Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: mer set 13, 2017 11:55 pm
Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm Messaggi: 11268 Località: Napoli
alemans123 ha scritto:
Vuote narrativamente parlando è un pò troppo... ci può stare però che non piacciano.
Forse anche il passo dell'angelo aveva una struttura abbastanza canonica.... solo che il cliente era sostituito da Rania che chiede una mano a Dylan... cosa che comunque si vedeva anche prima con Bloch.
Stavo notando come ormai siamo completamente OT e che "The Imp" moderatore del sito non solo non ce lo ha fatto notare ma ha partecipato attivamente alla discussione.
finchè si fanno paragoni, proposte di modifiche o qualsiasi altra cosa parlando della storia va anche bene. l'importante è non andare sempre a impantanarsi nei soliti discorsi sull'andamento della serie, o perggio sui voti. also, sto invecchiando also, ormai faccio più manutenzione che moderazione (e devo ancora aggiornare un sacco di indici, mannaggia)
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: gio set 14, 2017 5:55 pm
Iscritto il: ven lug 07, 2017 2:48 pm Messaggi: 104
Per me era inedito perché evito sempre allegati e roba simile, nella speranza di non alimentare la fetta di mercato che va verso lo sfruttamento più bieco del marchio a discapito della qualità (ma temo che la china sia quella comunque).
Graficamente buono anche questo, come il disastroso albo "Il terrore". Ma per il resto la Barbato, della quale quando si affacciò a DYD ero una grande estimatrice e speravo potesse garantire una nuova giovinezza al personaggio, mi sembra i Metallica di Load e Reload: la tecnica è buona, ma idee zero, uno zero assoluto che poi rischia di partorire questi uomini neri grotteschi che fanno pena invece che paura. Una senzazione di vuoto cosmico, quella si spaventosa (per il futuro della collana), un trascinarsi pagina dopo pagina nella speranza che accada qualcosa di saliente, ma poi la noia ti stende e la fine arriva come una liberazione. Pessimo.
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: ven set 15, 2017 12:17 am
Iscritto il: mar feb 21, 2017 3:21 pm Messaggi: 52 Località: Lecce
Storia accettabile. Barbato scorrevole. Stavolta non ci trovo sti grandi lati negativi. É il classico dylan dog che voglio. Per me Da 6 ma un sei pienissimo giuro. Ma finalmente! Ad avercene di storie cosí!! Almeno qui un po di horror c'é ! Per me se fosse ogni mese su questi livelli mi andrebbe anche bene. Roi ha uno stile un po diverso dal solito..o sbaglio? Meno dark e più fumoso...opaco. Se mi piace non so ma é diverso..forse più sbrigativo. Lui racconta in un'intervista di aver comprato anni e anni fa un aerografo che non riusciva a usare, e cosí utilizzò la spugnetta nella confezione. Lo sapevate ?? Lo stile di roi nasce da un acquisto errato. Che storia eh?
Ps. Il prossimo numero mi preoccupa...........sembra che stiano alternando storie horror a storie sociali/ambientali/di diritti civili/terroristi ecc.....ahi ahi...tiziano (o claudio) queste cose riuscivano a MESCOLARLE con l'horror però. NON A DIVIDERLE.
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: sab set 16, 2017 1:54 am
Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm Messaggi: 2921
L'albo è alfine giunto fin quassù..ma me ne dolgo in quanto mezza delusione...potrei dire che forse il mio nipotino che vive ancora in italia avrebbe gradito di piu tale storiella..che li per li mi ha ricordato piu una favoletta nera alla tim burton dell'ultima maniera... indi per cui, il burton piu sfiatato. La storia in questione potrebbe avere anche qualche spunto interessante, ma il senso di deja vu nel leggerlaè stato spesso ricorrente...come dimenticare albi, sempre della barbato, come Il giardino delle illusioni o Phobia?!? La mia mente è spesso tornata a quelle due storie, che non saranno state chissà cosa, ma rileggendole, e rivalutandole, mi sono sembrate nettamente superiori a questa, pur toccandone gli stessi temi; ecco...i temi, o il tema di questa storia, che per l'ennesima volta ci ributta nel pantanaio della vita privata di dylan sviscerandolo in lungo e in largo, rendendolo il solito fantoccetto barbatiano...o meglio, visto l'odio della Paola per il nostro dylan, una bambolina voodo! Ci poteva pure stare l'ennesima (non richiesta ) incursione nella mente del nostro, ma almeno fosse stata realizzata in altra piu ficcante maniera...o procurandomi disagio e inquietudine,,,perchè è quello che non ho sentito, o che non sento piu in dylan, l'inquietudine. A volte ci troviamo favolette nere come questa, o favolette buoniste come il terrore...per non parlare delle storie metatestuali etc etc... Come ricordava qualcuno qualche post piu sù, a quando una storiaccia vecchia maniera, indagine e trombatina annessa?!? se non erro, a tal proposito, il nostro old boy non timbra il cartellino da un bel po di numeri, invero. Comunque alla fine è una storia che tra un alzata di sopracciglio e molte ingenuità, si fa leggere...(yawn ) ma le 94 pagine sono davvero troppe per un soggetto cosi esile; non ho letto la breve storia da cui questa è stata riciclata, ma forse, visti i risultati, sarebbe stato meglio mantenersi sulla trentina di pagine o meno...ne sarebbe uscita una favoletta nera e simpatichina da mettere su di un color fest, tiè..ma cosi....
Spoiler Alcuni appunti sparsi: Dylan non ha piu paura?!? noi lettori non abbiamo piu paura?!?gli autori non sanno piu fare/avere paura?!? la paura non esiste piu? boh...il meta che si fa ancora avanti, anche grazie alla battuta di groucho all'inizio dell'albo... per non parlare poi del mistico pantheon Jhon Doeiano che si sta facendo strada nella continuity di dyd...cosa buona? cosa errata? vabbè...vorrà dire che nei prossimi anni staremo qui a menarci il piffero su chi sia piu gnocca tra mater morbi e mater fear. A pag. 26 si accenna a futuri figli del nostro eroe dobbiamo aspettarci un futuro in continuity con un dylan junior a prendere le redini del papi e della sua (ex)gloriosa testata?!? chi vivrà vedrà---forse io no. muoio prima. A pag.64 poi l'indice di quanto la barbato sia sempre piu annoiata e un po stanca, andandomi a citare nientepopodimeno che lui:
In finale, una storia che copia anche un po troppo il plot di mater morbi, che è di certo superiore(ospedale, malattia, mater fear etc etc) e ci restituisce il solito malconcio dylan (fategli una curetta a sto ragazzo...gli acciacchi peggiori ce li ha tutti lui!) e che salvo dall'insufficenza sopratutto per i disegni del buon Roi e per averci almeno provato Paolè...o perlomeno perchè non mi hai messo tra le balle quella fatidiosa di rania, ti appioppo un cinque e mezzo e bona lè; ma spero con tutto il cuore che tu possa tornare ad antichi e angosciosi fasti dylaniani, altrimenti si finisce cosi:
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: sab set 16, 2017 5:50 pm
Iscritto il: gio mar 31, 2011 4:34 pm Messaggi: 85
Albo terminato ieri sera, parere a caldo. Ho dato un sei complessivo all'idea, dalle premesse interessanti, ma che , come è stato già detto da altri utenti, secondo la mia semplice opinione di lettore, aveva delle grandi potenzialità non so quanto sfruttate a pieno. Dylan che incontra l'incarnazione stessa
Spoiler!
dei suoi incubi e delle sue paure
, è una "premise" molto ma molto affascinante, che lascia presagire uno scenario alla Mater Morbi e che mi aveva stuzzicato non poco in fase di acquisto. La Barbato mi piace molto , sui suoi lavori ho sempre grandi aspettative. Qui riesce a reggere soltanto fino ad un certo punto il peso dell'ambizione di questo suo ottimo spunto creativo, ma , sempre secondo il mio modesto e opinabile punto di vista, perde verve narrativa lungo la strada. Un plot non particolarmente ricco di avvenimenti , di colpi di scena, di ostacoli e nemici può anche funzionare, ma in quel caso servono dei dialoghi ad effetto che da soli reggano l'intera struttura ( come ci insegna il grande Elmore Leonard). In questo caso invece ho trovato piuttosto avaro di emozioni il viaggio "dantesco" di Dylan nell'inferno
Spoiler!
delle sue paure
e non particolarmente ficcanti o vivaci i dialoghi, che avrebbero potuto essere più incisivi. In mancanza di questi elementi, capisco anche la nostalgia di alcuni utenti verso la classica storia Dylaniata "pane e salame", con il solito schema: cliente che suona il campanello, caso strampalato, mostro di turno e trombata annessa. Qui si voleva fare qualcosa di più, è comunque da apprezzare, ma mancano probabilmente anche un po' più "di spessore" nei personaggi che accompagnano Dylan. PErsonalmente non ho ben capito la figura del
Spoiler!
figlio dell'uomo nero
, nel contesto narrativo, ma sicuramente è una mia incapacità. Poco sfruttata quella che doveva essere per me la vera antagonista di questo albo,
Spoiler!
"lady paura"
che invece diventa quasi una figura sullo sfondo.
Molto molto belli i disegni, che si sposavano magistralmente con l'atmosfera tetra e trasognante dell'avventure proposta in quest'albo. In conclusione buona l'idea, grande potenziale , personaggi con grandi possibilità di impatto narrativo , ma qualcosa non ha funzionato nella miscela finale di questi ottimi ingredienti. Peccato perchè secondo me questa storia aveva le carte in regola per lasciare il segno, invece finisce con l'essere davvero poco memorabile.
_________________ It's a perfect day for Bananafish!
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: lun set 18, 2017 10:07 am
Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm Messaggi: 2102
Zak ha scritto:
A pag.64 poi l'indice di quanto la barbato sia sempre piu annoiata e un po stanca, andandomi a citare nientepopodimeno che lui:
questo per me è un +0.5 nella valutazione finale
ma siamo così sicuri che il non riuscire ad avere più paura fosse così meta? io ho alcuni dubbi a riguardo...
_________________ Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti. Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: ven set 22, 2017 5:39 pm
Iscritto il: gio nov 05, 2015 7:00 pm Messaggi: 34
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
è triste che un albo della Barbato arranchi a 6 pagine di discussione, giusto perchè è partita una flammata tra due utenti... ma gli utenti di questo forum non lo leggono più DD?
Smesso ormai , e leggendo i commenti non me ne rattristo. Al massimo vado sul sicuro se scrive qualcuno dei pochi sceneggiatori che prediligo. Barbato proprio zero .
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: gio ott 05, 2017 6:35 pm
Iscritto il: sab set 09, 2017 9:14 pm Messaggi: 36
Comprato per la bellissima copertina, dopo anni che non leggevo Dylan. Il contenuto una delusione. La storia avrebbe dovuto e potuto risolversi in una decina di pagine, non era adatta a un albo della serie regolare. Voto: 4. Non mi ha convinto a ricomprare Dylan.
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: mar ott 10, 2017 12:48 pm
Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm Messaggi: 743
Cavenago sempre più dark e non potrebbe essere altrimenti per "Il bianco e il nero". Ottima copertina per aprire il manierismo della Barbato. Paola immerge Dylan in un suo nuovo mondo, facendoci conoscere il suo personalissimo Uomo Nero. Non quello immaginario dell'albo omonimo scritto da Faraci, ma un suo padre in difficoltà con il figlio adolescente. Dylan educatore tra i mostri, con riflessioni cervellotiche e un po' stancanti sui concetti di paura, oscurità, bene e male. Albo duale un po' troppo ancorato ai suoi dialoghi lunghi carichi di piccole lezioni care alla Barbato. Si legge, non è male, ma è un qualcosa di già visto e rivisto. Dylan è la pedina della Barbato, a sorpresa spicca un Groucho quasi fossimo in una storia di Ruju. La vera celebrità qui è Roi. Questo albo sembra stato scritto apposta per farci incantare dalle chine del maestro. E Roi dà tutto se stesso, aiutato da un lettering bianco su sfondo nero che ci aiuta a immergerci nel mondo dell'uomo nero. Grazie a Roi l'albo resta impresso. Qui il disegnatore scavalca la sceneggiatrice. "Il bianco e il nero" è una storia di Corrado Roi.
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: ven ott 13, 2017 2:53 pm
Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am Messaggi: 829
Ho aspettato parecchio per commentare quest'albo perchè la voglia stava a zero.
Non so che dire. Ormai è chiaro che la Barbato le idee per i thriller li conserva per i romanzi. Perchè sprecarle per Dylan Dog, se tanto continuano ad approvarle questi soggettini senz'arte né parte?
Si parla di "paura", ma il mondo dell'Uomo Nero non suscita MAI alcuna tensione o suspense. Mette in scena una specie di pantomima dove tizi conciati come a Carnevale si sbrodolano addosso. Lo stesso Dylan più che vivere la situazione sembra solo recitare una parte, e si fa l'auto-telecronaca in centinaia di balloon che neanche il Gualdoni più verboso.
Noioso, ripetitivo, elementare. Solo i disegni di Roi lo salvano in parte dall'insufficienza totale, ma non bastano certo a promuoverlo.
_________________ Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...
Oggetto del messaggio: Re: #372 - Il bianco e il nero
Inviato: sab giu 20, 2020 9:29 pm
Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm Messaggi: 2844
il bianco e il nero barbato qui al servizio di uno sfavillante ROI, un albo come mater dolorosa, ascensore per l'inferno, eccetera in cui i disegni fanno la storia... una barbato ormai intrappolata in un metafumetto sempre più grottesco, a metà tra mater morbi e l'uomo nero di mignacco, più che babadook sembra monsters & co. un calderone metafumettistico disneyano: il bianco e nero bonelliano (recchioni nell'horror club cita anche darkwood ), il bianco e nero razziale più banalmente, il buonismo e il cattivismo, padri, figli, baci e abbracci, dylan dog assistente sociale dell'incubo... il bimbominkia dell'uomo nero effettivamente dà fastidio, comprendo le critiche anche quelle più feroci al di là dell'indubbia saturazione metafumettistica, non mi è dispiaciuta la personificazione della paura e la teoria dell'assuefazione io "il nero della paura" non so nemmeno cosa sia... quindi per me il bianco e il nero è stato un inedito a tutti gli effetti copertina straordinaria, un capolavoro, questo è un genio