Cravenroad7

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#373 - La fiamma
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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mar ott 03, 2017 9:27 pm 
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Iscritto il: mar ago 30, 2011 8:46 pm
Messaggi: 638
Località: inferno ,uno dei tanti possibili (torino)
io continuo a pensare che una storia del genere avrebbe avuto un senso 15 anni fa, ora sembra solo un grosso stereotipo.

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26 09 2011. ciao sergio.

ci sono state storie fantastiche , alcuni capolavori e poi..memorie dall' invisibile

"imbecille ? no : libertà"


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 1:36 pm 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
Messaggi: 258
Io non riesco proprio a capire i gusti di un sacco di utenti qui.
Ho visto albi decisamente più ridicoli e superficiali di questo prendere voti alti o avere percentuali maggiori dall'otto a salire.
Retorico? Si, ma puzza meno di morto di anarchia bla bla (e di tutti gli altri mediocri episodi scritti da simeoni).
Moralista? Un po', ma mai quanto il terrore, in cui si preferisce buttarla in caciara piuttosto che affrontare l'argomento prendendolo e prendendosi sul serio.
Ho visto albi di debutto fuori focus come il primo della baraldi o quello di ratigher (in realtà ogni albo della baraldi per me è fanzine, con l'ultimo leggermente migliore degli altri, e horror graphic novel di ratigher mi ha fatto storcere il naso sopratutto nel finale) ricevere più lodi di quest'albo.
Per me questo episodio è da 6/6-, e non vedo sufficienze dai tempi della macchina umana (parlando di serie regolare, e al numero di bilotta diedi un 7, credo)

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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 3:17 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2699
Perché magari ci sono albi brutti che sfiorano inaspettatamente le corde del sentimento, fanno riemergere ricordi dalla melma nella quale sono sepolti, echi del passato; quindi, si vota soprattutto ciò che hanno saputo smuovere: un sogno, un pensiero, un brivido, un'emozione, un luogo che riaffiora, un viso, una situazione.

e poi ci sono quelli brutti e basta, perchè non smuovono niente, sono scritti a tavolino per citarsi addosso


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 6:07 pm 
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Iscritto il: gio giu 18, 2015 9:57 am
Messaggi: 33
Bellisssimissimissimo! Attuale come una canzone dei 99 Posse: "ciendr' social' occupat' mo' co' caXX ce cacciateeee... quante mazzate pigliate quante mazzate pigliateeeee curre curre guaglioooo...tunz tunz"
Avanti cosìììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!

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CHI OSA VINCEEEE....STACCE!!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 8:47 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Drake 2.0 ha scritto:
Ho visto albi decisamente più ridicoli e superficiali di questo...
Retorico? Si, ma puzza meno di morto di anarchia bla bla (e di tutti gli altri mediocri episodi scritti da simeoni).


Un momento: Simeoni è il leader incontrastato della retorica sfacciatamente manichea e del partizanismo bacchettone. Telefonato in pre-selezione e privo di ambiguità. Ma a differenza di Pagani un po' è riuscito ad impostare una "storia"... a rendere la vicenda in parte avvincente, con alcuni crismi di sceneggiatura (v. lungo assedio). Sa tenere banco, alla fine. Un fuocherello lo attizza, con la carne a disposizione :) .
Quindi per me, che sono tutto tranne un suo sostenitore su Dylan, alla fine alla sufficienza arriva in Anarchia.

Pagani è più bravo a mischiare le carte, gli ingredienti in conflitto, a presentare più suggestioni/tracce, a non prendere posizione - in realtà la prende, vedi p.95 ed i cittadini armati di scope - sempre nell'ambito delle varie retoriche possibili (tutte stracotte tra l'altro), che contribuiscono a tracciare le caratterizzazioni esecrabili dell'albo. Ma è talmente "impegnato" in queste derive da spiattellare, che la storia in quanto tale ed il suo costrutto narrativo rimane di una povertà stracciona e priva di alcun interesse per gran parte della lettura. Tanto fumo, ma al massimo un arrosto per vegani :? .

ALOHA TAILGATE PARTY

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 10:45 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Che insopportabile retorica questo albo...ma forse il problema sono io che non ha voglia di leggere storie così.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 04, 2017 11:58 pm 
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Iscritto il: dom lug 12, 2015 4:12 pm
Messaggi: 345
Rrobecop 2 ha scritto:
Bellisssimissimissimo! Attuale come una canzone dei 99 Posse: "ciendr' social' occupat' mo' co' caXX ce cacciateeee... quante mazzate pigliate quante mazzate pigliateeeee curre curre guaglioooo...tunz tunz"
Avanti cosìììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!!


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
questa m'ha fatto ridere!


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: ven ott 06, 2017 8:53 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2102
Drake 2.0 ha scritto:
Ho visto albi di debutto fuori focus come il primo della baraldi o quello di ratigher...


contagiato dall'uscita del nuovo Blade Runner? :mrgreen:

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: sab ott 07, 2017 5:28 pm 
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Iscritto il: dom dic 06, 2015 9:40 pm
Messaggi: 7
Per quanto mi riguarda, mi ero dato qualche mese di possibilità, sperando che qualche albo riuscisse a farmi ricredere o per lo meno a tirare avanti. Ma niente da fare. E' dall'aprile del 1989 che compro Dylan Dog ogni 28 del mese. E questo è l'ultimo. Basta così. Dylan Dog, per quanto mi riguarda, non ha più senso di esistere e di essere letto, per lo meno nel modo in cui è scritto nella serie regolare inedita. Come scritto un paio di mesi fa, il rinnovamento di Recchioni mi è sembrato di facciata, un'operazione magari ben riuscita di marketing. Ma il livello delle storie, perchè era quello il problema di Dylan, non si è assolutamente elevato. Nuove entrate attesissime che mi hanno fatto sbadigliare, nuove stramaledette collane parallele, un profluvio di Dylan a botte di 2-3 uscite al mese, quando tutto quello che volevo erano 12 uscite decenti all'anno. Basta così. Prima c'era del mestiere, arrugginito, ma c'era del mestiere. Adesso c'è tanta voglia di stupire con effetti speciali, i crossover, il copertinista nuovo, Bloch in pensione, l'old boy, il pianeta degli zombie, gli autori provenienti da altri universi fumettari, i Grouchini. Ma alla fine della fiera, per me il centro stesso di un fumetto Bonelli sono i 12 albi della serie regolare. Sono le loro storie scritte e sceneggiate. Ma ormai non pare più essere una preoccupazione principale.
Ho aspettato il rinnovamento perchè potesse fare uscire Dyd da uno stallo creativo, o da un'abitudine che lo trascinava. Magli effetti del rinnovamento mi dicono che oggi Dyd ha semplicemente fatto il suo tempo. Può darsi che servisse questa prova per farmelo ammettere. Recchioni farà spallucce, con il suo solito malcelato disprezzo alla Carmelo Bene per i lettori, ma poco mi interessa, perchè il problema non è lui. Dylan, il suo universo, mi sembrano semplicemente finiti, nel senso, nelle motivazioni. Dylan non è Tex, non è eterno. Dyd deve avere un senso, e per me non ce l'ha più.


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: dom ott 08, 2017 2:22 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
Messaggi: 336
Anch'io ero sul punto di mollare il mese scorso dopo aver letto Dylan uomo bianco nel mondo dell'uomo nero. Forse la storia più ridicola di tutti i tempi, passati presenti e futuri.
Poi lo speciale e questo mi hanno fatto ricredere. Sono 2 ottimi albi, semplici e puliti.
Avanti così.


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: lun ott 09, 2017 1:09 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Pochi elementi positivi da salvare in questo albo,che tra l'altro e' una sorta di seguito ideologico di un altro uscito di recente,per retorica,moralismo a buon mercato.Dicevo,di positivo c'e' la figura del poliziotto sadico e soprannaturale.Che poi vabbe',viene praticamente "fatta fuori" a favore di concetti ridondanti e di quasi imbarazzo.Qualche passaggio narrativo dall'ospedale,i disegni.Ma poco altro.
Sceneggiatura piatta,insopportabilmente retorica,che trova la sua celebrazione in un finale indigesto.
Tutto lo svolgimento pero' e' condizionato.Dylan mai veramente "a suo agio" nel ruolo di pretesto,e i personaggi di contorno mal caratterizzati.Almeno c'e' una battuta che fa pensare alla comicita' involontaria.Brutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mar ott 10, 2017 11:37 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
EVENTUALI SPOILER

E' un albo parecchio controverso questo "La Fiamma". Come diceva qualche utente è un albo che mi sarebbe piaciuto all'età di 18 anni ma non oggi che ne ho quasi 35. E non perchè tratti un tema banale. Anzi il tema trattato è un tema quanto mai vivo e attuale, ovvero l'indifferenza della persona media rispetto a ciò che accade intorno a lui. E' un tema, però, molto difficile da trattare e il rischio di banalizzarlo è molto forte. Ed è secondo me quello che è successo in queste pagine.

All'inizio il dialogo tra Alev e gli avventori del pub e tra Alev e Dylan è troppo esagerato. Non nei temi trattati ma nella scelta delle frasi messe in bocca ai protagonisti.
"Hai spaccato un boccale di birra in testa a un tizio, non hai bloccato un carro in piazza tieanmen", "Soltanto la violenza è efficace dove la violenza regna", "Odio gli indifferenti perchè tutto quello che succede di male, succede quando la massa degli uomini volta lo sguardo..." sono frasi troppo da baci perugina della rivoluzionaria. Concettualmente giuste per carità messe in bocca ad Alev ma non in questa forma.
L'arrivo del poliziotto e la conseguente lotta è ben gestita (magistrale la pagina 22 per me) fino al momento in cio Dylan viene beccato a "tenere in mano" un televisore e anche qui le frasi ad effetto si sprecano "E' soltanto un borghesuccio" o "uno che scende nei bassifondi per fare turismo". Al netto di alcune frasi un pò sopra le righe ho apprezzato il flirt di Dylan con Alev con conseguente bacio e l'uso dello smartphone per il selfie.
Finalmente a pagina 37 e 38 dei dialoghi un pò più veri e di conseguenza molto più capaci di cogliere nel segno. Il non mi piace su FB e l'indifferenza delle persone detta così senza tanti giri di parole. Per poi scadere a pagina 39 con "Si nasce incendiari, si muore pompieri" :cry:

Da pagina 42 comincia la lotta con il poliziotto è questa è nettamente la parte migliore dell'albo. C'è tensione e i disegni ben rendono la sensazione di spaesamento dovuto prepotentemente dalla "nebbia" dovuta ai gas lanciati. A pagina 44 DD parla di "Sporco Fascista". Rispetto a Bertuccia non mi sono lamentato delle battute contro i poliziotti dette da Alev e da uno della ronda perchè le battute sono in character. Qui secondo me "Sporco fascista" è un pò esagerato detto da Dylan e un pò fuori personaggio oltre che un insulto che detto in una situazione come quella non verrebbe in mente. Uno "sporco bastardo" lo avrei preferito.

Mi è piaciuta anche la scena dell'ospedale che finisce a pagina 52 anche se non ho capito al tempo della lettura in diretta perchè il poliziotto avesse ucciso l'infermiera. E neanche ora in realtà. Ancora meglio la scena della decapitazione del poliziotto.
DEvo ammettere che anche a me ha infastidito l'altra ragione di Bloch. Non è un bel modo di fare continuity questa. Piuttosto non dire nulla e occupati di portare avanti i temi della continuity in certi albi senza fare questi riferimenti che infastidiscono per mie sia il lettore occasionale che il lettore storico, in quanto ininfluenti nel resto della trama.
Molto bene invece Carpenter che in poche parole dà una lezione interessante al vecchio Dylan si dimostra uomo di polso ed è in grado di fare dei ragionamenti senza usare necessariamente frasi a effetto come gli altri personaggi. Un'altra cosa che ho apprezzato è il fatto che Dylan continui ad incontrare l'uomo cui Alev ha rotto una pinta di birra in testa. E' sicuramente un richiamo comico degno dei primi Dylan Dog.

L' attacco di Alev è ben orchestrato e mi è anche piaciuto il discorso di Marvin. Il poliziotto 407 è una metafora quindi non tanto dell'indifferenza ma del nemico in generale chiunque esso sia. "LA maggior parte della gente non si rende conto di quanto abbia bisogno di qualcosa o qualcuno su cui far gravare l peso della propria esistenza" è una frase dannatamente vera che in tempi di social e giudizi improvvisati è alquanto moderna. Tale poliziotto rappresenta quindi per Alev l'indifferenza, per un salviniamo gli immigrati, per un pentastellato il governo inetto, per qualcun'altro le tasse, per qualcun'altro ancora l'incapacità degli altri, per altri i vaccini, per altri i complottti delle aziende farmaceutiche, per altri le scie chimiche, per altri l'informazione e via di seguito. Ognuno ha il suo nemico o meglio si crea il suo nemico per "giustificarsi".
Meno mi è piaciuto invece il fatto che sia Alev a battere il poliziotto. Da quel che ho capito il poliziotto 407 si batte prendento posizione e colei che batte il poliziotto ovvero l'indifferenza è Alev. Ma lei ha una posizione ben precisa. E' il poliziotto è un poliziotto. LA mia lettura quindi è quella che l'autore ha voluto condividere gli ideali di Alev. MA anche i poliziotti hanno degli ideali. Anche i poliziotti non sono indifferenti a ciò che accade nella società. Lavorano per mantenere un ordine che è comunque importante per una società moderna.
LA scelta di dare al poliziotto 407 la forma di un poliziotto è proprio sbagliata da un punto di vista di messaggio. Perchè mai l'indifferenza dovrebbe essere un poliziotto? E perchè mai a batterla deve essere una "rivoluzionaria sessantotina". PEr questo penso che il tema sia trattato con una visione poco adulta e più da diciotenne. Cosa avrei fatto io? Anzitutto avrei reso il poliziotto 407 non un poliziotto ma qualcosa di amorfo o con una forma non umana. Magari qualcosa che può trasformarsi in tante persone, se vogliamo. Avrei poi dettato degli esempi di un poliziotto che cerca di combattere questa forma amorfa e nello stesso tempo anche di Alev che cerca di battere questa forma amorfa. L'avrei fatta uccidere da entrambe queste due figure se vogliamo rimanere sulla dicotoma "ordine - poliziotto" "disordine - rivoluzionaria" o da nessuna di queste figure per dare un sapore ancora più amaro. Per delle persone che si schierano e prendono posizione ci sono sempre altre persone che non lo fanno. E sono queste persone a far "vivere" continuamente questa forma amorfa di indifferenza. Mi sarebbero piaciuti dei personaggi meno monotematici. Alev potrebbe mettersi nei panni del poliziotto e viceversa. Si poteva fare che Alev aveva un amico che è diventato poliziotto. Entrambi hanno degli ideali ma li esprimono patteggiando per squadre diverse. Un poliziotto avrà pensato qualche volta di incazzarsi contro il sistema che difende? E' Alev si sarà incazzata contro altri che cercano di ribellarsi ma lo fanno in un modo diverso dal suo?
Bello invece il finale. LA gente si dimentica è tutto torna come prima. Proprio per questo finale avrei visto meglio una caratterizzazione della vicenda come quella che ho scritto prima. Mi rendo conto che per farlo in 98 pagine ci vuole una capacità di scrittura non indifferente.

In generale ho dato 6 come voto. Il fumetto l'ho letto con piacere nelle parti più action mentre ritengo che la sceneggiatura con particolare riguardo ai dialoghi sia un pò fuori fase. Rimango invece contrariato dalla scelta di dare all'indifferenza la forma di un poliziotto e della scelta di aver fatto battere l'indifferenza da Alev. Troppo schematico, semplicistico.
I disegni sono molto belli e la copertina... beh la copertina è più che stupenda!!!!

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 11, 2017 12:01 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm
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Credo ci sia un po' di confusione... Il poliziotto 407 non è l'indifferenza, è un demone generato dalla coscienza di Alev. Infatti non a caso ad un certo punto viene pure citato Nietzsche da uno dei barboni. Alev essendo una adolescente anarchica e idealista, identifica il male negli stereotipi del poliziotto violento e fascista e della massa indifferente e lobotomizzata davanti ai telequiz. Risultato: genera il suo "mostro della ragione" con le sembianze di un poliziotto violento e fascista che pesta a morte gli indifferenti. Per questo il poliziotto 407 non uccide Dylan, malgrado ne abbia più volte l'occasione. Ed è pure logico che sia la stessa Alev a sconfiggerlo, è stata proprio lei a generarlo "guardando troppo a lungo nell'abisso".


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 11, 2017 1:13 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
Allora... ora non ho l'albo sotto mano e nel momento in cui ho scritto la recensione avevo letto la storia da qualche settimana quindi posso essermi sbagliato. Ma dove lo dice che è un demone generato da Alev? Perchè Dylan e Marvin lo vedono? Nel momento di lotta (verso pagina 85-90 non ricordo precisamente dove poichè non ho l'albo sotto mano Marvin lo presenta proprio come l'indifferenza o il nemico che le persone vedono per non associarsi colpe).

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #373 - La fiamma
MessaggioInviato: mer ott 11, 2017 1:54 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Posto che ognuno interpreta come vuole se certi passaggi/riferimenti sono volutamente fumosi...

outcast ha scritto:
Il poliziotto 407 non è l'indifferenza, è un demone generato dalla coscienza di Alev... una adolescente anarchica e idealista [che] identifica il male negli stereotipi del poliziotto violento...

Per questo il poliziotto 407 non uccide Dylan, malgrado ne abbia più volte l'occasione. Ed è pure logico che sia la stessa Alev a sconfiggerlo, è stata proprio lei a generarlo


Secondo me - come Ares, Alemans, ed altri - più che l'indifferenza in modo specifico, 407 incarna il "Sistema" che esercita il suo controllo sguazzando/stagnando nell'indifferenza complice...specie quella di chi straparla per sentito dire e sa solo prendersela con chi capita a tiro (ora la Polizia, ora gli antagonisti) senza risolvere una mazza. Non a caso squarta l'infermiera che vorrebbe aizzarlo, una tipa abietta che si adagia su questo profilo di strafottenza, e sa solo inveire a josa, scaricando sugli altri ogni problema :x: .
Inoltre 407 non è solo un sotto-prodotto dell'immaginario di Alev. Infatti lo vedono/combattono molti altri facinorosi nel corso dell'albo, ed agisce in gruppo talvolta. E' il frutto di una visione collettiva delle cose, un "nemico" di comodo, ma poderosamente feroce, contro cui scagliarsi o da scagliare, piuttosto che adoperarsi seriamente per cambiare le cose (Vs cittadini civili scope-in-mano nel finale).

Sul fatto che non uccida Dylan, dipende da come il Nostro si comporta. In questo rientra il discorso della visiera come riflesso dell'odio di chi ci guarda dentro. Si può rivedere questo lungo post . E quando anche Dylan perde il controllo, pure 407 fa per massacrarlo, se non fosse per la buona sorte che lo salva per il rotto della cuffia, accidentalmente :P .
Alla fine lo sconfigge Alev perché era la resa dei conti che lei voleva, tra due stereotipi simbolici, che finiscono per annullarsi a vicenda, piuttosto che rimestare nell'inazione.

ALOHA DA 408

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