Cravenroad7

Forum dylaniato
Oggi è dom apr 28, 2024 9:14 am

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 113 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 3, 4, 5, 6, 7, 8  Prossimo

#367 - La ninna nanna dell'ultima notte
Insufficiente (1-4) 22%  22%  [ 21 ]
Mediocre (5) 18%  18%  [ 17 ]
Accettabile (6) 17%  17%  [ 16 ]
Buono (7-8) 34%  34%  [ 32 ]
Ottimo (9-10) 9%  9%  [ 8 ]
Voti totali : 94
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mer apr 05, 2017 8:57 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mar gen 31, 2012 9:11 am
Messaggi: 98
l'ho trovato un numero profondo. Bellissima la storia dello scacchista


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mer apr 05, 2017 10:22 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
wolkoff ha scritto:
Dark Star ha scritto:
Però pur essendomela letta due volte non sono riuscito a pervenire a un livello minimo di “spiegazioni” per esserne soddisfatto anche come trama in sé. Perché comunque non concordo con la soluzione di wolkoff
Spoiler!
Jack = il bambino col papillon. Non c’è un vero motivo per poter affermare ciò, non mi basta vedere quello che fa alla fine, cioè va a casa dell' (ex) burattinaio se non c’è alcun indizio nelle sue azioni precedenti. A me quello pare uno dei tanti...fin dall’ inizio quando è addirittura vittima di uno scherzo da parte di un altro bambino Per cui non potendo attribuire a qualcuno il ruolo di questo fantomatico Jack, non si vede chi sia la loro guida.


SPOILER, ANCHE QUESTO...


E invece, credo che Jack sia l'asso-asse cardine della "ribellione", a livello di starting point scatenante, e poi come appendice conclusiva. Rileggiti pagina 67 che praticamente è dedicata solo a lui, inquadrature comprese, nel ruolo di capobanda implicito, e poi facce sapé... nel caso. Oltretutto, nei disegni di Sam, indovina cosa indossa Jack? Un papillon! (p.30). :o
E non è un caso, se rimane di proposito l'unico moccioso NON RECLAMATO/RICONGIUNTO con gli adulti nel finale. Uno fuori dal coro, ma mimetizzato al suo interno, a partire dal ruolo di amico immaginario che si concretizza fuori dalla scena. In quest'ottica, come detto sopra, a me sembra che Jack sia una derivazione INCONTROLLABILE del "potere" di Markus che prende corpo/vita CONTRO LA SUA STESSA volontà (vedi p.91), per dimostrare(-reinstaurare) quello che è l'esito dell'orrore nelle fiabe per bimbi non più avvezzi agli insegnamenti di quel tipo di racconti, tramite una specie di approccio omeopatico - la cura attraverso lo stesso principio del male 8-)

Detto questo, per me di spiegazioni qui ce ne sono fin troppe o imboccate alla lettera, ed è abbastanza chiaro dove vada a parare l'albo. Un po' di cazzosismo ambiguo in più non avrebbe guastato...

ALOHA JACK DI CUORI, PRIMA DEL DUE DI PICCHE

Sarà anche lui, anzi diciamo che lo è (non avevo notato il particolare del disegno) però rimane il fatto, come tu stesso sottolinei, che il personaggio è totalmente inconsistente/indefinito e la cosa a me narrativamente non mi soddisfa.
Spoiler!
E sul fatto che sia il loro leader, è una cosa che non si vede mai esplicitata, non mi basta un' inquadratura a sottolineare una didascalia, quando invece all' inizio la bambina con le trecce lo scherza senza problemi (e la sua reazione è da bambinetto qualunque).
Nel finale poi ho avuto l' impressione che sia stata la morte di Markus, più che l' effetto dei sogni-fiabe a liberarli, e che quindi era stato Markus a influenzarli nella loro ribellione, anche se loro di persona conoscevano solo Jack.

Insomma per me resta una buona storia ma ... imperfetta.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mer apr 05, 2017 2:57 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Tanto è tutto uno spoiler, per chi non l'avesse ancora capito :wink:

Dark Star ha scritto:
Sarà anche lui, anzi diciamo che lo è (non avevo notato il particolare del disegno) però rimane il fatto, come tu stesso sottolinei, che il personaggio è totalmente inconsistente/indefinito e la cosa a me narrativamente non mi soddisfa. E sul fatto che sia il loro leader, è una cosa che non si vede mai esplicitata, non mi basta un' inquadratura a sottolineare una didascalia, quando invece all' inizio la bambina con le trecce lo scherza senza problemi (e la sua reazione è da bambinetto qualunque).
Nel finale poi ho avuto l' impressione che sia stata la morte di Markus, più che l' effetto dei sogni-fiabe a liberarli, e che quindi era stato Markus a influenzarli nella loro ribellione, anche se loro di persona conoscevano solo Jack.


Se noti bene anche a p.56 è in testa al gruppo che marcia per assediare la sede della riunione, ed è l'unico che prova ad opporre una specie di resistenza diffidente verso le fiabe di Markus (p.80) perché forse già lo conosce di persona o è una sua creatura/emanazione incontrollata. Inoltre mentre Markus "ipnotizza" nelle fiabe tutti gli altri marmocchi, Jack Papillon è l'unico su cui questo teatrino non sortisce effetto(-immedesimazione), rimanendo impassibile a parte, scuro in volto sullo sfondo (p.86). Poi, in senso stretto, forse non è proprio questo gran leader carismatico che dirige o coordina l'azione, né la Baraldi vuole metterlo troppo in evidenza come personaggio-chiave, anche per preservare l'ambiguità dell'incubo. Jack è più semplicemente il motore starter, il primo referente, quello che comincia il corteo andando ad inserirsi inizialmente nei panni di amico immaginario, la scheggia impazzita di base a cui si aggregheranno gli altri, dando sfogo ai loro sadismi repressi contro gli adulti, scrivendo una favola nera di rivalsa :x: .

Per quanto riguarda Markus, non mi pare che sia la sua morte a liberare i bambini dalle loro brame di vendetta. In quel caso un depresso/malinconico come lui si sarebbe suicidato molto prima salvando la baracca con largo anticipo. Il cambiamento avviene quando cominciano a sbraitare in richiesta d'ajuto, e farsela sotto dalla paura (per immedesimazione), grazie all'orrore che incutono le fiabe di Markus stesso, quando è ancora vivo (pp.86-89).
Comunque sia di queste interpretazioni ne ho parlato a sufficienza nel primo post della pagina precedente, e questo testimonia come il soggetto sia di buona fattura, se si presta denso a più interpretazioni e si incastra su più livelli. Infatti merita un 7 secondo me. Sulla sceneggiatura ed il resto ci torno a breve...

TBC...ALOHA

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il ven apr 07, 2017 9:37 pm, modificato 2 volte in totale.

Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mer apr 05, 2017 3:55 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Anche se il 1 Aprile è passato da un pezzo, forse sono in vena di scherzi ittici da salmone, e per una volta mi va di sbracciarmi controcorrente rispetto all'andazzo generale... almeno per quanto riguarda i forumisti storici, visto che la maggioranza invece si sta orientando sul 7 ed anche io ho votato 7 come giudizio complessivo, perché il "prodotto" nel suo insieme mi è piaciuto parecchio, in gran parte grazie al soggetto ed ai disegni, ma anche il resto non è tutto da buttare.

Mi è sembrata una Baraldi più contenuta e limata rispetto alle storiacce precedenti, che vuole produrre un Dylan classico vecchio stile - v. omaggi a gogo - senza troppe pretese, ma tenendo sul filo dell'inquietudine il lettore. Certo, c'è ancora molto da lavorare a livello di sceneggiatura, ma ho notato un bel passo in avanti rispetto alla prima bozza pienamente dylaniata di sua fattura che fu La Mano Sbagliata. Altre cose come Gli anni selvaggi o quella ciofeca del CF non le considero proprio, sperando che di notte venga a trovarmi qualche goblin sotto il cuscino per dirmi che erano tutti brutti sogni...dell'edicolante :? :? :? .


SPOILER
SPOILER
SPOILER


Lato grafico 9-

Parto dalla copertina: la guardo e riguardo di continuo da quando è sul comodino e spero possa condizionare le mie ispirazioni notturne. Strepitosa; l'effetto decadente e grottesco è reso benissimo, e sembra quasi di calarsi in una storia/trip di Celoni.
Disegni con Roi in gran spolvero, a mio vedere. E' tornato a disegnare Dylan con una sana voglia e si vede, rispetto alla prove opache del periodo gualdoniano. Forse si è fatto un po' più realistico come contesto, ma il lavoro di Ut ha dato i suoi frutti come re-indirizzamento dello stile (v. galleria nel labirinto degli specchi, p.82). Magistrali i visi-maschere tagliate dalle ombre di p.34, o l'urlo contratto vecchiascuola di Domitilla (p.73.vi).

Del soggetto ho anche parlato troppo in altra sede (v. sopra o pagina precedente), e ripeto come mi sia sembrato complesso ed in palla, nel suscitare l'incubo ed intrecciare tematiche delicate...oltre che meta-narrative, come il piacere di terrorizzare, e l'impatto formativo delle fiabe a sfondo crudele. Passo quindi alle dolenti note, che riguardano quasi tutte la sceneggiatura, me non rovinano troppo l'albo di per sé.

La storia è divisa in tre tronconi piuttosto evidenti, a livello di sequenze: inizio della vicenda con efferatezze varie (pp.5-39); dibattito retorico+assalto durante la riunione (pp.40-67); resa dei conti a Fearland (pp.68-98). Può sembrare un po' rigido, ma la storia fluisce senza intoppi...anche se la parte investigativa non è certo il pezzo forte, e la sequenza centrale si perde troppo in vignette a vuoto e ricami posticci. Per i dialoghi temevo peggio, ma forse è merito della revisione.

Non so voi, ma io ho notato - con qualche piacere, ovvio - un certo chiaverottismo di rimando in tutto l'albo. Passino gli scompensi metrici e di prosodia della filastrocca un po' goffa in sé, ma mi sembra che alcuni pezzi siano proprio un calco in omaggio alle canzoncine di/per Mana Cerace nel #68 - v. "la notte scura, la notte dell'uomo che fa paura... uno, due, tre, a morire tocca a te". Inoltre vediamo Dylan davanti ad una scacchiera nel mezzo del nulla (#66, anche qui Roi), un racconto incorniciato nel racconto (#49, sempre Roi), un luna park spettrale abbandonato (#118 e #142), oltre a dei tipi che scrivono FEAR su un muro (#47)...magari con lo spray rosso sangue. Claudione approverà? 8-)

Non mi è andata tanto giù la tempistica con cui si è realizzata la vita/morte/miracolamenti di Markus, che dice di conoscere Dylan da una vita - ma che bisogno c'è di rimpastare ogni volta il passato di Dylan, inserendoci dei pezzi apocrifi, non bastava non specificare da quanto si conoscessero? - e poi ritarda lo spiegone per fascicoli con il solito insopportabile vecchio imbecillemente saggio che nessuno ha voglia di ascoltare. Ricordo già come nella prima recensione qui sopra - Uno sconosciuto sulla strada - tanti anni fa, me la presi con Ruju perché il vecchiardo fantasma ci metteva otto round per spiegare l'origine delle vicende, e tutti a boccalonarci sopra in attesa di dritte a spizzichi.
Sono passati tanti anni, ma le fesserie di :r: vedo che non hanno fatto scuola.

Groucho ridotto a molestatore via whatsapp è un sintomo dell'orrida sciagurataggine mediatica di questi tempi, o più semplicemente dell'orrida considerazione di lui che hanno gli attuali autori. Fate vobis... :roll:
La Baraldi dovrebbe mettersi d'accordo con la recente Barbato (o Pete Brennan) perché tira fuori un altro ennesimo pseudo-amico immaginario di Dylan, tale Jack (p.30), che in realtà non risulta esistito da nessuna parte, se non nelle sue fantasie... dell'autrice, intendo :*

Come detto la parte centrale è quella più irritante in sé, anche se il discorso dello sparo in aria di Rania alla fine potrebbe essere secondario, visto che magari la pistola poteva essere caricata a salve, modalità scacciadogs. Ed infatti in modo inqualificabile il Dog scappa in lungo in largo, ignorando le motivazioni di Markus - emmenomale che gli era solleticato il 5°senso&mezzo, poco prima - per andare a fare il lumacone imboscato nel bujo con Domitilla. Una favola... :cry:
Domitilla tra l'altro è un personaggio partito bene ma che finisce per fare figure idiote a raffica, rannicchiata per paura degli stessi bambini che dovrebbe curare, o che lascia trapelare la sua fobie per gli specchi, salvo salvarsi dietro il paravento salvatore di un bacetto col suo boy: ad una così al massimo un carretto di gelati farai portare, a livello di interazione con l'infanzia. Ancora peggio Rania, che in tutta la sua calma olimpionica, sennesce con un discorsone esaltato e titanicamente idealista sul valore dell'infanzia citando Shaw, le tenebre, la luce, come un'integralista fanatica travestita da sbirra.

E dopo i bambini che intonano i Garbage e la solita citazione riciclata dalla discarica-per tutte le stagioni-Shakespeare (p.92.ii) vi lascio pure con un pajo di citazioni in topic da G.B. Shaw, sperando che abbiate appreso la lezione, da bravi bambini feroci...ma poi tutti a nanna :D

ALOHA QUOTE:

Ciò che vogliamo vedere è il bambino in cerca della conoscenza, e non la conoscenza in cerca del bambino

Che diventi una regola non dare ad un bambino un libro che tu stesso non leggeresti
Spoiler!
Questa può tornare utile nel passaparola verso questo albo, per le nuove leve :mrgreen:

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mer apr 05, 2017 8:43 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
SPOILER

Le atmosfere notturne, cupe e inghiottite da un’oscurità quasi viva, c’introducono al mood di questo albo, illustrato dal signore delle ombre Corrado Roi. L’unico a mio avviso ad essere perfetto per disegnare una storia che prende spunto a piene mani da fiabe nere, con personaggi ambigui e falsi innocenti.

Abbiamo un vecchio cantastorie ritiratosi dalla vita dello spettacolo itinerante nel quale il padre lo aveva introdotto fin da piccolo; una psicologa infantile iconograficamente la versione femminile di Groucho che chiede aiuto al Nostro per porre fine alla continua sparizione di bambini e una strana catena d’incidenti.
Tutto mosso dal “dono” di Markus che è in grado, come suo padre, di dare vita alle sue storie. Ma i suoi racconti sono tutt’altro per bambini. Mentre il padre era in grado di far vivere i sogni, lui invece dà vita agli incubi. “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni… e degli incubi!”.

Mi è piaciuto tutto di quest’albo: l’introduzione d’impatto; la presentazione di Domitilla, davvero molto divertente e originale (come personaggio spero di rincontrarla negli albi futuri); Markus e la sua tragicità; il coinvolgimento dei bambini in un gioco mortale; Jack, il burattino scappato dall’armadio di Markus, il posto dove teneva tutti i suoi burattini nutriti da incubi e da paura.
La filastrocca, che mi ha ricordato i contributi dei lettori che occupavano lo spazio della quarta pagina. Alcune molto suggestive, altre invece innocue ma sincere. Quella della Baraldi è decisamente parte integrante del racconto, senza la quale molto dell’atmosfera si sarebbe perso.
Ma anche piccole cose come la presenza inspiegabile di Groucho nel luna park abbandonato.
Altro punto decisamente a favore è la gestione e la descrizione dei genitori che sembrano caricati a molla e con un pulsante per fargli dire frasi pre-registrate. Tutto per enfatizzare una sorta di “abbandono” mentale, più che fisico, verso i propri figli lasciati a loro stessi.

Non mancano le strizzate d’occhio e le citazioni più o meno esplicite, come quella di Mercoledì Addams, ma anche rimandi a film misconosciuti come Giovani Guerrieri (uno dei film preferiti da Kurt Cobain), per quanto riguarda l’assedio dei ragazzini alla scuola durante una riunione dei genitori dei bambini scomparsi. Quella scena è il clou del film in questione.

Copertina molto suggestiva e che fa da sfondo ad un titolo molto evocativo e perfetto per l’albo.

_________________
BenVenutI iN GolConDa!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: gio apr 06, 2017 12:40 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12538
Località: Verona
I "chiaverottismi" abbondano, non c'è dubbio.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: ven apr 07, 2017 10:34 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12538
Località: Verona
Drake 2.0 ha scritto:
Filastrocca Sclaviana di una bruttezza inenarrabile. Se la si legge canticchiando si nota proprio l'assenza di ritmo. Almeno Sclavi, con rime facilone, andava sul sicuro e portava a casa il risultato.
Il pararsi il popò mettendo nelle note la faccia della moglie del reverendo lovejoy non salva dalla bruttezza del "nessuno pensa ai bambini?", per non parlare del fatto che l'orrore viene perpetrato per tutta la grossa sequenza della riunione/aggressione dei bambini.
"I bambini sono puri", "i nostri figli!", "i bambini non si toccano!". Cazzo che merda.
Il finale col burattinaio è slegato dal resto, manca un passaggio centrale, e non porta a nulla. Non ha significato, come se la Baraldi non avesse avuto alcuna idea di base e avesse messo lì pensieri e suggestioni a nastro.
Non fa un granché paura ma almeno ci prova, cosa che non succede quasi mai su dyd.
Rania retorica come altre volte è già successo, personaggio di una sfiga immane perché usato male. Anche lei si odierebbe, se avesse coscienza di sé.
Dylan è il solito testimone di fatti senza peso.
Il discorso delle fiabe non è male, ma da uno che le fiabe le ha studiate seriamente e ne sa qualcosina posso dire che è un parlarne in modo molto superficiale. Giusta la direzione, ma se si ha qualche mese di tempo per scrivere una sceneggiatura perché il parco autori è vasto e nessuno ti corre dietro, bisogna impiegare quel tempo a studiare, senza magari ascoltare i Type O Negative a loop che distraggono, e senza Edward e Bella che chiacchierano in tv come sottofondo.
Bravo Roi ma lo sapevamo già, passiamo oltre.
Bella la copertina, ma lo sapevamo già, passiamo oltre.
Gli editoriali non li leggo più.

4, come, credo, le altre storie della Baraldi. Però mi è sembrata migliore delle altre due, almeno nelle intenzioni.
E mò ci attendono due storie di Simeoni, o ricordo male? Perché in tal caso rivaluterò sicuramente molto positivamente questa storia.


Nella sostanza (se non nella forma), questa recensione dice quel che penso sull'albo del mese. La Baraldi ci mette tutte le sue buone intenzioni e qua e là riesce a dire qualcosa di decente (ma quanto è merito di Roi?), ma poi cade rumorosamente nei dialoghi, nell'utilizzo dell'ironia, negli snodi narrativi, nel ritmo. Senza contare che Dylan è un fessacchiotto. L'impressione è che debba ancora perfezionale la tecnica; e ci può stare, per carità, però se penso all'esordio della Barbato il confronto è impietoso: la prima storia della Barbie era pasticciata ma zeppa d'idee, e la terza era già un capolavoro. La Baraldi, dal primo al terzo albo, ha fatto passi avanti per quanto riguarda la stesura di soggetti dylaniani, ma non nell'utilizzo del linguaggio. Ci sarebbe da lavorarci su.

Come scrivevo in un altro topic, nell'affrontare questo Dylan ho fatto un errore strategico: l'ho letto subito prima dell'ultimo Julia. Dopo aver faticosamente terminato La ninna nanna, ho preso in mano Storia d'amore e zac, mi sono trovato a pagina 130 senza neanche rendermene conto. È la differenza fra un albo scritto bene (Julia) e uno scritto male (Dylan). Il confronto ha fatto sì che il mio gradimento per la storia dylaniana sia stato affossato al di là degli effettivi demeriti. Ora, è chiaro che non chiedo alla Baraldi di diventare Berardi, ma di scrivere in maniera più fluida, più ritmata e meno stereotipata sì.

Buon ritorno di Roi: non che sia al meglio (se si toglie il nero dalle sue tavole, rimane ben poco), ma ci mette comunque quel minimo d'impegno che fa sì che l'albo si lasci guardare volentieri e, in certe tavole, perfino con ammirazione. Poi va be', se c'è da creare atmosfera lui è sempre in grado di farlo, e qui lo dimostra benone. Comunque è un notevole passo avanti rispetto alle sue ultime apparizioni dylaniane.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: ven apr 07, 2017 10:47 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
rimatt ha scritto:
...scrivere in maniera più fluida, più ritmata e meno stereotipata...
Dubito che basti volerlo.
Impietoso il paragone con la Barbato che è, al di là dei gusti, un'autrice strutturatissima e che non ti da mai l'impressione di essere finita a scrivere per caso.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: ven apr 07, 2017 1:50 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Oltre che impietoso, è anche abbastanza fuorviante il paragone...perché sono due autrici completamente diverse come stili/referenti - basta confrontare il tipo di romanzi che scrivono. Sono due donne entrambe, ok: ma tolto questo, e l'omofonia del cognome, cosa rimane per accostarle :?:

Comunque sia a me qui non è parsa particolarmente disastrosa la Baraldi. Perfettibile, come molti altri, ma molto meglio di sue passate uscite, se non altro per soggetto ed atmosfera...a cui Roi si è adattato perfettamente diventando un punto di forza dell'albo 8-) .
La storia non è fluidissima e va un po' per scatti/tronconi, come detto prima, ma io l'ho letta senza intoppi particolari... a parte l'assemblea becera in sé, nel cuore dell'albo. L'ironia non sarà il suo forte, ma credo sia merce rara in tutti gli autori attuali; non se ne può fare un indictment per la sola Baraldi, che qui introduce bene Domitilla, come i primi scambi che sembrano azzeccati. Sulle dozzine di stereotipi, in parte possono essere un alibi narrativo, in quanto la retorica beota dei genitori et als. è messa proprio in risalto per sbeffeggiarla/coprirsi di ridicolo da sola. E se siete mai andati ad un ricevimento tra maestri/professori e genitori, a livello di frasi fatte sparate al vento, dovreste sapere che la realtà vissuta a pelle è ben più colma di snervanti luoghi comuni di un semplice fumetto (d' "evasione"?).

Senza tirare in ballo esteti della sceneggiatura come Berardi, qualche mese fa è uscita una storia di Ambrosini scritta tecnicamente a livello (quasi)inaccepible, ma anemicamente vuota e paracula nella sostanza: un puro divertissment sulle righe del leziosismo da variazione sul tema od esercizio di stile. Ecco, certe volte io sinceramente preferisco leggere cose come questa Baraldi primaverile, meno formalizzate nel pretestuoso e più genuinamente caserecce, se nel casereccio c'è qualche idea di fondo e della sostanza per farla sanguinare... quell'idea :3

ALOHA BARBARALDI

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: ven apr 07, 2017 6:10 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lun ago 27, 2012 10:32 am
Messaggi: 245
...le aspettative del sottoscritto erano diverse, diciamo che la storia che credevo di leggere era una sorta di "Raminghi dell'autunno" in una nuova versione... ma piccoli gioielli del genere non è che se ne sfornino ogni cinque secondi.
La storia in sé mi piace molto, tra le migliori del nuovo corso, c'è il Pierino di Antonio Rubino e l'Over the edge di J. Kaplan c'è Narciso Ibáñez Serrador e lo storico-antologico "Master of Puppet"... perfino gli echi del Brian Yuzna di Dolls... le (come sempre) splendide tavole di Roi contribuiscono a rendere le atmosfere... il risultato c'è, e quello è l'importante, non è una vittoria secca che chiude il campionato, ma un pareggio giocato un po' al ribasso, dal quale emerge comunque, la capacità di sferrare il colpo da novanta.
Nota un po' stonata: la filastrocca sclaviana che accompagna la storia.
Voto: positivo! ;)

_________________
Preso dalla fede ebbi una visione
dall'orgia io fuggivo, non senza derisione.
Vidi il fiume Congo scavare con la testa
e una lingua d'oro tagliare la foresta.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: sab apr 08, 2017 12:58 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
Messaggi: 2921
L'albo di questo mese registra in me forse il primo tiepido apprezzamento per la baraldi (non avrei mai immaginato di dirlo o pensarlo :oops: ) che passa in minima parte l'esame, ma è per ora ancora rimandata a settembre;
di certo un miglioramento rispetto alle sue precedenti prove su dylan c'è stato ci mancherebbe...ma non basta.
L'albo è quasi accettabile, le idee al suo interno anche..e pone anche delle buone riflessioni sull'infanzia, il ruolo dei genitori, la vera o non vera natura dei bambini, le fiabe educatrici e spaventose come dovevano essere alle origini prima dell'edulcorato verbo disneyano, etc etc etc..insomma, di spunti interessanti ce n'erano...e apprezzo lo sforzo della nostra barby nel proporle...però...però non basta, e mi dispiace anche nel dirlo, perche senza le solite ingenuità, o i zoppicamenti in sceneggiatura o i soliti dialoghi scialbi e retorici da romanzetto harmony, questa poteva essere anche una storia che avrebbe potuto superare la sufficenza e anche oltre...certo, se ci fosse stato un Chiaverotti qualsiasi, non dico Sclavi, alla regia...beh...sicuramente sarebbe rimasta negli annali.
E dire poi che la nostra barbs ci prova pure a camminare sul sentiero del registro chiaverottiano, ma come dicono i miei lontani amici di roma: "A regazzì! Troppi spaghetti ta da magnà prima d arrivà a esse come er chiave!" :wink:
Peccato, peccato davvero..ma è comunque una storiella passabile e apprezzo l'impegno della nostra.
Avrei votato accettabile, ma alcuni flash che vado ad elencare mi hanno fatto calare il voto a mediocre:

Anche qui abbiamo il solito dylan imbelle e preda degli eventi e dal testosterone a mille, e che nei momenti clou o di intuizione alla quinto emezzo preferisce seguire il richiamo della f...! vabbè...forse con tutti quei bambini e genitori retoricamente petulanti e macchiettistici che lo incalzavano, gli sarà venuto un irrefrenabile voglia di generare pure lui un marmocchio sedutastante...

La ninna nanna sghemba è piu una cantilena cantata a litania da un dislessico...mamma mia..eccolo, è lui il vero orrore, l'italiano!

Rania vincitrice come miglior monologo da ringraziamento radical chic stile oscar durante l'assemblea... :3 e si che ho sperato che lo sparo sul soffitto gli ricadesse in testa sotto forma di calcinaccio requilibratore di cervello ergo di personaggio..ma haime nulla. :(

Groucho rincoglionito dietro la solita trita tecnologia ormai non lo commento piu..anche perche nell'albo poi è non pervenuto.

Inutile poi soffermarmi sui dialoghi e linguaggi adottati (non solo dalla povera barbs) nei dylan nuova fase...evidentemente costruire dei dialoghi e delle situazioni che non risultino piu ridicole di un qualsiasi episodio di walking dead (parlo di dialoghi e scrittura) è un impresa veramente ardua per gli autori che attualmente sono al timone del nostro dyd...forse dobbiamo arrenderci a questa carenza...forse una certa scuola autoriale è finita...questo è il nuovo che avanza e stra avanza...e questo dobbiamo tenerci, nel bene e nel male.

Note finali positiviste:
Copertina di cavenago allucinazione di bravura! non so piu che dire...gli albi che mi arrivano quassu hanno fatto impazzire anche le dure e fredde genti prussiane del nord a cui le mostravo! :D
Bentornato finalmente a Roi, sommo maestro del cinema notturno e muto tedesco fattosi carta!
La storia centrale di markus narrata alla sua vecchia maniera è una bella cosa da rivedere in dylan.
Ultima rilfessione che piu che altro è una curiosità...finora la baraldi si è accompagnata sempre a disegnatori molto gotici, vedi aAri e ora Roi...chi sarà il prossimo? anche perche spesso codesti pittori del bianco e nero, gli han dato non poco unamano onde passare l'esame in edicola. chi vivrà vedrà. dobranoc a voi tutti!

_________________
Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: sab apr 08, 2017 1:50 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Brutta forte, senza senso.
Anche questo Roi mi fa tristezza.
Insufficiente.

_________________
Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mar apr 11, 2017 11:16 am 
Non connesso

Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
Eccomi! Finalmente anche io ho trovato il tempo per leggere l'albo del mese. Come al solito lo seziono mano a mano che procedo nella lettura dando le mie impressoni a caldo (in perfetta analogia con il tempo atmosferico di oggi). Comincio con...

COPERTINA: Assolutamente fantastica. E probabilmente, a memoria, una delle migliori non solo del nuovo corso ma dell'intera produzione di Dylan Dog. Mi ricordo la copertina della Magnifica Creatura e in generale la copertina del primo gigante come esempi di bellissime copertine ma questa le batte tutte (almeno per me). Anzitutto è visivamente ben fatta, piena di particolare che comunque non appesantiscono la visione probabilmente per la predominanza del blu. Una copertina quindi di grande impatto visivo e che dovrebbe spingere i lettori occasionali a comprare il fumetto. Ottimo lavoro di Gigi.

Partiamo con la storia. SPOILER SPOILER SPOILER

Pag 5-17: La prima scena della uccisione della madre è molto bene fatta come quantità di vignette, disegni e tempi. Anche l'uso delle parole non è esagerto nei dialoghi. Ho apprezzato la filastrocca cantata dai bambini che mi ricorda molto Mana Cerace. Ho apprezzato l'intento ma un pò meno la realizzazione della poesia nella didascalia per l'uso di certe parole non troppo consone (tipo storna a pag 17 che mi sembra troppo ricercata per cercare la rima). In generale avrei preferito fosse spezzata non pagina per pagina ma che ci fossero due didascalie per pagine (chiaramente più corte). Credo avrebbe dato un effetto di maggiore coesione. Comunque niente di male. L'inizio è promettente. I disegni di Roi creano una ottima atmosfera.

PAg 18-23: Anche questa è una sequenza che ho molto apprezzato. Lo stile un pò di frasi roboanti della Baraldi fino a qui non si è fatto vedere. Ho apprezzato in particolare modo nella quale si capisce da poche vignette tutto quello che accade durante quegli incontri. Dylan non vince mai ma non si arrende mai e ci ritenta sempre. In generale è interessante l'intera sequenza che collega Markus con i bambini visti poco fa. Ho apprezzato anche il tentativo di lasciare questi incontri tra Dylan e Markus in una dimensione "Altra" sia spaziale che temporale. Ho infatti avuto l'impressione che sia temporalmente che spazialmente Dylan e MArkus si trovino un pò ovunque e in nessun luogo. Proprio come in una fiaba.

Pag 24-31: Anche la presentazione della cliente e del caso mi sembra ben gestita. Con un buon Groucho che non brilla per qualità delle freddure ma perlomeno offre degli spunti originali come la battuta via smartphone. Non solo si intuisce la stoffa della cliente che fin da subito non si dimostra come la bella di turno bisognosa di aiuto ma come una persona preparata nel mestiere e con una personalità forte. Ed entriamo così finalmente nel caso del/dei bambini scomparsi.

Una piccola pecca della Baraldi è che esagera un pò con le introduzioni. Non che sia negativo. In certi casi aiuta a capire che tipo di personaggio si ha davanti ma la sensazione è che invece di queste 31 pagine lo stesso poteva essere detto in 25/26 pagine lasciando più spazio per quello che accadrà dopo.

PAg 32-39: Altro omicidio commesso da questi bambini che a questo punto sembra vogliano vendicarsi dei grandi? Il primo potrebbe essere dei genitori che non li seguono e il secondo vendicarsi di un adulto che arriva addirittura ad approfitare di una bambina e del desiderio (della madre) di entrare nel mondo dello spettacolo. Anche questa scena è bene gestita. Forse una pagina in meno anche qui sarebbe stata interessante. Trovo carina anche la filastrocca che ha forse il difetto di avere delle strofe un pò troppo lunghe e fa perdere un pò di musicalità.

Pag 40-47: Oh finalmente qui riconosco lo stile della Baraldi :g: :g: Mentre comprendo l'idea di mostrare le classiche frasi fatte dei genitori ("I bambini, nessuno pensa ai bambini" e "La colpa è dei migranti") e il politico che come dice il buon Dylan sparano un colpo al cerchio e un colpo alla botte, non comprendo il discorso (anch'esso piuttosto intriso di luoghi comuni) di Rania. Qui si nota l'uso di parole troppo complicate per essere verosimili, realistici. C'è lo stesso "problema" di Recchioni in Mater Dolorosa quando le due donne contendenti fanno un duello a suon di frasi. Ma mentre lì ha un senso per evocare un certo lirismo e quello che è mostrato non è realistico ma assume dei toni epici, qui il discorso di Rania è fortemente decontestualizzato non per quello che dice ma per come lo dice. Interessante è molto vero è invece il discorso di MArkus. Quando anni fa feci uno spettacolo quasi mi spaventai a sentire le prime versione non edulcorate delle fiabe moderne. Chi si immaginava che il nobile principe diede altro che un bacio ma stuprò violentemente la bella addormentata e dopo quello stupro lei ebbe un figlio. LA stessa storia di Cappuccetto Rosso non prevedeva il salvataggio della bambina ma anch'essa veniva divorata dal lupo proprio per estremizzare le conseguenze negative del dare retta agli sconosciuti.

PAg 48-64: Mmh... che parte alquanto strana e contradditoria. Allora partiamo dalle cose positive. Molto bellina e ricorda il bei tempi che furono, la modalità di racconto della storia di Markus. L'unica cosa è che l'avrei fatta finire alla fine della pagina 52 senza farla sfociare nella pagina 53. O al limite la si poteva portare avanti fino alla fine della pagina 53 facendo così cominciare una nuova parte della storia dopo avere girato la pagina. Dà un pò più di respiro.
Ma quello che non capisco è ciò che accade dopo con Dylan che incita MArkus a concludere la sua storia e poi una volta soppragiunti i bambini gli dice di raccontargliela domani. Ma se era importante perchè non subito? E soprattutto, per quello che ne sappiamo domani potresti essere ancora lì in quanto tutte le uscite erano bloccate. Se si voleve prendere tempo non si poteva far sentire un urlo di Domytilla così da giustificare meglio il ritardo ne racconto della storia? In questo caso avrebbe avuto senso anche il successivo tentativo di bacio tra lei e Dylan. Bellino il modo in cui Groucho compare senza comparire. In questo la Baraldi ha effettuato una ottima trovata. Anche la scena successiva del petardo è confusa. Capisco che Dylan voglia a tutti i costi mantenere la calma ma dire "E' solo un petardo" quando questo ha appena ucciso una donna mi pare un pò esagerato. Capisco incitare alla calma ma la situazione è effettivamente pericolosa. Provvidenziale l'intervento di Rania che spara in aria per calmare gli animi. Non ci vedo grossi problemi nello sparare in aria. E' una cosa che si vede spesso anche nei polizieschi e non è molto pericoloso nel momento in cui la traiettoria sia la più possibile perpendicolare al soffitto. Mi sembra la cosa su cui soffermarmi meno in questa scena concitata. E' Dylan a comportarsi per due volte in modo non proprio logici data la situazione.

Pag 65- 69: La rivolta dei bambini ora è di grosso dominio pubblico. Non sono più i bambini le vittime ma hanno cambiato ruolo e sono diventati i carnefici nonostante vi siano degli adulti che ancora li difendono in nome di una candidezza dei bambini e in nome di una mancanza da parte degli adulti nel rapporto con loro. Mi soffermo sulla pagina 69 in quanto mostra proprio come far capire che si è entrati in qualcosa che sarà molto simile alla risoluzione finale. La vignetta grande diminuisce il ritmo causando quasi una attesa che viene aumentata dal necessario giro di pagina, oltre a dare una idea non solo di abbandonato ma anche di macabro.

Pag 70-78: Allora la scena è ben costruita. C'è della tensione, c'è lo smorzamento della tensione con Dylan che dice allo specchio "Non hai una bella cera". Mi sembra veramente il classico Dylan. MA perchè gli devo far dire in quella situazione "Credo di amarti". Mi chiedo cosa porta in più nell'ambito della storia e perchè dirla mentre lei sta scappando ed è impaurita dagli specchi? Un vero peccato perchè per il resto la scena è molto bella e crea una certa suspence.
ORa forse Dylan potrà ascoltare la fine della storia di Markus. Era così tanto impaziente di sentirla che ha aspettato ben due giorni. :g:

Pag 79-98: Il finale è invece decisamente interessante sia per come si svolge (con l'arrivo di Groucho - che non credo sia realmente presente ma è più una visione) e per quello che vuole dire la Baraldi con questo albo. In pratica, e Wolk mi scuserà se ripeto le sue stesse argomentazioni, l'intero albo è una critica alle concezioni moderne delle fiabe edulcorate. I bambini hanno bisogno per affrontare la vita di fiabe che siano paurose(senza l'orrore non c'è redenzione) e anche non concilianti e quindi non con una morale e un lieto fine. Non a caso il primo bambino viene "preso" dagli altri proprio mentre sta guardando le fiabe di oggi che probabilmente tendono a stordire il bambino con la loro inutilità e stupidità. Non a caso i bambini cominciano a distrarsi dalla loro voglia di uccidere gli adulti non appena Markus racconta loro un certo tipo di fiabe, nude, crude, dure e spietate. E il fatto che le vignette ci mostrino che i bambini le vivono vuole forse significare proprio il fatto che è l'empatia che il bambino prova nelle fiabe che gli permette di crescere. Quello che forse pensava Perrault quando ha scritto la fiaba di Cappuccetto Rosso. Zero buon finale. Solo attraverso la mancanza di lieto fine può avvenire nel pubblico la CATARSI. Ovvero il corpo si purifica, si redime appunto con l'orrore e con la perdita, con un sacrificio. O almeno credo che questo sia il leit motiv della Baraldi.

Arrivato alla fine non posso che assegnare un voto positivo alla storia. Mi sorprendo dei tanti insufficienti per questa storia che non mi sembra assolutamente così negativa. La storia del mese scorso ha un 15% di votazioni insufficienti mentre questa un 26%. Questa storia ha molto più mordente, disegni molto più in tema e affronta un tema anche in un modo non banale. Ha delle pecche e ne ho parlato in precedenza. Tutto sommato tra i disegni e la storia mi sento di dare un bell'otto pieno. Roi è Roi e noto che ha subito un cambio subito di stile rispetto agli albi storici. E se posso dire la mia preferisco il Roi di oggi che mi pare usi molte più sfumature mentre il Roi anche di Jekill!! è caratterizzato da contorni molto più netti. E' sempre un grande disegnatore, no dico sia meglio oggi ma oggi ne apprezzo maggiormente i disegni. De Gustibus!

Al prossimo numero!

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mar apr 11, 2017 12:03 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1484
alemans123 ha scritto:
COPERTINA: Assolutamente fantastica. E probabilmente, a memoria, una delle migliori non solo del nuovo corso ma dell'intera produzione di Dylan Dog. Mi ricordo la copertina della Magnifica Creatura e in generale la copertina del primo gigante come esempi di bellissime copertine ma questa le batte tutte (almeno per me). Anzitutto è visivamente ben fatta, piena di particolare che comunque non appesantiscono la visione probabilmente per la predominanza del blu. Una copertina quindi di grande impatto visivo e che dovrebbe spingere i lettori occasionali a comprare il fumetto. Ottimo lavoro di Gigi.

guarda, volevo scrivere pure io che le batte tutte ma poi mi sono tornate a mente le prime quattro cover dei Dylandogoni e, per me, quello è un livello ancora inarrivabile!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: #367 - La ninna nanna dell'ultima notte
MessaggioInviato: mar apr 11, 2017 12:30 pm 
Non connesso

Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
Sono molto belle anche quelle, soprattutto il primo dylandogone. L'unica fra quelle che hai citato è la copertina del quarto che non mi esalta particolarmente però sono tutte copertine molto bene fatte. Poi va a gusti soggettivi ed è giusto così. Interessante notare che in effetti hanno uno stile molto simile in quanto entrambi sono pittoriche.

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 113 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 3, 4, 5, 6, 7, 8  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi

Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBB.it