EVENTUALI SPOILER
E' un albo parecchio controverso questo "La Fiamma". Come diceva qualche utente è un albo che mi sarebbe piaciuto all'età di 18 anni ma non oggi che ne ho quasi 35. E non perchè tratti un tema banale. Anzi il tema trattato è un tema quanto mai vivo e attuale, ovvero l'indifferenza della persona media rispetto a ciò che accade intorno a lui. E' un tema, però, molto difficile da trattare e il rischio di banalizzarlo è molto forte. Ed è secondo me quello che è successo in queste pagine.
All'inizio il dialogo tra Alev e gli avventori del pub e tra Alev e Dylan è troppo esagerato. Non nei temi trattati ma nella scelta delle frasi messe in bocca ai protagonisti.
"Hai spaccato un boccale di birra in testa a un tizio, non hai bloccato un carro in piazza tieanmen", "Soltanto la violenza è efficace dove la violenza regna", "Odio gli indifferenti perchè tutto quello che succede di male, succede quando la massa degli uomini volta lo sguardo..." sono frasi troppo da baci perugina della rivoluzionaria. Concettualmente giuste per carità messe in bocca ad Alev ma non in questa forma.
L'arrivo del poliziotto e la conseguente lotta è ben gestita (magistrale la pagina 22 per me) fino al momento in cio Dylan viene beccato a "tenere in mano" un televisore e anche qui le frasi ad effetto si sprecano "E' soltanto un borghesuccio" o "uno che scende nei bassifondi per fare turismo". Al netto di alcune frasi un pò sopra le righe ho apprezzato il flirt di Dylan con Alev con conseguente bacio e l'uso dello smartphone per il selfie.
Finalmente a pagina 37 e 38 dei dialoghi un pò più veri e di conseguenza molto più capaci di cogliere nel segno. Il non mi piace su FB e l'indifferenza delle persone detta così senza tanti giri di parole. Per poi scadere a pagina 39 con "Si nasce incendiari, si muore pompieri"
Da pagina 42 comincia la lotta con il poliziotto è questa è nettamente la parte migliore dell'albo. C'è tensione e i disegni ben rendono la sensazione di spaesamento dovuto prepotentemente dalla "nebbia" dovuta ai gas lanciati. A pagina 44 DD parla di "Sporco Fascista". Rispetto a Bertuccia non mi sono lamentato delle battute contro i poliziotti dette da Alev e da uno della ronda perchè le battute sono in character. Qui secondo me "Sporco fascista" è un pò esagerato detto da Dylan e un pò fuori personaggio oltre che un insulto che detto in una situazione come quella non verrebbe in mente. Uno "sporco bastardo" lo avrei preferito.
Mi è piaciuta anche la scena dell'ospedale che finisce a pagina 52 anche se non ho capito al tempo della lettura in diretta perchè il poliziotto avesse ucciso l'infermiera. E neanche ora in realtà. Ancora meglio la scena della decapitazione del poliziotto.
DEvo ammettere che anche a me ha infastidito l'altra ragione di Bloch. Non è un bel modo di fare continuity questa. Piuttosto non dire nulla e occupati di portare avanti i temi della continuity in certi albi senza fare questi riferimenti che infastidiscono per mie sia il lettore occasionale che il lettore storico, in quanto ininfluenti nel resto della trama.
Molto bene invece Carpenter che in poche parole dà una lezione interessante al vecchio Dylan si dimostra uomo di polso ed è in grado di fare dei ragionamenti senza usare necessariamente frasi a effetto come gli altri personaggi. Un'altra cosa che ho apprezzato è il fatto che Dylan continui ad incontrare l'uomo cui Alev ha rotto una pinta di birra in testa. E' sicuramente un richiamo comico degno dei primi Dylan Dog.
L' attacco di Alev è ben orchestrato e mi è anche piaciuto il discorso di Marvin. Il poliziotto 407 è una metafora quindi non tanto dell'indifferenza ma del nemico in generale chiunque esso sia. "LA maggior parte della gente non si rende conto di quanto abbia bisogno di qualcosa o qualcuno su cui far gravare l peso della propria esistenza" è una frase dannatamente vera che in tempi di social e giudizi improvvisati è alquanto moderna. Tale poliziotto rappresenta quindi per Alev l'indifferenza, per un salviniamo gli immigrati, per un pentastellato il governo inetto, per qualcun'altro le tasse, per qualcun'altro ancora l'incapacità degli altri, per altri i vaccini, per altri i complottti delle aziende farmaceutiche, per altri le scie chimiche, per altri l'informazione e via di seguito. Ognuno ha il suo nemico o meglio si crea il suo nemico per "giustificarsi".
Meno mi è piaciuto invece il fatto che sia Alev a battere il poliziotto. Da quel che ho capito il poliziotto 407 si batte prendento posizione e colei che batte il poliziotto ovvero l'indifferenza è Alev. Ma lei ha una posizione ben precisa. E' il poliziotto è un poliziotto. LA mia lettura quindi è quella che l'autore ha voluto condividere gli ideali di Alev. MA anche i poliziotti hanno degli ideali. Anche i poliziotti non sono indifferenti a ciò che accade nella società. Lavorano per mantenere un ordine che è comunque importante per una società moderna.
LA scelta di dare al poliziotto 407 la forma di un poliziotto è proprio sbagliata da un punto di vista di messaggio. Perchè mai l'indifferenza dovrebbe essere un poliziotto? E perchè mai a batterla deve essere una "rivoluzionaria sessantotina". PEr questo penso che il tema sia trattato con una visione poco adulta e più da diciotenne. Cosa avrei fatto io? Anzitutto avrei reso il poliziotto 407 non un poliziotto ma qualcosa di amorfo o con una forma non umana. Magari qualcosa che può trasformarsi in tante persone, se vogliamo. Avrei poi dettato degli esempi di un poliziotto che cerca di combattere questa forma amorfa e nello stesso tempo anche di Alev che cerca di battere questa forma amorfa. L'avrei fatta uccidere da entrambe queste due figure se vogliamo rimanere sulla dicotoma "ordine - poliziotto" "disordine - rivoluzionaria" o da nessuna di queste figure per dare un sapore ancora più amaro. Per delle persone che si schierano e prendono posizione ci sono sempre altre persone che non lo fanno. E sono queste persone a far "vivere" continuamente questa forma amorfa di indifferenza. Mi sarebbero piaciuti dei personaggi meno monotematici. Alev potrebbe mettersi nei panni del poliziotto e viceversa. Si poteva fare che Alev aveva un amico che è diventato poliziotto. Entrambi hanno degli ideali ma li esprimono patteggiando per squadre diverse. Un poliziotto avrà pensato qualche volta di incazzarsi contro il sistema che difende? E' Alev si sarà incazzata contro altri che cercano di ribellarsi ma lo fanno in un modo diverso dal suo?
Bello invece il finale. LA gente si dimentica è tutto torna come prima. Proprio per questo finale avrei visto meglio una caratterizzazione della vicenda come quella che ho scritto prima. Mi rendo conto che per farlo in 98 pagine ci vuole una capacità di scrittura non indifferente.
In generale ho dato 6 come voto. Il fumetto l'ho letto con piacere nelle parti più action mentre ritengo che la sceneggiatura con particolare riguardo ai dialoghi sia un pò fuori fase. Rimango invece contrariato dalla scelta di dare all'indifferenza la forma di un poliziotto e della scelta di aver fatto battere l'indifferenza da Alev. Troppo schematico, semplicistico.
I disegni sono molto belli e la copertina... beh la copertina è più che stupenda!!!!