Cravenroad7

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#366 - Il giorno della famiglia
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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 3:04 am 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
femosenamedia ha scritto:
Ma mi chiedo. È già finita la moda della splash page?
Per alcuni mesi un'abbondanza esagerate.
Da mesi sono sparite e si è tornati alla consueta gabbia.
Erano messe lì solo per stupire?

Non entravano nello zainetto. :lol:

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
https://www.instagram.com/dipintendo


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 1:34 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Pensavo di aver capito la storia e che mi fosse piaciuta, chi se ne frega dello spoiler, bello tutto, bravi.
Poi mi sono ricordato che il curatore di Dylan Dog detto che nella serie i fantasmi non esistono, allora aiuto, datemi una chiave di lettura alternativa che non ho capito nulla.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 1:59 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Chiavi? Quali chiavi?
Per adesso accontentati del fantasma di un vero autore (cioè il Chiave, sul Maxi) o di un porta-chiavi fantasma come questo:
Immagine

A parte questo, vale il gioco della skeleton key, cioè del passepartout che apre ogni porta (della percezione :?: :o :?: ) quindi è inutile radicalizzarsi nelle interpretazioni/discettazioni rivelatorie dell'ultimora che rimangono serrate in un singolo punto di vista, per quanto vogliano spacciarsi per assolute/lasparogrossa, a partire dal revisionismo pseudo-critico denoartri manomissori in missione - revisionismo sui fantasmi, poi... ettuttodire, che è meglio non dire oltre :roll:

Ogni autore fa come gli pare alla fine, chiavinmano, in tempi e modi diversi (v. Secchi che puntualmente smentisce asfaltando quanto detto un mese fa sugli spettri, dopo le leziose polemiche qui sopra) e ritenere che una battuta estemporanea o una riflessione lasollunga sia una salmo biblico da seguire con rigorosa ortodossia, è altrettanto ridicolo che pensare non venga smentita nell'arco di poco tempo.
Lasciamo le porte aperte, che alla fine certi spifferi si riveleranno innocui da soli :) .

UN ALOHA SENZA DOPPIA MANDATA...AFFAN...

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(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 2:42 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
Messaggi: 2258
Per riallacciarmi a quanto detto il meso scorso su un dylan che non è mai sicuro di essere sveglio ed è quindi sempre possibile che le esperienze paranormali che vive siano sogni lucidi, faccio notare che la prima volta che dylan appare in questa storia - durante la seduta medianica - ha gli occhi chiusi... ed ha gli occhi chiusi anche nell'ultima vignetta della storia. Siamo sicuri che non si sia sognato tutto (o che lo spirito non glielo abbia fatto sognare) durante l'evocazione? :wink: :x:

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"Per me questo spazio è morto."


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 2:46 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 989
Località: Corbetta
Ad essere onesti il curatore non ha detto che i fantasmi non esistono... e non è neanche vero che gli autori possono fare COMPLETAMENTE quello che vogliono. Chiaramente hanno una loro modalità di caratterizzazione ma nessun autore può fare un Dylan che, ad esempio, uccide a sangue freddo un uomo disarmato.

Il curatore ha semplicemente detto che i fantasmi nell'universo narrativo di Dylan ci sono ma per Dylan è sempre la prima volta ergo si comporterà dinanzi a loro in maniera scettica come sempre fa in ogni numero. E' come se si partisse sempre da zero. Altrimenti lo scetticismo di Dylan andrebbe bene per i primi 10 20 numeri... poi come farebbe ad essere scettico con tutto ciò che ha vissuto?

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 3:08 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6866
Località: Inverary 2.0
Bene, clap-clap, bis.

@Lebbra :wink:

E allora tu sei sicuro che questo forum non sia un sogno o che quando hai letto Dylan non eri in preda al Valium? Buttandola così ogni cosa è narcotizzabile nell'onirico, ed appunto anche certe dichiarazioni valgono altrettanto, come spessore al limite del nebulizzato.

Il mese scorso è stato testualmente detto non solo che i fantasmi non esistono, ma che non esistono per Dylan a tuttotondo. Lo starting point dello scetticismo intimo/professionale - che è una cosa BEN diversa - in ogni storia è cosa molto nota e giustamente condivisibile, ma non si può pretendere che ogni autore lo adotti come un mantra da inculcare a prescindere. Ed infatti Secchi, anche per libera necessità di sceneggiatura, ha dovuto bypassare questi ricami deontologici, e partire con un'altra prospettiva polarmente opposta, dando per accettati alla base i fantasmi del Trelko-verso come elemento sdoganato ed identificante, senza Odifreddi ferire... tra un bacio medianico ed un trip come navigatore :oops: .

Quindi è inutile fare proclami integralisti ai quattro venti - per venire puntualmente smentiti un mese dopo cadendo dal pero delle proprie menate - tanto nelle dinamiche di una testata così multi-cefala come questa, alla fine le modalità di scrittura sono diverse e manipolabili dalla contingenza, aggiungendo che uno come Secchi (mentre lavora alla sua storia) non è tenuto ad informarsi su una singola vignetta di Ambrosini che sarebbe uscita un mese prima del suo albo. Figuriamoci a documentarsi sul revisionismo coatto per farsi illuminati nei forum. Non fanno testo, perché il testo è altro.
Questa è la libertà autoriale, relativizzata in sé. E ad esser sinceri, il Dylan dei primi tre o quattro anni, ben prima dei ghoul di Di Gregorio chetantoscandalosollevarono, non si sarebbe fatto tante pippe sullo sparare a freddo. Lasciando le chiavi a chi (lo) sa guidare, ed aperte le porte giuste, senza rinchiudersi in un'interpretazione sterilmente univoca.

ALOHA CON SCASSO

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Ultima modifica di wolkoff il sab mar 18, 2017 4:23 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 3:18 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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Esistono fantasmi che non esistono.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 6:20 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Cita:
Esistono fantasmi che non esistono.


Il nuovo albo dell'acclamato autore Pelo Ponneso :D :D :D

Per Wolk:

Cita:
Il mese scorso è stato testualmente detto non solo che i fantasmi non esistono, ma che non esistono per Dylan a tuttotondo.


Dai Wolk non è vero. Dopo che Dear Boy ha chiesto lumi su cosa intendesse Rrobe egli ha spiegato cosa intende. E non intendeva dire che non esistono. Te lo ripropongo

Cita:
Dylan non è un personaggio come tutti gli altri.
Ha una sua progressione strana dove certe cose si sviluppano e certe altre sono sempre al giorno uno.
Se Tiziano (e poi gli altri) hanno sviluppato, per esempio, una parte della sua continuity facendola progredire, altri elementi rimangono invece cristallizzati nel tempo.
Dylan, per esempio, senza logica alcuna, non si rifà praticamente mai al suo "storico", non confronta cioè i fenomeni che un caso lo chiama ad affrontare con fenomeni simili di casi precedenti, a meno che questi non siano volutamente connessi dall'autore.

In sostanza, se Dylan incontra un demone, non dice "ah, come quella volta che" oppure "potrei affrontarlo come ho affrontato quell'altro demone...".
Anche perché non c'è alcuna coerenza nei mostri di Dylan. Un vampiro di una storia può essere del tutto diverso dal vampiro di un'altra storia.

Per questo, almeno che una storia di fantasmi non sia strettamente legata in maniera diretta a una precedente, ogni volta che vede un fantasma è la sua "prima volta" e questa "prima volta" non fa testo. La prossima volta che qualcuno gli parlerà di un fantasma, lui non ci crederà.

Ma del resto, se avesse realmente la memoria di ogni cosa che ha affrontato e se nel suo universo narrativo ogni cosa innaturale dovesse essere coerente, oggi la Londra di Dylan sarebbe costantemente popolata da tribù di lupi mannari, vampiri, alieni, fantasmi e il mondo avrebbe preso una piega ben strana.
Invece no, il mondo di Dylan è sempre il nostro mondo.
La sua vita progredisce sotto certi aspetti, ma è sempre al giorno uno sotto altri.
E' il personaggio più programmaticamente incoerente mai realizzato.


Tra quello scritto qui e dire che i fantasmi non esistono ce ne passa.

Nell'albo in questione poi lui vede il fantasma. Non ne sente parlare. Difatti la scena in cui Dylan vede il fantasma è necessaria perchè se gli fosse stato solamente detto Dylan sarebbe stato scettico. Invece lo ha visto. E una volta vista non può più essere scettico. Se fosse stata un'altra persona avrebbe probabilmente cercato qualche trucco ma della Trelkvosky si fida.

Quel Dylan Digregoriano spara perchè il Ghoul sembra che lo voglia aggredire. In generale ci sono delle libertà autoriali è chiaro e meno male che è così. Ma non si può andare dove si vuole. Ripeto, non riesco a trovare un albo in cui Dylan spara a sangue freddo a una persona disarmata così per gioco o senza un bisogno. Mi viene in mente gli uccisori ma lì c'è una vendetta in mezzo. Così come non trovo un Dylan che fà del sesso così solo per puro divertimento ma sempre con amore. L'unico albo è "Il cuore degli uomini" dove però Dylan si confronta non tanto sul suo amore ma sulle conseguenze che il suo amore può portare alle donne con cui lui si frequenta.

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 7:40 pm 
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Anche tu fai parte di quella schiera schierata che scova solo citazioni (parziali) di comodo, omettendone altre?
La discussione era partita da questo assunto-assioma, che tale rimane... ai posteri, postumi e posteriori.

Egli ha scritto:
Lo ripeto per quelli del loggione: i fantasmi, nell'universo narrativo di Dylan, NON esistono.
Anche quando esistono.


Non voglio tornarci oltre perché mi sono espresso pure troppo, e se si vuole fare finta di non capire o di buttarla sugli aforismi non vedo ragione di proseguire. Resta l'evidenza che l'approccio idealizzato, scelto, professato e catechizzato(qui sopra) in modo categorico per il numero scorso, è stato totalmente smentito queste mese. Carta canta, il resto balla nantra musica. Per me tra l'altro questo scarto non costituisce alcun problema, visto che la cosa era preventivabile e bisogna essere più "relativi"/dinamici prima di genuflettersi a 90° davanti a novelli decaloghi massimalisti, ma per qualche altro lettore (v. Surv poco sopra o qualche neofita) la cosa può sembrare spiazzante e far nascere qualche interrogativo perché puzzecchia d'incoerenza confusionaria o semiparaculata rabberciante.

Su Di Gregorio e le scopate random si è (molto)parlato altrove e non val la pena proseguire qui.
Quando Dylan sodomizzerà a freddo/alle spalle una incapace di intendere & volere ne riparliamo. Ma forse a questo neanche il Chiave "scorrettamente" galeotto ed ergastolato di vent'anni fa ci aveva pensato... :3

ALOHA AL GIOCO DEL PIACEVOLE DOLORE

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 8:08 pm 
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No grazie, non ne faccio parte. Sembra invece che ne faccia parte tu citi solo quella frase senza considerare la spiegazione che ha dato successivamente?

Surv parte da un presupposto sbagliato. Punto. Il Rrobe non ha detto che i fantasmi non esistono. O meglio lo ha scritto ma poi ha espresso meglio il pensiero. E' molto semplice. Ed è davanti agli occhi di tutti.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 8:17 pm 
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Continua a pensarla come vuoi; le parole scritte restano, i pensieri girano.
E chi ha scritto quelle parole, ha poi pensato di rigirarle in un'altra forma di risposta. Spostando il discorso verso il tema della "memoria" resettabile, più che sullo scetticismo dogmatico. Ma il presupposto rimane, nuncegnentedafà :roll:

D'altronde, te lo ripeto: puoi continuare a pensarla (partigianescamente) come vuoi, non mi interessa convertirti ad un pensiero che non ti appartiene, con cotanta ostinatezza. Non vengo qui a cercare discepoli o professare il Nuovo Verbo, diversamente da altri. E non vengo a dire che Surv ha sbagliato, se la sua percezione è stata quella.

ALOHAMEN

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 9:13 pm 
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Se posso intromettermi, secondo me là Recchioni intendeva dire che, nell'universo di dyd, i fantasmi (e i mostri, eccetera) non esistono nel senso che sono da intendersi come "metafora". Cioè non esistono nel senso che il mondo di dyd non è come quello di, per dire, Dragonero, in cui ci stanno i mostri con determinate abitudini, caratteristiche, ecc. Questo può (forse) essere vero per Sclavi (e nemmeno tutte le storie) ma sicuramente non è stato rispettato da autore come Ruju o, appunto qui, Secchi, in cui vampiri mostri e fantasmi ci sono eccome e sono fatti in un certo modo e vanno presi per quello che sono. Comunque per via del reset automatico che si stabilisce ogni mese, ogni approccio dovrebbe essere accettato - il che però escluderebbe di fatto ogni possibile continuity, no?

Fermo restando che, in ogni caso, tutto il ruolo del fantasma in quest'albo è terribile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 9:21 pm 
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Don Cristo ha scritto:
[...] Questo può (forse) essere vero per Sclavi (e nemmeno tutte le storie) ma sicuramente non è stato rispettato da autore come Ruju o, appunto qui, Secchi, in cui vampiri mostri e fantasmi ci sono eccome e sono fatti in un certo modo e vanno presi per quello che sono. Comunque per via del reset automatico che si stabilisce ogni mese, ogni approccio dovrebbe essere accettato.


Appunto. E' controproducente irrigidirsi per stilare manifesti ideologici stantii, perché a seconda delle necessità il prodotto è plasmabile. Anche Ruju può scrivere una storia metaforica, o Sclavi parlare del piccolo popolo come se esistesse.
Ogni mese si resetta e si riparte. Sperando verso un buona meta, disimparando dalla precedente.

ALOHA BACK(POP)UP

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 9:35 pm 
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Certo ce puoi inserirti... almeno ravviviamo il topic! A me sembra piuttosto chiaro il tutto. Inizialmente il curatore parte con questa frase netta in cui afferma che "i fantasmi, nell'universo narrativo di Dylan, NON esistono. Anche quando esistono. "
Frase che messa così può voler dire tutto e niente. Poi Dear Boy chiede lumi, chiede di spiegare meglio cosa intende e a quel punto il Recchioni risponde chiaramente.

I fantasmi esistono? Sì, certo che esistono.

Per Dylan, i fantasmi esistono? No. Dylan è da sempre scettico riguardo i fantasmi. Se non ricordo male una sua massima è proprio "non ci credo ma ci spero".

E questa è la situazione di partenza di ogni albo se ci fate caso. Arriva un cliente che dice di avere visto un fantasma o qualcosa di sovranaturale e Dylan spesso dice ai clienti di rivolgersi alla polizia o a uno psicologo. Poi indaga comunque. Una volta che vede i fantasmi non può negare di averli visti. Ma il numero successivo ricomincia da capo.

Secondo me, Don, Recchioni non intendeva dire che esistono come metafora. Ciò non significa però che ciò che hai detto non sia vero per molti albi. Anzi "I mostri siamo noi" è proprio il motto delle avventure di Sclavi. Infatti in molti albi tutto è spiegabile tramite un assassino o un atto compiuto da altre persone. Come ne "Il Buio" ad esempio. Però Mana Cerace esiste. Diamine se esiste e Dylan lo vede e ci "combatte".

Forse la prima frase di Recchioni sarebbe stata meglio compresa se l'avesse scritta così:
"i fantasmi, nell'universo narrativo di Dylan, per Dylan NON esistono. Anche quando esistono. "

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 18, 2017 11:09 pm 
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Sento grattare il vetro...
Qualcuno si sta arrampicando...che sia un fantasma? No non esistono, ma qualcuno li segue pur sapendo che esistono.
Penso che su Dylan Dog ci sia un'incoerenza totale su come viene gestito, che su Tex sarebbe totalmente impossibile.E che un po' è anche il bello del personaggio. Ciò detto, se Recchioni avesse ragione su quello che dice, e per me ha sbagliato, questa storia non sarebbe dovuta uscire.

Dylan Dog lo smemorato di Collegno.

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