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#382 - Il macellaio e la rosa
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Autore:  Solomon Kane [ sab giu 23, 2018 5:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  #382 - Il macellaio e la rosa

Si usa dire che la vita imita l'arte, ma alle volte è l'arte a imitare la vita... involontariamente!
L'unica sicurezza è che :r: è inimitabile!



Immagine


Dylan Dog
N° : 382

Il macellaio e la rosa



Soggetto: Pasquale Ruju
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Fabrizio Des Dorides
Copertina: Gigi Cavenago


Leggendo l'ultimo bestseller di Emily Ray, Bloch si rende conto che la vicenda narrata riprende la storia realmente accaduta di Daddy Slasher, un efferato serial killer attivo anni prima e mai catturato. E quando alla porta di Craven Road numero 7 si presenta la scrittrice del romanzo, spetta all'Indagatore dell'Incubo svelare come sia possibile che nel racconto si trovino dettagli mai resi pubblici, dei quali la stessa Ray era all'oscuro.


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Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Autore:  Il prescelto [ gio giu 28, 2018 12:57 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

POSSIBILI SPOILER
Molto bello. Avvincente, scritto con passione, indagine che scorre, un po' di splatter che ci vuole sempre, personaggi funzionali alla storia. Molto bene. Anche se non c'è horror, e' una storia che ti prende fin dall' inizio, ed è questo il Dylan che voglio.

Autore:  Ilnomeutenteinserito [ gio giu 28, 2018 3:05 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Il prescelto ha scritto:
POSSIBILI SPOILER
Molto bello. Avvincente, scritto con passione, indagine che scorre, un po' di splatter che ci vuole sempre, personaggi funzionali alla storia. Molto bene. Anche se non c'è horror, e' una storia che ti prende fin dall' inizio, ed è questo il Dylan che voglio.


un po' di splatter ma non c'è horror? non ho capito...

Autore:  rkc [ gio giu 28, 2018 9:41 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

:r: :r: !!!!

Autore:  Granger [ ven giu 29, 2018 10:26 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Commento a caldo, forse sto sparando un pochino alto, ma votato ottimo (comunque al minimo avrei dato un buonissimo, se fosse possibile).

Cavenago una copertina brutta probabilmente non la farà mai, eppure questa e la precedente le vedo un pò come un passo indietro.
Spettacolari i disegni, e su un Ruju l'anno ci metto la firma.

Votato ottimo ripeto, al netto di un paio di problemi, sempre i soliti tra l'altro:
1) i maledetti refusi;
2) la continuity. Si cerca di mettere una pezza all'incomprensibile atteggiamento di Rania, ma non basta, anzi forse adesso la cosa diventa ancora più impenetrabile, al meno di ammettere che le storie di Dylan capitano sempre quando questa ha le mestruazioni, che in lei presentano particolari sintomi di aggressività e sbalzi d'umore. Carpenter che dice a Bloch di invidiarlo per la vita tranquilla di Wickedford quando a questo, tra gli altri, gli è morta una compagna non mi sembra il massimo della delicatezza.

Ma in questa storia si tende a soprassedere, diciamo.

Autore:  Etilpropano [ ven giu 29, 2018 10:27 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

In altre condizioni avrei votato buono, ma viste le delusioni recenti sulla regolare ho arrotondato un po' il voto.
Questo è un esempio perfetto di storia "normale" di Dylan: anche se non succede nulla di grave a livello personale ai protagonisti della testata, comunque c'è del coinvolgimento emotivo consistente; la continuity non è sbandierata ma inserita organicamente nella narrazione, che oltre a essere ordinata e avvincente è ricca di scene e personaggi memorabili, che evitano la frequente impressione di assistere ad un albo dimenticabile. Questo non lo è.
Ruju sa scrivere, ha un mestiere solidissimo e in questa storia è anche particolarmente ispirato. Des Dorides sa disegnare, e il suo tratto simile a quello dei Cestaro funziona alla grande sui testi. È vero che non c'è troppo horror, ma c'è sangue in abbondanza, e una crudezza di fondo che su Dylan mancava da un po'. (#buonismo)

Autore:  julius94 [ ven giu 29, 2018 4:04 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Ruju si conferma ancora una volta abile mestierante (nel senso più nobile del termine) con una storia solida e ben scritta, benché poco originale. La citazione al bellissimo racconto "The white people" di Arthur Machen nell'editoriale del Rrobe mi aveva illuso, ma a conti fatti non posso ritenermi deluso. Disegni di Des Dorides molto buoni. Voto complessivo: 7.

Autore:  AndreaBerga [ ven giu 29, 2018 6:27 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

La storia m'è pure piaciuta, però c'è una cosa che mi dovete spiegare, perchè o è un errore oppure sono io che ho frainteso:
Spoiler!
a pag 29/30 si parla di agenzia di ghostwriters, di pagamento dell'agenzia e consegna testo. A pag 32 si parla di contratto tra scrittrice e agenzia di GW. Benissimo. A pag 92 ci viene rivelato che in realtà è il paparino morto a scrivere sfruttando il corpo della figlia mentre dorme, ergo nessun ghostwriter - agenzia - pagamento - contratto....corretto? :roll:

Autore:  Granger [ ven giu 29, 2018 9:36 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Spoiler!
il ghostwriter c'è comunque, ma evidentemente il padre ha 'sostituito' il romanzo

Autore:  julius94 [ ven giu 29, 2018 10:20 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Oppure

Spoiler!
A pagina 92 viene detto che Jordan Ray lavorava come ghostwriter in forma anonima. È probabile che sia stato contattato per riscrivere il romanzo dall'agenzia di ghostwriters, che evidentemente non sapeva della sua morte. A questo punto, come ci viene mostrato sempre a pagina 92, Jordan ha svolto il lavoro possedendo il corpo della figlia.
Questa spiegazione porta con sé un ulteriore dubbio: come faceva Jordan a essere sicuro che affidassero la riscrittura proprio a lui? La mia teoria è che fosse un collaboratore abituale dell'agenzia e che abbia in qualche modo indotto la figlia a rivolgersi proprio a quell'agenzia.

Autore:  AndreaBerga [ ven giu 29, 2018 10:40 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Mmm...ringrazio Julius e Granger per le loro spiegazioni, che però restano appunto interpretazioni personali dell'accaduto, tanto che sono totalmente diverse l'una dall'altra :D

Autore:  h77b2 [ sab giu 30, 2018 7:57 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Solita rujata...non ringrazierò mai abbastanza Tex per avercelo portato via da Dylan Dog.

Autore:  julius94 [ sab giu 30, 2018 9:22 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

AndreaBerga ha scritto:
Mmm...ringrazio Julius e Granger per le loro spiegazioni, che però restano appunto interpretazioni personali dell'accaduto, tanto che sono totalmente diverse l'una dall'altra :D

A suffragio della mia tesi faccio notare che
Spoiler!
la copia omaggio è stata inviata all'indirizzo di Jordan Ray (sotto lo pseudonimo di John Simith). Considerando che Jordan lavorava come ghostwriter, questo ulteriore dettaglio confermerebbe il fatto che la riscrittura sia stata affidata proprio a lui.

Chiaramente resta un'interpretazione personale.

Autore:  harveyburton [ sab giu 30, 2018 11:23 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Copertina di Cavenago e disegni dell'esordiente Des Dorides da urlo! Stupendi! La storia parte molto bene
Spoiler!
anche se "la crisi dello scrittore" mi ha dato, da subito, un senso di deja vu

Fino a metà l'indagine è appassionante e mi ha tenuto incollato (il tutto condito da atmosfere pesanti e qualche sequenza splatter notevole) ma poi si perde un po'
Spoiler!
l'intreccio di ghostwriter mi è sembrato un po' caotico e la sequenza dell'incidente forse poteva essere resa un po' meglio, non saprei neanche io come (ma la testa nel cruscotto mi è sembrata una cavolata). Fatto sta che il finale, il momento risolutivo e di maggior pathos, a me ha strappato uno sbadiglio.


Voto finale 7 (decisamente alzano il voto copertina e disegni).

Autore:  bertuccia [ sab giu 30, 2018 5:21 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: #382 - Il macellaio e la rosa

Partendo dalle cose ottime direi: assoluto capolavoro di copertina e disegni.
La prima, è di eleganza impareggiabile, i secondi sono perfetti per la storia: gotici, tenebrosi, cupi come l'inferno.
Trovo curioso il font usato, sembra si, quello di una macchina per scrivere, ma è un pochino asettico, fuori contesto, come fosse un telegramma.
Ma veniamo alla storia: buona, buonissima, se non ottima. Peccato per quelle cosine che mi hanno fatto un pochino arricciare il naso, ovvero
SPOILER
ops, nel cruscotto ci sta una testa? Allora ho sbagliato proprio macchina, nella mia un paio di occhiali da sole e due CD, che peraltro cadono sempre sul tappetino, e già non si chiude più lo sportellino. Non puzza poi? La caduta dal cornicione (peraltro inserita nel contesto dei ragazzini, con scommesse ecc. che sono veramente memorabili); che tipo di piroetta ha fatto per essere, un attimo prima frontale e un secondo dopo avvinghiato al terrazzo posto lateralmente? Discutibile la scelta di non avvertire la polizia "per non rischiare di mettere sulla graticola un povero inculturato"... Beh, fosse un pluriomicida, il rischio di una gogna mediatica mi sembra poca cosa, rispetto alla possibilità di salvare in extremis una vita umana. Questo passaggio ha il sapore, soprattutto, di "facciamo una cosa scema, con una giustificazione ancora più scema, che permetta di fare andare l'azione in una certa direzione". Altra cosa, poco gradevole, ma questa riconosco sia molto soggettiva, è l'uso del "punto" così insistito, telegrafico, da romanziere compiaciuto.
Uso, abuso e stra-abuso di "old boy" e "vecchio". Fossi io, al decimo "vecchio" un calcio in culo glielo darei. Groucho raccapricciante. Cioè, ma lasciamo stare le battute, se proprio non le abbiamo. Meglio poche frasi, anche sensate, che questa penoso farneticare alla ricerca della freddura.
Siccome non voglio fare un Wall of text, mi fermo qui, ma confermo un bell'8 all'albo, nonostante le piccole sbavature.

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