personali? Che birboni... :*

Pur di difendere una visione restrittiva, quando basterebbe ammettere che c'è qualcosa che non quadra in quelle sequenze (non facendo quadrare altro cose) da indurre più di un sospetto di veniale blunder alla base da parte del comunque encomiabile Freghieri?

Per fortuna che oggi sono di buonumore pacifico grazie alla domenica ed al vostro ipocrita umorismo involontario nell'improvvisarvi psicologi da strapazzo per corroborare queste offese, altrimenti risponderei per le rime a certi insulti, tipici da logoramento dialettico in assenza di risorse. D'altronde ognuno è libero di cuocere nel proprio brodo, se non gradisce il sugo (di rito domenicale).

Adesso vi devo lasciare perché ho sentito il campanello suonare per un micro-attimo.
O era il citofono? O era il microonde? O il termosifone? O la sveglia?

E' STATO TUTTO UN SOGNO,
SCRITTO MALE,
MA SEMPRE UN SOGNO.

ALOHA

Spoiler!
E per la cronaca della vostra lungimirantissima sagacia indotta, anche io inizialmente avevo pensato che fosse il telefono, leggendo per la prima volta l'albo, ma siccome tutte quelle cose di sopra (NON VOGLIO RIPETERLE, PERCHE' ANCHE IL COCCIO ROTTO COSTA) non quadravano, mi sembrava più logico pensare ad un errore singolo sul campanello piuttosto che 3 in serie. Anche questo già detto... ma quando il coccio entra nelle orecchie e si spalma sugli occhi posso farci davvero poco :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 1:53 pm 
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Iscritto il: lun ott 06, 2014 3:53 pm
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Io non riesco a capire dov'é l'errore. Perché Martin non risponde al telefono? È molto probabile che non l'abbia sentito, il campanello di Dylan è assordante, avrà di sicuro sovrastato la suoneria, e quando Angie ha aperto la porta, rivelando la presenza di Martin e Java, Groucho aveva già spento la chiamata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 2:15 pm 
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Iscritto il: sab dic 01, 2018 3:23 pm
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Allora intervengo io che ho iniziato il tutto. E non potevo sperare in un benvenuto migliore (senza ironia, sono contento della discussione perché questo significa che il forum è bello attivo)! :)

Tuttavia non sono un troll, ci tengo a precisarlo. Sono un lettore di Dylan dal lontano 94, mi sono poi perso intorno al n. 250 per ritornare negli ultimi anni proprio grazie alla gestione Recchioni. Non mi sento in colpa per questo anche se, questo lo devo ammettere, non sono in sintonia con tutto quello che il nuovo corso sta portando. E mi scuso anche per non essermi presentato prima. :oops:

Detto questo, la scena incriminata di Martin che non risponde al telefono a Groucho è corretta così secondo me. Anzi, credo sia una scena importante nell'intera economia della storia. Questo perché si voleva sottolineare la preoccupazione di Martin verso l'amico in pericolo. E infatti, scena dopo, Dylan è posseduto! Gli altri personaggi presenti sono funzionali a creare proprio questa atmosfera. Non capiscono la gravità della situazione o la vivono diversamente. Martin, invece, è talmente preoccupato che non bada al telefono ed entra di prepotenza in casa. E' veramente preoccupato e questo serve per rimarcare al lettore che il rapporto con Dylan è molto più profondo di quello che vuole fare intuire.
Era necessario questo passaggio? Serviva rimarcarlo ulteriormente? Secondo me si e ho apprezzato notevolmente la cosa.

Poi sul telefono che prima fa Driin e poi fa Be bop... beh l'ho già scritto nell'altra discussione: secondo me il driin è per la videochiamata e il be bop per la telefonata. Ma può anche aver cambiato suoneria o quello che volete. Non è importante secondo me e non è nemmeno un errore. La scena è bella così! :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan&Martin - L'abisso del male
MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 2:15 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2489
wolkoff ha scritto:
...che smette di squillare da solo quando si apre la porta, che non può esser udito in presenza di campanello, mentre Irma intercetta da sé chi chiama quando costui si avvicina sotto i due metri interrompendo la chiamata in un nanosecondo.

Non smette di squillare da solo. Smette di squillare perché Groucho chiude la chiamata.

Anche il discorso del nanosecondo e della tempistica è pretestuoso.
Il fumetto non è un cartone animato: le vignette non possono mostrare tutti i singoli istanti e movimenti che compongono un'azione e devono necessariamente realizzare una sintesi.
La vignetta non è la statica fotografia di un singolo istante, ma la sintesi di un'azione che può abbracciare un tempo più o meno breve.
Se fosse la fotografia di un istante, allora ogni volta che nella stessa vignetta vedi due balloon, dovresti immaginare che i personaggi si stanno parlando addosso contemporaneamente. Ovviamente sarebbe assurdo...

Ora, nella vignetta in cui Angie apre la porta, sarebbe stato narrativamente superfluo distinguere l'istante in cui Groucho chiude la chiamata da quello (ovviamente successivo) in cui il telefono di Martin smette di squillare.
Serviva solo far capire che Groucho ha chiuso la chiamata e che il telefono di Martin ha smesso di squillare.
Quella vignetta, insomma, descrive il periodo di tempo (di qualche secondo) che va da quando Angie apre la porta a quando il telefono di Martin smette di squillare e ricomprende il momento (intermedio rispetto agli altri due) in cui Groucho chiude la chiamata.

La sintesi espressa in quella vignetta è tecnicamente corretta? Sì, senza alcun dubbio.
E' sufficientemente chiara? Direi proprio di sì, anche perché, finora, mi pare che tu sia l'unico ad averla inizialmente fraintesa.


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MessaggioInviato: dom dic 09, 2018 2:24 pm 
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Iscritto il: sab dic 01, 2018 3:23 pm
Messaggi: 14
V.M. ha scritto:
Il fumetto non è un cartone animato: le vignette non possono mostrare tutti i singoli istanti e movimenti che compongono un'azione e devono necessariamente realizzare una sintesi.


Sono d'accordo, per quello che ho scritto prima e anche perché con lo stacco netto si evidenzia il tono drammatico e di urgenza della sequenza.

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